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Autore: Earth    09/03/2017    9 recensioni
"Il corvo volava oltre le nuvole pallide, tra i raggi opachi dell'alba che gli solleticavano le penne nere delle ali [...]
Arrivarono in fondo alla via sterrata dove gli alberi grigi venivano meno lasciando il posto ai campi vuoti e bui e la luce argentea delle stelle tingeva in lontananza le torri storte e aguzze del castello..."
Perché ho sempre pensato che Fosco sappia un sacco di cose u.u
( Primissimo tentativo di storia in un fandom che non è il mio. Ops)
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fosco, Malefica
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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 7^ classificata al contest “Tutto fa un po’ male - anche 500 parole-indetto da S.Elric_ sul forum di EFP

4^ classificata al contest “Mi fai impazzire” indetto da Paperetta sul forum di EFP 

Contesto: Prima della nascita di Aurora, dopo che Stefano è diventato re.
Note autrice: in fondo al testo.

font-corsivi

"E se tutti fossimo sogni che qualcuno sogna, pensieri che qualcuno pensa?
– Fernando Pessoa"



Il corvo volava oltre le nuvole pallide, tra i raggi opachi dell'alba che gli solleticavano le penne nere delle ali.
Quando poi quel sole stanco si fece alto, asciugando controvoglia la rugiada dai cespugli e diradando la nebbia che accarezzava i picchi delle montagne, Fosco si posò sulle merlature che separavano il castello dalla valle. 

Una guardia arrugginita gli gridò di stare alla larga (perché un corvo come primo pensiero porta iella e un giorno nero) così, gracchiando, spiccò un altro volo.
E tornò da lei.
Percorse i sentieri invisibili tra i rami aggrovigliati degli alberi incantati, districandosi tra gli sguardi mormoranti degli abitanti della foresta.
Ormai non aveva neanche bisogno di annunciarsi. Planò sicuro accanto al ruscello e vide le dita della fata lanciare il maleficio: lui prese forma umana.
«Mia signora» la salutò con un inchino gentile.
«Ebbene» chiese lei «quali buone nuove mi porti?»


Quella sera, mentre camminavano lungo i confini della brughiera, lui continuava a parlare a vanvera, anche se lei faceva finta di ignorarlo, perché era certo che lo stesse ascoltando: non poteva fare a meno delle sue chiacchiere – perché lui non poteva fare a meno di provare, invano, a coprire il brusio delle malelingue della foresta. 
Arrivarono in fondo alla via sterrata dove gli alberi grigi venivano meno, lasciando il posto ai campi vuoti e bui, e la luce argentea delle stelle tingeva in lontananza le torri storte e aguzze del castello di re Stefano.

Malefica si fermò e Fosco si zittì.
E se tutti fossimo sogni che qualcuno sogna, Fosco avrebbe fatto di tutto per svegliare quell'anima che la stava sognando perché la vide sorridere, di quel sorriso gelido e terribile che nascondeva cicatrici dimentiche e bramava, pretendeva, vedetta – e allora un po' capiva perché nei ricordi fumosi della brughiera l’unico nome che era rimasto era solo Malefica.
«L'ora è tarda, dovremmo tornare...» cercò di dire il corvo.
La fata nera si voltò verso di lui e lo fissò per un momento con quel suo sguardo grave e contrariato.

«Non sta a te decidere» lo rimbeccò, ma poi diede le spalle alla città degli uomini e il suo mantello sfiorò il sentiero bruno mentre si allontanava.
E prima di raggiungerla Fosco rimase per un istante ad osservarla scomparire tra le pieghe della notte maledetta, perché era certo che lei potesse vedere il blu di quel cielo proibito che gli aveva macchiato le ali.





Earth's note:
Ciao ^.^ Sono circa otto mesi che non pubblicavo più niente e a costo di arrivare ultima ho vuluto assolutamente buttarmi con questa ff *-* 
Che posso dire? 
innanzitutto quella specie di proverbio tra parentesi l’ho inventato, volevo metterne uno vero e ho anche cercato sul web, ma non ho trovato veramente nulla -.- Poi spero converrete con me che, anche se all’inizio del film dicono il contrario, il vero nome di Malefica non può essere stato davvero ”Malefica” insomma mi è sempre sembrato ovvio che fosse il nome datole dagli uomini e dalle altre fate/abitanti del regno fatato(?) in quanto fata cattiva. E infatti ad un certo punto ho fatto riferimento a questa mia idea ^.^ E Fosco del film mi è sembrato un po’ avere il ruolo di coscienza (del grillo parlante, anche se non parla molto), lui sta lì ad osservare tutto, e capisce tutto! Questo suo lato quasi da osservatore esterno che però comprende la situazione meglio di tutti.
E niente, ora sparisco.
Grazie a chiunque voglia lasciare un parere :-*

   
 
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