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Autore: EleonorA_96    03/03/2017    0 recensioni
Questo racconto narra delle vicende di una sirena. Dopo un evento tragico,incontra qualcuno che riesce a farla sorridere di nuovo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Esisteva un'isola misteriosa e magica che si stendeva per miglia e miglia.Era quasi interamente ricoperta di verde;un verde brillante che ti baluginava nelle pupille. Nel centro di questa terra quasi sommersa sorgeva un villaggio elfico,dove le foglie erano lunghe e l'erba era fresca,i fiori ondeggiavano fioriti e belli,un bagliore illuminava il bosco. In un bacino costiero separato dall'oceano,le cui acque cristalline e profonde,viveva una sirena di nome Amora. I suoi capelli erano onde bionde e i suoi occhi erano azzurri come l'universo che ci avvolge,non lo conosciamo ma ci attrae. Un azzurro profondo,come profonda era la sua sensibilità. Il suo sorriso addolciva i lineamenti del suo volto. Se usciva dall'acqua si trasformava in fata. Viveva in un castello insieme al popolo del mare e alla sua famiglia. Un brutto giorno un mostro voleva ucciderli,ma come vide la bella sirenetta se ne innamorò. Le propose un accordo:se lo avesse sposato la sua famiglia e tutti gli altri sarebbero stati salvi. Non ne voleva sapere e ne andò.Per molti anni rimase sola e piangeva ogni notte,si sentiva in colpa e ne aveva pagato il prezzo;non poteva più camminare sulla terra e non ebbe più nessuno. Miriel era un elfo alto e magro,i suoi occhi erano verdi come smeraldo e penetravano nell'anima,spendenti come la luce delle stelle,i capelli erano castani e il suono della sua voce era dolce e puro,come il suo animo. Era bellissimo.Un giorno di primavera il giovane elfo venne lasciato dalla sua amata,il poveretto uscì di casa con il cuore in pezzi,vagando senza meta per il bosco. Il cielo si stava facendo aranciato e il sole sarebbe tramontato molto presto. La sirena era su uno scoglio che cantava e si pettinava i capelli. Miriel la vide e incuriosito,le si avvicinò. <>. La sirena a quelle parole,spaventata,si nascose. Si fece coraggio e domandò:<><>disse incupendosi. <><><>disse la sirena piangendo,tornandole in mente cos'era successo alla sua famiglia.<><><><><><><>. Amora acconsentì e si tuffò tra le onde. <>disse il ragazzo e si affrettò a tuffarsi. La sirena emerse e salì sullo scoglio. La raggiunse sedendosi accanto a lei. Era ancora più bella da vicino. <>.La sirena diventò rossa in viso e ringraziò per il complimento. La abbracciò e gli dispiaceva per la sua triste storia. <>.Assaggiò l'alga,era amara ma era troppo curioso,attratto dalla bella sirena,senza pensarci due volte la mangiò tutta e la seguì.Cosa poteva capitargli di peggio?Lo prese per mano e si tuffarono. Era un mondo meraviglioso,dove l'acqua era più azzurra e trasparente,abitava il popolo delle sirene. C'erano coralli,pesci d'ogni colore e dimensione,la vegetazione era rigogliosa. Arrivarono al castello che sorgeva su di un giardino marino. Era tutto dorato con le finestre in cristallo.<>esclamò Miriel,sbalordito da tanto splendore.<>disse la sirena che le uscì una lacrima.Miriel se ne accorse,le accarezzò la guancia e la sirenetta abbozzò un sorriso. Si avvicinarono al castello ed entrarono per fargli vedere le varie stanze. Era ancora più bello al suo interno. Si stava facendo buio e tornarono in superficie. La notte non lo spaventava,ma accadevano avvenimenti insoliti e le tenebre stavano avanzando. <>disse baciandole la mano. <><><>.Amora guardava l'orizzonte e rimasero in silenzio. <><><><>così dicendo si tuffò. Miriel fissava quelle acque scure ed era impaziente del suo ritorno. Dopo un po' sbucò vicino al suo scoglio e disse:<><><><><><><><><><><>non finì la frase che scomparì all'istante. Lui urlò il suo nome,la chiamò ancora e ancora,ma non rispose. Si fece ben presto mattino e provò a dormire vicino la laguna. La sirena emerse in superficie e si guardò intorno. Cercava disperatamente l'elfo che aveva conosciuto e voleva scusarsi per averlo lasciato solo. Lo vide che dormiva sull'erba. “Per fortuna,se fosse rimasto sullo scoglio sarebbe morto. L'acqua si è alzata troppo stanotte”,pensò,facendo un sospiro di sollievo. Gli si avvicinò e lo accarezzò. Miriel tirò fuori un coltello dalla tasca dei pantaloni e lo puntò alla gola della fanciulla. Sconvolta,nuotò verso lo scoglio e ci si nascose. <><><><><>Amora si intristì e rispose che non lo sapeva.<>. Sentiva le sue labbra e si arrese. Le sue dita cercavano il suo viso,sentiva il corpo dell'amato aderire al suo. Il suo cuore stava impazzendo. Era il genere di bacio che le fece capire che non era mai stata così felice. Nel suo sguardo vide tutto ciò che voleva.<><>.Si tuffò e lui provò a raggiungerla senza successo. Era stanco e le chiese di tornare indietro. Salì sullo scoglio,si tolse la maglia e la strizzò sbuffando. La sirena,come lo vide,arrossì e si tuffò per la vergogna. Lasciò la maglia ad asciugare e si gettò in acqua. Le domandava perché scappava senza ricevere una risposta. La sirena comparì vicino lo scoglio ma lui non c'era più. D'un tratto sbucò dietro le spalle,stringendola a se. <>. Stettero insieme tutto il giorno a parlare e a coccolarsi. Si stavano innamorando sempre più e si salutarono alle prime luci dell'alba. L'elfo si mise a raccogliere le foglie da un albero per farci una coperta. Non si accorse che la sua amata lo stava guardando e si spogliò per far asciugare i vestiti. Si sistemò sotto le foglie e si assopì. Lo guardò per l'ultima volta dopo di che tornò al suo castello. Acqui,era il suo amico delfino e giocavano sempre insieme. Era l'unico rimasto,insieme ad altri delfini.Si confidava con lui e la aiutava,così anche stavolta gli parlò:<>.Acqui la accarezzò e le prese la mano. <><>.La portò in una specie di parco giochi che aveva fatto lui,chiamò tutti i pesci e i delfini per giocare. Amora si divertì molto,lo ringraziò poi emerse in superficie. Pensava a quanto sarebbe bello avere le gambe per essere libera. Si mise sullo scoglio,prese l'arpa e iniziò a cantare. La sua dolce voce svegliò l'elfo. <>. Anche lei era felice di rivederlo,lo si capiva dai suoi occhi che brillavano più delle stelle. Arrossì e gli fece notare che era ancora nudo,così imbarazzato,le chiese gentilmente di girarsi per vestirsi. Si avvicinarono e si abbracciarono. <><><>.Acquisire di nuovo le gambe per lei ora era l'essenziale. Era il suo più grande desiderio. Non voleva nient'altro che stare vicina a lui,sempre. Ogni volta che voleva senza impedimenti. La coda lo era. Mentre affogava nel suo dolore,all'improvviso qualcosa iniziò a cambiare;la sua pelle era chiara come la luna,delicata e morbida,i suoi capelli erano d'oro a boccoli,lunghi fino i fianchi. Gli stessi occhi azzurri,lo stesso sguardo dolce,trasmettevano tenerezza. Le sue ali erano trasparenti,luminose e somigliavano a quelle di una libellula. Leggera come l'aria,volava libera nel cielo. Era una fata.La sua felicità era immensa e lo urlò al mondo intero.Si era coperta di foglie per svolazzare,ma non aveva un vero e proprio abito. L'elfo,allora,le disse:<>. Corse a casa e scelse gli abiti più belli dopo di che tornò da lei. <>. Lo ringraziò e si nascose dietro una quercia per cambiarsi. Balbettando,Miriel le disse:<><><><><>. Era una casa in legno a due piani che si mimetizzava con l'ambiente,tanto che la fata non riusciva a vederla. Con uno schiocco di dita la casa era visibile. Entrano e le mostrò le stanze.<>le disse Miriel<><><><><><>disse mentre entrano nell'ultima stanza.<><><>le domandò incredulo,fino a prenderle la mano. <>disse sdraiandosi sul letto. Era così morbido che non seppe resistere. Le si mise accanto e disse che era la donna più bella del mondo,riempendola di coccole.<>. Tra un bacio e l'altro finirono per fare l'amore,stringendosi l'uno all'altra. Erano diventati una cosa sola. Si unirono come in un incastro perfetto ed i loro respiri erano accompagnati dal ritmo delle gocce di pioggia. Era bellissimo stare abbracciati e nudi,quel calore e il profumo della pelle. Sentivano qualcosa di profondo che faceva bruciare lo stomaco,un qualcosa di magico,faceva salire brividi che non avevano mai provato. Si addormentarono così. 

   
 
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