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Autore: valechan91    10/03/2017    1 recensioni
“Cara mamma, il mio vicino di casa…si dia il caso che sia il mio ex ragazzo”.
La nostra storia inizia così.
Ci siamo rincorsi a vicenda. Ci feriamo, ma non possiamo fare a meno di rincorrerci
Iwaizumi e Oikawa, a distanza di cinque anni, si ritrovano vicini di casa. Un balcone li unisce e li separa.
Ispirata alla doujinshi 10 di Sashikizu Gusari.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di ritorno con una nuova IwaOI, con vari riferimenti ad una delle doujinka pù famose sulla coppia.



 

Dogfight from a rear window

 


“Cara mamma, il mio vicino di casa…si dia il caso che sia il mio ex ragazzo”.
La nostra storia inizia così.
 

Oikawa Tooru. 23 anni. Giocatore di pallavolo professionista.
In quel momento, voleva solo rilassarsi.
All’università… era successo un po’ di tutto.
Aveva perso i contatti con il suo Iwa-chan, se ancora sui poteva definirlo. Le famiglie erano amiche, sapeva che anche lui era a Tokyo e aveva frequentato lì.
Tooru non si sarebbe mai aspettato di fare amicizia con Kuroo Tetsuro, ex capitano della Nekoma.  Ma Oikawa, da vecchia volpe qual era, non si era lasciato sfuggire alcuni argomenti.
Se lui tentava di andare avanti dopo ciò che era successo, non si sarebbe mai aspettato che il gatto nero della Nekoma, in apparenza il peggio dei playboy, fosse invece un ragazzo come tanti, sarcastico al limite, ma gli piaceva parecchio, come amico. Ma per quanto si professasse etero, beh…. Oikawa la sapeva lunga. Kuroo stava lentamente, ma molto lentamente, sviluppando un certo interesse per un certo quattrocchi biondo, che aveva appena finito la Karasuno.
Gli aveva raccontato di come si fosse ritrovato un suo messaggio sul cellulare, per ringraziarlo dei consigli datigli al campo estivo. Ogni volta, Tooru stendeva le labbra, sorridendo sornione.
Sembrava che fossero solo le ragazze a farlo passare come dio de sesso…
Però doveva ammetterlo, non era male. Anche se non era bello quanto lui.
Kuroo, una volta finita l’università, aveva iniziato a lavorare, mentre lui era stato scelto per il posto fisso in nazionale ed in una squadra professionista.
I Kami, però, oltre a rovinargli la vita, dovevano avercela davvero con lui. Ushijima Wakatoshi, in nazionale con lui.  Ricordava ancora come avesse lanciato la propria tazza contro il muro della cucina, una volta a casa. La sua povera tazza di E.T.
Parlarci era irritante, e sapeva solo eseguire ciò che gli veniva detto di fare. Almeno aveva vita facile, con gli altri giocatori. Il suo astio nei suoi confronti non era cambiato, e benchè per salvare la faccia avesse dovuto dargli almeno il profilo Line, si ritrovava sempre ad esultare con altri e ad ignorarlo.
Il suo cammino era sempre stato giusto. Ushijima doveva capirlo, se davvero voleva avere a che fare con lui, come amico.
Cercava di andare avanti, ma il suo cuore sembrava incatenato. A volte, si perdeva nei suoi pensieri, fissando il ginocchio.

 


Aveva appena cambiato appartamento e stava ringraziando Kuroo per averlo aiutato con il trasloco.
Ne aveva approfittato per via del riposo forzato datogli dal suo fisioterapista . Il dannato ginocchio non cessava di dargli problemi…
Kuroo andò via, lasciandogli i balconi aperti e raccomandando di non strafare. Conosceva bene il Grande Re  ex capitano dell’Aoba Johsai, ormai. Lo invitò il giorno dopo a bere qualcosa con lui e Oikawa accetto.
Una volta solo, Oikawa si gettò a peso morto sul pavimento pieno di cuscini da sistemare, sfinito. Improvvisamente, sentì del fumo venire da fuori.
Si affacciò… e lo vide.
Iwaizumi Hajime, suo amico d’infanzia. Suo ex ragazzo. Ex tutto.
La persona con la quale sentiva un legame così forte da sentirsi quasi spezzato dentro.
Come in vecchio film a pellicola, si ricordò di tutto.
Di come lo aveva sempre guardato in modo speciale, di quanto lo aveva amato, dei litigi, dei momenti di sconforto, di quelli felici.
Si erano lasciati dopo la cerimonia di diploma, dopo l’ennesima litigata, forse per colpa sua.
Non sapeva, però, che anche per Iwaizumi era sempre stato lo stesso…
Ormai non ricordava neanche più il motivo delle loro litigate.
E ora, dopo cinque anni, eccolo lì.
Ancora più bello di come lo ricordasse.
Il fisico era più muscoloso, quell’accenno di barbetta non faceva altro che accentuarne i tratti.
Era maturato, come lui, ma lo avrebbe riconosciuto tra mille.
Quello era il suo Iwa-chan.  Quegli occhi verdi non erano così diversi da come li ricordava.
Oikawa iniziò a parlare a raffica, e quando chiese come mai fumasse, Iwaizumi rientrò in casa, avendo probabilmente qualcosa sul fuoco.
Intravide anche una sagoma indistinta.
 Tooru rimase, così, allibito, fissando i vetri del balcone ormai chiuso.
Oikawa andò a riposare, o almento tentò. Era confuso.
Come doveva comportarsi? Era fidanzato? Perché proprio lui?

Lo incontrò in ascensore, il giorno dopo. Tentò di parlargli, gli era mancato. E vederlo in giacca a cravatta, lui, quello sempre sportivo e con zero senso nel vestire, non aiutava.
E ne accorgeva solo adesso. Quel senso di vuoto che sentiva da un po’….poteva essere…
Iwaizumi iniziò a parlargli normalmente, ma  Tooru quasi non lo ascoltava.
Riuscì solo a capire che Hajime aveva iniziato a fumare all’università e che stesse tentando di smettere.
Fece appena in tempo a guardarlo mettere su un sorriso  appena malinconico sul volto che Iwaizumi uscì dall’ascensore, lasciando Tooru afflitto.
Ne parlò con Kuroo, e con Bokuto, con il quale Kuroo lavorava. Non voleva nemmeno sapere do ve, visto quei due in coppia come si comportavano. Tornavano ad essere gli adolescenti di un tempo.
Un giorno dei tanti della loro vita da vicina, qualcosa diede la scossa.
Iwaizumi si spaventò sul serio vedendo Oikawa sporgersi sul balcone, una sera, al rientro dal lavoro.
Quell’idiota era distratto, con le cuffie nelle orecchie, e ancora un poco e…
Riuscirono a parlare normalmente, con Oikawa che sfoggiò, dopo anni, il visino da cucciolo che Iwaizumi tanto odiava, quanto aveva imparato ad amare.
Iwaizumi, si, anche lui ricordava tutto.
Di come credesse che il suo primo amore fosse a senso unico.
“Quando il tuo primo amore ti spezza il cuore mille volte, ci fai l’abitudine”.
Della felicità di sapere di essere ricambiato. 
Di quando al festival aveva ballato la danza Kagura, con le spade, e gli era sembrato il ragazzo più bello di tutti.
Di quel dannato scherzo in cui aveva perso la voce.
Era lì, che ne aveva avuta la certezza.
“Quando mi chiami, ovunque io sia, non c’è modo che io non corra da te”.
Il loro amore, a quel tempo, era cresciuto piano piano, lentamente.
Fino a sfaldarsi.
Entrambi pensavano le stesse cose, entrambi le tacevano. Ma siccome le vecchie abitudini sono dure a morire, Oikawa continuava ad essere snervante ed Iwaizumi si riservava di lanciargli qualcosa di prestato, come il detersivo, direttamente dal balcone…
Era anche quello, il loro modo di comunicare.

 

 

Un altro dei loro giorni da vicini, le cose si rovesciarono del tutto, portando nuovi cambiamenti nella loro vita.
Oikawa, in seguito, non seppe se ringraziare quel maledetto Ushijima, i Kami o chissà cosa. Ma forse, almeno Ushijima avrebbe dovuto, per ripagarlo della torta che aveva dovuto buttare. Non senza un sorrisetto soddisfatto in volto.
Oikawa si stava riposando dopo essersi medicato il ginocchio.  Ogni tanto gli succedeva di appisolarsi, con la televisione accesa per distrarsi, ma il dolore stava diminuendo.
Sentì del fumo, e affacciandosi vide Iwaizumi intento a fumare, posacenere e pacchetto poggiati sul davanzale.
Fece appena in tempo ad ammirarne la figura che suonarono alla porta.
Ushijima Wakatoshi.  Gli aveva portato una torna per festeggiare il suo trasferimento.
Gli sbattè la porta in faccia, ma quel tipo continuava ad urlare.
E lui che lo credeva silenzioso, o che al massimo grugnisse come un facocero…
Poiché Oikawa si era scordato di chiudere la porta, Ushijima si introdusse in casa. Raggiunse Oikawa vicino al balcone, poggiando la torta sul tavolo, e notò Iwaizumi.
Inarcando le sopracciglia, l’ex capitano della Shiratorizawa chiese spiegazioni.
Da un po’, il ragazzo era una felice relazione con il suo ex alzatore, Shirabu Kenjiro, lo stesso che aveva riferito ad Ushijima che lui e Iwaizumi si erano lasciati.
Il sollievo di Oikawa era che, dopo averla finita con il “dovevi venire alla Shiratorizawa”, o con “saresti dovuto venire alla Shiratorizawa”, non gli diceva più nemmeno “diventa il mio alzatore” o “alza per me”.
Ushijima non era cambiato di una virgola, ma aveva rinunciato a capire Oikawa. Aveva solo capito che in nazionale, per vincere, avrebbe alzato anche a lui. Ma non chiedeva esultanza.
Iwaizumi  notò il vecchio rivale di un tempo, e assottigliò appena lo sguardo, inarcando maggiormente le sopracciglia.
Quando Ushijima andò via, Oikawa andò sul balcone.
“Fumi troppo”
“Stai uscendo con Ushiwaka?”
Furono queste le frasi che diedero inizio al loro rivangare il passato.
Iwaizumi sapeva che Oikawa non avrebbe mai potuto essere attratto da Ushijima. Non dopo gli sguardi che si erano rivolti e non dopo lo sguardo dell’attuale Oikawa.
Iwaizumi, perdendosi nei ricordi, rimembrò di come Oikawa si divertisse a stuzzicarlo per ogni cosa, e con un sorriso malinconico disse “Ripensandoci, non era poi così male, venire a patti con le tue azioni insensate”
Fu quello che fece crollare le difese di Oikawa, prima ancora di quelle di Iwaizumi.
Ah, ora Oikawa ricordava. Avevano accettato di andare ad università separate, sperando che non cambiasse nulla. Ma non riuscivano a stare separati. Erano troppo legati.
“Ci siamo rincorsi a vicenda. Ci feriamo, ma non possiamo fare a meno di rincorrerci. “ mormorò Oikawa con la voce che iniziava ad incrinarsi.
“Perché abbiamo permesso che tutto andasse perduto? In quel momento eravamo l’uno per l’altro e ci sentivamo invicibili” si lasciò crollare a terra, seduto contro il pannello di vetro del balcone, sotto lo sguardo di Iwaizumi.
“ Volevo che rimanessimo insieme per sempre” concluse in sussurro, ben udibile da parte dell’altro.
Iwaizumi si avvicinò, fissandolo intensamente.
“Siamo stati due stupidi” fu il pensiero all’unisono, mentre le loro labbra, dopo cinque anni, si incontravano di nuovo. La sensazione fu quella di come se non si fossero mai lasciate. Le lingue si trovarono subito, gemelle, come non si fossero mai separate.
“Sbrigati e vieni subito qui per la porta di’ingresso” mormorò Iwaizumi sulle sue labbra, alla fine del bacio
“Tutto, mi sbrigherò e tu sarai di nuovo cattivo con me” rispose Oikawa, con un mezzo sorriso, trattenendosi dall’urlare. Poteva di nuovo chiamarlo Iwa-chan. Il suo Iwa-chan.
Ne era certo. Non era mai finita del tutto. Erano come marchiati a fuoco, indelebile, nell’anima.
“Non prenderti gioco di me” ribattè Iwaizumi, poco prima che entrambi, come a rallentatore, chiudessero i rispettivi balconi. Iwaizumi sospirò. Ci era ricascato.
Ma con Oikawa era sempre stato così, o tutto o niente.
Oikawa era in preda all’euforia, ma doveva mantenere la calma.


Corse a perdifiato, uscendo dal proprio appartamento, così come l'altro gli aveva detto.
 Aveva smesso di pensare già da un po', da quando aveva iniziato a rivangare il passato. E adesso, gli sembrava di tornare indietro nel tempo, a quei giorni di scuola,
tra litigate, ore in palestra.. e il fare l'amore. Ricordò di prendere le chiavi, ma la mente ormai altrove fece si che richiudesse la porta dietro sè,
senza usare quella chiave. La stessa chiave che sperava di poter condividere, da quella serata particolarmente fredda.
 Entrò come una furia nell'appartamento dell'altro, che lo scrutava con i suoi occhi verdi.
 Per istinto, gli si gettò dalle braccia, e l'altro prontamente lo afferrò.
Con quello, e dopo il bacio di poco prima, gli sembrava di tornare finalmente a casa,
nel luogo a cui apparteneva.
 Ferirsi e rincorrersi non faceva più paura.
 Forse, quel desiderio di stare insieme per sempre poteva ancora realizzarsi.
 Forse, adesso, poteva finalmente sentirsi invincibile per davvero.
“Iwa-chan” sussurrò appena, guardandolo negli occhi
“Oikawa” lo guardo, Iwaizumi, a sua volta.
In quel momento, era come tornare cinque anni indietro, gli stessi sguardi, le stesse senzazioni.
Piano piano, tra baci ed ansimi, sospiri, e vestiti gettati alla rinfusa, il loro amore si riaccese come una  fiamma.
Quel calore ustionante che Oikawa aveva sentito all’inizio era divampato come un incendio, e  Iwaizumi non ne era rimasto illeso.
Potevano farcela, adesso che erano adulti.

 


Oikawa ricevette una chiamata da Kuroo, mentre Iwaizumi controllava dei mesaggi per poi tirarselo contro e circondarlo con le braccia. Oikawa internamente mugolava. Gli era mancato poter accarezzare i muscoli tonici e ancora più sviluppati del suo Iwa-chan. Non si sarebbero persi di nuovo.
Mentre Iwaizumi faceva roteare gli occhi, pensando che Oikawa fosse sempre irritante quando era di buon umore, lo sentì dire “Ricaricarmi? Stavo solo affilando le zanne”
Fu a quella frase che decise di farsi sentire e di mettere fine alla chiamata.
Kuroo, dall’altra parte, rimase sorpreso. “Un uomo? È….omosessuale?”
Non seppe come mai gli venne in mente il quattrocchi, Tsukishima, ma scosse la testa. O forse lo sapeva, ma questa è un’altra storia.
“Iwa-chan, non fare il geloso” sogghignò Oikawa, compiaciuto, mettendosi meglio tra le braccia dell’altra
“Tch. Illuditi” bofonchiò” piuttosto, che ne dici di prendere un appartamento per due? Ormai, credo sia inutile tenere questi”
Tooru lo guardò con occhi sbigottiti. “Iwa-chan, mi stai proponendo di…”
“Si, idiota! Non prenderla per le lunghe!” replicò piccato
“Si! Si! Si!” Oikawa gli si buttò addosso “ ce n’è uno grande sempre qui, al piano di sotto. Lo andiamo a vedere?”
“Meglio se non cambiamo edificio. Andata, Shittykawa” gli arruffò i capelli
“ Ora festeggiamo però” concluse Tooru, baciandolo. Iwaizumi non si tirò indietro.

 

 

 

 

 

Non passarono molto giorni che i due andarono a vivere insieme. Non era facile, discutevano ancora, ma a modo loro facevano pace.
Un giorno in cui diluviava, rientrando a casa tardi e dopo Oikawa, Iwaizumi si ritrovò, oltre che fradicio, anche un intruso. Il vicino si era riparato dalla pioggia, ma aveva litigato con la fidanzata e dimenticato la chiave.
In quel momento, uscì Oikawa, che si asciugava i capelli dopo una doccia.
Erano anche loro nel mezzo di una lite. Non solo Oikawa si era fatto trascinare in uno strip club, ma aveva anche trascinato un amico, nonché suo cliente!
Tanti piccoli particolari facevano intendere al povero vicino che non si trattasse solo di due coinquilini…
Il vicino fece la conoscenza di entrambi, trovandoli attraenti e simpatici, nonostante avesse sempre un po’ di timore.
Parlò con entrambi, li conobbe. Ma fu una frase a rimanergli impressa e a farlo decidere.
La fidanzata voleva sposarsi, ma lui non si sentiva ancora pronto per quel passo.
Sulla questione matrimonio disse “Voi potete sposarvi, quindi perché no?”
L’uomo si sentì uno stupido. Loro due…sarebbe stato difficile.
Non si erano stancati l’uno dell’altro, dopo più di vent’anni. Ora capiva perché il sorriso di Oikawa gli sembrasse così luminoso.
Aveva notato, in quel poco tempo, come fossero vicini e la loro completa fiducia reciproca.
Sorrise appena,e  notò un gatto appollaio tra le gambe di Iwaizumi.
“Abbiamo un gatto” disse semplicemente Tooru “ma il più delle volte se ne sta nascosto o su appiccica ad Iwa-chan”
Il ragazzo era sempre più stupito.
Il giovane decise di prendere in prestito un ombrello per andare a prendere la fidanzata, così da farle una proposta come si deve, e magari comprare qualche rivista sulla via del ritorno.
Iwaizumi e Oikawa si erano fatti un nuovo amico, Hiroshi…
Fu solo dopo un po’ che, guardando la tv, il ragazzo riconobbe in Oikawa il giocatore della nazionale giapponese di pallavolo maschile, Oikawa Tooru, giovane alzatore di talento.
Ma Oikawa aveva taciuto un segreto al vicino.
Cercava di convincere Iwaizumi ad entrare in nazionale e a riprendere con la pallavolo, anche  con l’aiuto di Kuroo e Bokuto.
Se ci riuscirà….questa è un’altra storia.

 




 


Eccoci alla fine! Come vedete, la storia riprende le doujinshi 10 ed 11 di Gusari che potete leggere qui

https://myreadingmanga.info/shishou-gusari-haikyu-dj-uramado-dogfight-eng/ https://myreadingmanga.info/sashikizu-gusari-haikyuu-dj-tonari-no-fukanou-koufuku-eng/


Qui ho voluto esprimere i sentimenti di entrambi, come fossero una sorta di continuum. Ho voluto esprimere come, anche divisi, siano sempre l’uno per l’altro. Mi sono ricollegata anche ad altre doujinshi, di facile riferimento.
Questa è solo la prima. Presto arriverà la rating rosso unicamente sulla doujinshi 10, interamente dalla parte di Iwaizumi come POV.ma con un piccolo rimando a questa. A presto!

   
 
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