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Autore: ilmiostiles    13/03/2017    0 recensioni
Samuel, obbligato a osservare le iridi lucide del fratello ed a ascoltare parole taglienti come lame d'acciaio, riflette.
Avrà l'agognato tesoro di Henry Avery, ma Nathan non sarà al suo fianco — ne vale la pena?
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nathan Drake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I vestiti bagnati si attaccano alla tua pelle, i lembi della camicia che indossi ondeggiano col vento caldo, tipico di un estate tropicale. Porti le mani al viso, esattamente dove Rafe ti ha colpito. Senti la testa pulsare, un dolore acuto e incessante. Del sangue ti riga la fronte, ma non ti interessa. Fissi il terreno dove l'erba incolta ti osserva, anche lei sembra giudicarti. Le parole di Rafe svaniscono nel vento, ripetono una storia che conosci a memoria. La paura di alzare lo sguardo e incontrare quello ferito di Nathan incombe in te, facendoti tremare leggermente, il battito cardiaco accelerato. Assomiglia a quella sensazione che hai provato quando a ventitré anni ti sei rotto l'avambraccio, ed avevi paura di dover porre fine alle tue avventure, o quando a nove anni ti sei perso nel bosco assieme a tuo fratello e, credendo di esser condannato a una truce morte nell'oscurità di quella foresta, ti sei lasciato prendere dal panico. Quel sentimento di sconforto misto a vergogna che ti toglie la lucidità, mettendo in mostra tutte le tue debolezze.

Ma quando Natan si rivolge a te, con il tono incredulo e acuto di una persona a cui sta crollando il mondo addosso, ti senti obbligato e lo fai, a tuo rischio e pericolo alzi la testa. Lo sguardo di tuo fratello è su di te, le iridi chiare lucidi, la bocca socchiusa. Provi a rispondere piano, bisbigliando, ma lui subito copre i tuoi sussurri con negazioni, parole piene di odio, così forti da farti quasi sanguinare le orecchie.

E allora ritenti, avvicinandoti a lui e spiegando come quel tesoro sia sempre stato vostro, quanto ci tenessi. Ma lui ti spinge via, lontano, dove non vorresti andare. Ti rinfaccia ciò che ha dovuto fare, i sacrifici che ha compiuto per aiutarti. E come se il suo sguardo addolorato non bastasse ti chiama con il tuo nome intero, senza abbreviazioni. Sono poche le volte in cui lo ha fatto, in passato a esplicitamente espresso la sua ripugnanza nell'utilizzare quel nome, troppo serio e raffinato per i suoi gusti. Ha sempre preferito abbreviarlo, rendendolo così più allegro e orecchiabile.

E li un po' cedi, rilassando i muscoli e gettando le braccia verso il basso. Vorresti poter esporre le tue ragioni, discutere civilmente con tuo fratello in un bar, o in un luogo appartato. Ed è quando Rafe punta la pistola contro la tua figura, per poi spostarla su quella di tuo fratello, che tu agisci. Indietreggi con furia, cercando di coprirlo, ma Nathan perde l'equilibrio e cade nel fiume che scorre sotto quel dirupo. La pallottola trapassa la tua spalla, lacerando tessuti e vasi sanguigni. Non esiste dolore più grande, pensi, mentre con la mano destra fai pressione sulla ferita. Ma lo sguardo ferito di Nathan ti torna in mente – e sì, c'è dolore più grande.

Cadi a terra e rifletti. Hai mentito, inventando una storia surreale con l'unico scopo di coinvolgere tuo fratello in un progetto che ormai si era lasciato alle spalle. Ma è tardi per tirarsi indietro, per chiedere perdono. Deve essere tuo. Te lo meriti, ed avrai il tesoro di Henry Avery. Lo avrai, ma Nathan non sarà al tuo fianco — ne vale la pena?

Forse è ancora vivo, ma tu l'hai perso. Hai perso la sua fiducia, la speranza di una vita migliore, Samuel Drake.

Hai perso tuo fratello.

   
 
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