Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: EleonorA_96    03/03/2017    0 recensioni
Questa storia parla di una tremenda maledizione che ha mutato l'intera città.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nella misteriosa città di Stormeland era ambientata un'antica leggenda,tramandata nei secoli da generazione in generazione. Questo luogo fantastico era caratterizzato da case costruite su alte e frastagliate montagne,i boschi disseminati di vecchie rovine e portali di pietra che conducevano verso altri mondi. All'imbrunire,mostrava le sue alte mura,colorate dal riflesso rossastro di un meraviglioso tramonto. Nella parte più alta della città sorgeva il sontuoso castello del principe Waltor,amato da tutti per la sua bontà. La sua dimora si esigeva su un variopinto e vivo manto d'erba. Era una costruzione fortificata,imponente e ornata di torri e merli,il maestoso portone centrale era sorvegliato da due cavalieri dall'armatura scintillante. All'alba di un giorno nebbioso,Waltor partì per una battuta di caccia con il suo cavallo e le sue guardie reali. La visibilità era scarsa e si addentrarono in una zona inesplorata:gli abeti da maestosi e profumati diventarono scheletrici e la vegetazione rigogliosa lasciava spazio a fitte ragnatele da cui era difficile divincolarsi. Un grido violento ed assordante squarciò il silenzio. Si voltò e le sue guardie erano scomparse,risucchiate da quella natura sinistra. Cercò di proseguire la marcia e di trovare una via d'uscita.Improvvisamente gli si mostrò una creatura femminile:aveva una carnagione pallida,indossava un lungo abito bianco,le sue dita affusolate terminavano con terrificanti unghie affilate. Waltor era spaventato,ma era anche incuriosito da quella donna. <> chiese la creatura con voce stridula. <><>. Mentre pronunciava quelle parole si avvicinava,mostrando le sue vere sembianze;dal suo corpo femminile partiva quello spaventoso di un ragno gigante,enormi zampe pelose cercarono di stringerlo e catturarlo. Waltor si liberò,sfoderando la sua spada che la trafisse al cuore. Il mostro cominciò ad emettere urla di dolore agghiaccianti,il suo corpo si contorceva. Prima di morire,ella lanciò una funesta maledizione:<>.In sella al suo cavallo,divenuto una bestia dagli occhi carichi di sangue,tornò in città uccidendo chiunque ostruisse il suo passaggio. Anche il suo castello mutò in un vero e proprio luogo di morte:imponenti bastioni appuntiti si elevarono dal terreno,fino a toccare le nubi. Lungo le fortificazioni,le torri di avvistamento erano presiedute da terrificanti bestie mutanti;erano alte più di due metri,avevano il corpo di un leone,ma il volto di un lupo affamato di carne umana,con lunghi ed affilati denti a sciabola,la sua criniera presentava estremità appuntite,così come la coda,i loro occhi e il colore della pelle cambiavano in base a quanta fame aveano:se erano affamati gli occhi diventavano ardenti ,il manto nero più della pece,invece quando era a riposo era ricoperto di gemme cristalline,dalle sfumature rossastre. Potevano lanciare incantesimi di ogni tipo. Sopra la fortezza,il cielo fosco era dominato da una gigantesca luna,solo l'ululato del vento squarciava il silenzio.Attorno alle mura violente scosse aprirono profondi crateri,nei quali la terra arida precipitò dal nucleo terrestre salirono in superficie lingue di lava incandescente,dalle quali presero vita creature demoniache:il loro corpo era deforme,con lunghissime braccia scheletriche,mentre il loro volto contrito dal dolore,era dominato da spaventosi occhi spenti che presagivano sventure. Si diressero verso le abitazioni della città,dove si rifugiavano i cittadini. Ovunque passavano,lasciavano alle loro spalle cadaveri e desolazione. Catturano le anime degli uomini,donne e bambini,con una violenza inaudita,conducendoli,attraverso un sentiero impervio,alla fortezza del maligno.Ad Antartia,un paesino lì vicino, viveva una bella ragazza d'aspetto e d'animo che si chiamava Lucia. La chiamavano “la rosa” poiché aveva i capelli rossi e gli occhi verdi. Quel giorno,quando uscì,il cielo aveva un colore diverso dal solito,oscurato da un vortice di polvere e sabbia. Vide che anche altre persone guardavano il cielo chiedendosi cosa fosse. In quell'istante si stava muovendo qualcosa nell'aria e una figura irriconoscibile le apparve dinanzi per pochi secondi, poi scomparve.<>. Non rispose nessuno alle sue domande,anche il vento taceva . In quel silenzio percepì una presenza sconosciuta . Si sentì un brusio,un lamento e le scale,all'interno della sua casa,scricchiolarono . Ecco di nuovo quella figura. Lucia si sentiva osservata. Non era sola.Una voce tenebrosa le parlò:<< Lucia,non puoi ingannarmi,sento la tua paura. Vieni con me e ti prometto che ti renderò immortale,il tuo viso non avrà nessuna ruga,sarai per sempre bellissima>><><><><< Mi chiamo Waltor e sono un potentissimo stregone. Vivo a Stormeland, qui vicino. Sai,ottengo sempre quello che voglio>>.Waltor la rapì e iniziò il suo viaggio senza fine nel regno oscuro. Quando riprese i sensi,si ritrovò in un letto distorto,irreale,in una stanza poco illuminata. Le finestre ondulavano come se la terra tremasse. Un cigolio sinistro interruppe il silenzio. Aprì la porta e ogni suono taceva . Vide strani oggetti sospesi in aria e delle scale dinnanzi a lei che la condussero al secondo piano. La stanza che vide era enorme ed illuminata da una tiepida luce,sulla destra c'era una libreria in legno che occupava tutta la parete,con libri di ogni genere e dimensione,al centro c'erano due grandi finestre contornate da delle rosse tende,sulla sinistra c'era un camino in marmo ed era finemente decorato,e appesi,dietro di esso,notò degli insoliti quadri. La sua attenzione fu catturata dal trono su cui sedeva lo stregone:era maestoso,costruito in pietra lavica e caratterizzato da decorazioni demoniache;il nero ed il porpora erano i colori dominanti,creando un perfetto equilibrio cromatico.<> .Waltor indossava un’armatura elegante e un lungo mantello rosso sangue, i suoi capelli erano color argento e gli occhi emanavano una luce verde. Era inquietante guardarlo nelle pupille. Si alzò e si avvicinò a Lucia,dicendo:<> <>. Waltor era un professionista della magia nera ,possedeva un'abilità innata nel lanciare incantesimi. Alcuni pensavano che il sangue di qualche potente creatura scorresse nelle vene degli stregoni. Lo stregone scomparve,così come quella stanza. Si ritrovò dinanzi ad una porta chiusa a chiave. Lì vicino,insieme a molte altre chiavi,ce n'era una che sembrava più fredda delle altre ,la infilò nella toppa che girò con un rumore metallico. Lucia si fermò ad ascoltare ,tese l'orecchio per sentire cosa ci fosse al di la di essa ,ma non percepì nulla. Mise la mano sulla maniglia, la girò e la porta si aprì su un corridoio buio . Si sentiva un agghiacciante odore,l'odore di qualcosa di molto vecchio e di molto lento. Non aveva coraggio di chiuderla,ma neanche di oltrepassare la soglia,ma si fece coraggio ed entrò. Percorse il lunghissimo corridoio con una certa inquietudine. D'un tratto incontrò una donna con la pelle bianca come l'avorio,alta e scheletrica,aveva dita lunghissime che non stavano mai ferme,le unghie erano lunghe e affilate di un rosso scuro come quello delle pareti . Quella donna fissò Lucia.Spuntò fuori dal nulla Waltor che con un incantesimo scacciò via quella donna . Lucia fu trascinata in un vortice ed arrivò in un'altra stanza,dove c'era Waltor ad aspettarla . La ragazza,era confusa,non ci stava capendo più nulla e non sapeva cosa fare e svenne. Quando si riprese,Lucia si ritrovò su di un letto sconosciuto e le girava la testa. Vide una figura in movimento che si avvicinava. Era lui. <><>. Lo stregone le ronzava intorno e le accarezzava i capelli,scese poi sulle spalle,le sue dita scivolavano sulla sua schiena e un brivido leggero le scosse la spina dorsale,le accarezzò il viso arrossato e la baciò sulle labbra.<><><><><>.Waltor le corse dietro e la immobilizzò contro il muro. Il cuore di Lucia sembrava esplodere nel petto e iniziò a sentire molto caldo. Non riusciva a spiegarsi cosa stava provando. Quando le sue labbra sfiorarono il suo collo,il suo cuore batteva ancora più forte.<> le disse. <>non riuscì a finire la frase che la baciò appassionatamente sulle labbra,quel bacio era così travolgente che si lasciò andare. Ma non riusciva a sopportare un uomo capace di far solo del male. Vide un coltello dalla tasca dei suoi pantaloni e svelta,lo prese e glielo conficcò nel cuore. Colse l'occasione al volo per scappare,ma non lo aveva neanche sentito e la rincorse. La fanciulla si nascose dietro una colonna e spiava Waltor che si disperava per trovarla. Lo stregone farfugliò qualcosa e il castello si mosse,la colonna su cui era nascosta diventò un gigante di pietra che la prese. Provò a liberarsi ma non ci riuscì. <> disse quello, impugnando il coltello con in quale l'aveva colpito.<>. Waltor la prese con forza per poi portarla in camera. L'indomani mattina si svegliarono nudi e abbracciati,l'uno accanto all'altra. La ragazza si domandava cosa fosse successo,così sconvolta,cercò i suoi vestiti per poi fuggire via.<> disse bloccandola,prima ancora che potesse alzarsi. I loro occhi si fusero e rimasero in silenzio a guardarsi. Le pupille si dilatarono in cerchi troppo profondi da poter reggere al loro incanto. Tutto ciò che si sentiva erano i loro cuori. Scintille d'amore infiammavano le loro anime.Le accarezzò delicatamente la nuca e la sua bocca assaporò la pelle chiara di Laura che ardeva di desiderio.<>. La fanciulla era confusa,non riusciva a capire cosa stesse provando; odio, amore, passione,non riusciva a spiegarsi com'era potuto accadere. Tutto di lui le piaceva;le sue mani,le sue labbra carnose,il suo corpo,gli occhi. Tutto quell'odio che provava stava scomparendo. Sembrava come se il tempo si fosse fermato,nient'altro aveva importanza,era tutto per lei,come se tutto quel male se ne fosse andato dal suo cuore;lei lo stava guarendo. <>. I suoi capelli scintillarono fino a stendersi lungo le spalle colorandosi di un castano dorato,i suoi occhi si illuminarono di un azzurro cielo,così luminosi da rispecchiare le stelle. Mentre Laura era stupita da quella meravigliosa visione,non si accorse che le tenebre lasciarono spazio alla luce;il castello tornò a risplendere come un tempo diventando ancora più bello. Tutto il castello riprese vita,così come gli abitanti che tornarono ad essere bellissimi cavalieri. La città era in festa per il ritorno del principe e per il matrimonio tra lui e la sua Lucia. Unirono le mani e il loro calore li scioglierà insieme,per sempre.

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: EleonorA_96