La principessa Ella osservava lo scorrere del tempo sul suo corpo, i minimi segni delle rughe,sugli angoli di labbra e occhi, le scalfitture della pelle sulla fronte, la minore flessuosità rispetto alla sua luminosa giovinezza, tuttavia, quando teneva lo zar tra le braccia non le importava, erano sempre loro che restavano, si inarcava e snodava, i loro corpi tesi, ringraziava ogni volta Dio di stare tra le sue braccia, un nuovo azzardo, il piacere che scopriva e riscopriva.
Lo scrutò,armoniosa, in riposo dopo l’amore, erano in uno dei loro nascondigli, un luogo segreto, una semplice stanza che uso e tempo avevano reso cara.Era una fortuna dormirci un paio di notti rubate in un mese, certo vi erano altre ore rubate, suntuose come rubini, un pranzo o un pomeriggio,loro due insieme, inventando varie riunioni dei ministri, lo zar, mentre Ella si trincerava dietro riunioni di comitati di beneficenza, dei pomeriggi..appassionati.
Oppure Alix pensava che suo marito fosse a passeggiare, salutare abitudine della giovinezza in cui lei non lo seguiva, che era spesso sul letto o sul divano per il mal di gambe e la sciatalgia.
Quando lo zar si recava in viaggio, a visitare le province o un re straniero,e la moglie era indisposta, Ella si accodava con discrezione.
Una volta Lui le regalò una collana di pregiate perle boeme, il ciondolo era la E di Ella,un monogramma, disegnato da Nicola stesso, alla maniera occidentale, composto di rubini e zaffiri, che almeno poteva portare sempre con sé qualcosa di lui quando non erano insieme, come se non le bastasse osservare i suoi figli, Catherine e Alexander, che crescevano sani, belli e intelligenti.
Sono TUO, Ella.Una volta Lui le regalò una collana di pregiate perle boeme, il ciondolo era la E di Ella,un monogramma, disegnato da Nicola stesso, alla maniera occidentale, composto di rubini e zaffiri, che almeno poteva portare sempre con sé qualcosa di lui quando non erano insieme, come se non le bastasse osservare i suoi figli, Catherine e Alexander, che crescevano sani, belli e intelligenti.
Until the End.
Nel loro modo egoista si amavano, gli anni delle giovinezza erano trascorsi insieme, potenti come il ruggito di un leone e non sarebbero tornati indietro, si godeva la maturità e suo figlio Alexander, un dono inusitato.
Ella riusciva a essere felice,si godevano l’attimo e glissava il pensiero di Pietr Raulov. Il bere, il gioco d’azzardo, la sua freddezza per celare la sua disperazione, sempre pronta a scattare come una tagliola.
Dai diari di Ella Raulov, principessa delle assenze” Le mie falangi sfioravano leggere la cicatrice sulla fronte dello zar, come un segno di riconoscimento, le labbra seguivano, dopo decenni (correva l’anno 1890 quando venne colpito da una spada giapponese..) ne serbava ancora i rilievi.Nicola II si ricordava, rivedendomi dopo il suo viaggio intorno al mondo, la reciproca e trattenuta commozione, la voglia di stringermi che gli aveva dilaniato il petto …E la sua voce frizzante e sottile come il vento tra le foglie in autunno. Sfida e sollievo … La ragazza che ero stata,come la bambina ardimentosa e solenne della nostra spartana e severa infanzia, ritornava, sempre, incongrui poi stati insieme .. nel 1893 fino all’aprile del 1894, ritrovandosi poi nel 1906 e proseguendo ….
Ero una donna appassionata, non una fredda principessa, né la bambina secondogenita appena tollerata, nata quattro anni dopo un atteso primogenito che aveva fatto attendere molto tempo prima di palesarsi ( e mio padre aveva avuto più di un figlio bastardo, sia prima che durante le sue nozze con mia madre, evento che lei fingeva di ignorare) .. una moglie impreparata a un marito abitato da demoni e fantasmi..Ero la tua donna, Nicholas .. una specie di baccante appassionata, la tua meraviglia, la tua gorgone, la tua sirena, conoscevi ogni millimetro del mio corpo ...The lovers and the dreamers .. per sempre noi, ieri come oggi.
E dicevi, parafrasando Shakespeare, che i miei passi erano gli araldi gioiosi del mese di maggio..No, la vita non era passata solo per passare "
Ero una donna appassionata, non una fredda principessa, né la bambina secondogenita appena tollerata, nata quattro anni dopo un atteso primogenito che aveva fatto attendere molto tempo prima di palesarsi ( e mio padre aveva avuto più di un figlio bastardo, sia prima che durante le sue nozze con mia madre, evento che lei fingeva di ignorare) .. una moglie impreparata a un marito abitato da demoni e fantasmi..Ero la tua donna, Nicholas .. una specie di baccante appassionata, la tua meraviglia, la tua gorgone, la tua sirena, conoscevi ogni millimetro del mio corpo ...The lovers and the dreamers .. per sempre noi, ieri come oggi.
E dicevi, parafrasando Shakespeare, che i miei passi erano gli araldi gioiosi del mese di maggio..No, la vita non era passata solo per passare "