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Autore: Florafairy7    10/03/2017    7 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FESTA CON SORPRESA

La strega lanciò un grido straziato quando la polvere di fata cominciò ad attacarlesi addosso, miliardi di granelli di essenza magica la stavano attaccando e consumavano la sua magia, magia nera, magia a cui si era legata con l'inganno.  La polvere la avvolse e la portò con sé fino a terra, dove la lasciò andare priva di sensi.

Le fate ripresero fiato mentre erano ancora in volo, si sorrisero capendo che era finalmente finita. L'arpa d'oro smise di brillare, ormai l'incantesimo della strega non aveva più speranze: la Dimensione Magica era salva.

"Manca ancora qualcosa." Disse Flora, così chiuse gli occhi, prese tra le dita il cuore della natura e disse:

"Profumo di un Fiore d'Inverno!" La keimerina fu avvolta dalla sua polvere di fata e con un gran battito d'ali girò intorno alla torre spargendo la sua polvere. Quella magia sembrò invadere il pianeta, improvvisamente i grandi nuvoloni neri si dissolsero per lasciar spazio ad un bel sole che era ormai all'orrizzonte, la neve che ricopriva il pianeta si sciolse lasciando spazio solo ad un po' di brina sui prati, il palazzo reale, visibile dalla torre, rinacque, e persino la magia dei ruvi si annullò: il ragazzo che poco prima aveva combattuto contro gli specialisti era ritornato alla forma umana. Sakoma era rinata. Era ricominciata.

Flora sorrise vedendo tutto quello che era riuscita a fare, non poteva credere che era davvero opera sua. Poi però il suo sorriso si spense.

"Brandon!" Esclamò Sky correndo verso il suo migliore amico, tutti lo seguirono e Flora volò subito verso di loro. Tutti erano intorno allo scudiero che era accasciato a terra, freddo e molto pallido.
Stella era china su di lui, in lacrime. Alyssa gli teneva la mano.

"È così... freddo." Disse la principessa.

"Lasciatemi passare!" Esclamò Flora, si fece spazio tra i suoi amici e quando lo vide in quello stato le si freddò il cuore.
"Fammi sentire la sua essenza vitale." Disse Flora alla principessa cercando di rimanere lucida, e le costò molta fatica. Stella si alzò e si lasciò andare fra le braccia della sua migliore amica mentre Flora si chinò e poggiò la testa dello scudiero sul suo grembo.
Era così freddo, pallido, immobile.
Guardò sua madre e nei suoi occhi non vide ciò che sperava, Alyssa si alzò raggiungendo le ragazze dopo aver fatto un cenno a sua figlia. La keimerina chiuse gli occhi e poggiò la mano sul petto del ragazzo.
Il gelo lo inondava, la sua essenza vitale era così debole, o meglio, quella di Linphea era così debole. Vymarna stava cercando di resistere, di tenere duro, ma lei era un pianeta e Brandon era solo un essere umano, e sebbene fosse forte e testardo, lui la stessa forza della Natura non ce l'aveva ed aveva ceduto.
Flora aprì gli occhi che ormai erano pieni di lacrime.

"Profumo di un Fiore d'Inverno." Invocò con la voce spezzata, una scia color rosa attraversò il corpo del ragazzo, rimasero tutti col fiato sospeso, in attesa. Ma non accadde nulla.
Le ragazze cercarono di rimanere forti mentre Stella era ormai in preda alla disperazione, Alyssa singhiozzava silenziosamente mentre i ragazzi erano tutti intorno al loro amico.

"Non può essere! Flora, provaci ancora!" Le ordinò Nex, con rabbia. Flora alzò gli occhi per guardarlo e, cercando di rimanere calma, replicò:

"Lasciatemi spazio, devo concentrarmi."

I ragazzi, anche se controvoglia, si allontanarono raggiungendo le loro ragazze. Helia prima di andare si avvicinò a Flora e le posò una mano sulla spalla:

"So che puoi farcela." Le diede un bacio sulla guancia e si allontanò.

Flora prese un respiro, sentì le voci degli altri.

"Deve farlo, okay?! È una dannata fata della natura, ha fatto rivivere un pianeta, farà rivivere Brandon!" Diceva Stella con rabbia, in lacrime.

"Ci sta provando!" Replicava Helia.

Come se il suo corpo fosse una macchina, Flora silenziò quelle voci e si dedicò a lui.

"Profumo di un Fiore d'Inverno." Disse ancora, la scia rosa attraversò ancora il corpo dello scudiero ma non accadde nulla ancora una volta. "Profumo di un Fiore d'Inverno!" Disse ancora a denti stretti cercando di trattenere la rabbia, strinse la mano che gli teneva sul petto arricciando la stoffa della sua uniforme. Non successe ancora nulla e la keimerina lasciò andare un gemito di rabbia.

"Brandon? Brandon, stammi a sentire, tu non puoi farmi questo, mi hai capito?" Sussurrò la fata trattenendo le lacrime, "Devi svegliarti, tu devi svegliarti perché... perché io non riuscirei mai a sopportarlo se tu te ne andassi, hai... hai capito? Io ora ci riprovo, ma tu ti svegli. È colpa mia, Brandon, è colpa mia se ti è successo questo, e l'ultima volta che abbiamo parlato sono stata terribile e tu non puoi andartene. Brandon, per favore..." Flora prese un respiro, tremando, cercava di trattenere le lacrime, di rimanere lucida o non sarebbe mai riuscita a compiere il suo incantesimo. Deglutì, e ci riprovò.

"Profumo di un Fiore d'Inverno." Una scia rosa partì dalla mano di Flora, poggiata sul cuore dello scudiero, e lo attraversò. Ma Brandon era freddo ed immobile, e il suo cuore era congelato.

"No..." Pianse Flora con un filo di voce lasciando scendere le lacrime silenziosamente. Gli spostò i capelli e con un dito sfiorò i lineamenti del suo viso.

"Flora?"

Flora alzò lo sguardo e vide Sky di fronte a lei, chinato per essere alla sua stessa altezza. Era chiaro che avesse pianto ma si era asciugato le lacrime prima di avvicinarsi alla sua amica.

"Sky..." Disse Flora fra le lacrime. "... Non ci riesco, Sky. Non ci riesco..."

Il principe posò la sua mano su quella di Flora dicendole:

"Flora, per favore, ti supplico... una magia più potente, quella più potente che hai, Flora, per favore..." Flora lo guardò negli occhi, le tremarono le labbra, poi si fece forza per replicare:

"Io... non... non..."

Abbassò lo sguardo, non riusciva a guardare Sky e dirgli che non poteva fare più nulla.
Non aveva mai guardato con tanta attenzione il viso del ragazzo che diceva di amarla, sembrava così... così perfetto. Non avrebbe cambiato nulla.  Ma c'era qualcosa che non doveva esserci: quella brina sulle ciglia, quel colorito fin troppo chiaro, quei capelli quasi ingrigiti dal gelo.

"Qualcosa di più forte... una magia più forte... Brandon, tu lo sai che io non sono forte, non sono potente, non sono brava, e non mi puoi chiedere..." Stava dicendo la fata fra le lacrime, poi pero si fermò trasalendo.

"La cosa più potente al mondo." Si disse in un sussurro, Sky non disse nulla e si accorse che Flora quasi non si rendeva conto che lui fosse lì.

La ragazza strinse il suo cuore della natura.

"Ti prego, ti prego, ti prego." Implorò alla sua magia, al ragazzo.
Così si avvicinò a lui, lo guardò ancora una volta, e poi chiudendo gli occhi poggiò le proprie labbra sulle sue. Il cuore della natura si illuminò, Flora si allontanò da lui e aspettò. Non accadde nulla. Chiuse gli occhi non riuscendo più a trattenersi e scoppiò a piangere, Sky sospirò passandosi una mano fra i capelli, disperato, tutti gli altri si avvicinarono.

"Non è possibile! No!" Urlò Stella  che andò subito da lui capendo che anche Flora aveva mollato.

"Mi dispiace, mi dispiace tanto!" Pianse Flora, Helia stava per andare da lei ma d'un tratto:

"Quante volte devo dirtelo? Non devi dire sempre mi dispiace, non è mica sempre colpa tua!"
Flora aprì gli occhi, sconvolta, e vide quel sorriso che tanto le era mancato. Brandon in un attimo riprese colore e calore.

"Brandon!" Esclamò Stella asciugandosi le lacrime, voleva abbracciarlo, ma la sua amica accanto a lei fece prima.

"Non fare mai più uno scherzo del genere!" Gli disse Flora stringendolo, Brandon si lasciò cullare da quella presa dolce e forte allo stesso tempo e quando Flora lo lasciò andare sentì la mancanza di quel profumo di fiori. Tutti i suoi amici si raggrupparono intorno a lui, Stella finalmente poté abbracciarlo.

"Stavo... stavo per morire disperata, non puoi immaginare la paura che mi hai fatto prendere!"

Sky aiutò il suo migliore amico ad alzarsi, tutti i suoi amici lo abbracciarono.

"Sono contenta che tu stia bene..." Disse Chatta a braccia conserte, svolazzando accanto a Musa che l'aveva finalmente liberata, Brandon le sorrise:

"Detto da te vale cento volte di più!" 

Poi qualcun altro si avvicinò e Brandon le sorrise subito.

"Oh, caro, che spavento! I maschi! I maschi sono quelli più spericolati! Non farmi prendere più uno spavento del genere sono stata chiara?!" Disse Alyssa cercando di sembrare severa per un attimo, ma subito dopo il suo dolce sorriso le tornò sul volto e Brandon la abbracciò:

"Le voglio bene, e le prometto che non accadrà più."

"Oh, lo spero, o ti metto a lavoro con i girasoli carnivori!"

Tutti risero, sembrava che quegli attimi di paura appena passati non ci fossero mai stati.
Poi lo scudiero guardò Flora, lei sostenne il suo sguardo per qualche istante e poi fu proprio lei che disse:

"Ragazzi, c'è... c'è anche qualcos'altro a cui pensare." E si girò verso i nemici che avevano combattuto: Yana era priva di sensi, la polvere di fata l'aveva conciata male; Logan anche, suo fratello non era stato da meno, ed Helen...

"Non posso credere che sua madre le abbia fatto questo..." Disse Bloom guardando la ragazza a terra.

"Era buona." Aggiunse Alyssa, "Non era come sua madre, no, lo si vedeva dallo sguardo. Lei era... era solo desiderosa d'amore, e cosa non si fa per amore, no?" Alyssa guardò Brandon, lui inarcò le labbra.

"Beh, dobbiamo occuparci di loro." Concluse Tecna, "Yana andrà portata a Roccaluce così come tutti i suoi seguaci, Helen invece... credo che Faragonda debba avere l'ultima parola."

Come sempre, i ragazzi si diedero subito da fare: le fate si occuparono di Helen, la protessero con un incantesimo e la portarono alla navicella; i ragazzi invece presero Yana e i suoi, ormai deboli e stremati, e li chiusero nelle celle fatte apposta per quelle occasioni nel piano inferiore dello shuttle.
E fu proprio controllando il palazzo di ghiaccio alla ricerca di possibili nemici che i ragazzi trovarono qualcosa di davvero strano.

"Okay... che cos'è questo?" Chiese Nex entrando nella sala insieme ai suoi amici, tutti furono confusi da ciò che videro: una marea di persone, tutte lì, vestite in maniera un po' antiquata, che borbottava confusa. Quando quelle persone videro i ragazzi zittirono subito, confuse quanto loro.
Sky si schiarì la voce e disse:

"Ehm... salve... siamo venuti a salvarvi, credo... ma chi siete?"

"Tu!" Tuonò un uomo dal fondo della sala che la attraversò rapidamente e si rivolse a Sky:

"Che ne è di Yana?! Dove siamo?! Cosa ci avete fatto?!"

"Io... Yana è stata sconfitta e... credo che lei vi abbia tenuti prigionieri qui e..."

D'un tratto nella sala irruppe Flora che quando vide la scena si trovò un po' in difficoltà.

"Oh... era proprio di questo che volevo avvertirvi..."

"E tu chi saresti?" Chiese il re facendole un cenno col capo.

"Io sono... beh, non è importante, il punto è..."

"Beh, lei è quella che vi ha salvati, è grazie a lei se Yana è stata sconfitta." La interruppe Brandon, Flora sorrise. Le altre persone nella sala si accalcarono intorno a loro, stupite.

"Sì, beh," Continuò allora Flora, "il fatto è che Yana vi ha tenuti congelati con un incantesimo e credo che vi abbia tenuti in quello stato per parecchio tempo..."

"Come hai potuto vincerla?" Chiese un uomo dai capelli biondi e il viso spigoloso che fino a quel momento era stato in silenzio. Flora sapeva chi fosse e le dispiacque molto per lui.

"Io... io sono una fata, una keimerina."

Ci fu un ooh generale e mormorii del tipo:

"Quelle di cui parlava Nikolai!"

"Ha la collana, vedete, quella di cui parlava di Nikolai!"

"Solo una keimerina avrebbe potuto sconfiggere la strega!"

Il re alzò mano richiamando il silenzio, una volta ottenuto chiese a Flora:

"Una keimerina? Quanti anni hai? Insomma, questo vuol dire che siamo rimasti qui congelati per almeno vent'anni?"

"Io... mi dispiace, ma credo proprio di sì." Rispose Flora, il re non disse nulla, ma sospirò.

I ragazzi aiutarono quelle persone ad uscire dal palazzo di ghiaccio, ne erano tantissime, praticamente quasi un intero regno, o almeno l'aristocrazia di un intero regno. Chiesero di essere portati al loro palazzo e ovviamente il loro desiderio fu esaudito. Prima di lasciare il palazzo Flora chiese al re, allegro e profondamente riconoscente:

"Vostra maestà, so che avrete sicuramente molto da fare con il vostro regno e tutto il resto ma... ecco, mi chiedevo cosa sapeste di Nikolai, se lo conoscevate bene, se..."

"Ma certo, ma certo, ah, Nikolai... beh, potrai avere le tue risposte domani." Poi il re alzò la voce per far sentire a tutti: "Queste persone  ci hanno salvati, il minimo che possa fare per loro è ringraziarle pubblicamente. Domani, se vorrete," Si rivolse dunque ai ragazzi,"... riceverete un'onorificenza molto importante per noi abitanti di Sakoma. Se vorrete accettarla."

"Ma certo, sarebbe un onore per noi." Replicò Sky abbassando lievemente la testa in segno di rispetto.

E così Sakoma era salva, un po' arretrata, ma comunque salva, e la sua vita stava ricominciando.
I ragazzi salirono a bordo per poter tornare a casa, finalmente era finita, o quasi.
Una volta a bordo dal pannello di controllo arrivarono dei messaggi: pareva che il pericolo "gelo" sugli altri pianeti fosse sventato, gli abitanti di Domino erano usciti allo scoperto, pareva che fossero stati trasformati in dei ruvi che ovviamente non venivano percepiti dai rilevatori di calore, da Alfea però non arrivò nessuna notizia per quanto riguardava le condizioni del principe Thoren e della regina Luna.
Il viaggio fu tranquillo, i ragazzi portarono prima le ragazze ad Alfea e poi si diressero a Roccaluce per lasciare i nemici vinti.
Prima che potessero arrivare Flora lasciò i suoi amici per raggiungere il piano inferiore della navicella.

"Facile essere coraggiosi quando si è dall'altra parte, eh, keimerina?" Chiese Yana, seduta e con le mani tenute dalle manette, e decisamente malmessa.

"Ormai abbiamo vinto, Yana, basta con questi giochetti." Replicò Flora col viso duro.

"E beh? A cosa devo l'onore? Mi porterete a Roccaluce, no?"

"Voglio sapere cosa gli hai fatto." Disse Flora, ma suonava più come un ordine.

"Io? A chi?" Ghignò Yana, sapeva esattamente a chi si riferisse la keimerina.

"A Nikolai, a mio padre."

Yana rise di gusto e poi rispose, incrociando lo sguardo gelido della fata:

"Nikolai aveva scoperto che avevo intenzione di uccidere mio cognato, il re, dopo che mio marito si era rifiutato, e così mi tolse la magia, mi disse 'che non ne ero degna'! Puah! E chi ne era degno, lui?! Senza la mia magia mi sentivo praticamente inutile e così, prima di attuare il mio piano, ciò prima di congelare Sakoma usando la magia di Helen, ho usato..." Scoppiò a ridere, poi cercò di soffocare la risata, "... questa è bella! Ho usato lo stesso veleno per uccidere Nikolai! Capisci?! Lui che mi aveva tolto la magia, morto per del semplice veleno! Lo facevo più furbo!" Esclamò continuando a ridere.

"Zitta!" Tuonò Flora e la strega smise di ridere. "E così usavi già la magia di Helen? Quanti anni poteva avere?"

"Abbastanza da permettermi di controllare la sua magia al suo posto... ma avevo bisogno che crescesse, che diventasse più forte per fare altro... e poi, dopo aver congelato il pianeta, vengo a sapere che su Linphea era nata una keimerina e che portava con sé una profezia... ed ora eccoci qui." Concluse Yana, acida.

"Sei un essere ignobile." Disse Flora con disprezzo.

"Solo perché ho ucciso il tuo dolce paparino?" Chiese Yana con un ghigno.

"No, perché hai ucciso tua figlia." Rispose Flora e senza degnarla di un altro sguardo tornò dai suoi amici.
Prima che potessero andare però Flora avvicinò il suo amico:

"Sky, devo chiederti un favore."

"Se posso..."

"Devi." Gli disse Flora guardandolo.

"Oh..." Fu tutto quello che riuscì a dire il principe.

Roccaluce era poco distante e i ragazzi non ci misero molto. Come al solito comunicarono il loro arrivo ai templari, le altre squadre di Fonterossa avevano fatto lo stesso per i nemici incontrati sugli altri pianeti.
Una volta finito il loro lavoro i ragazzi poterono andar via, ma Brandon lasciò andare i suoi amici e rimase a Roccaluce.

"Beh, è comprensibile..." Commentò Nex, gli altri annuirono.

Brandon sedette accanto al laghetto, segnato da un incantesimo di delimitazione, dove suo fratello avrebbe passato un bel po' di anni, e rifletté. Quante cose che erano successe in poco tempo, e nonostante tutto non si sarebbe mai aspettato che sarebbe finita in quel modo: lui da un lato e Logan dall'altro.
Quando Logan si svegliò Brandon era ancora lì e si alzò.

"Che ci fai qui? Sei venuto a prenderti gioco di me?" Chiese Logan, decisamente malmesso.

"No, no." Rispose Brandon scuotendo la testa. Lo guardò, Logan rimase dov'era. Quest'ultimo allora disse:

"Ero a tanto così da avere tutto, e invece non ho niente!" E rise istericamente.

"Accidenti, Logan!" Sbottò Brandon con rabbia, "Neanche ora riesci ad avere un minimo di morale?! Un minimo di senso di colpa?!"

"Senso di colpa, dici?" Chiese suo fratello con un sopracciglio alzato, con fare beffardo, "Ti ho detto cosa ho fatto... io ci convivo col senso di colpa. Perché credi che abbia passato gli ultimi sette anni ad incolpare te della morte della mamma?!" Finì poi alzando la voce, sembrava aver cambiato umore in un attimo. "Io sbaglio, Brandon! Sbaglio! Ho perso tutto, ho perso Helen..." Concluse poi abbassando di nuovo la voce.

"Beh, stavolta non funziona." Replicò Brandon col viso duro, "Stavolta non sono qui a dirti che andrà tutto bene anche se per una volta hai sbagliato. Stavolta no, sono stanco. Quanto mi hai deluso... sai, credevo, per un brevissimo istante ho creduto che fossi cambiato, che non fossi quello che avevo immaginato che fossi... ma mi sbagliavo. Mi dispiace, ma ormai sei solo." Lo guardò, Logan non incrociò il suo sguardo, così Brandon fece per andare, era di spalle quando fu fermato dalla voce di suo fratello:

"Tornerai. Tanto tu torni sempre."

Brandon trattenne le lacrime ed andò via senza voltarsi.

Ad Alfea le ragazze erano subito andate da Faragonda per parlarle di Helen, la preside le lasciò andare dalle loro famiglie assicurando loro che se ne sarebbe occupata. Musa andò su Melody per restituire l'arpa d'oro ai suoi legittimi proprietari e viaggiando da un pianeta all'altro poté vedere come, sconfitta la strega, gli effetti dell'artefatto era quasi completamente spariti. Fortunatamente, con l'aiuto di Roxy, Polaris non ne subì le conseguenze e la fata ne fu davvero felice.

Bloom raggiunse i suoi genitori e Dafne e pareva che Ophelia avesse rimesso Thoren a posto e al principe servissero solo un paio di giorni di riposo.
Stella invece non ricevette buone notizie.

"Mi dispiace, Stella, ma la condizione di tua madre è molto seria. È grazie alla scintilla che le hai dato che le cose non sono andate male, ma è troppo debole e non riprenderà conoscenza, non per ora. La scintilla della tua magia potrà aiutarla e sarà quella che, insieme alla ripresa di Solaria, contribuirà alla rinascita della sua magia, ma fino a quel momento... non ci resta che aspettare e sperare che vada tutto come deve." Le disse Ophelia, molto dispiaciuta, e poi la lasciò con suo padre. Radius e Stella si abbracciarono cercando di consolarsi a vicenda, ma era difficile.

"Vorrei tanto che Brandon fosse qui in questo momento." Singhiozzò Stella, suo padre le fece una carezza.

Un'altra famiglia, al contrario, era decisamente felice: quando Rodols e Miele videro arrivare Flora ed Alyssa andarono loro incontro e le abbracciarono.

"State bene! Oh, state bene!" Esclamò Rodols con gli occhi lucidi, baciò sua moglie ed abbracciò stretta sua figlia.

"Oh, papà, sono così felice di vederti." Sorrise Flora mentre era fra le sue braccia.

"Io lo sono di più, tesoro mio." Replicò Rodols dolcemente.

Quella stessa sera la famiglia di Flora tornò su Linphea, tutti avevano bisogno di riposare e purtroppo Flora ancora non poteva tornare su Linphea. 
La ragazza tornò in camera sua, esausta ma allo stesso tempo irrequieta; quello che era successo era ancora troppo vivo dentro di lei ed ancora non riusciva a credere che fosse finita, mesi di allenamenti, di paure, tutto per finire in un solo attimo. Quando tornò in camera le sue amiche erano lì e c'erano anche le pixies, dunque sedette con loro.

"È finita." Disse Bloom con un sospiro, sprofondando nel divano.

"Ancora non ci credo..." Borbottò Flora, poi si rivolse a Stella:

"Stella, ci tenevo a dirti che mi dispiace molto per ciò che è successo a tua madre. Sai che la mia magia è curativa e se posso fare qualcosa non ti basta che chiedere."

Stella le sorrise stancamente e replicò:

"Ti ringrazio, Flora, ma ho già parlato con Ophelia e per il momento solo la magia di Solaria può fare qualcosa per lei e non ci resta che sperare... anzi, volevo ringraziarti per ciò che hai fatto per Brandon."

"Scherzi? Non ce n'è bisogno, non avrei mai potuto lasciarlo in quello stato... ho sentito la sua essenza vitale ed era... non c'era... dovevo per forza fare qualcosa."

Ognuna di loro sorrise fra sé, sollevata di non aver perso un altro amico, sollevata che quella volta le cose erano andate bene. Aisha abbassò lo sguardo e Flora lo notò così le prese le mano in maniera indiscreta, in una maniera che solo le migliori amiche capivano.

"Posso chiederti quale incantesimo hai usato?" Chiese Bloom, Flora strizzò gli occhi per un attimo e rispose:

"La polvere di fata, una keimerina può rivivere ogni essere vivente che perde la vita... scusate il gioco di parole, ma... è così. La prima volta non è andata bene ma poi mi sono concentrata meglio e... ed ha funzionato."

"Ed io davvero non posso non ringraziarti, Brandon per me è una delle persone più importanti della mia vita." Disse Stella, Flora le sorrise arricciando le labbra.

"Beh, ragazze, basta ripensare a quei brutti momenti, ora andiamo a letto, domani mattina andremo da Faragonda per sapere cosa ha deciso per Helen e poi su Sakoma per ricevere la nostra onorificenza." Conculse Tecna alzandosi, le altre furono d'accordo e dopo essersi date la buonanotte andarono a letto mentre le pixies tornarono al villaggio.
Flora tornò in camera sua e sedette sul suo letto mentre Bloom si addormentò subito.
La keimerina sentiva qualcosa dentro di sé, una specie di amarezza.

"Ora ho davvero bisogno che tu trovi le parole giuste." Sussurrò la ragazza rivolgendosi al libro sul suo comodino, così lo prese e lo aprì, poi ci ripensò e allora aprì verso le ultime pagine.

"Oggi ripensavo a come ho perso il conto dei miei giorni di vita mortale. Insomma, ormai sono uno di loro, anche se più forte, potente, bello e affascinante..." Flora sorrise scuotendo la testa. "Il punto è che ora ho accettato la cosa, anzi, vorrei essere uno di loro per davvero, almeno non sarebbe successo ciò che è successo.
Mi manca, mi manca la sua voce, il suo sorriso, i suoi occhi verdi. Vymarna non doveva farlo, non... direi che a questo punto è davvero inutile continuare a tenere questo diario, tu non nascerai, non potrai nascere, anche perché non credo di poter innamorarmi ancora, non dopo di lei. Ormai sono lontano da Linphea, sono in cerca di un pianeta che mi accolga e che accolga la mia magia.
E va bene, allora, questa è l'ultima volta che ti scrivo prima che il mio desiderio voli via per sempre.
Ho perso l'amore della mia vita e, credimi, detto da me che ho avuto una vita piuttosto lunga fino ad ora, vuol dire che ho trovato il vero amore. Sai quell'amore che ti consuma e ti dà vita allo stesso tempo? Quell'amore per il quale daresti la tua stessa vita? Quell'amore che se mai perdessi la tua vita non avrebbe più senso? Quello. Io l'ho trovato e l'ho perso. Quindi, piccola mia, segui il mio consiglio: abbi il coraggio di seguire il tuo cuore. Se non lo farai sarai triste quanto me, ed io non potrei mai sopportarlo.
Ed ora che ti ho dato il miglior consiglio che potessi darti, essendo che sono le ultime parole che ti scrivo, possiamo passare alla magia.
Sì, tu custodisci la mia magia, la magia dell'Inverno, ed anche se all'inizio non ero troppo felice di aver perso l'ultilizzo della mia magia per avelo ceduto a voi, ora sono così orgoglioso di te. Beh, prima ero uno spirito piuttosto egogentrico ed immaturo, ora che ho perso tutto però mi rendo conto di quanto valore avevano quelle cose. Ora vorrei tanto insegnarti a trasformare la terra in neve, e la neve in terra, a spogliare gli alberi quando ne hanno bisogno, a proteggere i campi con la brina. Sono orgoglioso di te, mia piccola keimerina, e desidero che tu sia felice perché è da te che dipende la mia felicità. 
Sii forte e coraggiosa, ti amo,
Nikolai "

Flora si asciugò le lacrime con la mano, leggere quelle parole l'aveva profondamente commossa. Ci era riuscito ancora una volta, aveva trovato le parole giuste nel momento in cui ne aveva bisogno. Ed ora se n'era andato anche lui. Certo, non aveva letto ogni pagina di quel diario, poteva sempre rileggerlo, ritrovare una pagina lasciata indietro, ma poi? Quando poi l'avrebbe letto tutto? Era per questo che non voleva conoscerlo. Ora gli voleva bene e lui non c'era più, caduto per mano di Yana.

Flora poggiò il libro sul comodino e si coricò, pensò alla strega che aveva sconfitto con le sue amiche e pensò che era davvero orgogliosa di ciò che era riuscita a fare. Pensò a Rodols, suo padre. Ancora non riusciva a dare un equilibrio al suo cuore. Quel flusso di pensieri in pochi minuti la fece addormentare.

La mattina dopo Flora si svegliò con un'attitudine completamente diversa, come se tutto fosse stato più chiaro e più semplice. Dormire le aveva fatto bene, e leggere Nikolai le aveva fatto meglio.
Notò che il letto di Bloom era vuoto così si alzò controllando l'ora, non era troppo tardi, anche se non c'era fretta dato che Faragonda aveva dato loro il permesso di saltare le lezioni per quel giorno. Aprì la porta della sua camera per vedere se le altre erano di là, e infatti vi trovò Bloom e Stella.

"Buongiorno ragazze. Bloom, come mai non mi hai svegliata?" Chiese la fata dopo uno sbadiglio.

"Dormivi così beatamente che non ne ho avuto il coraggio!" Rise Bloom, "Ora però va' a prepararti, andremo da Faragonda e poi partiremo per Sakoma."

"Va bene, ci metto un attimo!" Sorrise Flora e richiuse la porta andando a prepararsi. Una volta pronta e rifatto il suo letto Flora decise di non raggiungere ancora le sue amiche.

Caro diario,
è finita. Finalmente è finita. Ieri, su Sakoma, abbiamo combattuto ed abbiamo vinto. Sì, Yana è stata sconfitta e Sakoma è salva, la profezia si è compiuta e stiamo tutti bene. Alla fine l'ultimo verso non si riferiva a nessuno di noi ma ad una dei nostri nemici, anche se mi dispiace molto per lei. Era chiaro che Helen non fosse una persona cattiva, ma solamente sola.
Ieri ho raggiunto anche il mio Enchantix e così ho potuto far rivivere Sakoma, ora sono anche in perfetto equilibrio con la mia magia e la mia forma butterflix e quella da keimerina sono diventate un tutt'uno, devo dire che ho apprezzato il cambio di look!
Ma ieri sera non riuscivo ad essere tanto tranquilla e serena, no, sentivo che mancava ancora qualcosa, che avevo sbagliato qualcosa, ed ora ho finalmente capito.
Ieri Brandon è morto. Per pochi ma lunghissimi minuti ha ceduto alla forza distruttrice della magia di Yana su Linphea ed io ho creduto di averlo perso per sempre. Credo di non aver mai sofferto tanto. Il mio cuore si è spezzato e il mondo mi è crollato addosso. Lui era lì, freddo ed immobile, e il mio cuore se ne stava andando con lui. Ma poi, proprio quelle sensazioni mi hanno fatto capire come potevo salvarlo e l'ho fatto ricorrendo alla cosa più potente al mondo. Non ho neanche il coraggio di scriverlo, ma sono sicura che sia abbastanza chiaro. E quando si è svegliato e mi ha sorriso io... beh, anche il mondo mi ha sorriso. Giorni fa, nonostante ci fosse il problema della strega e tutto il resto, mi chiedevo come fosse possibile che Brandon mi amasse. Ma lui me l'aveva detto, sì, lui mi aveva guardato negli occhi e mi aveva detto di amarmi. Ed io mi chiedevo come potesse essere che un amico come lui, un amico sincero, un amico, potesse poi provare quelle cose per me. Per lui sembrava così semplice mentre per me... non riuscivo ad accettarlo, ma ora capisco cosa intendeva. Ho dovuto credere di averlo perso per capire cosa provassi davvero per lui, e poi, ancora una volta la mia magia me ne ha dato la conferma, altrimenti non si sarebbe mai svegliato. 
Leggendo le parole di Nikolai, ieri sera, pensavo che capivo perfettamente ciò di cui parlava. Lui ha trovato il vero amore con la mamma, un amore che ti consuma e ti dà vita, un amore che non vorresti perdere mai... ed io l'ho trovato, mi chiedo solo perché ci ho messo tanto a capirlo. E Nikolai mi ha detto anche che non devo perderlo e che devo essere forte e coraggiosa.
Nikolai è mio padre, l'ho conosciuto attraverso le sue parole, e sono giunta alla conclusione che da lui ho preso solo la magia, per il resto siamo molto diversi. Scriveva rivolgendosi a me però non mi conosceva, peccato.
Oggi andremo su Sakoma, il re ci darà un'onorificenza per aver salvato il suo pianeta, ed oggi farò anche ciò che devo fare. E sapere cosa fare mi dà finalmente serenità.

Flora richiuse il suo diario e raggiunse le sue amiche.

"Sono pronta, andiamo?" Chiese, così aspettarono per pochi minuti Aisha e poi andarono da Faragonda. Lì trovarono già i ragazzi, li salutarono in fretta, dato che c'era anche la preside, e c'era anche il professor Avalon, Flora fu molto contenta di vederlo.

"Beh, ragazzi, ho parlato con il resto dei professori e con il Consiglio Magico ed Helen non sarà giudicata come nemica della Dimensione Magica." Spiegò la preside con un dolce sorriso. "È per questo che ora riposa nella Foresta dei Fuochi Fatui."

"Quella poverina era praticamente manipolata da sua madre, cercava di compiacerla in ogni modo..." Rifletté Flora con dispiacere. "E scommetto che ora toccherà a noi dare la notizia alla sua famiglia."

"La sua famiglia?" Chiese Bloom, Flora scosse la testa, rimproverandosi di non aver messo al corrente i suoi amici di ciò che sapeva. "Sì, beh, suo padre era congelato con il resto degli abitanti di Sakoma... Yana lo giudicava un codardo, e così Helen, ma lei emulava semplicemente sua madre, mi chiedo come siano andate davvero le cose..."

"Facciamocelo raccontare!" Esclamò Stella, "Partiamo per Sakoma?" Chiese poi ai suoi amici.

"Sì, infatti," S'intromise la preside, "ora andate, ci vorrà un po' per arrivare e poi mi sembra giusto che passiate una giornata diversa, quello che avete passato non è roba da poco." Gettò lo sguardo di fuori, sollevata dal vedere quel sole.

Prima di andare Flora si avvicinò al professor Avalon:

"Sono un'Enchantix adesso e..."

"... sono molto fiero di te, Flora." Sorrise Avalon.

"Sì, ma io ho tanto da chiederle, Nikolai parlava di spogliare alberi e..."

"Domani vieni in classe, anche se abbiamo vinto non vuol dire che tu abbia finito di imparare. Questo è il tuo ultimo anno qui, devo riuscire ad insegnarti tutto prima che tu vada via."

Flora sorrise e con un cenno disse:

"A domani."

Così i ragazzi andarono alla navicella che avevano lasciato in cortile e partirono per Sakoma.
Stella sembrava molto allegra e dominava la scena dello shuttle, era davvero piacevole perché il viaggio era lungo e c'era bisogno di qualcuno che facesse passare il tempo più in fretta.

"E quindi alla fine ho optato per la camicetta arancione, si sa che è il mio colore!" Stava dicendo Stella e notò di aver perso un po' l'attenzione del suo pubblico, "Ma ora un bell'urrà per la nostra Flora che ha salvato Brandon con il suo fiore d'inverno! Suona bene, mi piace quell'incantesimo!" Era accanto a Brandon mentre lo diceva e così gli girò il viso con la mano e lo baciò, prendendolo un po' di sorpresa.

"Sì, beh, ho solo utilizzato la mia magia, non ho fatto niente di che!" Sorrise Flora imbarazzata, poi incrociò lo sguardo del principe.
Arrivarono su Sakoma dopo qualche ora e ne furono sollevati: a Stella si era unita Chatta e dopo poco le due erano diventate insopportabili.

Scesi dalla navicella si diressero a palazzo, Flora però prima doveva parlare con delle persone.

"Ascoltate," Esordì rivolgendosi alla sua migliore amica e alla sua pixie, "so che in questi mesi ho coinvolto anche voi due nella mia... burrascosa vita sentimentale ma ho capito, finalmente, ed ho deciso cosa fare."

"Davvero?!"

"Quindi vuoi dire che ti sei tolta quei dubbi?!"

"Sì..." Rispose Flora frenando l'entusiasmo delle due, "... e siccome so che avevate opinioni molto diverse, ho bisogno che accettiate la mia scelta, anche se questa possa non farvi piacere. Ho bisogno di sapere che sarete al mio fianco sempre e comunque."

"Lo saremo." Assicurò Aisha.

"Assolutamente." Concordò Chatta.

Arrivati a palazzo furono accolti come re e regine, tutti erano profondamente rispettosi. Il palazzo reale, in quello stato, era assolutamente magnifico, e davanti ad esso c'era un'immensa distesa d'erba verde ricoperta da una leggera brina che luccicava sotto i deboli raggi del sole. Sakoma era tornata quella di un tempo.
I ragazzi furono portati nella sala grande, quella dove, un po' di tempo prima, avevano combattuto contro dei soldati di neve. La sala era completamente diversa: le pareti tappezzate da arazzi colorati, grandi tavoli imbanditi (di cibo non congelato), il sole filtrava dalle grandi vetrate e c'era una vita in quella sala che faceva dimenticare ogni brutto ricordo legato ad essa.

"Siete arrivati, che piacere, è un onore avervi qui!" Esclamò il re vedendoli e andando loro incontro. "Non abbiamo avuto modo, ma mi presento: sono il sovrano di questo splendido pianeta e il mio nome è Ruben, questo è mio figlio, il principe Jackson." Disse poggiando una mano sulla spalla di suo figlio, il ragazzo sfoggiò un sorriso mozzafiato e il re continuò: " E questo è mio fratello Herman." L'uomo dal volto spigoloso sorrise in maniera poco convinta, Sky parlò a nome di tutti:

"Per noi è davvero un piacere essere qui, un onore. Volevamo ringraziarvi per l'invito."

Il re fece un cenno, poi Herman s'intromise:

"Mi chiedevo se fosse possibile sapere cosa ne è di Yana e di... di Helen."

I ragazzi si guardarono, Sky implorò Flora di rispondere per lui con lo sguardo e tutta la squadra, con una sola occhiata, concordò col principe, al che Flora fu costretta a parlare:

"Beh, ecco, Yana aveva intenzione di legarsi al mio cuore della natura per poter controllare l'Inverno ed aveva intenzione di far ricadere questa magia su tutta la Dimensione Magica, non aveva alcuna scusante ed il Consiglio Magico l'ha condannata alla reclusione a Roccaluce, lei e tutti i suoi seguaci."

"Compresa Helen, quindi?" Chiese Herman, con gli occhi tristi.

"Ecco... con tutto il rispetto parlando, Yana è una donna piuttosto prepotente e... ecco, lei ha cresciuto Helen opprimendola completamente e quando Helen ha dovuto scegliere tra il suo bene e quello di sua madre... lei ha scelto quello di sua madre."

"Cosa... cosa vuol dire? Helen non è a Roccaluce? So che Yana era una donna malvagia, e so che l'ho capito troppo tardi, ma se posso recuperare mia figlia io... l'ultima volta che l'ho vista aveva sì e no tre anni, è cresciuta senza di me e se posso recuperare..."

"... non ce l'ha fatta." Lo interruppe Flora non riuscendo a sentire tutte quelle speranze sapendo che doveva poi infrangerle.

I tre uomini rimasero spiazzati dalla notizia, nonostante ciò rimasero tutti impassibili.

"Mi dispiace molto." Aggiunse Flora.

Herman disse qualcosa di veloce all'orecchio di suo fratello e poi si allontanò dopo un "Con permesso." rivolto ai ragazzi.

"Scusatemi... servitevi pure, molto presto comincerà la cerimonia." Disse il re che raggiunse suo fratello, il principe andò con suo padre.

"Beh, avete sentito il re, no? Serviamoci pure!" Esclamò Stella, tutti la guardarono male, "Era per sdrammatizzare." Si giustificò scrollando le spalle, poi però si ricompose quando Brandon le chiese:

"Posso parlarti un secondo?"

"Sì, certo." Annuì lei con un sorriso, nel frattempo il gruppo si era disperso tra folla. Flora notò che Helia si stava avvicinando a lei ma con una scusa si allontanò raggiungendo l'altra parte della sala.

"Di che si tratta?" Chiese Stella.

"Ecco, io..." Borbottò Brandon poggiandosi una mano dietro la nuca, "... volevo dirti che mi dispiace moltissimo per ciò che è successo a tua madre."

"Oh, grazie, Brandon, non sai cosa voglia dire per me averti accanto!" Esclamò Stella avvicinandosi a lui per baciarlo ma lui si tirò indietro, Stella sembrò confusa e Brandon disse:

"Ascolta, anche per ciò che è successo prima a bordo... Stella, mi dispiace per ciò che è successo a tua madre, ti voglio bene e voglio che tu sappia che se ne hai bisogno troverai un amico in me, ma non più di questo. Non ho cambiato idea dall'ultima volta che abbiamo parlato, mi dispiace, spero che tu possa capire..."

"Capire? Io? C-certo che capisco, perché non dovrei capire, non sono mica ottusa? Ho capito che sei un ignobile meschino traditore, ecco cosa ho capito e..." Stella fu interrotta dalla sua amica che si era avvicinata a loro.

"Perdonatemi se vi interrompo." Si scusò Flora.

"No, prego, anzi, non ho altro tempo da perdere qui!" Sbottò Stella andandosene dopo aver rivolto un'occhiataccia a Brandon.
Flora prese un respiro e chiese allo scudiero:

"Possiamo parlare?"

"Certo." Sorrise Brandon guardandola.

"Da soli." Precisò Flora, così insieme allo scudiero lasciarono la sala grande per uscire di fuori, passeggiarono per pochi istanti in silenzio, quello che bastò per allontanarsi un po', e poi si fermarono.

"Sei stata più veloce: anch'io volevo parlare con te." Sorrise Brandon.

"Ah sì?"

"Sì, prima di tutto volevo ringraziarti per avermi salvato la vita. Insomma... avevo davvero ceduto ma tu ce l'hai fatta, mi hai riportato indietro... sei la miglior fata di sempre."

Flora sorrise e replicò:

"Non esageriamo... ho fatto rivivere un pianeta intero, sono un'Enchantix ora, diciamo che non è stato nulla di che..."

"E c'è dell'altro." Aggiunse Brandon.

"Oh... va bene."

"Volevo chiederti scusa." 
Flora alzò le sopracciglia, sorpresa, Brandon continuò:

"Ti ho lasciata nelle mani di Yana, e ci eravamo detti cose che, credimi, non pensavo e non penserò mai. Ho sbagliato a darti della codarda, non lo sei e mi sono sentito uno schifo perché avrei dovuto incoraggiarti in un momento come quello."

"No, tranquillo, non devi scusarti. Eravamo solo arrabbiati, neanch'io pensavo davvero quelle cose, e poi c'era in ballo la vita di tuo fratello e Yana non avrebbe esitato."

"Già."

"È a Roccaluce, vero?"

"Sì, anche lui lì, dove merita di essere, in fondo." Rispose Brandon abbassando lo sguardo, poi prese un respiro e la guardò:

"Ascolta, non lasciamo che Logan rovini anche questo momento, okay? Devo parlarti di una cosa importante."

"Beh, anch'io..." Disse Flora inarcando le labbra ma Brandon, con un sorriso, disse:

"Aspetta, ci tengo ad essere il primo, fa' più gentiluomo... ecco, Flora, io ti amo. Sì, io sono innamorato di te e non lo dico per dire. So che spesso sono considerato superficiale ma io ti amo davvero, tu... tu sei il mio vero amore. Lo so che sembra assurdo, so che può sembrare strano, ma... ma il mio cuore brucia e... e il bello è che più brucia e più sono felice perché stare con te, averti vicino, sentire la tua voce, guardare nei tuoi bellissimi occhi è la cosa che desidero di più al mondo. Tu... tu per me sei quell'amore che capita una volta nella vita. Mi ero innamorato di Stella ma poi sei arrivata tu ed ora mi rendo conto che quello poteva essere amore ma non era quello vero. Ora so che non potrò mai amare qualcuno più di quanto amo te. Ho dato la mia vita per te, letteralmente, e lo farei altre cento e mille volte... e ieri... ieri ero certo che quelli fossero i miei ultimi momenti, Vymarna era debole ed io stavo cedendo, ma il mio unico pensiero eri tu. Dovevo trovarti, dovevo venire a salvarti. E poi ti ho trovata e... e l'ultima cosa che ho voluto guardare prima di cedere al gelo eri tu. Flora, io lo so che la mia vita non è perfetta, sono un disastro, insomma, è stato mio fratello uno di quelli che voleva ucciderti, e so che io stesso non sono perfetto, non come Helia, sono vanitoso, piuttosto egocentrico e fin troppo sicuro di me, ma so anche che ti amo alla follia e non potrei sopportare di vivere un altro secondo lontano da te. Tu... tu avevi dei dubbi ma, Flora, se proprio devi scegliere, se proprio devi amare qualcuno, allora scegli me, ama me, perché sei l'unica cosa che dà senso alla mia vita."
Brandon riprese fiato, flirtare era il suo forte ma dichiararsi e aprire il suo cuore... beh, era molto più difficile. Guardò Flora negli occhi, in attesa.
La ragazza ricambiò il suo sguardo, i suoi occhi erano lucidi e Brandon per un attimo ebbe paura.

"Di' qualcosa..." Aggiunse Brandon, preoccupato. Flora prese un respiro e replicò:

"Hai ragione."
Allora il ragazzo sorrise sollevato e fece per avvicinarla a lui ma Flora si sciolse dalla sua presa e, con espressione seria, disse:

"Hai... hai ragione, tu non sei perfetto come Helia."

"C-che cosa?" Chiese Brandon, confuso da quell'atteggiamento.

"Tu sei istintivo, testardo, geloso... Brandon, tra di noi non potrà mai funzionare, insomma, guardaci, siamo troppo diversi e... Helia c'è sempre stato per me, mi ha sempre capita ed io ho bisogno di lui.  Mi ama e..."

"... Anch'io ti amo!" Si affrettò a dire lo scudiero ma Flora continuò:

"Ed io lo amo, ho bisogno di lui al mio fianco. Mi dispiace se ti ho dato delle speranze e..."

"... Flora, tu mi hai detto che ti eri innamorata di me! Su Linphea tu me l'hai detto! Okay, ascolta, so che sarà terribilmente difficile farlo accettare ad Helia e..."

Flora spostò le mani di Brandon che lui le aveva poggiato sul viso e disse:

"... Su Linphea ero solo confusa, e a dirla tutta sei stato tu a confondermi con... con quei baci e... Brandon, mi dispiace molto, ma è meglio se io e te restiamo solo amici." Flora trattenne le lacrime e fece per andare ma Brandon la prese per il polso:

"Non mi basta."

"Mi dispiace." Replicò Flora guardandolo.

"Non ti credo, non... Flora, stai per piangere, te lo si vede dagli occhi, non piangeresti se non fossi triste, vuol dire che..."

"... vuole semplicemente dire che sono una ragazza sensibile, e molto empatica, ed anche Helia lo è, è per questo che stiamo bene insieme, ho... ho preso una decisione, Brandon, mi dispiace."

"Flora, per... per favore!" Erano le ultime parole che gli erano rimaste, ma Flora lo guardò e disse:

"Spero davvero che potremo rimanere amici."

"Non potrò riuscirci."

"Dovrai provarci." Concluse Flora, tristemente. Così si voltò ed andò via, avanzando verso il palazzo sentì il gemito di rabbia dello scudiero, le fece male. Poi sentì il rumore delle foglie secche che aveva calciato con fin troppa forza, e le fece male. Lasciò cadere le lacrime che fino a quel momento aveva trattenuto.
Tornò dentro dopo essersi asciugata il viso ed indossò un sorriso, prese un respiro e, decisa, raggiunse Helia che parlava con Nex.

"Ehi." Salutò arrivando con un sorriso, Helia guardò il suo amico e questo capì che erano faccende private.

"Flora, finalmente, è tutta la mattina che cerco di parlarti."

"Già, ed eccomi qui." Sorrise Flora, "Helia, devo dirti una cosa importante."

"In realtà anch'io, ma prima le signore." Scherzò lui e Flora allora si fece coraggio, lo guardò dritto negli occhi, prese un respiro e senza batter ciglio disse:

"Volevo chiederti se potrai mai perdonarmi."

Helia fu spiazzato da quell'affermazione ma la lasciò finire.

"Vedi, so che in queste ultime settimane sono stata distante e ho fatto e detto cose davvero... davvero lontane dal mio modo di essere, ma ora che ci siamo liberati di Yana ed ho potuto pensare più chiaramente io mi sono resa conto che starti lontana è stato un errore e che ho bisogno di te."

"Dici... dici sul serio?" Chiese Helia con un sorriso, Flora annuì sorridendo.

"Helia, so di essere cambiata, era inevitabile, sono una nuova fata e sono diventata una nuova persona, spero che tu possa accettarmi e desidero che tu possa... che tu possa capirmi di nuovo. Tu ci sei sempre stato per me ed ora che c'è dell'altro vorrei tanto farmi conoscere di nuovo da te e che possiamo tornare quelli che eravamo."

"Flora, io... ti amo più di ogni altra cosa!" Esclamò Helia con un sorriso.

Il principe Sky notò che il suo migliore amico era appena rientrato così lo raggiunse.

"Ma dov'eri?" Chiese Sky, e Brandon, guardando Flora tra la folla, ed Helia che la baciava, rispose:

"A prendere un po' d'aria."

"Signori, signore!" Esclamò il re, a gran voce, attirando l'attenzione di tutti, tranne quella dello scudiero. "Oggi è un giorno importante, ieri Sakoma è rinata grazie a queste fate e a questi guerrieri! Una terribile piaga si è abbattuta sul nostro pianeta un ventennio fa, eppure noi tutti lo ricordiamo come se fosse ieri: Yana ci ha maledetti con un sortilegio la sera del compleanno di mio figlio, ma ora finalmente siamo liberi da quella terribile strega!"

"Ruben..." Intervenne Herman, così suo fratello gli fece spazio e fu lui che continuò:

"Desidero chiedere perdono a tutto il regno di Sakoma. È anche colpa mia, in parte, se Yana ci ha fatto questo. Mi chiese di uccidere il mio stesso fratello al fine di diventare re e rendere lei regina, ma io rifiutai, ovviamente." I due fratelli si sorrisero.
Flora non poté fare a meno di gettare uno sguardo allo scudiero dopo le parole di Herman a proposito di suo fratello e sorprese Brandon a guardarla, lei allora si rivolse di nuovo al re, questo lasciò la parola a Sky che, in quanto leader del gruppo, riferì al regno ciò che Yana aveva deposto:

"Dopo che Nikolai la privò dei suoi poteri, Yana si servì della magia di Helen per congelare Sakoma, e l'ha tenuta congelata per tutto questo tempo aspettando che sua figlia crescesse e acquisisse più magia. Quando seppe della mia amica Flora, della sua magia e della profezia, ha aspettato che la magia di Flora si manifestasse e voleva rubarla per poi ucciderla ed avere la sua rivincita su Nikolai. Ma l'abbiamo fermata in tempo e la Dimensione Magica è in salvo, Sakoma è in salvo!"

Tutti i presenti applaudirono con gioia, poi il re aggiunse:

"Ed ora, se i nostri salvatori vogliono raggiungermi, sarà un piacere per me renderli cavalieri e damigelle di Sakoma."

I ragazzi si avvicinarono e il re con una spada diede loro la sua benedizione e l'onorificenza e ci fu ancora un grande applauso.
Flora raggiunse il re, che era con suo figlio, e chiese:

"Vostra maestà, avrei delle domande da porvi."

"Qualsiasi cosa." Sorrise il re, Flora allora continuò:

"Beh, ecco, io mi chiedevo in che modo Nikolai sia arrivato qui, che ruolo aveva, se ha mai parlato di Linphea..."

"Io e Nikolai eravamo molto amici, era davvero un uomo molto saggio e lui e mio fratello sono sempre stati i miei migliori consiglieri. Arrivò qui dicendo che solo il mio pianeta poteva accoglierlo, e poi ci mostrò la sua magia. È stato lui ad insegnare a mio figlio." Poggiò una mano sulla spalla di Jackson e Flora allora si rivolse a lui. Per un attimo ripensò a quando l'aveva già visto in quella sala del palazzo di ghiaccio ma scacciò via quei brutti pensieri.

"Sì," Annuì il giovane con un sorriso, "Nikolai mi ha insegnato quello che so, è stato il miglior tutore che abbia mai avuto. Non ho magia ma Nikolai me ne ha insegnato i principi e svelato misteri... era un uomo davvero interessante e non mi sembra vero che siano passati tutti questi anni, sembra ieri che mi parlava di astronomia."

"Sapeva tutte queste cose?" Chiese Flora, meravigliata.

"Sì, e avrebbe potuto insegnarmi molto altro ancora se le cose non fossero andate come sono andate. Padre," si rivolse poi a Ruben, "le cose a questo punto sono cambiate, credo sia il caso di compiere le volontà di Nikolai ora che è possibile."

"Figlio mio, mi meravigli," Sorrise Ruben, "ci avevo pensato anch'io ma vederti così deciso mi stupisce, non mi sembravi troppo favorevole quando Nikolai te ne parlò."

"Beh, diciamo che gli ultimi eventi mi hanno fatto maturare parecchio." Replicò Jackson gettando un'occhiata a Flora. La ragazza era piuttosto confusa ma anche curiosa e così chiese:

"Quali erano le ultime volontà di Nikolai? Se posso, vorrei compierle, era mio padre in fondo."

"Sono felice di vederti tanto propensa." Sorrise Ruben, Flora ancora non capiva e guardò Jackson in cerca di una risposta, il ragazzo ridacchiò e disse:

"Nikolai metteva la sua magia a servizio del nostro pianeta, si legò ad esso, in fondo Linphea l'aveva ripudiato, e decise che sarebbe sempre stato al servizio di questo pianeta essendo la sua nuova casa."

"Mi sembra davvero nobile da parte sua." Sorrise Flora, Jackson, senza togliersi da volto quel gran bel sorriso, continuò:

"Sì, ma sapeva di essere mortale, e così ci mostrò il ciondolo, quello che porti al collo. Vedi, ce ne fece dono, e ci disse che con un particolare incantesimo quel ciondolo si sarebbe potuto legare, anche se illegittimamente, a qualcun altro, e questo qualcuno si sarebbe preso cura di Sakoma."

"Oh..." Si meravigliò Flora ed istintivamente si toccò il ciondolo, come per paura che avrebbe potuto esserle strappato via. "Beh, ma non è un problema, insomma, se è davvero questo che voleva Nikolai per me sarà un piacere, metterò la mia magia al servizio di questo pianeta, me ne prenderò cura e ne garantirò l'equilibrio... sarà un po' come esserne la fata guardiana, no?"

"Sì, beh, insomma..." Borbottò Jackson ma suo padre, eccitato, chiese:

"Hai davvero intenzione di accettare?! Così, su due piedi?! Ma che fantastica notizia!"

"Ma sì, certo che accetto!" Sorrise Flora insieme al re che era contentissimo, così il sovrano chiamò di nuovo tutti per attirare l'attenzione.
Flora guardò il principe, stranita, lui ridacchiò:

"Vedi, il punto è che quel qualcuno... quel qualcuno sarebbe stata..." e le sussurrò all'orecchio il continuo di quella frase.
Flora allora avrebbe voluto fermare il re ma era troppo tardi.

"Che fantastica notizia! Che lieta novella! Sakoma, oggi è una giornata così gioiosa!"

Aisha si voltò verso le sue amiche:

"Ma che cos'ha ora? Certo che questo tipo è parecchio strano!"
Loro risero, arrivò Helia:

"Ragazze, avete visto Flora?"

"Era con il re... eccola lì. Mi aveva detto che voleva chiedergli qualcosa su Nikolai." Spiegò Aisha, Helia annuì, poi la gran voce del re costrinse tutti a guardarlo.

"Nikolai non ci ha lasciati soli! Mai! Ancora oggi ci protegge! Quell'uomo... quell'uomo era il mio migliore amico! L'uomo più saggio che avessi mai conosciuto e non ho mai preso una decisione senza di lui e mio fratello! Ma oggi si è superato perché non solo ci ha liberato, è grazie a sua figlia se siamo tutti qui, ma questa dolce ragazza si occuperà d'ora in poi di questo pianeta, proprio come faceva suo padre! E se fino a ieri, beh, si fa per dire, festeggiavamo il compleanno di mio figlio Jackson, ora festeggiamo il suo fidanzamento con la figlia di Nikolai!"

"Che?!" Esclamarono, scioccati, Brandon ed Helia all'unisono, anche se a due lati opposti della sala. Flora si voltò verso il ragazzo, scioccata quasi quanto lui, e chiese perdono con lo sguardo. E così, era ad una festa, ancora una volta, una festa che aveva capovolto la sua vita ancora una volta.

Fine

Ehilà miei dolcissimi e adoratissimi germogli di lullabea! Ma quanto vi adoro! Siete arrivati fino all'ultimo capitolo, mi avete sopportata fino all'ultimo capitolo e vi voglio davvero un mondo di bene!
E così, siamo alla fine... ve l'aspettavate? Non credo, diciamo che il Team Helia aveva perso le speranze, ma la situazione si è ribaltata! Ma non sentitelo come un premio di consolazione, no, affatto, perché Flora è fermamente convinta della scelta che ha fatto, nonostante tutto, perché tutti sappiamo cosa sia la cosa più potente al mondo, lo abbiamo imparato da Biancaneve, da Aurora e da Giselle! Ma Flora ha scelto un'altra strada, e spero che nonostante tutto la storia e il suo finale vi siano piaciuti!
Certo, non è finita qui, perché non può finire qui, ovviamente... Nikolai ha ficcato la sua ultimogenita in un bel pasticcio che dovremo risolvere!
Volete delle anticipazioni? Eh? Eh? Beh, vi posso dire che in fondo le avete già avute nel corso del capitolo, ce ne ha parlato Avalon, Ophelia, Ruben... quindi diciamo che avremo molto da fare nella prossima storia e spero vivamente che tutti voi potrete iniziare con me e con Ariel la nuova avventura!
A questo proposito, Ariel ci teneva a ringraziare MartiAntares per aver seguito la storia e aver recensito ogni capitolo e tutti coloro che hanno seguito questa fanfiction con tanta passione!
Io ringrazio tutti voi, ho potuto conoscervi e ho trovato degli amici e non vi ringrazierò mai abbastanza per questo! E poi, senza di voi tutto questo non ci sarebbe stato!
Un'ultima cosa, prima di lasciarci, perché per la prossima storia dovrete aspettare un pochetto, qualche settimana direi perché è già work in progress: voglio ringraziare SMaRrtis__00, ecco, lei ha trovato la colonna sonora di questa storia, questa canzone, quando l'ha ascoltata e spero quando l'ascolterete voi, le ha fatto pensare a questa storia, e allora seguiamo il cuore... Paddy's Green Shamrok Shore è LA canzone, ve la lascio qui sotto, e in questo caso ora il testo è anche più significativo, quindi bel lavoro SMaRtis! Direi che in un certo senso avevi predetto come sarebbe andata a finire!
Vi saluto con un bacio di quelli che lasciano il segno sulla guancia, vi adoro e

Vi strAmo,
xoxo Florafairy7

http://www.youtube.com/watch?v=q11d0Lbju7Q

   
 
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