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Autore: Cronos22    06/03/2017    1 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Segreti rivelati nel castello del monarca oscuro
 
Le Crystal Gems seguivano senza esitazione la perla bianca dentro il tetro corridoio adornato da qualche torcia dalle fiamme blu come la notte,con molti quadri rappresentanti unicamente la storia di Homeworld fino al dominio incontrastato di Diamante Nero e con qualche piccolo soprammobile impolverato di metallo situato al suo interno,con la serva che smistava con ordine ogni coppia di gemme all’interno delle loro rispettive stanze,con Sapher e Skinny gli unici rimasti durante quella lunga traversata all’interno dell’ala antica del castello,fino al raggiungimento di una piccola porta in legno leggermente usurata dal tempo e nascosta lievemente da una piccola tenda che ne celava parte della superficie,con la perla servitrice che velocemente poggiò la mano sopra l’usurato e rugginoso pomello una volta dorato,girandola verso destra e spingendo con delicatezza la porta cigolante fece cenno loro di entrare,i quali varcarono con titubanza la soglia del loro alloggio,udendo dietro di loro nel mentre la ragazza chiudere la porta,isolandoli all’interno di quella che sembrava una vecchia camera da letto,con un letto a baldacchino dalle coperte bianche di seta e da un telo nero come le tenebre,una gigantesca scrivania in legno con due sedie poste di fianco ad essa,con sopra un alambicco e vari strumenti di alchimia,un manichino in legno con un’armatura dorata su di essa e uno scudo d’argento sopra l’ampia apertura che portava ad un balcone di grandi dimensioni,che forniva una visuale completa della capitale in tutto il suo splendore
-Benvenuto nel mio piccolo angolo di paradiso-esclamò la gemma arancione sorridendo cercando di smorzare lo stato d’animo ingrigito del ragazzo dopo il suo incontro con Diamante Nero –Mettiti pure comodo e cerca di rilassarti prima di incontrare nuovamente il nostro sovrano-dirigendosi verso il letto e distendendosi su di esso con pesantezza e stanchezza
-Io non voglio incontrare di nuovo un essere come quello-esclamò con rabbia il ragazzo camminando verso la grande balconata,osservando con indifferenza nel mentre la strada principale della città sotto i suoi occhi e la vita che fluiva al suo interno –Un uomo che nel suo cuore ha solo rabbia e odio non è degno di considerazione-lasciando completamente scioccata la gemma dietro di lui,la quale alzò rapidamente il busto e con la testa voltò il suo sguardo incredulo e leggermente irritato verso di lui –Non capisco proprio come fate a considerarlo il vostro re-
-Lui ha donato a tutte noi la libertà e la pace che stai vedendo ora dinanzi ai tuoi occhi oscurati dai pregiudizi-scorgendo il ragazzo girarsi con lentezza verso di lei,esponendo uno sguardo malvagio ed irto di odio che esponeva all’interno delle sue iridi un alone violaceo che sembrava avvolgergli tutto l’occhio
-Io non posso accettare questa versione di mio padre-facendo spaventare la gemma nel vedere quell’espressione che le ricordava il suo diamante durante i suoi momenti di ira funesta e parzialmente incontrollata –Il Lance che ho imparato a conoscere nei miei primi dodici anni di vita era buono e compassionevole-digrignando con forza i denti –Non questa ombra incapace di provare un qualunque sentimento umano-toccandosi la fronte con la mano destra,perdendo leggermente l’equilibrio,poggiando la mano sopra il tavolo alchemico tentando di assestarsi sia fisicamente,che mentalmente visto il forte dolore cranico assalirlo improvvisamente e debilitarlo
-Quindi lui nel tuo universo era tuo padre-esclamò la gemma calmandosi,porgendogli la sua mano in amicizia –Perché non mi racconti un po’ di com’era in vita?-le gli domandò sorridendo,con Sapher che accettò con freddezza l’aiuto della compagna,varcando la soglia di quelle tende nere come l’oblio e rimanendo apparentemente da solo con il quarzo arancione che cercava con la sua dolce espressione di calmarlo e di rasserenarlo dopo quella breve ma intensa esplosione di rabbia
-Purtroppo non so molto sul suo passato-esclamò con un po’ di tristezza e di malinconia avvolgergli l’animo in una stretta morsa opprimente –Ma in quel poco tempo in cui ho avuto la possibilità di conoscerlo e si è sempre dimostrato gentile e calmo verso tutti coloro che gli chiedevano aiuto-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima scendergli dall’occhio destro –Insieme a mia madre hanno difeso l’universo con tutte le loro forze tentando di mantenere inalterato l’equilibrio-stringendo con forza i pugni sopra le lenzuola –Mi fa rabbia vedere in che stato si è ridotto in questo universo-
-Posso capire a pieno il tuo stato d’animo mio adorato Sapher-afferrando con dolcezza entrambe le mani chiuse,che esprimevano soltanto con la loro durezza e il loro tremolio tutti i sentimenti negativi che il ragazzo provava in quell’instante –Le persone nascono in un modo,ma gli eventi spesso li tramutano in altro-confondendo con quelle parole il suo ospite –Posso comprendere che Diamante Nero ti possa sembrare duro e perfido,ma in passato prima ancora che Naya ci attaccasse per la prima volta lui era sempre per strada ad aiutare e parlare direttamente con il suo popolo-sorridendo nel rimembrare quel periodo dorato della sua esistenza –Anche se celava la sua identità era sempre in prima linea per ognuno di noi-mordendosi il labbro per la tristezza –Ma dopo essere stato ferito quasi a morte per difendere il pianeta si è trasformato in quello che hai avuto la possibilità di vedere ed ascoltare-chiudendo gli occhi e sospirando pesantemente
-Ci tieni molto a lui?-le domandò con dolcezza,poggiandole una mano sopra la guancia,dandole una lieve carezza che la fece malinconicamente sorridere
-E’ stato colui che mi ha dato la facoltà di vivere e di pensare come gemma indipendente dai diamanti-riaprendo le palpebre e guardandolo con uno strano ardore provenirle da dentro l’animo e riflesso dai suoi occhi –Colui che mi ha dato la libertà e la possibilità di incontrare chiunque il mio cuore desiderasse-avvicinando lentamente le sue mani sopra il viso di lui,dirigendo nel mentre con lentezza le sue labbra verso quelle candide e morbide del ragazzo,baciandolo con passione,lasciandosi trasportare da un turbinio di emozioni che le pervadevano tutto il corpo e che stava risucchiando dentro di questa spirale anche l’ibrido gemmo-serafico,il quale perdendo rapidamente l’obiettivo del suo discorso si lasciò trascinare in quel semplice atto d’amore,portando nel mentre il suo busto più vicino a quello della guerriera,mentre lentamente le sue mani scendevano sul corpo di lei,poggiandola nel mentre con dolcezza sopra il materasso,separando le sue labbra da quelle della paladina,rimanendo immobile ad osservare suoi grandi occhi arancioni,che rimanevano come ipnotizzati dallo sguardo del ragazzo,che si avvicinava nuovamente a lei,quando improvvisamente la ragazza strabuzzando gli occhi scosse leggermente la testa,facendogli comprendere di voler finire in quel momento la loro manifestazione amorosa,con Sapher che un po’ deluso dalla reazione della sua compagna,manifestò un piccolo sorriso di comprensione,tentando di nascondere la sua perplessità,distendendosi successivamente accanto alla gemma,poggiando la testa sopra il cuscino e sospirando,mentre guardava il tetto nero del letto a baldacchino
-Tu sei una delle poche cose belle uscite da questo universo dominato dall’oscurità-esclamò il ragazzo sospirando lievemente ed abbozzando un piccolo sorriso sul volto –E non voglio che anche tu venga corrotta da questo regno di tenebra-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro
-Non potrò mai diventare diffidente,iraconda o malvagia-ribatté la gemma girandosi verso di lui,asciugandogli con il dito la lacrima che scendeva lentamente sulla sua guancia –Non finché ci sarai tu al mio fianco-dandogli un rapido bacio sulla guancia,che lo fece stranamente ridere,lasciandola apparentemente confusa da quella reazione inusuale e priva di logica –Cosa c’è di così divertente nel bacio che ti ho dato?-domandò leggermente irritata e stizzita dal comportamento tenuto dal suo ragazzo
-Non c’è niente di divertente-esclamò il ragazzo scendendo dal letto –E solo che mi rende felice avere qualcuno che tiene a me allo stesso modo in cui io tengo a lei-camminando verso l’apertura che portava sull’ampia balconata,varcandone la soglia e fermandosi ad ammirare la capitale sotto i suoi occhi,che con le sue luci sembrava diradare quella giornata nuvolosa piena di ombre
-Ora riesci finalmente a vedere il motivo per cui combatto-esclamò la gemma avvicinandosi con dolcezza dietro di lui,poggiando la testa sopra la sua spalla ed accarezzandogli con morbidezza la schiena con la mano destra,mentre venivano illuminati da un piccolo raggio di luce provenire da una piccola lampadina situata al di sopra dell’apertura
-Ora riesco a vederlo-osservando l’intero panorama davanti ai suoi occhi –Ora riesco parzialmente a capire il perché tu ti stia sacrificando-voltandosi da quel maestoso panorama e dirigendosi con lentezza verso la porta in legno leggermente usurata –Tu rimani qui e riposati-girando lentamente la manopola dorata verso il basso –Io intendo farmi qualche giro per la via principale e vedere cosa questo mondo mi può offrire-chiudendosi la spalle e donando alla sua compagna il meritato riposo che merita dopo le lunghe traversate che lei ha dovuto subire prima che lo incontrasse,camminando per quel lungo corridoio dove prima era stato scortato dalla gemma bianca,ripensando a tutto quello che era accaduto da quando aveva lasciato Serienor e l’antico tempio serafico sede dei suoi allenamenti,sospirando mentre ammirava con tristezza ogni quadro esposto,rimanendo improvvisamente stranito nel vederne uno all’interno di una cornice dorata,invece che in una nera opaca e con dei segni blu suri come cicatrici a deturparne l’oscurità che emettevano,dove era raffigurato suo padre avvolto in una scintillate armatura bianca simile strutturalmente alla sua,mentre teneva sotto le sue mani come una sorta di bastone una spada dritta bianca luminescente e con il suo sguardo non coperto dalla maschera che sembrava osservarlo e scrutare fin dentro il suo animo,rimanendo come rapito da quello strano dipinto,quando alle sue spalle senti un tocco leggero e delicato,che lo fece sobbalzare per lo spavento,voltandosi rapidamente con la mano che teneva saldamente l’elsa della sua spada ancora dentro il suo fodero,trovando dietro di se la stessa la perla che poco prima li aveva scortati,che con uno sguardo quasi impassibile ed incurante del fatto di essere quasi stata minacciata involontariamente da lui,rimaneva immobile senza accennare ad alcun segno di reazione da parte della sua azione avventata
-Vedo che ti ho fatto spaventare-inclinando lievemente la testa verso destra,mentre guardava il ragazzo sospirare e lasciare la presa sull’elsa della sua arma –Non era mia intenzione-eseguendo un mezzo inchino
-Non c’è bisogno che ti inchini per scusarti-poggiandole entrambe le mani sopra le spalle –Cerca di essere il più naturale possibile visto che non c’è Diamante Nero-manifestando un piccolo sorriso sul volto,con la gemma che lo guardò con atteggiamento stranito e confuso dalle sue parole
-Io…non sarei naturale?-domandò la ragazza girando la testa a scatti verso le sue due spalle e poi nuovamente verso il viso dell’ibrido –Io…sono…sempre stata…-continuò a scatti,instaurando una lieve preoccupazione nell’animo del suo interlocutore,che nel mentre si separò da lei,osservandola con cura ed attenzione nel notare uno strano simbolo rosso runico comparire sulla superficie del gioiello della ragazza,che diventava sempre più luminoso ed incandescente,generando delle piccole venature rosse che si diffondevano per tutto il suo corpo,facendola genere per il dolore,con Sapher che rapidamente poggiò una mano sopra la gemma che apparteneva alla serva del diamante,recitando una formula serafica in lingua antica che manifestò un forte bagliore bianco come le stelle,che risucchio al suo interno ogni vena e distrusse il sigillo applicatole,facendola cadere successivamente a terra senza forze e con il guerriero che le si inginocchiò di lato,afferrandola con dolcezza tra le sue braccia e portandola con se fino per tutto il tragitto del corridoio,giungendo senza accorgersene all’interno di un giardino interno poco curato e con piante morenti tutte intorno a rendere cupa e deprimente l’atmosfera,dirigendosi con lentezza verso quella che a suo avviso sembrava una panchina di pietra danneggiata ed usurata dal tempo,poggiandola sopra quella superficie ruvida,guardandola con strana cura ed apprensione nel vederla lentamente riaprire gli occhi e respirare affannosamente,mentre con una mano cercava di alzare il busto e di poggiarlo sullo schienale della panchina,tenendo però i suoi occhi puntati verso il ragazzo che le si sedette anch’egli accanto poggiando di lato la spada che teneva dietro la schiena
-Tu...tu mi hai liberata-esclamò la ragazza assalita dalla gioia e dalla felicità con le lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi azzurri come il cielo –Come potrò mai sdebitarmi con te?-
-Se vuoi davvero ripagarmi-afferrandole con dolcezza entrambe le mani –Dimmi il perché eri sotto l’influsso di quella magia di controllo?-
-E’ stato Diamante Nero ad applicarmi quel sigillo-digrignando con rabbia i denti,cominciando vistosamente a tremare –Dopo la guerra di ribellione persa per difendere la Terra e la frantumazione di Quarzo Rosa,fui catturata da Sapher e riprogrammata affinché lo servissi come una schiava fedele che non si poteva opporre al suo dominio-avvicinandosi velocemente le mani sul volto,cercando di nasconderlo per la vergogna,mentre il ragazzo la avvolse in un abbraccio cercando di consolarla –Tentai di oppormi al potere della sua magia,ma non ci riuscì mai e fui costretta ad osservarlo mentre frantumava tutti i componenti della ribellione dinanzi ai miei occhi incapaci di piangere,ma con la mia anima che lentamente si strappava dinanzi ad ogni morte-abbandonandosi tra le braccia del ragazzo –Ora che sono libera anche se potessi avere la mia vendetta non potrei mai riabbracciare i miei amici-udendo in lontananza un rumore di passi seguito da un strascichio metallico pesante,seguito dal rumore di un bastone che sbatteva con violenza sopra il pavimento,con i due ragazzi che voltarono rapidamente i loro sguardi verso l’ingresso del giardino,scorgendo la figura del diamante avvolto da una lunga cappa nera,che nascondeva il suo dispositivo di sostentamento mobile,che li osservava iracondo da dietro la sua maschera nera come le tenebre,mentre stringeva con forza con la mano destra l’asta del bastone con cui camminava
-Sapevo che la tua presenza avrebbe causato solo disordini-sbattendo delicatamente il bastone sopra il terreno morente,generando un cerchio nero con delle raffiche di energia che lo avvolsero e lo fecero fluttuare in aria,mentre dal suo corpo uscivano numerose catene che si infiltravano con violenza nel terreno del giardino,che gli impedivano di muoversi e di attaccare a distanza ravvicinata –Restituiscimi subito quella perla e per questa volta sarò magnanimo risparmiando la tua vita-estendendo lentamente il braccio verso il ragazzo,con il palmo aperto e rivolto verso l’alto,venendo rapidamente schiaffeggiato in risposta dall’ibrido,che sguainò rapidamente la sua spada ed afferrò il suo scudo preparandosi sia mentalmente sia fisicamente ad affrontare il sovrano di quella dimensione –Se questa è la tua decisione allora non sarò di certo io ad oppormi-facendo ruotare il bastone in senso orario,materializzando dodici simboli runici disposti l’uno accanto all’altro –Dagli abissi del regno oscuro-irrorando di energia oscura l’area delimitata dai simboli –Dalle profondità dell’abisso maledetto-creando un portale rosso cremisi attraverso quelle incisioni energetiche –Io ti invoco fusione rinnegata,Garnet oscura!-invocando una versione rianimata della fusione delle Crystal Gems,che varcò lentamente quell’apertura verso il mondo dei morti,completamente invasa da un aura nera come le tenebre,vestita da un’armatura nera con strisce sottili energetiche che percorrevano tutta la cotta di ferro,i suoi due guanti da combattimento già evocati,che venivano stretti con forza attraverso una rabbia incontrollata e furente espressa anche dal suo volto iracondo ed allo stesso tempo vuoto,che esponeva i suoi denti aguzzi come lame di rasoio e i tre occhi completamente neri come la pece non mostravano alcun segno di sanità mentale o di coscienza residua della sua vecchia vita –Cerca di non giocare troppo con loro ed eliminali in fretta-osservando la rediviva emettere un grido ferale,prima di lanciarsi con forza verso Sapher caricando il pugno destro che sbatté con violenza sullo scudo di lui,emettendo una forte onda sonora che sembrò quasi destabilizzare la forma fisica delle due gemme presenti nel giardino con la rianimata che continuò imperterrita e senza alcun controllo ad attaccarlo,senza riflettere su una strategia da attuare e continuando a sbattere i suoi guanti sopra quello scudo apparentemente indistruttibile,con l’ibrido che rimase in posizione difensiva senza avere la possibilità di reagire,con la perla bianca dietro di lui che invasa completamente dalla paura ed il terrore nel dover affrontare il suo esecutore,indietreggiò lentamente fino a sbattere le spalle contro il muro,lasciandosi scivolare lentamente a terra,rinchiudendosi in posizione fetale mentre la sua mente viaggiava in uno stato confusionale e distorto che le impediva di compiere alcuna azione,con il sovrano che osservava divertito la gemma bianca ridotta in quello stato pietoso e privo di alcuna dignità
-Io…io…non posso combattere ancora-tremando come una foglia e tenendosi la testa con entrambe le mani –Non posso affrontarla…non posso-alzando lo sguardo verso la sua amica incatenata dal potere del diamante,che veniva prontamente respinta dal giovane guerriero
-Ti vuoi arrendere ora ragazzo?-domandò ridacchiando il sovrano,richiamando lentamente a se tutte le catene che fuoriuscivano dal suo corpo –Tu non puoi competere con me-continuò ansimando,tossendo ed espellendo sangue da dentro la sua maschera,che dalle aperture si spargeva copiosamente sopra il terreno incolto e morente –Non fai altro che difenderti senza attaccare-togliendosi la maschera con la mano sinistra,rivelando il suo viso leggermente insanguinato e sofferente –Tu…-venendo interrotto da un urlo provenire dall’alto che attirò la sua attenzione,ma che poco prima di voltarsi ad osservare la fonte di quell’espressione vocale venne colpito alla schiena da quella che sembrava una lancia,causando una forte esplosione,che scaraventò verso il muro opposto il regnante,che senza la sua cappa nera a coprirlo,rivelava un fisico snello e asciutto,ricoperto da un vestito elegante bianco dalle linee fulminee gialle come il sole,con dietro la sua schiena un modulo meccanico di sostentamento distrutto dal colpo ricevuto,staccandosi con ira ogni singolo cavo metallico fosse collegato con il suo corpo,rivelando mentre se li estraeva il braccio sinistro completamente meccanizzato,rialzandosi successivamente da terra e voltandosi alle sue spalle,vide Skinny con in mano il suo tridente fumante per il calore,che veniva puntato con violenza verso di lui
-Questa follia deve finire Diamante Nero!-tenendo stretto con entrambe le mani l’asta dell’arma –Perché vuoi a tutti i costi eliminare Sapher?!-gli domandò esasperata,mentre osservava il sovrano sbattere con violenza il bastone e richiamare a se con quel suo gesto la guardiana resuscitata,che improvvisamente scomparve lasciando dietro di se l’uomo completamente indifeso e con gli occhi totalmente bianchi,che cadde di colpo a terra sputando altro sangue e cercando inutilmente di rialzarsi ancora,con i due ragazzi che lentamente si avvicinavano a lui con le armi pronte a finirlo
-Se volete uccidermi questo è il momento giusto per farlo-esclamò senza paura continuando a tossire –Ho vissuto abbastanza per vedere tutta la sofferenza che questo universo aveva da offrire-afferrando il bastone al suo fianco,cercando di utilizzarlo come fonte di appoggio mentre cercava di sollevarsi –Tanto posso affermare con certezza che non saranno degli idealisti come voi a portare la pace nei vari universi-tenendosi saldamente con il suo bastone,mentre guardava entrambi i ragazzi negli occhi
-In tal caso allora moriremo provandoci-ribatté Sapher rinfoderando la spada dentro il fodero dietro la sua schiena –E non saranno dei vecchi pazzi incapaci di reagire come te a fermarci-dandogli le spalle ed avvicinandosi lentamente verso la perla bianca,abbassandosi con calma e coccolandola per tranquillizzarla dopo lo scontro e l’incontro con il cadavere rianimato della sua ex compagna di battaglia
-Mio Diamante-esclamò Skinny guardandolo con apprensione e con angoscia nel vederlo nuovamente ridotto in uno stato pietoso e privo di difese,mentre continuava a tossire e barcollare da fermo –Io…-venendo interrotta dal suo sovrano che alzò il braccio sinistro meccanico per indurla a fermare la sua voce e le sue parole
-Non c’è bisogno che tu mi porgi le tue scuse-zoppicando lentamente verso la perla che una volta gli apparteneva –Hai compiuto il tuo dovere in nome di quello che credevi giusto-ansimando dopo ogni parola e dopo ogni passo fatto –Come hai potuto vedere ormai sono completamente consumato nel mio stesso odio-fermandosi davanti alla ragazza che lo guardava con sguardo impaurito –Ed è giusto che adesso sconti la mia pena per tutto il male che ho portato-materializzando una daga in ferro lucente sulla sua mano sinistra,porgendola con lentezza verso la ragazza bianca,che lo guardò confusa e spaventata nel vedere un simile gesto da parte del suo carceriere –Hai la possibilità di vendicarti di me-lasciando cadere il bastone dalla mano destra,afferrando con quello stesso arto quello della gemma,facendole impugnare forzatamente l’arma appena materializzata –Hai la possibilità di riscattare l’onore dei tuoi compagni caduti sotto la mia lama-avvicinandosi con il petto verso la punta affilata –L’unica cosa che posso dire prima che mi darai il colpo definitivo-guardandola negli occhi con tristezza,mentre delle lacrime scendevano copiose dal suo viso –E’ che mi dispiace averti fatto soffrire così tanto invece di averti protetta come mi ero ripromesso-deviando leggermente il suo sguardo da quello di Perla,la quale lo guardo scioccata ed in preda unicamente ad una strana sensazione che le stava pervadendo l’animo non appena ha impugnato quell’arma,rimanendo con il braccio tremante a puntarla in direzione del suo cuore,digrignando i denti per la rabbia,gettando improvvisamente lontano da loro quell’artefatto antico,lasciando sconcertato il giovane ibrido ed allo stesso tempo sia la soldatessa sia il diamante,il quale ormai vista la sua sconfitta si aspetta di lasciare questo mondo per mano della persona che un tempo ha amato
-Io non posso ucciderti-separandosi lentamente dalle braccia del giovane serafico ed alzandosi in piedi –Anche se mi hai tenuto prigioniera,non posso non ammettere la bontà e l’equità che hai mostrato nel governare il nostro popolo-chinandosi a raccogliere il bastone che il ragazzo precedentemente aveva lasciato cadere –Anche se le morti che hai causato rimarranno impresse nella mia mente-offrendoglielo nuovamente in segno di amicizia –Non posso non rispettare colui che ha che ha applicato gli insegnamenti di Quarzo Rosa verso tutto l’impero-con il serafico che lentamente afferrò la mano della ragazza,riprendendo nuovamente l’antico artefatto tra le sue mani
-Ho finalmente trovato colei che un giorno prenderà il mio posto alla guida dell’impero-esclamò sorridendo,pulendosi il mento con la mano dal sangue che espulse in precedenza dalla sua bocca –Non avrei mai immaginato che un giorno una mia vecchia nemica mi avrebbe fatto aprire gli occhi-continuò ridacchiando,mentre si avvicinava zoppicando verso l’uscita di quel giardino morente,osservando durante la sua camminata con la coda dell’occhio il giovane ibrido,che si era avvicinato alla guerriera arancione –Ricorda di non farla soffrire mio caro ragazzo-fermandosi dinanzi all’uscio della porta che separava l’interno con l’esterno –E’ una gemma molto rara e preziosa e sarei davvero contrariato se dovessi scoprire che tu le abbia fatto del male-varcando la soglia del castello lasciando le tre gemme all’interno del piccolo giardino,che all’improvviso cominciò a prendere vita,con fiori e piante che ripresero vigore e forza,spuntando da quel terreno incolto e privo di fertilità,trasformando quell’angolo di morte in un paradiso fiorito,che sanciva la fine delle ostilità e l’inizio di un nuovo percorso luminoso non solo per Homeworld,ma anche per coloro che vi abitano e lo governano.
 
Note dell’autore
Io:Un diamante non può cambiare rapidamente il proprio carattere
Sapher:Si vede che quello non era il suo atteggiamento originale
Skinny:Infatti non lo era
Sapher:Allora possiamo dire che è cambiato?
Skinny:Io direi ancora di no
Sapher:Peccato pensavo che una sfuriata bastasse
Skinny:Ci vuole ancora del tempo affinché torni quello di una volta
Sapher:Nel frattempo rimanete con noi a scoprire le nuove trame del prossimo capitolo
 
Excursus dell’autore
Mi scuso infinitamente per i continui ritardi che voi lettori state subendo,costringendovi ad attendere ogni capitolo forse anche più del tempo necessario che già di solito vi faccio passare,ma purtroppo tra problemi di salute e di studio in questi ultimi tempi si è rivelato un po’ difficile mantenere stabile la cadenza di ogni singolo capitolo,posso sperare soltanto che questi tempi irregolari non vi abbiano fatto passare la voglia di continuare a leggere questa storia e l’unica cosa che posso dire per concludere questo piccolo excursus è quello di rivedervi nuovamente nel prossimo capitolo
  
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