Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Sethmentecontorta    02/03/2017    0 recensioni
|steampunk|pirati&sirene|mini-long di cinque capitoli|4418 parole totali|Storia partecipante al contest "Steampunk tendecies" indetto da Haykaleen sul forum di EFP|

William Nightshade è un pirata. Un corsaro per la precisione, ma non è ricco come gli altri capitani della sua specie. Ha una nave di nome Ella, una ciurma per cui darebbe la sua stessa vita, una ladra mezzafata dal perenne sorriso sornione come compagna di viaggio ed un numero spropositato di lettere bianche come latte della sua Regina, poco altro.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Seth's corner: Uhm, sì. Finalmente è diventato domani. E lo so, domani doveva essere un mese esatto fa, ma io mi sono sempre dimenticata di non averlo più pubblicato questo capitolo. Beh, non che faccia differenza a molti. ¯\_(ツ)_/¯ 
E so che sorprenderà quei pochi di voi che leggeranno questo capitolo, ma hO I DISEGNI. LO GIURO. ECCOLI. Lo so, neanche io ci credevo più. Visto che il mio migliore amico dice che non sembrano avere l'età che invece hanno, vi svelerò maggggicamente tutte le loro età. William ha 21 anni, North 24, Tristran 22, la Grande Regina 15 e già si sapeva, Malachi 16 e Cesar 13 o 14 neppure lui ne è certo.
Dopo questi piccoli scoop, vi lascio le mie considerazioni finali. A questo progetto avevo finito col legarmi molto, dato tutto il tempo che ho passato a pensare a come organizzarlo, ho finito per amare questi personaggi dal primo all'ultimo soprattutto Cesar, lo ammetto, è il mio pargoletto preferito. Sono piuttosto fiera di come sia uscito per lo stile e la narrazione in sé, per quanto mi sia resa conto anche prima dei risultati che con la caratterizzazione e lo svolgimento della trama avevo fato un discreto casino, col mio intento di fare capitoli corti. In generale, quindi, ho sentimenti piuttosto contrastanti nei confronti di questa storia, ma non per questo diminuisce il mio affetto per lei per ora, poi se ne riparliamo tra un anno ma anche meno 100% mi fa tutto schifo. Penso che riprenderò in mano questa trama un giorno, per lo meno ne ho l'intenzione, poi se lo farò o meno dipenderà tutto dalle circostanze, ma di certo penso che questi personaggi meritino una seconda possibilità in una storia meglio sviluppata. In generale, mi sono messa alla prova, ancora con le storie originali penso di doverci prendere la mano, non sono decisamente un granché per ora, ma ho senza dubbio altri progetti in mente.
È tutto, ecco a voi l'ultimo capitolo di Cronache della Ella. Spero vi piacerà e che vorrete farmi sapere dove posso ancora migliorare, se vi ha colpito, se puzzo sì, puzzo, qualunque cosa. Spero davvero di poter rincontrare qualcuno di voi in futuro, anche come lettori silenziosi. Dalla vostra Seth è tutto *tips fedora*.

 
V

la fede della ladra

Image and video hosting by TinyPic

 
Per la seconda volta in vita sua, William si trovava in quella sala del trono. Ancora una volta, era rimasto quasi abbagliato dai suoi colori pallidi ed eterei. Ancora una volta, pensò di essere stato davvero baciato dalla fortuna.
– Mio caro William, non puoi comprendere con quale gioia ti accolgo nuovamente in questa sala. Sapere che sei riuscito nella tua impresa mi riempie di sollievo. – la Regina era in piedi, i palmi delle mani leggiadramente poggiati sul tavolo, gli rivolgeva un sorriso. I suoi occhi erano segnati dalla stanchezza.
– Non pensate che potrei anche aver fallito ed essermi ritirato? – rimase fermo nella sua posizione, guardandola dritta negli occhi senza battere ciglio.
– Sei un eccellente corsaro, con un notevolissimo senso del dovere e dell’onore. Sono sempre stata certa che avresti dato il tutto e per tutto per ogni causa, per cui confido che non torneresti mai a mani vuote. – ella prese ad aggirare il tavolo - sfiorandolo sempre con una mano -, avvicinandosi a lui.
William decise di non attendere oltre, da una borsa legata alla sua cintura estrasse la tiara, rimirandola per alcuni istanti. Senza alcuna esitazione nei gesti, la pose sul capo candido della Regina, che nel frattempo gli era giunta di fronte. Sorrise, lei, abbassando lo sguardo.
– Ora, William, tutto quello che mi manca è un compagno che mi assista nel concepire un erede.
Il pirata, subito, comprese dove ella sarebbe andata a parare, ma preferì non proferire parola. Rimase immobile e rispettoso nei confronti di colei che aveva servito per, a quanto aveva avuto modo di capire, tre anni.
– Se devo pensare a qualcuno che desidererei condividesse con me questo compito, non posso che pensare che a te. Hai uno splendido senso del dovere, come ho già detto, e un’astuzia proverbiale. Non potrei pensare ad un genitore migliore per un erede a questo trono. – quando alzò lo sguardo, non trovò molto mutata la luce nei suoi occhi. Decise che sarebbe stata grata non provasse ribrezzo nell’udire quella proposta. – Compieresti quest’ultima impresa per la tua Regina?
Nightshade annuì, accennando qualcosa che assomigliava al principio di un sorriso.
– Se questo è il volere della mia Regina, io non posso fare a meno di obbedire. Eppure, mi trovo a voler richiedere una condizione. – la guardò dritta negli occhi, tacendo per l’istante che lei impiegò ad accennargli col capo di continuare. – Che potrò portare, almeno una volta nella mia vita, mio figlio o mia figlia sulla Ella con me.
– Farò in modo che non ti sarà negato.
– Dunque, compirò per Voi quest’ultima impresa.
 
– Hai capito la reginetta, faceva tanto l’innocentina ed infine è rimasta incinta.
– North, non cercare di metterti nei guai con simili discorsi. Spero la tua non sia gelosia, poiché sai bene che non apprezzerò mai la compagnia di nessun’altra donna come la tua. – William, come suo solito poggiato alla balaustra per scrutare l’orizzonte, neppure si degnava di spostare gli occhi sulla sua compagna di viaggio, alle sue spalle.
– Neppure avete il coraggio di donarmi un bacio, mio prode e valoroso pirata, e pretendete che non provi gelosia verso una ragazzina che vi siete portato a letto?
North pose una mano sul proprio fianco, spostando il peso del corpo su di una singola gamba e squadrandolo con espressione divertita e vagamente malinconica. Sapeva bene che il capitano scherzava, col suo strano senso dell’umorismo che suonava tanto serio, come anche lei stessa.
William era stato il primo uomo a credere in lei, a volerla al suo fianco non solo per una notte o due. La prima persona che aveva davvero sentito come sua amica. Nonostante quello che provasse verso di lui non fosse amore, bensì una profonda ammirazione e complicità, le sembrava così strano che lui avesse avuto un bambino con la loro Regina. Le sembrava in un certo senso errato, in fondo egli non era innamorato ed aveva diversi anni in più rispetto a lei. Senza contare il fatto che entro pochi mesi sarebbe certamente morta.
Sospirò, stringendosi nelle spalle.
– Pensi di aver fatto la cosa giusta?
– Non era innamorata di nessuno, era solo una ragazzina. Lei ha scelto me, non me la sentivo di rifiutare.
William risultava sempre così distaccato che molte persone pensavano fosse una persona fredda e priva di emozioni, eppure North l’aveva sempre trovato meravigliosamente profondo e riflessivo. Avrebbe definito Tristran come freddo, forse, il secondo in comando sempre dannatamente razionale e pratico, ma non certo il loro capitano.
– Allora ti appoggerò anche in questa scelta. – si affiancò a lui, lei che guardava il male, egli che guardava lei.
– L’hai sempre fatto, North.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Sethmentecontorta