Guido
era seduto nel soggiorno della sua casa con un libro in mano e non
l’aveva
nemmeno aperto, aveva appena dato la buona notte a Davide e stava
aspettando
che Azzurra uscisse dalla camera del bambino per parlare con lui.
Sicuramente
del matrimonio! Ormai mancava davvero poco tempo, soltanto tre giorni e
questa
volta si sarebbe celebrato! Gli ultimi anni erano stati particolarmente
difficili per lui ma anche per lei. Da quando aveva accettato di amarla
più di
tutto, più di se stesso, viveva più sereno. Certo
con Azzurra non si poteva mai
abbassare la guardia! L’ultima lite era avvenuta pochi giorni
prima perché voleva
un matrimonio con quattrocento invitati e lui con pochi intimi ma
grazie all’intervento
di Suor Angela avevano trovato una soluzione!
“Guido…”
lo stava chiamando sottovoce Azzurra “dove sei?”
“Sono
qui in soggiorno” le risponde.
“Devo
parlarti” gli dice lei mentre si siede sul divano e stringe
le sue mani tra le
sue.
Guido
vede la serietà dei
suoi occhi e inizia a preoccuparsi. “È
successo
qualcosa?”.
“No,
è solo che dopo che ti avrò raccontato non so se
vorrai più sposarmi e ho paura
ma so che questa è la cosa giusta da fare, non posso
più tenermi dentro questo segreto”
gli risponde lei guardandolo negli occhi con assoluta
serietà.
Guido
impallidisce. Conosce quello sguardo di Azzurra. Quando è
così seria,
sicuramente gli dirà qualcosa che gli cambierà
per sempre la vita. Inizia a
pensare che lei possa averlo tradito nel periodo che ha trascorso con
Davide da
Achille, mentre lui si riprendeva dal suo intervento alla colonna
vertebrale e
che non abbia avuto il coraggio di dirglielo. Questo era il suo incubo.
Lei lo
aveva già tradito con Dario una volta, ma lui aveva capito
che il bacio non era
stato un vero e proprio tradimento, quanto invece lo era stato il fatto
che lei
non volesse un figlio o volesse iniziare ad assumere decisioni adulte,
come
invece aveva fatto quando aveva rinunciato a lui per non fare soffrire
Rosa.
Azzurra
guarda Guido negli occhi e sa cosa gli sta passando per la testa. Ma
lei lo ama
così tanto che non potrebbe mai tradirlo. Finalmente ama,
completamente ed è
riamata, nonostante tutto e non cambierebbe nulla di tutto
ciò per niente al
mondo.
“Ciò
che devo dirti riguarda la mia adolescenza…”.Guido
tira un sospiro di sollievo.
“Io... ho fatto tanti errori nella mia vita ma questo
è stato il peggiore di
tutti e non posso sposarmi con te senza raccontartelo…anzi,
ho aspettato fin
troppo tempo a farlo!”
“Azzurra”
la interrompe Guido “qualsiasi cosa tu abbia fatto non
cambierà nulla tra di
noi…”
“Aspetta
Guido” lo interrompe lei a sua volta “fammi
parlare. È molto difficile per me
dirti queste cose, non le ho mai dette a nessuno. Nemmeno a Suor
Angela. È un
segreto che conosco solo io e una mia amica.”
Guido
si avvicina a lei e le sistema una ciocca di capelli dietro le
orecchie,
asciugandole una piccola lacrima che le sgorga dagli occhi, mentre
l’altra
scivola lungo la guancia.
“Ti
ascolto” le dice facendole una carezza.
“Ti
ricordi quando tu volevi a tutti i costi convincermi ad avere un
figlio, quando
siamo tornati da Berlino e io volevo aspettare?”
“Come
faccio a dimenticarlo? Ma non ha più importanza
adesso….”
“Ho
fatto una cosa terribile Guido” singhiozza lei.
Guido
non ci stava capendo niente. Cosa c’entrava adesso il fatto
del figlio?
“Quando
avevo sedici anni ho avuto una figlia e l’ho abbandonata
davanti l’ospedale di
Modena” dice tutto d’un fiato Azzurra.
“Eh?”
chiede sorpreso Guido.
“Ero
sola, giovane e stupida…. io ho avuto una figlia e
l’ho abbandonata, non mi
perdonerò mai!” continua a dire Azzurra tra i
singhiozzi, appoggiandosi sul
petto di Guido che sconvolto la abbraccia.
“Azzurra”
le sussurra Guido circa dieci minuti dopo, quando lei si è
calmata “se vuoi e
se puoi, mi spieghi quello che hai detto prima?”
“È semplice” inizia lei. “La
mia non è mai stata una famiglia felice. Io ho
sempre avuto tutto ma mai nessuno che mi amasse davvero, solo la mia
tata. Sono
stata sempre una bambina capricciosa convinta che gli altri fossero
meno di me.
Quando mia madre se n’è andata, l’unica
persona che doveva starmi accanto non l’ha
fatto, e questo era mio padre. Quando ho compiuto quindici anni mio
padre ha
ritenuto che non era più necessario avere la tata e
così sono rimasta sola del
tutto. Già sai che mio padre non mi ha mai dedicato molto
tempo e che io ho
fatto di tutto per ottenere la sua approvazione. Ero infantile e
stupida”.
Guido
la guarda ma non la interrompe. “All’epoca
l’unica cosa che volevo era stare al
centro dell’attenzione, essere il centro
dell’attenzione di qualcuno. Sono
rimasta incinta. Frequentavo un ragazzo poco più grande di
me. Quando ho
scoperto di essere rimasta incinta non ho detto niente nemmeno a
lui.”
“E
tuo padre?” chiede Guido “Non si è mai
accorto di nulla?”
“Mio
padre non c’era mai in casa e la cameriera non faceva caso a
me. Mi considerava
solo una bambina viziata, fino a quattro mesi nemmeno si notava la mia
pancia,”
“E…
uhm… voglio dire, non hai mai pensato di abortire?”
“Non
ci sono mai riuscita a pensare di abortire. Io…. non potevo
uccidere mia figlia
ma non volevo nemmeno che mi rovinasse la vita. L’avrei
lasciata davanti l’ospedale,
lì si sarebbero presi cura di lei. Mi sono trasferita a casa
di una mia amica più
grande che viveva già sola, sono andata a scuola fino a che
ho potuto
nascondere la pancia, sono mancata solo un mese. Mio padre era il
notaio
Leonardi, non mi avrebbero mai bocciata, bastava fare pressioni. Mentre
ero
incinta ascoltavo le Spice Girls, erano le mie cantanti preferite.
Quando la
bambina è nata, l’ho avvolta in una maglietta del
concerto a cui ero
stata e l’ho abbandonata, mi rimane
solo questo braccialetto” gli dice mostrandoglielo.
Guido
lo prende tra le mani e lo guarda.
“Io….” dice
farfugliando…”non mi aspettavo
nulla di tutto questo”.
“Lo
so.” lo ferma Azzurra. “Io non sono la donna giusta
per te, ho fatto troppi
casini, ti capisco se non vuoi più sposarmi. Sono una
persona disgustosa. Io
non avrei voluto abbandonare mia figlia ma non sapevo come fare. Ero
sola. Non
avevo nessuno a fianco. E poi avevo paura di non essere in grado di
occuparmi
di lei. Di farla crescere come sono cresciuta io. Abbandonandola, ho
sperato
che potesse trovare una famiglia che le volesse bene e che si prendesse
cura di
lei meglio di quanto avrei potuto fare io… Mia madre non
c’era e mio padre, è
sempre stato troppo impegnato a vivere la sua vita piuttosto che
occuparsi di
me. Hai visto come si è comportato con Rosa, no? Pensi che
con mia figlia
sarebbe stato diverso?”
“Non
riesco a credere che tuo padre non si sia mai accorto di nulla. Che
uomo è? E perché
non me lo hai detto prima? Cioè quando stavamo organizzando
il nostro primo
matrimonio” le chiede.
“Dopo
aver abbandonato mia figlia” ammette Azzurra asciugandosi le
lacrime “ho
cercato di riprendere la mia vita come sempre. L’unica cosa
che mi è sempre e
solo importata è stata la moda e il mio status sociale. In
fin dei conti,io ero
Azzurra Leonardi! Dovevo avere una vita sempre al top e sempre col
meglio.
Questo fino a quando non ho incontrato Suor Angela e poi te. Suor
Angela mi ha
insegnato che esistono anche gli altri e le esigenze degli altri. Io
… ho
combinato dei casini… mi
dispiace.
Quando tu hai iniziato a chiedermi un figlio… non so. Sono
andata in tilt! Ero
convinta che ti vergognassi di me. Come se tu fossi a conoscenza di
quanto io
possa essere una pessima persona. Ho sempre saputo di essere troppo poco
per te.
Io… mi ritengo una madre indegna e ho fatto mille pensieri
poco edificanti su
di me come madre dei nostri figli…”
“Ma
se con Davide sei sempre stata bravissima!”
“Davide…
quando è arrivato Davide, con quella storia tragica alle
spalle ho pensato che
la vita mi stava chiedendo di pagare il conto. Il mio nano calabrese.
Se mi
sono comportata così male con mia figlia, dovevo pagare
occupandomi di un
bambino sconosciuto. Io non potrò lasciare mai Davide. Anche
se non è mio
figlio, mi ha fatto desiderare di essere quella madre che spero mia
figlia
abbia trovato…”
“Non
sai nulla di lei?” chiede Guido.
“No.
Non ho mai più saputo nulla di lei. Non saprei come fare a
cercarla.” Azzurra
si alza e si asciuga le lacrime.
“Io…
dovevo dirtelo… non potevo lasciare che ci sposassimo
omettendoti delle cose
così importanti della mia vita. Se vuoi annullare il
matrimonio io ti capirò,
anche se io ti amo e il tuo giudizio è quello che
più conta per me”.
“Azzurra”
la interrompe Guido “io non ti giudico. Sono sorpreso non lo
nego” le dice
chinando la testa, “ma sono anche molto orgoglioso di te,
perché sei venuta qui
e ti sei aperta con me, mi hai reso il depositario della tua
fiducia… e sono
orgoglioso della donna che sei diventata, non sei affatto una pessima
persona.
Sei un po’ pazza. Io capisco.”
Azzurra
ricomincia a piangere e Guido la abbraccia.
“Non
so come tu abbia fatto a crescere in una casa senza amore…
io sono stato più
fortunato. I miei genitori adoravano me e Marcello, non
c’è mai mancato
l’amore…”
le dice lui. “Ma sei stata forte. Sei Azzurra Leonardi
dopotutto e sei una
persona forte. Sono certo che oggi non rifaresti nulla di quello che
hai fatto.
Sei come la Fenice, rinasci dalle tue ceneri…”
“Come
chi? Chi è questa Fenice??” chiede Azzurra.
“Lascia
perdere” scuote la testa Guido. “Immagino quanto tu
abbia sofferto, ma puoi
contare su di me. Io… non immaginavo nulla di tutto questo
è vero, ma ti amo” le
dice guardandola negli occhi con una espressione da non riesco a farne
a meno.
Biiip,
biiip.
“È
un messaggio di Margherita, mi aspetta con
Rosa per una festicciola dice!” esclama Azzurra.
“Forse vuole ricambiarmi il
favore dell’addio al nubilato che le ho organizzato per il
suo matrimonio con
Emilio…”
“Tisane
e orrendi pigiamoni giusto?” chiede Guido.
“Guido,
io…. ti capisco se non volessi più
sposarmi” gli dice guardandolo negli occhi.
“Le
tue amiche ti aspettano… ti ci vuole ben altro di questo per
liberarti di me!”
Azzurra
lo abbraccia e lo bacia teneramente sulle labbra.
“Azzurra,
papà” esclama Davide entrando a piedi scalzi in
soggiorno. “Che ci fate ancora
in piedi?”
“Nano”
urla Azzurra, “cosa ci fai ancora in piedi? Fila a letto che
domani devi andare
a scuola!”
“Vieni
Davide” gli dice Giuido “Azzurra ha da fare, ti
rimbocco io le coperte e così
ti finisco di raccontare cosa ho capito sulle donne!”
Guido
guarda Davide dormire e pensa a tutto ciò che era successo
dal suo arrivo al
Convento degli Angeli, prima la sua vita era più ordinata,
ma molto meno
felice, perché era solo grazie all’imperfezione di
Azzurra che aveva fatto pace
con la sua stessa imperfezione e finalmente aveva trovato la
felicità.