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Autore: Bankotsu90    13/03/2017    4 recensioni
Asuka e Hikari sono sull'autobus dirette a scuola, e durante il viaggio discutono amichevolmente con una donna d'affari. Quando questa scende però dimentica il portafogli sul mezzo, raccolto dalle due studentesse, che cercheranno di restituire dopo la fine delle lezioni. Avranno però una sorpresa...
Genere: Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Hikari Horaki, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Delitto e castigo.'
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Tokyo, ore 7:24
 
Due studentesse (una con capelli lunghi rossi e occhi azzurri e l’altra con capelli castani legati in due code corte e occhi neri) erano sedute alla fermata dell’autobus.
 
Ieri io e Shinji siamo andati al cinema.” Disse la castana.
 
Davvero, Hikari-chan?” Le chiese la rossa, voltandosi nella sua direzione.
 
La bruna annuì.
 
Siamo andati a vedere l’ultimo film del celebre regista Ishirō Kurosawa, Testimonianza di un samurai.
 
So che molti spettatori sono rimasti impressionati da quel film, in senso positivo.
 
Esatto, Asuka-chan. Io e Shinji eravamo incollati alle poltrone per quando era splendido, i nostri occhi erano lucidi.
 
Interessante.. Forse un giorno lo vedremo io e Kaworu.” Affermò Asuka, sorridente.
 
Il tuo ragazzo?
 
Esatto… Ci siamo messi insieme 6 mesi fa. Te lo eri scordato?
 
Sì, purtroppo. Sai, con tutte le cose che ho da fare… Studio, vita sentimentale e via dicendo, non posso ricordarmi tutto.” Ammise Hikari, per poi sospirare.
 
Ah, ecco l’autobus.” Disse la sua amica.
 
Infatti, dopo pochi secondi,  un bus bianco e verde si fermò davanti a loro. Quando gli sportelli si aprirono loro salirono a bordo, pagarono il biglietto e si sedettero una accanto all'altra. Poi il mezzo ripartì.
 
Oggi la professoressa Misato terrà lezione di storia, giusto?” Chiese Hikari.
 
Esatto.” Le rispose Asuka.
 
Mamma mia… Speriamo che non interroghi!”Disse Hikari, intimorita.
 
Asuka la fulminò con lo sguardo.
 
Se avessi studiato a dovere ora non dovresti temere interrogazioni!” La rimproverò.
 
Oh, scusa se non sono una maniaca di storia come te! Scusa, eh!” Ribatté lei, acida.
 
Dopo un quarto d’ora di viaggio l’autobus si fermò e fece salire a bordo una donna con lunghi e lisci capelli viola e occhi dello stesso colore, che indossava un abito color rosso acceso che metteva in risalto le sue forme prosperose. Pagato il biglietto si diresse verso le due studentesse.
 
Scusate, posso sedermi?” Chiese loro, educatamente.
 
Per tutta risposta Asuka si alzò in piedi e la invitò a sedersi.
 
Molto gentile.” La ringraziò quest’ultima, sedendosi.
 
Voi siete studentesse, vero?” Chiese.
 
Hai, del liceo Fuyutsuki.” Confermò Hikari.
 
Mia figlia Saya frequenta il Fujimi. È un autentico genio, il migliore della sua classe. A proposito, io sono Yuriko Takagi.
 
Io sono Asuka Shikinami Langley e lei è Hikari Horaki, una mia compagnia di classe.
 
Piacere di conoscervi.
 
Il piacere è nostro.” Intervenne Hikari.
 
La donna sorrise cordiale
 
Siete dirette al liceo?
 
Sì, lei?
 
Io sono una donna d’affari, non frequento il liceo da anni.
 
Le due ragazze risero divertite.
 
Molto spiritosa, signora… Ma ora ci risponda seriamente.
 
Vado al lavoro, sono una agente di borsa.
 
Ma non è troppo presto? La borsa apre alle nove.
 
Meglio arrivare in anticipo che in ritardo. È una cosa che ho imparato anni fa.” Affermò Yuriko, strizzando loro l'occhio
 
Vero…
 
Hikari guardò la donna con curiosità. Era molto bella, forse la più bella che avesse mai visto. Inoltre i suoi modi erano cordiali, e le ispiravano fiducia. Le tre chiacchierarono per un’altra mezz'ora, poi l’autobus si fermò davanti alla borsa di Tokyo.
 
Bene, sono arrivata a destinazione. È stato un piacere conoscervi.” Affermò Yuriko, alzandosi.
 
Il piacere è nostro.” Le rispose Hikari.
 
Spero che ci rivedremo, un giorno.
 
Detto questo si voltò e scese dal mezzo, che ripartì dopo poco.
 
Davvero gentile quella donna. Vero, Asuka-chan?
 
Vero, Horaki.
 
Improvvisamente l’attenzione della rossa fu attirata da un piccolo oggetto marrone, che stava ai piedi della sua compagna di classe. Si chinò a raccoglierlo e vide che era un portafoglio.
 
Deve essere caduto a quella donna…” Disse.
 
E ora che facciamo? Dovremmo restituirglielo.
 
Ormai è tardi...”
 
Non vorrai tenerlo per te? Sarebbe un furto!” Protestò Hikari.
 
Ma cosa hai capito? Glielo renderò ma dopo le lezioni! Non possiamo arrivare in ritardo!” Ribatté Asuka, offesa per le insinuazioni dell'amica.
 
Vero…
 
Allora credimi, questa è la soluzione migliore.
 
Ok…
 
Asuka si risiedette, inserendo in tasca il portafoglio.
 
*******
Ore 8:35
 
Una volta scene dall'autobus Asuka e Hikari varcarono i cancelli del liceo e si diressero nel cortile, dove stavano 9 loro compagni.
 
Asuka, Hikari! Buongiorno!” Le salutò una ragazza con capelli bruni legati in una coda e che indossava un paio di occhiali.
 
Buongiorno a te, Mari. State aspettando l’arrivo degli insegnanti?
 
Ovviamente. La signorina Ibuki dovrebbe essere qui a momenti.
 
Intendi Maya Ibuki, l’insegnate di informatica?” Chiese un ragazzo con capelli grigi corti e occhi rossi.
 
Proprio lei.
 
Capisco…
 
Un altro ragazzo con capelli neri corti e occhi celesti sbadigliò e si guardò intorno, per poi alzare gli occhi al cielo terso, dove splendeva il sole.
 
Fortunatamente oggi si preannuncia una bella giornata… Ne approfitterò per farmi una passeggiata nel pomeriggio.
 
Pensò.
 
Improvvisamente qualcuno gli mise le braccia al collo. Era Hikari, che lo fissava sorridente.
 
Tutto a posto, Shinji? Ti vedo distratto.” Gli chiese.
 
Stavo solo guardando il cielo.” Rispose lui.
 
Lei per tutta risposta lo baciò sulle labbra, facendolo arrossire non poco. Mari e Asuka a quella scena sorrisero equivoche.
 
Se sapesse che lui è il nostro amante lo prenderebbe a sberle, altro che baci.
 
Pensarono all'unisono.
 
Osservandolo meglio Hikari notò che indossava gli auricolari.
 
Che ascolti di bello?
 
Hanabi di Aiko.
 
Shinji, Shinji… Ancora con le canzoni degli anni ’90? Siamo nel XXI secolo!” Lo rimproverò un ragazzo con capelli neri corti e occhi dello stesso colore, togliendogli le cuffie.
 
Bello schifo il XXI secolo... Guerre, epidemie, terrorismo, instabilità crescente, crisi economica, disastri naturali e via dicendo.” Commentò Shinji, disgustato.
 
Invece il XX è stato diverso? E comunque è un discorso che non c’entra nulla.
 
Ecco la Sensei!” Li avvisò un ragazzo occhialuto coi capelli castani corti.
 
Infatti il gruppetto di studenti era appena stato raggiunto da una donna coi capelli castani corti e occhi dello stesso colore, che teneva in mano un mazzo di chiavi.
 
Buongiorno, ragazzi!” Li salutò.
 
Ohayo, Ibuki-Sensei.” Risposero loro.
 
Dovrete attendere l’arrivo delle professoresse Akagi e Katsuragi prima di entrare, non dovrebbero metterci molto.
 
Infatti siamo qui.” La informò una voce alle sue spalle.
 
Maya si voltò e vide due donne: una con capelli lunghi e lisci di colore blu che indossava una giacca gialla su una maglietta bianca, una gonna nera, scarpe dello stesso colore e un paio di occhiali da sole che celavano due occhi neri, l’altra era bionda, aveva gli occhi castani e rossetto sulle labbra.
 
Allora possiamo entrare.” Disse.
 
Di norma e regola dovremmo aspettare gli altri studenti e insegnanti ma… Chi se ne! Giusto, Akagi-Senpai?
 
Giusto.
 
Allora che aspettiamo? Entriamo!
 
Subito.
 
Detto questo Maya si avviò verso la porta e inserì la chiave nella serratura.
 
********
Ore 11:27
 
Asuka era seduta in classe, e stava ascoltando la lezione della professoressa Katsuragi insieme ai suoi compagni (tra cui Mari, Shinji, Hikari, Toji e kaworu).
 
L'inizio dell'Era Sengoku si ebbe con lo scoppio della guerra di Onin (1467-1477) durante la quale le continue rivolte dei Daimyo assestarono duri colpi alle fondamenta del potere amministrativo del Giappone, fino allora detenuto dallo Shogunato Ashikaga. Ogni Daimyo fondò un proprio Stato, in guerra con tutti gli altri, armato con un proprio esercito, formato da migliaia di uomini, spesso contadini reclutati nei propri appezzamenti. Le guerre sempre più cruente e devastatrici aumentavano nel corso degli anni e alla fine del 1550, si arrivò ad avere un numero largamente ridotto dei daimyo ancora al potere, che passò da 300 a meno di 20.
 
Asuka però era distratta: pensava all'incontro avvenuto sull'autobus.
 
Spero solo che quella Yuriko non pensi subito al peggio quando si accorgerà di aver perso il portafogli… Non vorrei che accusasse me o Hikari di furto. In questo caso rischiamo qualche mese di prigione.
 
Sbuffò, seccata.
 
Forse era meglio lasciarlo dov'era, ma ormai...
 
Asuka! Mi stai ascoltando?” Le chiese Misato, severa.
 
Distolta dai suoi pensieri, e imbarazzata per l'imminente lavata di capo, Asuka divenne scarlatta in volto.
 
Beh, ecco…” Provò a dire, ma l'insegnante la interruppe.
 
Lo interpreto come un no… E se c’è una cosa al mondo che non riesco a tollerare è che qualcuno non mi ascolti mentre faccio lezione!
 
Sempre più imbarazzata, Asuka abbassò lo sguardo.
 
Mi scusi…
 
La donna la guardò male, poi disse:
 
Per stavolta chiuderò un occhio, ma che questa sia l’ultima.
 
Glielo giuro, Misato-san!” Esclamò la rossa.
 
Misato-sensei, prego!” La corresse Misato.
 
Glielo giuro, Misato-sensei!
 
Bene! Ora possiamo riprendere la lezione…
 
Asuka si sentiva in colpa, quella era la prima volta che una insegnante la redarguiva davanti alla classe. Hikari intanto la osservava curiosa.
 
Scommetto che pensava al portafogli che quella donna ha smarrito.
 
Pensò.
 
*******
Ore 13:37
 
Le lezioni erano finite da poco ma gli alunni dovevano rimanere in classe a fare le pulizie, come è usanza in ogni scuola giapponese.
 
Tu guarda che scocciatura… Io volevo andare subito a restituire il portafoglio a Yuriko!
 
Pensò Asuka con una faccia scocciata, mentre spazzava il pavimento.
 
Ad un certo punto si stufò e getto la scopa sul pavimento, avviandosi verso il corridoio.
 
Asuka, dove vai? Dobbiamo finire di pulire!” La avvisò Mari.
 
Ho da fare!” Disse semplicemente lei.
 
Proprio mentre si apprestava a varcare l’uscita andò a sbattere contro qualcosa di caldo e morbido. Indietreggiando vide che era il seno prosperoso di una insegnante, che la fissava severa.
 
Asuka… Stavi pensando di andartene prima di aver completato le pulizie?” Le chiese, aggiustandosi gli occhiali.
 
Mi scusi, professoressa! Ma ho una faccenda urgente da sbrigare.” Rispose lei, inchinandosi.
 
Che faccenda?
 
Restituire questo portafoglio alla donna che l’ha perso sull'autobus.
 
Fa vedere…
 
La ragazza glielo porse e lei ne esaminò il contenuto: alcune banconote di grosso taglio, una carta di credito, qualche moneta e infine la carta d’identità. Nel vederla l’insegnante sbiancò di colpo. Tutti i presenti se ne accorsero, guardandola straniti.
 
Non si sente bene?” Le chiese Shinji.
 
Questo… È il portafoglio di Yuriko!” Esclamò, sconvolta.
 
La conosce?
 
La conoscevo...
 
Allora può darmi il suo indirizzo? Vorrei riportarglielo.
 
L'occhialuta scosse la testa.
 
Temo che la cosa sia impossibile.
 
Asuka la guardò confusa.
 
Perché?
 
È morta.
 
La ragazza assunse una espressione incredula.
 
Prego?
 
È morta da 20 anni… Al suo indirizzo troverai solo una villa in rovina.
 
Come?
 
Venne uccisa dal marito, perché lo tradiva con un mio ex studente… Ma tu non puoi sapere del delitto Takagi, visto che sei nata 6 anni dopo.
 
Hayashi-sensei, non è possibile! Io e Hikari l’abbiamo vista sull'autobus, era viva e vegeta! Ci ha anche parlato di sua figlia Saya, che frequenta il liceo Fujimi!
 
Saya è stata uccisa dalla polizia mentre tentava di uccidere Takashi per vendicare la distruzione della sua famiglia, 10 anni fa. E il liceo Fujimi è stato distrutto da un bombardamento cinese nel 2020.
 
Ma è sicura?
 
La donna annuì.
 
Io ero lì… L’ho vista morire!
 
Ma allora… Quella donna… Quella donna era un fantasma! ERA UN FANTASMA!” Gridò Hikari, terrorizzata, per poi svenire.
 
Toji fece appena in tempo a reggerla prima che cadesse al suolo.
 
*******
Intanto, nel Takamagahara*, Yuriko si godeva la scena tramite uno specchio con la cornice bianca.
 
Questi ragazzi di oggi… Svengono per niente.
 
Pensò, divertita.
 
Yuriko!” La chiamò una voce femminile, furibonda.
 
Si voltò, incrociando lo sguardo con una donna dai capelli neri lunghi e lisci, occhi dello stesso colore che indossava un kimono bianco.
 
Cosa c’è, Ami?” Le chiese.
 
Prima di tutto il mio nome è Amaterasu**! Secondo: la vuoi smettere di scendere nel mondo degli uomini per fare scherzi agli studenti? Fanne un altro e giuro che ti spedisco nello Yomi***!” La avvertì la donna, furente.
 
Quanto sei permalosa… Mica li mangio, mi limito a trollarli un po’.” Replicò Yuriko, strizzandole l'occhio.
 
FINE
 
*La residenza degli dei nella religione shintoista.
 
**La dea del Sole (divinità da cui discendono tutte le cose) nella religione shintoista.
 
***Parola giapponese per la terra dei morti (Mondo dell'Oscurità). Secondo la mitologia shintoista, come riferito nel Kojiki, è il luogo in cui vanno ad abitare i morti, apparentemente all'infinito.
 
   
 
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