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Autore: MonAnge    03/03/2017    3 recensioni
SEI PRONTA A DARE LA VITA PER AMORE?
E se fossi destinata a perdere il ragazzo che ami, e a riperderlo ancora e ancora e ancora?
Dal testo
Appena andarono fuori, oltrepassarono il cancello, Nami si accorse di quanto era grande la casa. Era quasi come una villa.
Al centro c’era una fontana, all’interno della quale una bellissima statua: due figure allacciate- un affascinante angelo che guardava una donna tra le sue braccia. E poi le venne in mente il nomignolo che Sanji le aveva dato. Mon ange. Il mio angelo.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Sanji/Nami
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - "Mon ange"

 
Eppure è così che l’aveva chiamata. “Mon ange”.
Eccezionale, uno perfetto sconosciuto dagli occhi di un blu profondo, dai capelli biondi e da un corpo meravigliosamente muscoloso posò il suo sguardo su di lei. Su Nami. Uno sguardo che essa per degli attimi ricambiò. Come se non bastasse le venne un brutto presentimento che anche altri ragazzi che lo circondavano in quel momento la fissarono.

 Quella mattina voleva solamente trovare un posto adeguato e soprattutto tranquillo dove poter proseguire la lettura dei suoi adorabili romanzi. E finalmente lo trovò: un caffè che sembrava risalire a un’altra epoca, tranquillo e lontano dalla gente.
Nessuno e niente avrebbe potuto disturbarla lì. Niente a parte quello sguardo. Quel dannato sguardo che la fece arrossire, chiudere il libro senza preoccuparsi di tenere il segno, alzarsi dal tavolino che prenotò in un angolo del caffè, e sbattendo la porta, uscire. Ma non riuscì ad allontanarsi molto che sentì una mano appoggiata sulla sua spalla.

 Non poteva essere che lui.

-“Hai dimenticato questa, mon ange.” –disse, rivolgendosi a lei e indicando una borsa che teneva nella mano.

Oh, era la sua. La borsa che aveva lasciato sotto il tavolino dove era seduta.

 Lui era ancora più bello da vicino, con la frangia che gli copriva un occhio, con quel sopracciglio a ricciolo, con quelle labbra, gli angoli delle quali si piegarono all’insù.

-“Si, ehm, grazie”. –gli rispose semplicemente.

Porse la mano per riprendersi la borsa ma inaspettatamente le loro dita si sfiorarono. Le dita di lui così morbide, fredde parvero essere riscaldate da quelle di Nami, più tiepide.
Alzarono i visi e si guardarono negli occhi. Quell’istante sembrò durare all’infinito finchè lui le passò la borsa, si girò e rientrò nel caffè.

Mon ange. Mon ange. Mon ange. Le uniche due parole che le passavano per la mente in quel momento. Le uniche due parole che non riusciva a dimenticare.

Cavolo, era appena uscita da una relazione problematica, si era trasferita in un’altra città, a Parigi, e ha già fatto in tempo a prendersi una brutta cotta per un ragazzo del quale non sa nemmeno il nome. Questa si chiama fortuna in amore. Non era sicura se mai l’avrebbe rivisto un giorno. O una notte.

Tornò a casa, ignorando le domande di sua sorella Nojiko. Si chiuse in camera e ricominciò a leggere. Per quanto provasse non riuscì a riemmergersi nel mondo del romanzo. Le mancava la concentazione. La sua mente stava pensando a ben altro. Rinchiuse il libro. Si coricò sul letto e in poco tempo si addormentò.

                                                                         *****
Lo rivide dopo settimane. Settimane che le parvero interminabili, ogni giorno stranamente lunghissimo. Settimane in cui non faceva altro che pensare a quando si erano sfiorati, ai suoi occhi, ai capelli, alla sua frangia che gli nascondeva completamente uno dei suoi magnifici occhi blu. Nei quali anche in un solo istante riuscì a smarrirsi. Ma soprattutto quelle parole non potrebbe mai cancellarle dalla mente. Mon ange.

Perchè l’aveva chiamata in quel modo? Non si conoscevano neanche fino a quel momento.
Ma ebbe una strana sensazione. Una sensazione di averlo già incontrato e visto prima, da qualche altra parte. Ma dove? O meglio chiedersi quando?

Entrò in quel caffè, ordinò una tazza di tè e... E lo vide.

Era seduto al posto della scorsa volta ma di fronte a un ragazzo coi capelli verdi e una cicatrice sull’occhio e dal modo in cui si parlavano non si poteva dire che erano amici.

Si sedette dietro un tavolino con la speranza di non attirare la sua attenzione. Cominciò a sorseggiare il tè che le era appena stato portato.
 Ma niente da fare. Lui si girò. Si girò verso di lei. Verso Nami. O riusciva a percepire la sua presenza o questo è solamente un caso che non si poteva spiegare.

Il suo sguardo si rilassò a guardarla e inspiegabilmente la tranquillizzò. Le piaceva quando la fissava, le piaceva guardarlo.

Ma dopo una frazione di secondo i suoi occhi si ingrandirono a dismisura, grandi quasi dei palloni, e il ragazzo si gettò verso di lei.
 




Angolo delle autrici.
Ciaoooo!
Siamo appena atterrate nel mondo di EFP e ci è sembrato meraviglioso quindi abbiamo deciso di regalare a questo sito una nuova fic. Forse qualcuno avrà notato dei punti riferiti ad altri romanzi fantastici. Eh si. Ma i titoli li scoprire alla fine della FF. (cosi non vi spoilerate nulla)..
Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo? E perchè quel ragazzo (che sicuramente avrete già riconosciuto) si è buttato verso Nami?.
Ora vi salutiamo e alla prossima!!
MonAnge
   
 
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