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Autore: GabrielleWinchester    09/03/2017    3 recensioni
[Storia Stemily]
Dal testo: "Lei che doveva durare come la scia luminosa di una meteora, un fulgido lampo di luce a intermittenza, per poi diventare il Sole presso cui si gira, presso cui ci si avvicina, come una falena temeraria, non temendo affatto di bruciarsi, un calore in grado di eliminare la maschera che ogni giorno si porta per non fare vedere la vera essenza, per evitare di essere feriti, per evitare una cicatrizzazione che potrebbe non avvenire.
Lei che ha smantellato con la semplicità granitiche sicurezze.
Lui che interpreta la vita di un arciere, tra inseguimenti mozzafiato e combattimenti, per poi rendersi conto che la freccia perfetta l’ha scoccata lei, una punta di diamante che non lascia tracce visibili, un sorriso in grado di frantumare ogni incertezza venutasi a trovare.
Lei che interpreta una tecnica informatica in grado di hackerare i server, in grado di carpire le informazioni perse tra una marea di codici binari, per poi rendersi conto che è stato lui a rubarle gli impulsi del cuore.
Lui che si sente incoronato della gentile cortesia di un’anima così pura e leggiadra"
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio a tutti,
ecco a voi una storia Stemily dal carattere introspettivo, poche parole ma due cuore che battono in sincronia, due persone che si congiungono..nel racconto c'è un chiaro riferimento al significato del nome di Stephen ed Emily, i quali significano rispettivamente l'incoronato e la cortesia :-)
Il passaggio dal presente al passato è voluto intenzionalmente per dare veridicità alla storia.
Sono ammesse recensioni fatte con il cuore e che non cercano conflitto!
Se non vi piace la coppia, siete liberissimi di scegliere la storia che più vi aggrada.
La vera libertà è fare quello che ci sente di fare.
Chiedo scusa per eventuali errori presenti nel racconto e spero che vi possa piacere.
Ringrazio di vero cuore tutti coloro che la leggono e la leggeranno, che la recensiscono e la recensiranno, tutti coloro che mettono e metteranno le mie storie tra le preferite, ricordate, seguite e da recensire, tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita.
Buona lettura :-*
Non c’è posto più bello dove stare…
 
Le sfila la camicetta.
Dovrebbero recarsi a lavoro ma nessuno dei due vuole.
Nessuno dei due vuole calarsi oggi nei panni dei loro personaggi fittizi, vogliono che la stanza da letto sia la scenografia nella quale girare il loro episodio perfetto, quello in grado di essere candidato all’Oscar come migliore interpretazione.
Perché la realtà è il miglior episodio presso cui sentirsi protagonisti.
Il telefono squilla impazzito, la crew li sta cercando, entrambi pigiano sul tasto rosso.
Si sono finalmente congiunti e ogni attimo è prezioso per essere perso, per essere vanificato.
Dieci anni di differenza, dieci momenti per conoscersi e per migliorarsi a vicenda.
Lui la osserva, rendendosi conto del fatto che è stato uno sciocco a farsela scappare prima, a non capire che era lei la panacea per tutti i mali, l’unico alcool che non da sintomi, che fa ubriacare di sorrisi, l’unica astinenza senza effetti collaterali, il veleno che non uccide ma guarisce.
Si ricorda del loro primo incontro, quel gioco di sguardi che era stato notato da tutti, il cercare di evitarsi, il cercarsi continuamente, una partita di football americano alla ricerca del touch down perfetto.
Lei che doveva durare come la scia luminosa di una meteora, un fulgido lampo di luce a intermittenza, per poi diventare il Sole presso cui si gira, presso cui ci si avvicina, come una falena temeraria, non temendo affatto di bruciarsi, un calore in grado di eliminare la maschera che ogni giorno si porta per non fare vedere la vera essenza, per evitare di essere feriti, per evitare una cicatrizzazione che potrebbe non avvenire.
Lei che ha smantellato con la semplicità granitiche sicurezze.
Lui che interpreta la vita di un arciere, tra inseguimenti mozzafiato e combattimenti, per poi rendersi conto che la freccia perfetta l’ha scoccata lei, una punta di diamante che non lascia tracce visibili, un sorriso in grado di frantumare ogni incertezza venutasi a trovare.
Lei che interpreta una tecnica informatica in grado di hackerare i server, in grado di carpire le informazioni perse tra una marea di codici binari, per poi rendersi conto che è stato lui a rubarle gli impulsi del cuore.
Lui che si sente incoronato della gentile cortesia di un’anima così pura e leggiadra.
Segnali elettronici per dichiarare a tutti il loro amore e smentite per confondere le idee.
Il Toro che si è fatto catturare dal ruggito di una leonessa.
“Ti amo”
È poco più di un sussurro, parole flebili che hanno la potenza di incidersi lungo le arterie del cuore, un tatuaggio che marchia l’anima.
Delicatamente le scompiglia i capelli biondi, gialli come il sole nascente, occhi azzurri nel quale tuffarsi e perdersi.
Le toglie gli occhiali, baciandole il viso, il naso, le labbra, toccando i seni, i quali diventano turgidi al tocco delle sue mani, quell’uomo che scocca frecce e che si è ferito con la sua stessa arma.
Lui la guarda, ammirato e confuso, quella piccola donna bionda che è entrata come un tornado nella sua vita e che è rimasta come un bellissimo tramonto da ammirare.
Lei lo guarda, felice e stupefatta, passando i polpastrelli lungo la mascella, accarezzando la leggera barbetta che incornicia il viso, due zaffiri blu che sono un cielo di sera dipinto da un’artista. Lentamente le sue piccole mani scendono, accarezzando le spalle forti, rese muscolose dagli allenamenti, mettendo in evidenza i pettorali, gli addominali, quel corpo perfetto e un’anima in cerca di conferme.
Lui si fa accarezzare, il viso di ghiaccio e il cuore in tumulto, quel piccolo angelo biondo che ha reso il suo mondo un Inferno piacevole.
L’amore come un virtuoso equilibrista.
Poi arriva il suo turno, dapprima le braccia, le mani piccole e forti, le stesse che lo hanno stretto appassionatamente la notte precedente, in quel lasso di tempo dove i loro corpi e le loro anime erano fuse, da non sapere dove iniziava il battito di lui e il sospiro di lei, tempestandole di baci, timbri d’amore, per poi passare lentamente alle spalle, alla bocca, le labbra che si uniscono e diventano ghiaccio rovente, i seni, la pancia tonica.
La pelle bianca resa incandescente.
Si stacca un’altra volta, si stropiccia gli occhi come ad assicurarsi che lei non è una vana chimera ma un sogno cristallizzato in realtà.
Lei lo imita, ridacchiando di quell’uomo tanto forte nella vita reale quanto sensibile nei sentimenti, alla disperata ricerca del suo appoggio, un uomo capace di destreggiarsi tra i vari account virtuali, tracce volatili che si perdono tra l’etere informatico, a volte incapace di decodificare i segnali di  due persone destinate a congiungersi tra di loro.
“Non sparisco via, rimango”
“Molti miei sogni si sono dissolti…”
“Io non sono un sogno ma sono realtà dalla quale è impossibile svegliarsi”.
“Perché non ti ho incontrato prima?”
Lei lo bacia appassionatamente, lasciando dire al bacio che due persone s’incontrano quando è arrivato il momento.
Un momento destinato ad essere un’eternità scolpita nella roccia.
Forti e delicati insieme, due guerrieri in grado di fronteggiare dure battaglie.
In un attimo lui è sopra di lei, due cieli e due mari che si fondono, le onde che s’infrangono sopra gli scogli.
Entrambi urlano il nome dell’altro.
Poi lui appoggia i gomiti sul cuscino e, con voce rotta dalla commozione, esclama:
“Non c’è posto più bello dove stare”
Il suo sorriso è luminoso come l’alba che sta per sorgere, come la luce di un nuovo giorno tutto da ammirare, due spiriti che hanno trovato la loro destinazione finale.



 
  
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