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Autore: EleonorA_96    03/03/2017    0 recensioni
Questa storia parla di un lupo mannaro che cercherà di uccidere una ragazza.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Nel cuore di una campagna,situata a Waldland,circondata da boschi,foreste e fiumi,viveva la piccola Clara con suo padre Carlo e sua madre Ginevra. Avevano una casa grande con dei bellissimi soffitti a travi,era spaziosa,arredata con mobili antichi e fornita di comodi divani. Qualche scalino portava ad un soppalco con due letti;uno era matrimoniale e l'altro singolo. Una luminosa finestra si apriva su di un'ampia terrazza. Da una porta della cucina si accedeva ad una loggia,costeggiata da un bellissimo prato d'erba soffice e sempreverde che offriva una vista stupenda. Una mattina,quando uscirono per fare compere al mercato,si imbatterono in una donna molto bella e gentile che si chiamava Mortalia. Questa non aveva figli né era sposata,gli piacevano molto i bambini. I genitori cercavano da tanto una babysitter,poiché medici entrambi,erano spesso fuori casa,così Mortalia decise di aiutarli. I giorni trascorrevano felici e spensierati;Mortalia era gentile con la bambina e stava bene con lei. Una notte mentre Ginevra era fuori per lavoro,Mortalia approfittò della sua assenza. Andò in camera e si avvicinò al marito sensualmente,ma sentendosi imbarazzato,lui disse prontamente che a nulla era disposto nei confronti di Mortalia. Non avrebbe mai tradito sua moglie,ma la donna si fece molto convincente e lui non riuscì a resisterle. Lo voleva tutto per lei,così lo ammaliò a lasciare sua moglie. Ginevra non era così stupida come voleva fargli credere;da tempo aveva capito la loro relazione,così un giorno si fece sentire e la cacciò via. Carlo si scusò con sua moglie, dicendogli che non avrebbe potuto permettersi il divorzio per il bene della figlia. Tutti quegli anni insieme,lei lo perdonò poiché non avrebbe potuto smettere di amarlo. Mortalia vagava per il bosco senza meta,in preda alla disperazione e alla rabbia,e proprio lì si rivelò nella sua vera natura di strega. Era invidiosa del loro amore e non riusciva ad accettarlo. Quella sera nella totale oscurità,Carlo con la sua amata stavano tornando a casa. Gli alberi formavano ombre spaventose e qualcosa brillò di fronte a loro,era accecante a tal punto che i due finirono fuori strada. La bimba aspettava impaziente i suoi genitori che non sarebbero mai più tornati. Solo due giorni dopo la polizia trovò i loro corpi,freddi e immobili. Non ci misero molto a scoprire se loro identità. Presto arrivarono così a casa di Clara.La piccola udì due forti colpi battere la porta;andò ad aprire,convinta che fossero i suoi genitori,ma rimase delusa quando vide gli agenti di polizia. <>. La bimba annuì. <>. I poliziotti si guardarono quasi commossi dall'accaduto ed erano molto dispiaciuti. Aiutarono Clara con i bagagli e la condussero in città,da sua zia Amy. In quella casa non era felice,poiché la zia aveva delle figlie che la maltrattavano. Erano invidiose della bellezza della fanciulla che più cresceva e più somigliava ad un angelo. Al suo diciottesimo compleanno era splendida;i suoi tratti erano fini e la carnagione chiara metteva in risalto i suoi occhi azzurri. Il suo sguardo era dolce e magnetico,le sue labbra perfette,piene e rosee. I suoi capelli color miele le incorniciavano il volto,esaltandone i meravigliosi lineamenti. Raggiunta l'età per poter decidere cosa fare della sua vita,tornò nella sua casa natale,liberandosi una volta per tutte di quelle ragazze.Una sera,mentre Clara guardava la pioggia,incessante in tutto il suo calar dolce e violento,carezza come di lacrime angeliche,si aggirava per le strade una donna. I tratti del suo volto erano marcati:aveva labbra spesse e naso robusto,aveva due magnifici occhi verdi,il suo sguardo faceva gelare il sangue e i suoi capelli erano scuri come la notte.Il suo animo era inquieto.Arrivò a casa di Clara che andò a vedere chi fosse. Quando aprì la porta,si stupì nel vedere quella donna. <> <> <>disse Clara,scettica. <>. Clara,che era gentile,la fece entrare e riscaldare dinnanzi il camino,prestandole perfino dei suoi abiti,dato che quelli della fanciulla erano bagnati. Quando fu l'ora di andare a letto,Clara diede alla sua ospite una camera in cui potersi riposare. Mortalia aspettò paziente che Clara si appisolasse per guardare la luna piena che per lei era tanto meravigliosa. Era tutto avvolto dalle tenebre attorno a Clara e c'era un silenzio assordante. Mentre si girava nel letto,fu colpita dalla luce che filtrava da sotto la porta. Vide qualcosa fermarsi dietro di essa e rimase immobile. Udì le scale scricchiolare e sentì dei rumori che sembravano provenire all'interno della sua camera. Un ululato pazzesco squarciò il silenzio e qualcuno cominciò a scuotere la porta. Quello che vide la paralizzò;la luce della luna che entrava dalla finestra illuminava quello che sembrava un lupo mannaro. Si alzava su due zampe,era alto due metri e la sua forza era incredibile. Era un essere antropomorfo,ricoperto di peli,dal volto bestialmente mutato in una grottesca maschera di zanne affilate,era dotato di artigli micidiali e di un insano appetito per la carne umana,le zampe anteriori erano munite di artigli e aveva occhi verdi. L'essere le ringhiò e ancora più in preda alla paura,Clara balzò giù dal letto e corse via. Scese rapidamente le scale ed uscì fuori. Si sbrigò a salire in macchina,mentre il lupo stava per ucciderla e finalmente riuscì a partire. Il lupo,velocissimo,la inseguì. Fece un balzo,la ragazza accelerò,schivando la bestia. Ma la creatura era sempre più vicina. Clara era entrata in città e il lupo era scomparso. Scese dall'auto ed andò alla caserma di polizia,sconvolta. Quando entrò si sentì osservata e tutti smisero di parlare. Raccontò cos'era successo all'agente,il quale all'inizio non le credette,ma per tranquillizzarla la assecondò e mandò una pattuglia a casa sua. Clara disse loro dove l'aveva visto e questi andarono a controllare. Trovarono impronte e tracce di unghie sulla porta della camera di Clara e sulla sua auto. <> <> <> <> <> <> <> <><>. I poliziotti cercarono di tranquillizzarla e iniziarono ad indagare. Preparò immediatamente le valigie e si affrettò ad uscire. Il vento soffiava forte e dei sospiri affannosi,che da prima sembravano lenti e leggeri,diventarono sempre più rapidi. La fanciulla si spaventò,pensò che fosse il lupo,così si velocizzò a salire. Non le sembrava vero di aver compiuto diciott'anni per andarsene che già ci doveva tornare. Era furibonda. Arrivò dalla zia e le sorrise,poiché non poteva farne a meno. <> <> <> <> <>. Amy la condusse nella sua stanza e mise in ordine la valigia. Quella notte era la più lunghe di tutte;Clara non riusciva a prendere sonno,pensava a quello che avrebbe dovuto affrontare. Riuscì ad appisolarsi e fece un incubo:la luna illuminava la casa della zia,Clara la chiamò più volte,ma non le rispondeva. Entrò nel salone,provò di nuovo,si guardò attorno e finalmente rispose:<>. La voce proveniva dalla sua stanza. Aprì la porta che fece un rumoroso cigolio. Il lupo era dinnanzi a lei pronto a sbranarla. Si svegliò urlando,facendo alzare Amy che corse a prestarle aiuto. <> <>. La donna la confortò,dicendole che sarebbe andato tutto bene. Clara era confusa,non capiva più niente. Credeva che i lupi mannari fossero solo una leggenda per spaventare i bambini. Intanto Mortalia era al suo covo nel bosco,era furiosa e si chiedeva perché non era riuscita ad ucciderla. Pensò tutta la notte a come poter fare. Il mattino seguente,si avvicinò alla casa di Amy e si nascose. Ascoltò la conversazione tra le due ed escogitò un piano per entrare. La zia aveva preparato una bella tazza di latte per Clara e disse:<>. Clara rimase nuovamente sola. Dopo aver fatto colazione,con la lista della spesa sulle mani,si mise a cercare il supermercato che trovò facilmente;era a pochi passi dalla casa. Intanto la strega seguì Amy,la uccise e prese le sue sembianze. Mentre Clara tornava verso casa,era immersa nei suoi pensieri e non si accorse che si scontrò con un ragazzo molto carino e distratto come lei. Lui si scusò e la aiutò a raccogliere ciò che era caduto.<> <> <> <> <> <> <> <> <> <> <>. Si salutarono e Clara tornò a casa. Non sapeva che cosa fare;il suo incubo peggiore era divenuto reale. Era riuscita a superare la morte dei suoi cari,ad andare avanti,ma ora era successo un altro evento terribile. Non era il mondo in cui credeva di vivere;lupi mannari,demoni e chissà cos'altro. Tutto intorno a lei era cambiato da quell'incidente. Quando vide la zia in casa rimase dubbiosa,poiché le aveva detto che sarebbe tornata tardi. <> <> <> <>. La zia scomparve in una nube di polvere viola. Mentre svaniva,si intravedeva una donna che somigliava a quella di qualche giorno fa. Era la perfida strega Mortalia. La sua pelle era olivastra,i lunghi e folti capelli neri mettevano in risalto il viso,creando un incantevole contrasto con i suoi occhi rosso sangue. Le sue orecchie a punta potevano udire qualsiasi cosa,vicina e distante. Le sua labbra viola sorrisero in modo maligno,facendo intravedere dei canini lunghi e appuntiti. Indossava un cappello a punta scuro,così come le sue vesti,più terrificanti delle tenebre. I suoi malefici inganni rimanevano indelebili sulle vittime. <><>. La strega provò a colpirla con delle sfere di fuoco e la incatenò al muro. Joe passò sotto casa proprio in quel momento e sentì dei rumori al piano superiore. Si fece coraggio ed entrò in casa. <><<È arrivato il principe a salvarti,peccato che non ci riuscirà!>>. Bloccò le uscite e distrusse tutto ciò che gli capitava davanti. <>. Il giovane vide uno specchio da terra e ci si nascose,rivolgendo verso la strega la parte riflettente. Quando ella lanciò i suoi poteri verso lo specchio,essi le si rivoltarono contro. Il giovane ridendo disse:<>. Clara era libera,riuscirono ad aprire la porta e a fuggire via,rifugiandosi nell'officina di Joe. <> <> <> <>. La luna piena illuminava le tenebre e un urlo tremendo squarciò il silenzio. Tutto sembrava così irreale,il cuore le batteva troppo veloce e le gambe non reggevano il peso del suo corpo. Sentirono delle voci,si guardarono attorno ma non c'era nessuno. D'un tratto qualcuno o qualcosa iniziò a colpire brutalmente la porta. <><>. Il lupo sfondò la porta,riducendola in brandelli con i suoi denti. Con gran stupore e terrore lo videro,li stava cercando. Clara disse sottovoce:<><>. Clara sbiancò in viso. <><>disse piangendo. <>. La abbracciò forte,dopo di che si spinse fuori e prese di fretta le armi che gli servivano. <> <>. Joe si mise davanti la parete,il lupo corse verso di lui che si spostò,così da sbatterci contro. <>. Clara rideva divertita insieme a Joe. <>. I suoi occhi diventarono rossi e divenne ancora più grosso. <><>. Corsero,addentrandosi in un fitto e oscuro bosco. Tutto era dominato dal silenzio e il buio riempiva ogni cosa. I cespugli pieni di rovi che nascondevano il sentiero,li graffiarono.Si sentirono dei passi. Si irrigidirono di colpo.Il dolore e la paura erano sempre più acuti. Si sentì ululare. Li aveva trovati. Si misero a correre non sapendo dove mettevano i piedi. <>. La voce tenebrosa del lupo si propagava nel bosco,susseguita da passi pesanti ed uno scricchiolio di un ramo. Qualcuno o qualcosa stava avanzando verso di loro. Joe la abbracciò,preparò l'arco con le frecce dalle punte d'argento e Clara il pugnale. <> <> <>. Improvvisamente il lupo si gettò con un balzo verso Joe,cercando di scaraventarlo a terra. Il ragazzo riuscì a schivarlo e con tutta la forza che aveva in corpo,scagliò un dardo dritto al cuore della bestia. Lo ferì,ma non mortalmente. Clara assisteva a quello scontro terrorizzata,il suo volto era pallido e tremava:in quegli istanti interminabili capì quanto era profondo l'amore che provava per quel ragazzo così coraggioso. <>. Clara trasalì. Il lupo stava per azzannare Joe,il quale con un gesto istintivo,strappò il pugnale dalle mani della ragazza e lo colpì,finché il mostro non cadde a terra,morto. <>disse,abbracciandola. Riuscirono ad uscire dal bosco e finalmente videro di nuovo la luce. Chiamarono la polizia che portò via il cadavere. Clara decise di non mettere più piede in quella casa,così la vendette e con il denaro ricavato,comprò una villetta in città. Rivelò i sentimenti che provava per il giovane e anche lui provava le stesse cose,così andò a vivere con lei. Le faceva provare emozioni inspiegabili,ora che si era innamorata,si sentiva davvero viva. Era lui la sua vita. Il suo cuore era suo e lo custodirà in eterno.

 

 

 

 

 

   
 
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