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Autore: Amalia89    04/06/2009    14 recensioni
Ciao! Mi chiamo Amalia!!! Questa è la mia ff! spero che vi piaccia... Non mi reputo certo una scrittrice, ma anke io nel mio piccolo ci provo! fatemi sapere la vostra opinione... Ciaooooooo
Un’altra notte era passata, nella nostra piccola ma graziosa casetta, regalataci da Esme l’amorevole madre di Edward non che mia “suocera”, come mi faceva strano pensare così a Esme… il nome “suocera” lo associavo più a qualcosa di sgradito di fastidioso e questa non era certo la descrizione della madre di Edward.
Ero abbraccia a Edward, la mia testa poggiata sul suo possente petto, morbido e perfetto…
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Allora ragazze, sono tristissima L

Allora ragazze, sono tristissima L.

Perché? Semplice sto per postarvi l’ultimo capitolo della mia ff… manca solo più il riepilogo ma, la storia in se è finita L.  Sembra ieri che ho iniziato a scriverla e invece… sono passati già tre lunghissimi mesi… che dire… sono troppo giù per continuare a scrivervi… i saluti e i ringraziamenti finali, li metterò nel prossimo capitolo di riepilogo.

Quindi vi auguro una buona lettura…

P.s. ho visto che nel capitolo di Isola Esme sono scese le recensioni L mi spiace d’aver deluso qualcuna di voi proprio alla fine…

Perdonatemi sigh.

Morsetti.

CAPITOLO 27

CAPITOLO 27

 

 

 

Sfrecciavamo per le vie di Hannover silenziosi, mancava poco al nostro arrivo, non vedevo l’ora di stringere Renesmee tra le mie braccia, anche se sapevo che avrei dovuto aspettare qualche ora, era notte fonda e sicuramente lei, stavo dormendo.

“A che cosa pensi amore?” mi domandò Edward vedendomi pensierosa.

“A nostra figlia, chissà come sarà cambiata in questi dieci giorni” risposi un po’ malinconica.

“Sì, ci ho pensato anch’io, ma è sempre la nostra piccola Renesmee” mi rispose sorridendo.

Parcheggiammo davanti alla villetta, per poi proseguire a piedi fino alla casa nello spiazzo.

Non corremmo, a passo lento e per mano, entrammo nella foresta, regnava un profondo silenzio, rotto solo dai rumori della natura, dopo pochi minuti cominciammo a intravedere la casa, istintivamente accelerai il passo e con me Edward, sicuramente ci avevano sentito.

Entrammo nell’enorme giardino che, a quanto pare, Esme aveva creato nei dieci giorni in cui non c’eravamo stati, come immaginavo, si erano accorti della nostra presenza ed erano tutti lì pronti ad aspettarci, assieme a loro, il clan di Denali al completo, a quanto pare aveva preso la loro decisione, chissà quale sarebbe stata...

“Bella!” urlò Alice saltandomi in braccio.

“Mi sei mancata un sacco! Allora… a quanto ho visto vi siete divertiti eh?” aggiunse dandomi una leggera gomitata nelle costole.

“Alice!” la rimbeccai.

“E dai sorellina, non fare la permalosa, sappiamo tutti cos’avete fatto” disse Jasper unendosi alla sua compagna.

Tutti? Alice aveva raccontato a tutti quello che Edward ed io avevamo passato sull’Isola? Questa me l’avrebbe pagata cara.

Alice si bloccò per un secondo prima di tornare tra noi.

“Bella, no ti prego, lo sai che è il mio passatempo preferito… non puoi!” gridò disperata, evidentemente aveva visto le mie intenzioni.

“Oh si che posso, la figlia e mia, e tu, per il prossimo messe, ti sogni di vestirla e conciarla come una bambola” risposi ghignando.

“Ma non puoi! Dai scherzavo scusa!” mi supplicò Alice.

“No…” mi voltai appena verso Rose “da oggi, fino alla fine del mese, sarai solo tu a vestire Nessie, se lo fai fare anche ad Alice, la levo pure a te” dissi minacciosa.

“No no Bella farò attenzione! Che bello, grazie!” urlò Rose saltellando sul posto, ad un’occhiata inceneritrice della sorella la smise, giustificandosi:

“Non puoi prendertela con me, tu sei andata a spifferare tutto in giro, non io”.

“Ma mi sembra che pure tu te la sia spassata Rosalie” rispose Alice incrociando le braccia al petto.

E così si erano divertiti tutti alle nostre spalle, e per di più davanti al clan di Denali, se fossi stata ancora umana, sarei sicuramente arrossita.

“Bene, in questo caso, nessuna di voi ha il permesso di avvicinarsi più a mia figlia” risposi stizzita.

Rose fece per controbattere ma la zitti con un mano, le voltai le spalle e mi diressi a salutare Esme e Carlisle assieme al clan di Denali.

“Oh cara ci siete mancati tanto” disse Esme abbracciandomi calorosamente.

“Ben tornati ragazzi” aggiunse Carlisle abbracciando me e dando una pacca sulla spalla ad Edward.

Sorrisi, era bello tornare in famiglia.

“Garret, Kate, Tanya, Carmen, Elazar è un vero piacere rivedervi, questo mi fa presupporre che abbiate preso la vostra decisione” disse Edward sorridendo.

“Salve ragazzi, ovviamente, siamo qui per questo motivo. Come se tu non lo sapessi già” rispose Elazar sorridendo.

“Bene, entriamo in casa” disse Carlisle avviandosi verso la nostra abitazione.

Varcando la porta di casa, aguzzai subito l’udito, per sentire il battito del cuore della mia bambina, a giudicare dal rumore lento e regolare che avvertivo, stava dormendo, ma non era sola, a quanto pare, Jake era tornato, il suo odore riempiva l’aria e il suo battito era ben udibile al di sopra di quello di Nessie.

Sorrisi, aveva ragione Edward, non avrei dovuto preoccuparmi, sapevo che non poteva stare lontano da lei più di tanto.

“Te l’avevo detto” mi sussurrò all’orecchio mio marito, di tutta risposta gli feci la linguaccia.

Ci accomodammo tutti in salotto.

“Bene, ragazzi, comunicateci la vostra decisione” disse Carlisle dando la parola al clan di Denali, fu Elazar a parlare.

“Dunque, Kate e Garret ci hanno informato di tutto ciò che è accaduto nei pochi giorni che sono stati qui, ovviamente il nostro mondo non può rimanere senza nessuno che lo governi e che si occupi di far rispettare la legge. Tuttavia, eravamo abbastanza titubanti, sappiamo che avremo sempre il vostro appoggio ma…” si fermò un attimo scrutando i nostri volti.

“Ma, non sappiamo come la pensino gli altri, c’erano molti devoti ai Volturi e altrettanti che li odiavano…” si intromise Garret.

“Abbiamo pensato che comunque, non sarebbe stato possibile metterli d’accordo tutti e quindi, accettiamo di buon grado la vostra proposta” completò Elazar sorridendo.

Ne fummo tutti molto felici.

“Bene, siamo contenti che abbiate accettato e, ovviamente, qualora avrete bisogno d’aiuto, non esitate a chiamarci, saremo lieti di schierarci dalla vostra parte, aiutandovi a far rispettare la legge” disse Carlisle.

La piccola riunione terminò così com’era finita, sapevamo che la notizia ci avrebbe messo poco ad arrivare alle orecchie di tutti quelli della nostra specie.

Dopo aver augurato loro un buon rientro, Edward ed io ci congedammo per andare da Renesmee.

Aprii piano la porta per non svegliarla, era sdraiata sul suo lettino, i boccoli, più lunghi di un centimetro e mezzo ricadevano delicati sul cuscino, la bocca era semi aperta e una guancia schiacciata sul cuscino, i lineamenti del suo viso erano mutati, meno fanciulleschi e più marcati, era cresciuta anche in altezza, scopri piano il suo corpo, sollevando la coperta, almeno tre centimetri in più.

Sospirai per lo sconforto, mi ero persa più di quanto immaginassi, la ricoprii posandole un bacio sulla fronte.

Mi scostai appena per dare la possibilità anche a Edward di salutarla, s’inginocchiò davanti a lei, le accarezzò piano una guancia e sorridendo posò dei piccoli baci su ogni centimetro del suo volto.

“E’ cresciuta parecchio” sussurrò appena.

“Sì, ci siamo persi troppo…” dissi a malincuore.

Edward non disse nulla ma mi abbracciò, mi sedetti in mezzo alle sue gambe e passammo il resto della nottata a osservare nostra figlia, volevamo essere lì nel momento in cui avrebbe aperto gli occhi.

Passarono quattro ore prima che Renesmee si svegliasse, erano le otto in punto quando si stiracchiò e aprì gli occhi.

“Mamma papà siete tornati!” gridò saltandoci addosso, la accogliemmo tra le nostre braccia ridendo.

“Ci sei mancata anche tu piccola” disse Edward sorridendo.

“Molto direi” aggiunsi accarezzandole i boccoli ramati.

Lei sorrise e ci strinse ancora di più a lei.

“Guarda cosa ti abbiamo portato” dissi estraendo la perla dalla tasca dei Jeans “è una perla che io e papà abbiamo trovato in mare, quando l’abbiamo vista, ci sei venuta subito in mente” aggiunsi porgendogliela.

“Ti piace?” chiese Edward baciandole una guancia.

Lei se la girò un po’ tra le mani, la accarezzò delicatamente, osservandone ogni sfaccettatura.

“E’ bellissima… grazie” disse sorridendoci e stringendola al petto.

Subito dopo si alzò, la avvolse dentro un foulard per poi andarla a riporre nel cassetto del suo comodino, come se fosse un prezioso tesoro.

Si girò verso di noi…

“Mamma, papà, posso chiedervi una cosa?” disse, nei suoi occhi vedevo un misto di preoccupazione e curiosità.

“Certo” risposi incuriosita, Edward alle mie spalle s’irrigidì, dalle sue labbra usci un ringhio soffocato, subito mi allarmai, cosa aveva letto nella mente di nostra figlia?

Non si lasciò distrarre dalla reazione di suo padre, ma si avvicinò a me posando una mano sulla mia pancia, poi l’orecchio, quando si tirò su disse:

“Mmm, mi sa che zio Jasper e zio Emmet si sbagliavano” disse pensierosa.

“Vuoi spiegare anche a me Nessie?” chiesi impaziente.

Sembrò riprendersi dai suoi pensieri.

“Quando ve ne siete andati, gli zii mi hanno detto che sareste tornati con una sorpresa per me, dicevano che avrei avuto un fratellino, che eravate andati a impegnarvi per… procrearlo…” mi spiegò tranquillamente.

Ora capivo il perché Edward si era irrigidito.

“Tesoro, se non sbaglio ti hanno detto anche altro, perché non ne metti la mamma al corrente?” disse il mio angelo ghignando.

“O si” aggiunse mia figlia “mi hanno anche detto che era meglio che io non m’impegnassi con Jake per i prossimi sette anni, e zio Jasper ha aggiunto che un nipote lupo che puzza non lo vuole… quando ho chiesto spiegazioni, non me ne hanno date, poi è intervenuta nonna Esme che gli ha cacciati dicendomi di non dargli retta” fece una pausa “ma sinceramente non ci ho capito molto, nessuno ha voluto spiegarmi, e quando ho chiesto a Jacob è sbiancato” terminò la frase sorridendo.

Ero senza parole, allibita, avevano detto tutto questo a mia figlia? Per giunta io non potevo più rimanere incinta e, dubitavo che una volta raggiunta la maturità, anche lei potesse.

Ora capivo perché Edward le aveva chiesto di raccontarmi, sapeva quale sarebbe stata la mia reazione.

Tuttavia non dissi nulla davanti a Renesmee, la presi in braccio e la portai in salotto dove, sul divano vidi Jacob che faceva zapping alla tv.

“Ben tornata Bella” disse venendomi in contro “Edward…” aggiunse con un cenno della testa.

“Buon giorno Nessie, affamata?” chiese rivolto a mia figlia.

“Un po’” ammise.

“Andiamo ad abbattere qualche grosso cervo, ti va?” Chiese ridendo “o temi che ti batta di nuovo?”.

Aggiunse ghignando.

Mia figlia affilò lo sguardo.

“Mamma, papà, posso andare?” chiese senza togliere gli occhi da Jake.

Edward ed io ci guardammo un attimo.

“Certo” dicemmo all’unisono.

La misi a terra e si diresse verso la porta con Jacob.

“Jacob?” chiamai

“Si Bells?”

“Grazie” dissi soltanto, ero sicura che capisse, non c’era bisogno d’aggiungere altro.

Sorrise.

“Avevo sbagliato, era il minimo che potessi fare” ricambiai il sorriso e li guardai uscire di casa.

Era tornato per stare con Nessie, e aveva capito che non era nostra la causa della morte di Leah, che aveva scelto lei di sacrificarsi in battaglia e che noi, le saremo stati eternamente grati.

“Edward, direi che è ora di far due chicchere con Emmett e Jasper”.

“Sono pienamente d’accordo amore” disse ghignando.

Nemmeno terminammo la frase che i nostri fratelli si materializzarono in salotto.

“Stavate parlando di noi?” chiese Jasper.

“Sì, razza d’imbecilli, proprio di voi” dissi furiosa.

Jazz ed Emmett si guardarono con la coda dell’occhio.

“Oh oh” dissero assieme.

“Qualunque cosa vi abbia detto Nessie non è vera” dissero facendo un passo in dietro.

Vidi Edward alzare un sopraciglio e picchiettarsi un dito sulla testa.

“Non siete mai stati bravi a nascondere i vostri pensieri” disse ridendo.

Mi scagliai contro di loro che mi schivarono e cominciarono a scappare per tutta la casa.

“Se vi prendo, vi faccio a brandelli!! I grizzly sono più intelligenti di voi, ma come vi è venuto in mente di dire a mia figlia certe cose?!” continuai a gridare inseguendoli.

“E dai Bella, alla fine l’abbiamo messa solo in guardia, non vogliamo nipotini che puzzano” disse Jasper continuando a schivarmi.

Li sentii ridere di gusto e questo mi fece andare ancora più in bestia.

Sapevo che quella era la mia famiglia, che lo sarebbe stata per l’eternità, e nonostante tutto, non avrei potuto desiderare di meglio.

Smisi di rincorrerli sapendo che comunque avrei avuto tutta l’eternità per fargliela pagare.

 

 

 

 

Rispondendo alle vostre recensioni:

Rispondendo alle vostre recensioni:

 

Francycullen: Grazie! Sono tornati ad essere la coppia di sempre J.

 

Jiulya Listing: Non sono sicura d’esser riuscita a soddisfarti riguardo la scena di Jasper, ma ti assicuro che mi ci sono impegnata tanto. Grazie per i complimenti. Per quanto riguarda la bottiglia di sangue, mi sembrava appropriata J.

 

S1lv1a: Grazie! J Bacio.

 

Sily85: Grazie per i bellissimi complimenti! Anche io sarei rimasta li per sempre J.

 

Fiorella91: E dopo lo svago, si torna al dovere! J Grazie! Baci.

 

Noe_princi89: Sono contenta che ti sia piaciuto! J Grazie!, baci.

 

Sheba_94: J Sei simpaticissima come sempre! Per fortuna ho tolto le stampelle, cmq sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, una cosa però… non abitano più a Forks ma ad Hannover Xd! J Baci e grazie!

 

Loreline86: Xd bè, dieci giorni in assoluta libertà! Quale modo migliore per impegnare il tempo? Xd a presto e grazie! J

 

Lau_Twilight: Quanti complimenti! Grazie mi fai davvero felice! J. Baci alla prossima J.

 

Trettra: Tu non avevi parole per commentare il mio capitolo, io non ne ho per esprimerti la mia gratitudine per tutte le belle cose che mi hai detto, davvero, grazie di tutto cuore. GRAZIE! Baci.

 

Karima: Sono contenta di ciò J! Grazie a te per il commento J. Baci.

 

Tede: J è tutto un giro di grazie! J ma non esiste parola migliore credo J. Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. A presto J.

 

Piccola Ketty: Grazie! Finalmente un po’ di pace J.

 

Barbyemarco: Grazie tesoro J Tvb anch’io J.

 

VI PROPONGO UN ULTIMO E PICCOLO SONDAGGIO:

COSA VI ASPETTATE NEL CAPITOLO DI RIEPILOGO?.

 

Un grazie di cuore a TUTTI.

 

 

  
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