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Autore: Alahambra    04/03/2017    2 recensioni
Ho bisogno di dirti una cosa che non ho mai avuto il coraggio di rivelarti quando eri ancora vivo, ma che ora che sei scomparso sento il bisogno di condividere anche con te.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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117 Diagon Alley, 2 maggio 2002
Caro padre,
non so bene perché ti scriva questa lettera proprio oggi, forse perché ho bisogno di dirti una cosa che non ho mai avuto il coraggio di rivelarti quando eri ancora vivo, ma che ora che sei scomparso sento il bisogno di condividere anche con te. Ora scommetto sarai molto curioso … Ho cominciato questa lettera per dirti che oggi è l’anniversario del quarto anno di matrimonio con Harry. Sì, proprio lui: Harry Potter! Ti ho stupito, vero? Certo, sapevi che ero gay e lo avevi più o meno accettato, ma non ho avuto il fegato di rivelarti che il mio ragazzo era Harry. Credo di non aver avuto abbastanza fiducia in te, pensavo non avresti capito. Insomma, un conto è sapere che il proprio figlio è gay, un conto è sapere che è felicemente fidanzato con uno dei tuoi storici nemici. Forse, però, non ho creduto abbastanza in te e nel tuo amore di padre, perché tu mi volevi molto bene, nonostante tutto quello che credevano gli altri. Certo non lo dimostravi molto in pubblico, ma in casa eri sempre affettuoso e disponibile. Sei tu ad avermi insegnato a giocare a Quidditch. Mi ricordo ancora quei weekend estivi quando ci allontanavamo dal Manor alla volta della nostra tenuta di campagna in Provenza. Passavamo ore ed ore ad allenarci sul campo della tenuta, eri piuttosto in forma per la tua età! Mamma ci rimproverava sempre perché ritornavamo a casa inzaccherati e sudati! Eri sempre tu che mi aiutavi con i compiti a scuola, in particolare con pozioni. È anche grazie a te se ora sono uno dei più rinomati pozionisti del San Mugo! Ovviamente, come tutti i padri, hai fatto anche delle scelte sbagliate, ma per quelle ti ho perdonato tanto tempo fa. Sai, mi manchi molto, mi mancano i nostri momenti, le nostre piccole oasi di felicità. Nonostante tu sia morto quattro anni fa non ho mai avuto il coraggio di venire sulla tua tomba, mi fa troppa tristezza. Il marmo nero e freddo, i fiori sempre freschi che porta mamma non sono adatti a te. Alla gente sembravi freddo e distaccato, ma era solo una corazza per proteggersi dal mondo esterno. Tu, in realtà amavi la vita e i suoi piaceri, ma non trovavi piacere nell’abusarvi. A modo tuo eri un grand’uomo: colto, abile nella conversazione, forse anche un pochino subdolo, ma che male c’è? D’altronde siamo o non siamo Serpeverde? Oggi è il giorno dei morti e delle commemorazioni e forse è giunto il momento anche per me di visitare la tua tomba. Non so se ne avrò il coraggio, ma spero di sì, almeno questo te lo devo!
Alla fine di questa lettera mi sento molto più leggero, finalmente ho fatto anche quest’ultimo passo, ora sono davvero pronto per andare avanti.
Tuo amato figlio,
Draco
 

Angolo Autrice

Non so davvero cosa dire … Lascio a voi tutti i commenti a questa “storia”.  Comunque, grazie a chi è arrivato fino a qui e lasciatemi un parere perché ne ho davvero bisogno.
Salve a tutti,
A.
PS: L’indirizzo è licenza poetica presa a piene mani, mi piace pensare a Draco ed Harry in un piccolo e caldo appartamentino di Diagon Alley.
La data, invece, com’è ovvio, non è casuale. Mi sembrava appropriata perché ho immaginato che Harry e Draco volessero ricordare e omaggiare i tanti morti di quella battaglia che avevano permesso loro di vivere quel momento di grande felicità.
   
 
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