INTRODUZIONE

"Abbi cura dei tuoi ricordi perché non puoi viverli di nuovo."


Le nuvole si muovevano come spinte dal tempo, in un'irrefrenabile corsa contro lo stesso.
Il colore del cielo cambiava quasi a vista d'occhio, azzurro, giallino, arancione, rosso, blu ancora per poi ripetersi in un ciclo di vite infinito.
La luce era spenta, la televisione accesa.
La scrivania piena di utensili lasciati lì da troppi giorni e, accanto, creazioni meccaniche di varie forme e funzionalità.
Il fatto che il televisore fosse compromesso in quel momento non preoccupava minimamente lo studente di ingegneria, in posa scomposta sul proprio letto a fissarlo, senza scopo.
Era troppo che non usciva da quella stanza e se ne rendeva conto, ma non importava, tanto come può importarti se della tua vita non ti ricordi nulla?
Si, perché Kidd, così si chiamava, aveva subito un colpo psicologico tale da non permettergli di ricordare nulla.
O meglio... nessuno.
Ma cosa era successo? Non lo sapeva e non intendevano dirglielo.
Si portò il braccio davanti agli occhi, in un gesto di noia probabilmente, ma forse anche un certo tentativo nel ricordare qualcosa.
Vano, ovviamente.
Vano, purtroppo.
La sua vita era diventata una routine distruttiva e insensata: mangiava, dormiva, costruiva, pensava.
Solo quel giorno per la prima volta accese quel televisore, ma non diede nessun frutto.
-I feel so alive i could...-
.
.
"Die"
...
Quella non era decisamente la sua voce. Era la voce di un altro ragazzo, ma in quella stanza era sicuro non ci fosse nessun e tantomeno potevano entrarvi...
Tolse il braccio, guardandosi attorno confuso come se si fosse immaginato quella voce.
Lo sguardo cadde sul televisore e solo in quel momento notò un viso in esso, anzi un corpo alto, esile ma muscoloso, olivastro.

"Piacere Eustass-ya , il mio nome è Trafalgar Law. E si, se te lo stai chiedendo...sono chiuso qui dentro"