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Autore: EleonorA_96    03/03/2017    0 recensioni
Questa storia parla di uno stregone malvagio che vuole ad ogni costo la donna di cui è innamorato. solo l'amore può salvarlo.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Doraluna si trovava su un'isola ,nel cuore di una foresta. Era divisa in terrazze e ognuna delle quali ospitava una precisa attività. Le terrazze erano disposte in circolo rispetto al centro della città,si trovavano a nord,est e sud. Le case di ogni terrazza erano in legno e con più piani,i tetti erano blu,verdi e violacei. Al centro c'era una zona ornamentale realizzata in pietra e con vari decori. Era un luogo magico,i prati erano in fiore,era facile l'accesso all'acqua perché c'era un lago nella parte centrale. Possenti alberi alti due metri camminavano per la città e ne erano i guardiani. Vi erano alberi alti più di trenta metri che ricoprivano la città,lasciando travedere il cielo azzurro,le loro foglie erano verdi,arancioni e rosse. Ogni tanto si vedevano cerbiatti qua e là che giovavano. Le farfalle volano leggiadre su questo incanto. Il tempio della Dea Lunara,proteggeva Doraluna dai pericoli. Per difendersi era provvista di campi d'addestramento,guerrieri e guerriere. Per chi volesse spostarsi da un luogo ad un altro il porto era l'essenziale che si raggiungeva in volo. Il porto si trovava in un villaggio sottostante chiamato Shadonaar. A Doraluna viveva uno stregone malvagio di nome Sephiroth;portava lunghi capelli biondi e vividi occhi blu,indossava abiti scuri,era molto ricco,introverso,tenebroso e odiava far conoscere le proprie emozioni.

 

Possedeva castelli in campagna,carrozze trainate da cavalli alati e ville sontuose. Ogni sua dimora era arredata da mobili preziosi e finestre d'oro e d'argento. I cittadini,quelle poche volte che lo vedevano,si nascondevano tremanti. Abitava vicino ad una famiglia composta da Rose e i suoi genitori. La loro figlia era incantevole;era alta e snella,aveva poco più di vent'anni ,portava lunghi capelli neri che le mettevano in risalto i suoi profondi occhi azzurri,era inoltre dolce e romantica,la sua bontà era tale da portarla a cercare sempre le soluzioni più pacifiche ai conflitti.

 

 

Sephiroth se ne innamorò subito e voleva portarla via con sé,così provò a corteggiarla mentre stava leggendo il suo libro preferito all'aperto. Invitò la sua famiglia e i loro amici per qualche tempo nella sua villa più lussuosa. La portò a fare un giro sulla sua carrozza e lei aveva un po' timore di lui,non sapeva se credere alle chiacchiere della gente o se ascoltare il suo cuore. I giorni passavano tra i festeggiamenti e le risate.

Ci furono banchetti,balli,concerti e vennero organizzati anche giochi. Quando tornarono nelle proprie case,tutti erano allegri,compresa Rose,anzi,lei se ne era innamorata. <>domandò Rose a sua madre.<><>disse la sua amica,Ailea

<>. Attratta dalla bellezza del giovane e dalla bella vita che la aspettava,decise di fare di testa sua. Un giorno Rosa e quel giovane si incontrarono;passò per caso davanti casa della ragazza che stava leggendo e non riuscì a non guardarla. Divenne rossa in viso e abbassò lo sguardo.

Le si avvicinò e le sorrise. <><><><><><>. Dette quelle parole se ne andò indignato senza nemmeno salutare. Rosa rimase di sasso,si sentiva in colpa,forse aveva detto qualcosa di sbagliato. Tornato alla sua tetra dimora,era furioso,le sue risposte non gli andavano giù e così distrusse tutto ciò che gli capitava davanti. Aspettò che tutti si addormentarono ed entrò a casa di Rose. Aprì la porta della camera dell'amata,si fermò accanto al suo letto e si mise a guardarla. Si abbassò e le tolse una ciocca di capelli dal viso,si girò dall'altra parte ma dormiva ancora. Tirò fuori una spada infuocata dall'odio che stava per infilzarla,quando le venne un'idea migliore:fece un incantesimo alla sua famiglia,svelto entrò in camera dei suoi genitori e pronunciò queste parole:<>. Lo stregone si nascose nel suo mantello nero che lo confuse con le ombre e si ritrovò alla villa. Rideva di piacere,una lugubre orribile risata. Il giorno seguente,Rosa si accorse che la sua famiglia non si svegliava e iniziò a preoccuparsi. Non sapeva cosa fare. Chiamò l'amica per chiederle un consiglio e la invitò a casa. La abbracciò energicamente e poi disse:<><>

<><>. Fece svelta il numero e attese. La mano tremava sulla cornetta. Non le era mai successa una cosa simile.

<> <><><><><>. Riagganciò e dopo qualche tempo arrivò a casa sua. Visitò la famiglia,ma neanche lui riusciva a capire cosa avessero. <>. Il dottore se ne andò senza alcun risultato e Rose chiese ad Ailea come fare. Le disse di stare tranquilla e rimase con lei finché non si sveglieranno. L'indomani mattina la sua famiglia non c'era e vide un biglietto sul tavolo con su scritto:”Tesoro,non ti preoccupare. Ha chiamato nonna per dirci che aveva bisogno d'aiuto,così siamo andati da lei. Ci vediamo stasera sul tardi,ti vogliamo bene”.

 

Stavano bene questo era l'importante,ma non capiva cosa fosse accaduto e questo non la faceva star tranquilla. “Un sortilegio?Com'è possibile?”pensò. <>disse una voce tenebrosa. Si voltò ed era lui. <> <>

<> disse tremante. Le si avvicinò e la baciò sulle labbra. Non riusciva a spostarsi,ma le piaceva. Lo allontanò. <><><><><><>. La guardò poi se ne andò senza dire nulla. Era furibonda,se ne andò in camera e sbatté la porta. Lo stregone fece passare un po' di tempo prima di fargli un altro dispetto. Aspettò il momento giusto ed arrivò presto. Si presentò a casa di Ailea e mentre dormiva la trasformò in un mostro. Quando si guardò allo specchio non poteva crederci,iniziò ad urlare e a strapparsi i capelli. Non poteva farsi vedere in quel modo. Chiamò Rosa e le disse cos'era successo:

<><>><><><><>

<><>. Bussò qualcuno alla porta. Proseguì a passo incerto verso di essa. Le cadde il telefono dalle mani e la temperatura scese un paio di gradi. Il cuore prima si bloccò,poi riprese a battere all'impazzata. Quando ebbe abbastanza coraggio domandò chi bussava,ma nessuno rispose. Si fece forza ed aprì. Era un vecchia incappucciata con un cesto. Si tolse il cappuccio e Rosa indietreggiò per lo spavento,era davvero brutta. <>. Gentilmente la fece entrare,ma in realtà era lo stregone che bloccò le uscite. Era in trappola. Come un cieco si muoveva in quella casa buia,si muoveva lentamente,attenta a non cadere. Non sapeva cosa sarebbe successo,ma andava avanti con decisione. La attese nel buio mentre i suoi occhi stavano diventato come il sangue. Poteva spostare cielo e terra muovendo un dito e seminava terrore con il suo solo nome. Grazia,ira,superbia,purezza allo stesso tempo racchiuso in un corpo aggraziato. Bello,da sedurre qualsiasi donna le si presentasse davanti. Tutti temevano il suo potere,la sua forza e la sua grandezza. I suoi poteri erano legati ad una cosa sola:il sangue. La poveretta non vedeva nient'altro che buio e le girava la testa.

Entrò in una stanza,forse la sua,il cuore le batteva forte ad una velocità assurda. Sentii qualcosa davanti a lei,era un respiro. Rimase immobile e si sentì afferrare. La sua mano la sfiorò e un brivido percorse la sua pelle. <>disse una voce cupa. Era la sua voce. Svenne. La prese in braccio e la distese sul letto. Le si sedette accanto e sorrideva,ma non era un sorriso qualunque,sorrideva con disprezzo e superiorità. Quando si riprese e lo vide,voleva solo scappare.

<>chiese,confusa<><><>. Sfoderò la spada e con l'altra mano ghiacciata le accarezzò il viso. Tremava ed indietreggiò. <>. Non parlò più,ma la fissava negli occhi. I suoi occhi erano tornati blu,quell'oceano in cui perdersi. Ma tornò presto l'oscurità. <>si stava trasformando in un mostro e lei provò a fermarlo. <>.I suoi artigli erano pronti per ucciderla quando si calmò,tornò se stesso e rimase immobile. Se ne stava in un angolo a piangere. <>. Si avvicinò a lui e lo abbracciò.

<><>. Era felicissimo,stava vivendo un sogno. Decise di farle dei doni:l'immortalità e l'eterna giovinezza come lui,così stavano per sempre insieme e neanche la morte poteva dividerli. Era accolto e apprezzato da tutti,nessuno lo riconosceva. Decisero di sposarsi ed andarono a vivere nella sua villa più bella. Da quel giorno la sua vita cambiò,si liberò dalla malvagità che lo aveva accecato per anni e adesso c'era spazio solo per l'amore. Dopo qualche tempo furono rallegrati da un figlio che chiamarono Aurion. Più cresceva e più somigliava ad un angelo. Ma al suo diciottesimo compleanno si accorsero che il figlio stava diventando come il padre,anzi peggio di quel che era. Dovevano trovare un rimedio,l'avrebbe lacerato e cambiato per sempre,così provarono a parlarci. <><>

<>

<>.Era furibondo,così uscì e sbatté la porta. Passeggiò a lungo fino a raggiungere la spiaggia,dove si sedette a pensare. In quel momento passò una ragazza graziosa che lo notò subito. Si sedette accanto a lui e disse:<><><>

<>. Lui gli raccontò la sua storia e se ne andò. Quando tornò a casa si mise subito a dormire il giorno dopo uscì ancora e trovò la bella ragazza del giorno prima ad aspettarlo. <><><><><>. Si decise e gli spiegò il motivo del suo malessere ,la comprese perché ci stava passando anche lui. Da quel giorno si frequentarono sempre più e con il passare del tempo,diventarono veri e propri amici. Un giorno i loro genitori li trovarono e si scusarono,lei li perdonò e tornò a casa,mentre lui non lo accettava e si sentiva preso in giro,così decise di fuggire lontano da tutti. Si misero a cercarlo per tanto tempo,ma senza risultati. Ogni giorno era sempre più dura,era come se avessero perso una parte di loro. Il ragazzo si era isolato in un luogo ostile e deserto,lì divenne lo stregone più potente al mondo;distrusse villaggi e uccise molte persone,solo per il gusto di farlo. Dopo molti anni decise di tornare nella sua città,ma tutto era cambiato;Stella era invecchiata e ogni cosa era spenta. Quando la vide rimase sconcertato a tal punto che chiese aiuto a suo padre. <><><>.Suo padre lo aiutò,facendo tornare Stella bella come la conosceva e lo ringraziò. <><>

<>

<><><><><>

 

<>.Si alzò per andarsene quando la prese per un braccio e la baciò. Lei era diventata il suo mondo,quando la teneva fra le braccia la sua vita era più serena. Era l'essenza del suo essere. Era follemente innamorato di lei e lei di lui. Erano frammenti fatti apposta per combaciare ed unirsi. Non sapeva cosa farebbe senza il suo sguardo,senza le sue carezze,i baci così dolci. La amava non solo per ciò che era,ma per ciò che era lui quando stava con lei. La amava per la parte di lui che era riuscita a tirare fuori,lo credeva impossibile,secondo lui non sarebbe mai cambiato,né c'erano cure ma la cura era proprio l'amore,era lei. Era felice di averla incontrata. E,per la prima volta dopo centinaia di anni,le tenebre se ne andarono. Era come se non avesse mai vissuto fino ad allora. Fece un profondo respiro e disse:<>.

 

 

 

 

 

   
 
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