Specchio

Fred era morto ormai da mesi, tutti pian piano si stavano riprendendo dal trauma della battaglia di Hogwarts e tutti si stavano attraversando dal dolore della perdita dei loro cari per riuscire ad andare avanti e continuare con le loro vite, ma c' era una persona che, per quanto ci provasse ogni giorno, non riusciva ad andare avanti: George Weasley. Il ragazzo pensava sempre a tutti i momenti, belli e brutti, con il suo gemello che non lo considerava solamente come un fratello e il migliore amico d' infanzia e della vita, lo considerava anche come amante. Sì: i gemelli Weasley avevano scoperto di amarsi in un giorno d' estate, mentre provavano uno dei loro scherzi:

“Che ne dici George: ti piace come scherzo?”

“Secondo me va benissimo: immagina la faccia della mamma appena lo saprà!”

Al pensiero di quanto avrebbe gridato la madre, i gemelli Weasley risero di gusto e poi incatenarono i loro occhi. A George piaceva gli occhi di Fred e viceversa, si persero a guardare gli occhi dell' altro, ma subito George ruppe quel silenzio imbarazzante:

“Ehm...Che ne dici andare di sotto e far arrabbiare Percy?”

“Oh...Ehm...Certo!”

Ed andarono dal fratello, senza parlare per tutto il tempo, troppo imbarazzati a pensare a quello che avevano sentito nei loro cuori. Ad entrambi piacevano le ragazze, George soprattutto era cotto di Angelina Johnson, o almeno così credeva. I mesi passarono, tornarono ad Hogwarts e il punto di non ritorno avvenne nella Stanza delle Necessità. Come spesso succedeva ultimamente, Fred e George passavano tutto il tempo libero nella stanza per provare tutti gli scherzi che poi avrebbero portato ai Tiri Vispi Weasley:

“Ok, anche questo è pronto. Sono sicuro che, appena finiamo Hogwarts ed apriremo il negozio di scherzi, faremo soldi a palate e riusciremo a tirare fuori dalla povertà la nostra famiglia!” disse Fred speranzoso.

George annuì. Lui e il fratello rimisero in ordine la stanza, tranne un enorme specchio che lasciarono poco distante dal centro del pavimento. Inaspettatamente, i gemelli si erano trovati più vicini di quanto dovrebbero essere vicini 2 fratelli:

“Non è che ora ci baciamo?” disse George con un sorriso sarcastico.

Fred sorrise alla battutina del fratello, ma si ritrovò con le labbra attaccate a quelle di George: Fred aveva baciato George senza accorgersene. Si sorprese di quello che aveva fatto, ma si sorprese ancor di più quando capì che George lo corrispondeva. Quello era un bacio dolce, un bacio che uno diceva che ci sarebbe stato sempre per l' altro. Da allora iniziò una relazione clandestina, una relazione che nessuno, nemmeno il loro amico Lee Jordan, sapevano. Di giorno si comportavano come 2 migliori amici, facendo una gran fatica a trattenersi dallo sparare tutto ai 4 venti; invece di notte, potevano essere come volevano senza essere giudicati da nessuno, ma per farlo dovevano andare nella Stanza delle Necessità, con quell' enorme specchio che li guardava e con la certezza che nessuno li avrebbe scovati. Anche la notte prima del 2 maggio 1998, stettero insieme nel loro letto:

“George, ho paura che uno di noi morirà. So che molta gente se ne andrà da questo mondo una volta terminata la guerra, ma non voglio che tu muori.”

George gli accarezzò i capelli rossi con una mano:

“Lo so, Fred. So che molti moriranno, sia chi è dalla nostra parte sia chi non lo è. Ma la sola cosa che so è che moriranno invano e che, anche se uno di noi due dovesse morire, almeno lo abbiamo fatto per una giusta causa.”

E tornarono a coccolarsi, ma George non sapeva che, dopo quel giorno, non sarebbe mai più stato in grado di produrre un Patronus, perché il Patronus si può produrre solamente grazie ai ricordi più felici e i suoi ricordi più felici erano legati a Fred. Per questo, ogni volta che si guardava allo specchio, riviveva tutto quello che aveva vissuto con Fred.

Buongiorno a tutti, ecco una mia nuova raccolta^^

Devo dire che mi è piaciuto scrivere di questa coppia, benché non la ami, però è vero che dopo la morte di Fred, George non è più riuscito a produrre un Patronus;)