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Autore: Leili1988    07/03/2017    1 recensioni
Un incontro ravvicinato tra Supergirl e Lena...
ATTENZIONE SPOILER: la storia si svolge durante l'episodio 2x15!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti! :)
Questa mattina ho guardato il nuovo episodio di Supergirl e mi é venuta l'ispirazione...
Fatemi sapere che ne pensate! ;)

Buona lettura!

Leili

 



Caduta libera

 
Lena agitò forsennatamente le braccia alla disperata ricerca di un appiglio.
Attorno a lei solo il vuoto, mentre il panico la assaliva sempre di più. Un urlo strozzato si propagò nell’aria mentre attendeva inesorabilmente l’impatto mortale con l’asfalto.  
Aveva ormai perso le speranze quando qualcosa la avvolse, arrestando quella caduta. Istintivamente vi si aggrappò con tutte le sue forze.
Le ci vollero diversi istanti per realizzare che quel qualcosa era in realtà qualcuno.
Lena voltò leggermente la testa a sinistra e incontrò gli occhi azzurri di Supergirl. Un sorriso rassicurante si dipinse sul volto della ragazza, rendendolo più dolce di quanto già non fosse.
I battiti cardiaci di Lena, non ancora tornati regolari, ripresero a salire e la bocca del suo stomaco si chiuse per la seconda volta nel giro di pochi istanti. Questa volta però la paura non c’entrava, era il contatto col corpo forte e caldo della bionda a farle quell’effetto.
Supergirl riprese quota, fino a raggiungere la terrazza da cui Lena era stata fatta precipitare.
«Caduto qualcosa?» - domandò ai tirapiedi di Lillian, la madre di Lena.
I due ebbero appena il tempo di voltarsi, prima che Supergirl li scaraventasse a terra con il suo soffio congelante, facendo perdere loro i sensi. Sarebbero rimasti inoffensivi fino all’arrivo della polizia.
L’eroina adagiò delicatamente Lena sul pavimento e sciolse quel singolare abbraccio.
«Tutto bene?»
«Sì, grazie!»
Supergirl le sorrise. Una folata di vento le scompigliò i lunghi capelli e il suo profumo avvolse Lena, inebriandola e facendole girare la testa. Forse fu per quello o forse la tensione del pericolo appena scampato, la bruna vacillò.
Supergirl avvolse quindi il braccio destro attorno alla vita dell’altra, sorreggendola.
«Sicura di stare bene?» - domandò mantenendo salda la presa.
Lena fece scorrere il suo braccio sinistro dal polso fino alla spalla della sua salvatrice, compiacendosi nel sentirne i muscoli tesi. Sollevò quindi lo sguardo e si perse negli occhi dell’altra.
Si fissarono così, in silenzio, per qualche istante.
«Sì, solo troppe emozioni tutte insieme!» - rispose finalmente la bruna.
Il suo sguardo scese verso le labbra rosee e invitanti di Supergirl. Aveva un tale desiderio di baciarla!
Allungò il braccio destro e le sfiorò appena la guancia, di nuovo occhi negli occhi.
La bionda rimase lì, immobile, come ipnotizzata da quelle gemme chiare e lucenti. Non poteva e non voleva scostarsi. Il braccio destro, ancora posato attorno alla vita di Lena, si contrasse istintivamente, facendo aderire i corpi delle due donne. Quella sensazione di morbidezza, sorprese piacevolmente la bionda.
Lena a quel contatto, perse i pochi freni inibitori che le erano rimasti. Si morse le labbra, poggiò l’altra mano sulla spalla di Supergirl e lentamente avvicinò il suo viso a quello dell’altra.
La mora indugiò qualche istante a pochi centimetri dalla bocca della bionda, facendo sfiorare i loro nasi più volte. Poi chiuse gli occhi e poggiò le labbra su quelle dell’altra. Le leccò il labbro superiore quasi a voler chiedere permesso.
In risposta Supergirl dischiuse la bocca, permettendo a Lena di rendere il bacio più sensuale.
Le loro lingue danzarono e le loro mani esplorarono l’una il corpo dell’altra per diversi secondi.
Fu Lena la prima a staccarsi, non perché volesse interrompere quel gradevole contatto, ma i suoi polmoni reclamavano aria.
«Wow!» - esclamò la mora.
Lo sguardo di Supergirl era un misto tra confusione e piacevole stupore.
Le due si allontanarono e questo permise a Lena di riscuotersi dallo stato di trance emotivo nel quale era caduta. I suoi neuroni ripresero a funzionare normalmente, ricordandole il motivo per cui aveva chiamato Kara. Le sorse quindi spontanea una domanda.
«Come facevi a sapere che ero in pericolo?»
A quelle parole anche Supergirl recuperò immediatamente la lucidità. Avrebbe potuto riflettere su quanto appena accaduto dopo aver svolto il suo dovere.
«Ehm… Stavo prendendo un caffè con Kara Danvers quando hai chiamato…»
«Che fortuna!»
«Già!»
«Beh, sono contenta che tu sia qui… e non solo perché mi hai salvata e per il... resto!» - Lena si interruppe. Doveva rimanere lucida: erano in ballo delle vite!
«Ho una cosa importante da comunicare a entrambe…» - fece una piccola pausa per assicurarsi di avere l’attenzione della ragazza - «So dove si trovano Cadmus e gli alieni scomparsi!»
Supergirl ascoltò con attenzione le informazioni fornitele da Lena e si voltò di spalle pronta a spiccare il volo, ma la voce di Lena la bloccò.
«Ci rivedremo ancora? Magari in circostanze meno concitate del solito?» - domandò la mora.
Supergirl si limitò a voltarsi e sorriderle, poi scomparve oltre l’orizzonte.
Lena sospirò mentre ripensava alla sensazione di quelle labbra sulle sue.
Sì, avrebbe fatto in modo di incontrarla ancora! 
   
 
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