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Autore: Madame_Padfoot93    04/03/2017    4 recensioni
"Devo stare calma. Devo stare calma. Ora prendo un bel respiro e mi calmo. Si, si. Mi calmo.
Purtroppo sembrava non funzionare e più respiri prendeva, più la sua rabbia si faceva sentire.
Aaah! Se lo prendo lo affatturo."
A cosa sarà dovuta la rabbia di Hermione Granger? Chi è il povero malcapitato che vorrà affatturare? Questa è la storia di una coppia ai limiti dell'assurdo, ma per cui, in fondo, qualcuno ha tifato.
Buona lettura!
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Che fine ha fatto Fred Weasley?





<< FRED WEASLEY! >>

L’urlo spaventoso di Hermione riecheggiava sonoramente e rimbalzava sui muri, rendendolo ancor più terrificante. << Avanti! So che sei qui… da qualche parte… Esci fuori! SUBITO! >>. La donna si aggirava come una tigre a caccia, aprendo di scatto la porta di ogni stanza, con la speranza di trovare quell’essere infimo, stupido, sciocco che aveva deciso di farle andare tutto il sangue al suo brillante cervello per farlo esplodere in un sonoro boato.

Lo ammazzo. Giuro sulle mutande di Merlino che lo ammazzo. E senza il bisogno della bacchetta. No. Lo ammazzerò con le mie stesse mani. Ma dove può essersi cacciato?

L’ira funesta ribolliva come un fuoco e dovette esercitare il suo ormai noto e invidiabile autocontrollo, per scongiurare possibili problemi.

Devo stare calma. Devo stare calma. Ora prendo un bel respiro e mi calmo. Si, si. Mi calmo.

Purtroppo sembrava non funzionare e più respiri prendeva, più la sua rabbia si faceva sentire.

Aaah! Se lo prendo lo affatturo. Anzi no! Lo Trasfigurerò. Lo Trasfigurerò in qualcosa molto piccolo. Come… una pulce. Si… un’ innocua, piccola pulce; poi metterò la pulce in una scatola, e la scatola in un’altra scatola… quindi spedirò la scatola a me stessa, e quando arriverà ah ah ah ah, la spiaccicherò con un martello! (*) BAM!

A un certo punto, alle sue spalle, sentì l’inconfondibile crack di una Materializzazione e voltandosi vide un uomo alto, dalla chioma rossa e un sorriso strafottente sulle labbra. A passo di marcia e con gli occhi spiritati, Hermione si precipitò addosso al povero malcapitato:

<< Brutto. Idiota. Deficiente. Stupido. Troll. Imbecille. Cretino. >> Ogni insulto era accompagnato da un poderoso colpo sulla testa del poveretto, assestato grazie all’ausilio della Gazzetta del Profeta arrotolata.

<< Ferma. Ferma. Hermione, basta! - disse quello, bloccandole i polsi – So che sei sconvolta, ma da qui a confondermi con il mio gemello brutto… Ti facevo più intelligente! >>

In effetti, ora che lo osservava meglio, quell’uomo che aveva confuso per Fred altri non era che George: come aveva fatto a non accorgersi dei capelli più lunghi, che coprivano l’orecchio mancante, del naso, leggermente più appuntito e del sorriso… beh meno seducente rispetto a quello di Fred? Ma su quest’ultimo punto Hermione non avrebbe mai parlato a nessuno dei due gemelli, convinti com’erano di essere “quello più bello” rispetto all’altro.

<< George. Cosa caspiterina ci fai qui? Dov’è tuo fratello? Dimmelo, o giuro su… giuro su Morgana che te ne pentirai. >>

<< Ehi, calma, calma Hermione. Sai bene che non devi arrabbiarti così. Devi pensare anche a lui. Ad ogni son qui proprio per dirti che Fred è a casa mia, con Angelina. >>

<< COME? >>

Sto diventando pazza? Fred è a casa di George, che se la spassa con Angelina e questo qui non dice nulla, ma anzi sorride come uno scemo? No, ci deve essere un errore… Devo aver capito male. Non saranno le conseguenze della guerra? Ginny e gli altri attribuirebbero la colpa al troppo studio: e se fosse così?

E mentre il cervello di Hermione mandava giganteschi segnali di fumo, George la guardava divertito, capendo subito a che cosa stava pensando.

<< Calmati Hermione! In primo luogo Fred non lo farebbe mai, anche perché Angelina ama solo me. Lei sì che ha buon gusto… non come te che hai puntato sul gemello sbagliato. >>

Qui Hermione sbuffò, roteando gli occhi e incrociando le braccia.

<< Inoltre Fred ti ama troppo e non ti tradirebbe mai. - riprese il rosso, andando in cucina, inseguito dall’amica – Anche se non capisco davvero come possa… Ehi, ehi. Scherzavo. Non mi picchiare, ti prego! >>.

Hermione intanto aveva estratto dal cassetto delle posate un gigantesco mattarello: perché usare la bacchetta quando poteva sfogarsi benissimo usando quell’utensile? Poteva essere anche più soddisfacente.

<< Infine – continuò George, guardando con timore la donna e la sua poderosa arma – Fred è così elettrizzato per la notizia che sta facendo i salti mortali e sta parlando con mia moglie ininterrottamente da quasi tre ore, e dico tre, su cose che riguardano pappe, pappette, pannolini, giochi, giochini… Gli si è fritto il cervello! Ed è tutta colpa vostra! Ma sappi una cosa, Hermione Jean Granger*²: questo bambino si chiamerà George Jr. Capito? E sarà il fedele amico di Fred Jr. Capito? Me lo devi! >>

Ora era George ad avere gli occhi da pazzo. Hermione poggiò il mattarello sul banco della cucina e sorrise.

<< Allora non è scappato? >>

<< Fred? No. Cioè, da un certo punto di vista si può dire che sia scappato: è scappato per comunicarci la lieta novella! >>

Hermione si era tranquillizzata e si mise a sedere a tavola, di fronte a George, che la guardava con un misto tra sospetto e divertimento. << Sei più calma ora? Devi stare attenta, nelle tue condizioni! Non vorrai che succeda qualcosa a George Jr., eh? >>

<< George Jr.? E se fosse femmina? E perché mai dovrei fare al mio bambino un torto del genere? >> chiese lei, ridacchiando.

Ma George non la prese affatto sul ridere: il suo volto, solitamente allegro e sorridente, era insolitamente serio, il che fece ridere ancor di più la donna, dato che era impossibile associare quel volto (che fosse di Fred o George, tanto erano identici) a un’espressione seria.

<< Hermione. Questo bambino deve essere un maschio. E tu lo chiamerai George. Comprendi? C’è bisogno di un George per il mio piccolo Fred e non intendo solo per mio figlio. A proposito ti chiedo ufficialmente, anche a nome di Angelina, di essere con Freddie i padrini del piccolo Freddie… cioè di mio figlio… Insomma, sei intelligente: avrai capito. >> fece il rosso, spiccio.

<< Mmm… lasciami pensare… >>

<< Vuoi fare pure delle battute, Hermione? Gli ormoni sono già impazziti? Passi dalla rabbia alla risata in pochi istanti… Oppure sono io che ti faccio tanto ridere, eh? Te l’ho detto: hai puntato sul cavallo sbagliato. >>

<< Ormai che l’ho sposato, me lo tengo! - fece lei, alzando le spalle e ridendo allegramente – Visto che sei qui, vuoi qualcosa da mangiare, da bere… ? >>

<< Se c’è ancora un po’ di quella tua favolosa crostata dell’altra volta… >> fece lui, sperando che quell’idiota del gemello non se la si sia sbafata tutta.

<< Lo sai che non è mia, ma che me l’ha portata Molly, vero? >>

<< Ovviamente. Tu non sai cucinare un uovo! Povero il mio Fred! E povero il mio piccolo George! >>

<< Io ti ripeto che potrebbe essere femmina, mio caro! >>. Hermione spinse verso il cognato un piattino con la crostata di frutta e una forchettina.

<< Tranquilla. Sarà maschio. Me lo sento… Fred non può deludermi così. E nel caso – disse, prima di essere interrotto da lei – la chiamerete Giorgina. Hermione, ti prego! Quando Fred mi ha dato la notizia ho già immaginato una nuova generazione di Gred&Forge, Grifondoro che tormentano la vecchia McGera… ehm cioè, la McGrannitt e il povero Gazza. >> concluse quello, con sguardo sognante.

<< E va bene… Tanto Fred mi chiederà esattamente la stessa cosa. Ne sono sicura. Insieme non fate un neurone! - disse Hermione, esasperata – Ma vi avverto: mio figlio non sarà mai come voi! E credo che anche Angelina sarà d’accordo con me… beh anche se penso che punterà molto sul far diventare vostro figlio un campione di Quidditch. >>

<< E, bada bene, lo sarà anche il vostro. Battitore, ovviamente! >>

<< Prima gli studi, poi… forse… il Quidditch… >>

<< Sei proprio una Prefetto-Perfetto. Questo bambino sta già annaspando dalla noia! Comunque, io torno dalla mia dolce mogliettina e dal suo bel pancione. >> e detto questo si alzò, andando in salone, seguito da Hermione.

<< Mandami quell’impiastro di tuo fratello! Ciao, George! >>

<< Ciao, Hermione! >> disse quello, ma prima di Smaterializzarsi abbracciò la donna, con le lacrime agli occhi. << Che bello! Sto per diventare padre e pure zio! >>

<< Ma tu sei già zio, George! >>

<< Si, ma non di un bambino del mio gemello! Ah, un’ultima cosa. Potresti picchiare quell’impiastro di mio fratello quando torna? Mi sono beccato ingiustamente la tua sfuriata… >>


Dopo circa mezz’ora un entusiasta Fred Weasley fece finalmente ritorno a casa.

<< Era ora, brutto idiota. - iniziò subito Hermione, iniziando la sua filippica senza prendere mai fiato - Mi hai fatto preoccupare! Cosa potevo pensare quando stamattina, all’alba, non ti ho visto nel letto accanto a me? Senti, non penserai di far così quando nasceraà il bambino. Spero? Ma mi ascolti? Aaah, Fred Weasley, tu sei impossibile! >>

Ma Fred non le rispose: la stava guardando trasognante, con un sorriso da ebete e le mani poggiate sulle spalle di lei. La quale ne approfittò per colpirlo più volte sulla testa con la Gazzetta del Profeta, accompagnando ogni colpo con un insulto come Idiota. Cretino. Imbecille. Stupido. Troll.


* * *


Fred Weasley stava camminando come una belva in gabbia in Sala d’Aspetto, nervoso e impaurito come non mai.

E se qualcosa va storto?

La mamma Molly e il papà Arthur lo guardavano emozionati, divertiti e leggermente nervosi: il continuo camminare avanti e indietro del figlio aveva fatto venire il mal di testa all’uomo. Accanto a loro vi erano i genitori di Hermione, ancora un po’ straniti da quell’ospedale. L’arrivo di George fu provvidenziale: prese Fred per le spalle, lo scosse energicamente dicendo Questo è per come mi hai trattato quando è nato mio figlio! e lo fece sedere accanto a sé. A poco a poco, tutti i componenti della famiglia Weasley erano lì: Bill, con la piccola Victoire che non vedeva l’ora di vedere l’ennesimo cuginetto; Charlie, con la nuova fiamma, una rumena biondissima e bellissima che con lui studiava i draghi; Percy, meno pomposo rispetto a qualche anno fa, con la moglie; Angelina, che aveva raggiunto George con il piccolo Fred Jr. che aveva cominciato ad aprire gli occhi e a sorridere ai parenti; Ginny ed Harry, teneramente per mano, tornati da poco dalla luna di miele e a cui tutti puntavano un dito dicendo I prossimi sarete voi!; Ron con la fidanzata Daphne, coppia che pochi riuscivano ancora a credere possibile. Erano tutti lì, chiassosi e rumorosi Weasley. Ormai Maginfermieri e Guaritori ci avevano fatto l’abitudine: si trovavano quella famiglia attorno almeno una volta all’anno!

Dopo alcune ore si sentì, attraverso le spesse porte, un urlò tremendo, seguito da un pianto fortissimo. Fred pianse di gioia!

È nato! Sta bene!

Alcuni minuti dopo, una Maginfermiera, con camice e mascherina uscì con un piccolo fagottino azzurro tra le braccia: << Il signor Weasley? >>

Harry trattenne una risata, sopita da una gomitata di Ginny, la quale comunque capiva il lato comico della situazione.

<< Sono io. >> disse emozionato Fred, che tendeva le braccia per accogliere il suo piccolino.

<< Congratulazioni! È un bel maschietto! >>

Fred prese delicatamente il bambino, che ora sonnecchiava mettendo su un piccolo broncio; baciò il capino coperto da un berrettino e poi le punta delle dita: << Benvenuto, piccolino! >> disse, rivolgendo uno sguardo al gemello, il quale era emozionato quanto lui.

La Maginfermiera, però, era ancora lì, intenerita: << Oh, che padre affettuoso. Adesso le porto l’altro. >>

<< L’altro? Scusi… non capisco… >>

<< Ma come? Non lo sapeva? Sono due gemelli! >>

E George svenne; Angelina non sapeva se ridere o prestare soccorso al marito; i genitori di entrambi si abbracciarono, felici; Ginny, Harry e tutti gli altri risero complimentandosi con Fred.

<< Bel colpo, Freddie! >> celiò Ron, con un occhiolino.

Fred… Fred era basito, scioccato, sbigottito.

Due gemelli! Oh, Merlino! Due gemelli! Oh, Merlino!

Riusciva a pensare solo a questo, mentre il suo gemello si riprendeva, tra le risatine generali. << Oh Angelina! - disse, guardando trasognante ed inebetito la moglie – Hai sentito? Due gemelli! Dobbiamo farli anche noi! Così saranno quattro gemelli… Ci pensi? >>

<< Assolutamente! Sei pazzo? >> rispose lei, contrariata. Insomma, aveva partorito solo cinque mesi prima: stava ancora riprendendo il fisico asciutto da Cacciatrice e sperava di tornare presto a giocare.

Intanto, Fred ripeteva soltanto Due gemelli! con sguardo perso nel vuoto, finché non venne riscosso dalla Maginfermiera che lo invitò ad entrare nella stanza della moglie.

Teneva ancora in braccio il bambino che, nonostante la confusione creata dai parenti, dormiva tranquillo e imbronciato.

Entrato nella luminosa stanza, il rosso vide Hermione seduta sul lettone, con la schiena appoggiata a due grossi cuscini e tra le braccia un fagottino verde chiaro, da cui provenivano alcuni piccoli versetti. Vide il viso tirato, ma felice della moglie: lei, quando lo notò, gli fece un gran sorriso e disse, con un sussurro Sorpresa!

Fred prese posto nella poltrona accanto a lei.

<< Fuori ci sono tutti… ma aspettiamo un po’ prima di farli entrare. Tu come stai? >>

<< Stanchissima! Fred Weasley, se vorrai farmi fare altri gemelli giuro che potrei lanciarti qualche fattura! >>

<< Ahahah! Dovevi vedere George… che faccia! Adesso anche lui vuole dei gemelli. Angelina voleva picchiarlo… Ahahah! >>

Anche Hermione rise, ma si fermò d’un tratto, pensierosa.

<< Tutto bene, amore? >> chiese Fred, preoccupato.

<< Sì, non preoccuparti. Stavo solo pensando… ti ricordi quando, il giorno dopo che ti dissi di essere incinta, tu scappasti da George per dirglielo? Beh, lui venne a casa… per congratularsi. E mi fece giurare di chiamare il bambino come lui. Stavo pensando quale dei due deve essere così “sfortunato”… >> rispose lei, ridacchiando.

<< Vuoi… vuoi davvero… ? Oh, Hermione! Significherebbe tanto per noi. >>

<< Lo so. È per questo che l’altro lo chiameremo Harry! >>

<< Come? No! Io volevo chiamarlo Leotordo… >>

<< Fred… >>

<< …o qualcosa di altisonante come Albus… >>

<<… Fred… >>

<< …anzi Caccabomba… che dici? >>

<< Smettila! - disse lei, ridendo – Allora! Questo tipino qui mi sembra abbastanza vispo… troppo per chiamarlo Harry. Credo che George sia un nome perfetto per te, non è vero piccolino? >> fece, teneramente rivolta al piccolo avvolto nella copertina verde tra le sue braccia.

<< In effetti questo qui assomiglia abbastanza ad Harry! Per fortuna solo caratterialmente! Guarda qui! Capelli rossi! >> disse Fred, togliendo il berretto dal piccolo che teneva in braccio e mostrando la rada peluria rossa sul capino.

<< Va a chiamare gli altri. Dobbiamo presentar loro i nuovi gemelli Weasley: George ed Harry Weasley. Oh Merlino, già so che mi faranno ammattire! >>

<< Saranno un trio perfetto: Fred Jr., George Jr. e… Harry… Jr. - sospirò Fred - Oh beh, saranno degni eredi. Non vedo l’ora di vedere la faccia della McGrannitt quando glielo diremo… Posso dirglielo io? >>




Fine












Note Padfootiane:

*: per chi non la riconoscesse (male, male) parte della frase è una citazione di uno dei miei film Disney preferiti, ovvero “Le follie dell’imperatore” : la frase (quasi completamente uguale) oltre ad essere stata scritta straordinariamente a memoria, viene detta da Yzma, la cattiva del film, doppiata in italiano da una straordinaria Anna Marchesini ( da cui ho preso il famoso motto “siccome che sono ciecata...” ).

*²: secondo Santa Wikipedia, protettrice di ignoranti (nel senso che ignorano) e studenti che non hanno capito una cippa lippa a lezione.


Ciriciao popolo!

Dopo una Ron/Hermione e una Draco/Hermione, ecco a voi una Fred/Hermione. Piccolina, piccolina. Spero che vi sia piaciuta.

Adesso vi saluto, vi invito a dare un’occhiata agli altri miei scritti, vi mando un bacio ennnooooorme eeeee

Ciriciao


Madame_Padfoot


  
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