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Autore: Butterfly8    07/03/2017    2 recensioni
Ho immaginato il momento in cui Azzurra dice a Guido di aver avuto una figlia e di averla abbandonata.
Spero vi piaccia!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Azzurra Leonardi, Davide Corsi, Guido Corsi, Suor Angela
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guido era seduto nel soggiorno della sua casa con un libro in mano e non l’aveva nemmeno aperto, aveva appena dato la buona notte a Davide e stava aspettando che Azzurra uscisse dalla camera del bambino per parlare con lui. Sicuramente del matrimonio! Ormai mancava davvero poco tempo, soltanto tre giorni e questa volta si sarebbe celebrato! Gli ultimi anni erano stati particolarmente difficili per lui ma anche per lei. Da quando aveva accettato di amarla più di tutto, più di se stesso, viveva più sereno. Certo con Azzurra non si poteva mai abbassare la guardia! L’ultima lite era avvenuta pochi giorni prima perché voleva un matrimonio con quattrocento invitati e lui con pochi intimi ma grazie all’intervento di Suor Angela avevano trovato una soluzione!
“Guido…” lo stava chiamando sottovoce Azzurra “dove sei?”
“Sono qui in soggiorno” le risponde.
“Devo parlarti” gli dice lei mentre si siede sul divano e stringe le sue mani tra le sue.

Guido vede la serietà dei suoi occhi e inizia a preoccuparsi. “È successo qualcosa?”.
“No, è solo che dopo che ti avrò raccontato non so se vorrai più sposarmi e ho paura ma so che questa è la cosa giusta da fare, non posso più tenermi dentro questo segreto” gli risponde lei guardandolo negli occhi con assoluta serietà.
Guido impallidisce. Conosce quello sguardo di Azzurra. Quando è così seria, sicuramente gli dirà qualcosa che gli cambierà per sempre la vita. Inizia a pensare che lei possa averlo tradito nel periodo che ha trascorso con Davide da Achille, mentre lui si riprendeva dal suo intervento alla colonna vertebrale e che non abbia avuto il coraggio di dirglielo. Questo era il suo incubo. Lei lo aveva già tradito con Dario una volta, ma lui aveva capito che il bacio non era stato un vero e proprio tradimento, quanto invece lo era stato il fatto che lei non volesse un figlio o volesse iniziare ad assumere decisioni adulte, come invece aveva fatto quando aveva rinunciato a lui per non fare soffrire Rosa.
Azzurra guarda Guido negli occhi e sa cosa gli sta passando per la testa. Ma lei lo ama così tanto che non potrebbe mai tradirlo. Finalmente ama, completamente ed è riamata, nonostante tutto e non cambierebbe nulla di tutto ciò per niente al mondo.
“Ciò che devo dirti riguarda la mia adolescenza…”.Guido tira un sospiro di sollievo. “Io... ho fatto tanti errori nella mia vita ma questo è stato il peggiore di tutti e non posso sposarmi con te senza raccontartelo…anzi, ho aspettato fin troppo tempo a farlo!”
“Azzurra” la interrompe Guido “qualsiasi cosa tu abbia fatto non cambierà nulla tra di noi…”
“Aspetta Guido” lo interrompe lei a sua volta “fammi parlare. È molto difficile per me dirti queste cose, non le ho mai dette a nessuno. Nemmeno a Suor Angela. È un segreto che conosco solo io e una mia amica.”
Guido si avvicina a lei e le sistema una ciocca di capelli dietro le orecchie, asciugandole una piccola lacrima che le sgorga dagli occhi, mentre l’altra scivola lungo la guancia.
“Ti ascolto” le dice facendole una carezza.
“Ti ricordi quando tu volevi a tutti i costi convincermi ad avere un figlio, quando siamo tornati da Berlino e io volevo aspettare?”
“Come faccio a dimenticarlo? Ma non ha più importanza adesso….”
“Ho fatto una cosa terribile Guido” singhiozza lei.
Guido non ci stava capendo niente. Cosa c’entrava adesso il fatto del figlio?
“Quando avevo sedici anni ho avuto una figlia e l’ho abbandonata davanti l’ospedale di Modena” dice tutto d’un fiato Azzurra.
“Eh?” chiede sorpreso Guido.
“Ero sola, giovane e stupida…. io ho avuto una figlia e l’ho abbandonata, non mi perdonerò mai!” continua a dire Azzurra tra i singhiozzi, appoggiandosi sul petto di Guido che sconvolto la abbraccia.

 
“Azzurra” le sussurra Guido circa dieci minuti dopo, quando lei si è calmata “se vuoi e se puoi, mi spieghi quello che hai detto prima?”
“È semplice” inizia lei. “La mia non è mai stata una famiglia felice. Io ho sempre avuto tutto ma mai nessuno che mi amasse davvero, solo la mia tata. Sono stata sempre una bambina capricciosa convinta che gli altri fossero meno di me. Quando mia madre se n’è andata, l’unica persona che doveva starmi accanto non l’ha fatto, e questo era mio padre. Quando ho compiuto quindici anni mio padre ha ritenuto che non era più necessario avere la tata e così sono rimasta sola del tutto. Già sai che mio padre non mi ha mai dedicato molto tempo e che io ho fatto di tutto per ottenere la sua approvazione. Ero infantile e stupida”.
Guido la guarda ma non la interrompe. “All’epoca l’unica cosa che volevo era stare al centro dell’attenzione, essere il centro dell’attenzione di qualcuno. Sono rimasta incinta. Frequentavo un ragazzo poco più grande di me. Quando ho scoperto di essere rimasta incinta non ho detto niente nemmeno a lui.”
“E tuo padre?” chiede Guido “Non si è mai accorto di nulla?”
“Mio padre non c’era mai in casa e la cameriera non faceva caso a me. Mi considerava solo una bambina viziata, fino a quattro mesi nemmeno si notava la mia pancia,”
“E… uhm… voglio dire, non hai mai pensato di abortire?”
“Non ci sono mai riuscita a pensare di abortire. Io…. non potevo uccidere mia figlia ma non volevo nemmeno che mi rovinasse la vita. L’avrei lasciata davanti l’ospedale, lì si sarebbero presi cura di lei. Mi sono trasferita a casa di una mia amica più grande che viveva già sola, sono andata a scuola fino a che ho potuto nascondere la pancia, sono mancata solo un mese. Mio padre era il notaio Leonardi, non mi avrebbero mai bocciata, bastava fare pressioni. Mentre ero incinta ascoltavo le Spice Girls, erano le mie cantanti preferite. Quando la bambina è nata, l’ho avvolta in una maglietta del concerto  a cui ero stata e l’ho abbandonata, mi rimane solo questo braccialetto” gli dice mostrandoglielo.
Guido lo prende tra le mani e lo guarda. “Io….” dice farfugliando…”non mi aspettavo nulla di tutto questo”.
“Lo so.” lo ferma Azzurra. “Io non sono la donna giusta per te, ho fatto troppi casini, ti capisco se non vuoi più sposarmi. Sono una persona disgustosa. Io non avrei voluto abbandonare mia figlia ma non sapevo come fare. Ero sola. Non avevo nessuno a fianco. E poi avevo paura di non essere in grado di occuparmi di lei. Di farla crescere come sono cresciuta io. Abbandonandola, ho sperato che potesse trovare una famiglia che le volesse bene e che si prendesse cura di lei meglio di quanto avrei potuto fare io… Mia madre non c’era e mio padre, è sempre stato troppo impegnato a vivere la sua vita piuttosto che occuparsi di me. Hai visto come si è comportato con Rosa, no? Pensi che con mia figlia sarebbe stato diverso?”
“Non riesco a credere che tuo padre non si sia mai accorto di nulla. Che uomo è? E perché non me lo hai detto prima? Cioè quando stavamo organizzando il nostro primo matrimonio” le chiede.
“Dopo aver abbandonato mia figlia” ammette Azzurra asciugandosi le lacrime “ho cercato di riprendere la mia vita come sempre. L’unica cosa che mi è sempre e solo importata è stata la moda e il mio status sociale. In fin dei conti,io ero Azzurra Leonardi! Dovevo avere una vita sempre al top e sempre col meglio. Questo fino a quando non ho incontrato Suor Angela e poi te. Suor Angela mi ha insegnato che esistono anche gli altri e le esigenze degli altri. Io … ho combinato dei casini… mi  dispiace. Quando tu hai iniziato a chiedermi un figlio… non so. Sono andata in tilt! Ero convinta che ti vergognassi di me. Come se tu fossi a conoscenza di quanto io possa essere una pessima persona. Ho sempre saputo di essere troppo poco per te. Io… mi ritengo una madre indegna e ho fatto mille pensieri poco edificanti su di me come madre dei nostri figli…”
“Ma se con Davide sei sempre stata bravissima!”
“Davide… quando è arrivato Davide, con quella storia tragica alle spalle ho pensato che la vita mi stava chiedendo di pagare il conto. Il mio nano calabrese. Se mi sono comportata così male con mia figlia, dovevo pagare occupandomi di un bambino sconosciuto. Io non potrò lasciare mai Davide. Anche se non è mio figlio, mi ha fatto desiderare di essere quella madre che spero mia figlia abbia trovato…”
“Non sai nulla di lei?” chiede Guido.
“No. Non ho mai più saputo nulla di lei. Non saprei come fare a cercarla.” Azzurra si alza e si asciuga le lacrime.
“Io… dovevo dirtelo… non potevo lasciare che ci sposassimo omettendoti delle cose così importanti della mia vita. Se vuoi annullare il matrimonio io ti capirò, anche se io ti amo e il tuo giudizio è quello che più conta per me”.
“Azzurra” la interrompe Guido “io non ti giudico. Sono sorpreso non lo nego” le dice chinando la testa, “ma sono anche molto orgoglioso di te, perché sei venuta qui e ti sei aperta con me, mi hai reso il depositario della tua fiducia… e sono orgoglioso della donna che sei diventata, non sei affatto una pessima persona. Sei un po’ pazza. Io capisco.”
Azzurra ricomincia a piangere e Guido la abbraccia.
“Non so come tu abbia fatto a crescere in una casa senza amore… io sono stato più fortunato. I miei genitori adoravano me e Marcello, non c’è mai mancato l’amore…” le dice lui. “Ma sei stata forte. Sei Azzurra Leonardi dopotutto e sei una persona forte. Sono certo che oggi non rifaresti nulla di quello che hai fatto. Sei come la Fenice, rinasci dalle tue ceneri…”
“Come chi? Chi è questa Fenice??” chiede Azzurra.
“Lascia perdere” scuote la testa Guido. “Immagino quanto tu abbia sofferto, ma puoi contare su di me. Io… non immaginavo nulla di tutto questo è vero, ma ti amo” le dice guardandola negli occhi con una espressione da non riesco a farne a meno.

Biiip, biiip.
 “È un messaggio di Margherita, mi aspetta con Rosa per una festicciola dice!” esclama Azzurra. “Forse vuole ricambiarmi il favore dell’addio al nubilato che le ho organizzato per il suo matrimonio con Emilio…”
“Tisane e orrendi pigiamoni giusto?” chiede Guido.
“Guido, io…. ti capisco se non volessi più sposarmi” gli dice guardandolo negli occhi.
“Le tue amiche ti aspettano… ti ci vuole ben altro di questo per liberarti di me!”
Azzurra lo abbraccia e lo bacia teneramente sulle labbra.
“Azzurra, papà” esclama Davide entrando a piedi scalzi in soggiorno. “Che ci fate ancora in piedi?”
“Nano” urla Azzurra, “cosa ci fai ancora in piedi? Fila a letto che domani devi andare a scuola!”
“Vieni Davide” gli dice Giuido “Azzurra ha da fare, ti rimbocco io le coperte e così ti finisco di raccontare cosa ho capito sulle donne!”

Azzurra esce sentendosi più leggera, Guido non l’ha lasciata.

Guido guarda Davide dormire e pensa a tutto ciò che era successo dal suo arrivo al Convento degli Angeli, prima la sua vita era più ordinata, ma molto meno felice, perché era solo grazie all’imperfezione di Azzurra che aveva fatto pace con la sua stessa imperfezione e finalmente aveva trovato la felicità.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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