Anime & Manga > Lupin III
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Autore: monsieur Bordeaux    13/03/2017    4 recensioni
La passione di Lupin per la F1, o le corse di auto in generale, è stata evidente fin dalla prima puntata della prima serie. E nella seconda stagione aveva corso proprio sul noto circuito di Montecarlo, quindi mi è sembrato giusto "organizzare" un ritorno nel Principato. Ma questa volta non sarà lì per correre, ma bensì per uno dei suoi furti. Chissà cosa si sarà inventato, stavolta...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!!


Sono di nuovo qui per scrivere una nuova fan-fiction sul mitico Lupin!!!!!!!! (E' l'ennesima che scrivo su di lui. Si capisce che sono un suo fan? N.d.Bordeaux)
Dopo le disavventure in "Lupin, prigioniero a Roanapura" in cui ha incontrato quelli di Black Lagoon, questa volta il ladro dalla giacca rossa sarà di scena nello storico e pittoresco Gran Premio di Monaco. D'altronde Lupin è un appassionato di motori e ci ha pure corso durante una puntata della seconda serie. E stava anche per vincere la gara quella volta...
L'idea di questa fan-fiction nasce dall'incontro di due grandi passioni: Lupin e la Formula 1 (Non lo schifo di quest'anno... N.d.Bordeaux). Questa volta però il caro Arsenio non sarà in pista, anche se le sue doti di guida non si discutono, ma agirà nelle retrovie per dare la caccia ad un gioiello...
Insieme a lui ovviamente ci sarà tutta la banda al completo e l'immancabile ispettore Zenigata, detto anche Zazà o paparino. Inoltre ci saranno anche altri personaggi di fantasia inventati da me, tra cui alcuni piloti "copiati" da quelli realmente esistenti. Vi anticipo che sarà un trionfo di fantasia anche per i nomi delle scuderie!

La presentazione è finita, quindi inizio ufficialmente la fan-fiction! Buona lettura e mi raccomando! Aspetto i vostri commenti!!!




Capitolo 1 - Passione sportiva


L'evento tanto atteso era finalmente arrivato. Dopo giorni e giorni di preparativi, tra cui chiudere le strade al traffico, sistemare le barriere di protezione e sigillare i tombini per evitare che volino via durante la gara, tutto era pronto per lo storico Gran Premio di Monaco.
Era giovedì pomeriggio e tra pochi minuti le vetture di Formula 1 sarebbero scese in pista. Essendo una giornata dedicata alla ricerca di assetti per qualifiche e gara, non sarebbe stata una giornata molto spettacolare per il pubblico e infatti le tribune ai lati del circuito erano semideserte, si aspettava il tutto esaurito per le giornate di sabato e domenica. Tra i gruppi di tifosi irriducibili, vestiti o truccati in modo vistoso con i colori dei vari team, c'era una coppia di persone che stavano osservando la partenza delle vetture con binocolo e macchina fotografica. Niente di particolare, tranne il fatto che in realtà erano due ladri molto famosi, Lupin III e il suo socio Jigen Daisuke...
«Erano anni che non tornavo da queste parti! Ah, che ricordi...» disse Lupin in tono nostalgico.
«Io però non capisco una cosa...» lamentò Jigen osservando attraverso il binocolo la pista. In quel momento un rombo di motore risuonò dalla corsia dei box, le prime vetture stavano per affrontare le strette e insidiose stradine del Principato.
«Che hai detto? Non ho sentito niente con questo frastuono!» gridò Lupin mentre faceva qualche foto alle monoposto.
«Mi chiedevo perché così tanta gente segue questa gara!» urlò Jigen. «Il circuito è stretto e i sorpassi impossibili! Che spettacolo è seguire un trenino di vetture che girano in tondo?»
«Perché lo spettacolo, mon ami, non è la corsa in sé, ma la cornice che ci sta attorno! Montecarlo non è famoso solo per questa gara...»
«Bhe, su questo ti devo dare ragione. Oggi sembri meno scemo del solito...»
«Bando alla ciance Jigen, hai pronostici per questa gara?»
«Ovviamente Lupin...» disse Jigen infilando una mano in tasca e recuperando un foglietto. «Il favorito di quest'anno è Thomas Schumann, il tedesco della Rosso Italia. Ha grande esperienza e ha già vinto diverse volte la gara negli anni passati.»
«Già, ma io stai attento anche ai due piloti della Derby, l'inglese Andy Moore e il finlandese Marko Reikkinen. Il primo è giovane e vuole farsi subito un nome, anche se ogni tanto usa metodi poco puliti, mentre il secondo sa rimanere freddo nei momenti più delicati.»
«Poi c'è anche Francisco Lama, lo spagnolo della Livier. Correndo per una scuderia francese, avrà buona parte dei tifosi a favore.»
«Oh eccolo! Finalmente è sceso in pista!» esclamò Lupin guardando con l'obiettivo della macchina fotografica.
«Il pilota della nuova scuderia, la Da Rocha Team Racing. E' un team in ascesa...» spiegò Jigen.
«Ho racconto informazioni sul padrone del team, Rafael Da Rocha. E' un proprietario terriero brasiliano, che possiede anche qualche fabbrica tessile. E' un tipo competitivo, che non ama perdere...»
«Ne ho sentito parlare. Si dice che abbia costruito il suo impero economico minacciando o ricattando i suoi rivali in Brasile. Giusto Lupin?»
«Esatto Jigen! Ora sta cercando di assumere una popolarità "positiva" lanciandosi nel mondo delle corse... e ci sta quasi riuscendo!»
«Il suo pilota brasiliano, Rogerio Andrade, l'ultima gara è arrivato secondo. E' giovane ed esuberante, e potrebbe anche farcela a vincere il Gran Premio...»
«Da Rocha inoltre possiede qualcosa che a me interessa moltissimo... ora però spostiamoci! Da qui non riesco a vedere bene il suo box!»
Così Lupin e Jigen con discrezione si spostarono alla ricerca di una posizione migliore. Il ladro dalla giacca rossa era sicuro che nessuno avrebbe notato i suoi spostamenti, era normale che qualche appassionato fotografasse le macchine in pista o i meccanici che si muovevano nei box.

Oltre agli appassionati, in quei giorni Montecarlo si era riempito anche di giornalisti sportivi, pronti a seguire ogni tappa del Gran Premio. In una cabina vicino al circuito un uomo stava sistemando la sua postazione di commento, ma faceva fatica perché aveva il braccio destro ingessato. Alto e con i capelli brizzolati, Fabien Rigaux in passato era un collaudatore, ma adesso faceva il commentatore per la televisione. All'apparenza sembrava un tipo tranquillo, ma una volta era conosciuto nell'ambiente per essere un seduttore, e infatti molte fanciulle erano rimaste affascinate dai suoi occhi azzurri.
A causa del suo infortunio Fabien per quell'evento era stato affiancato da una giovane assistente. Il suo nome era Valentine Blanchard, aveva diciannove anni e detestava qualunque genere di corsa automobilistica...
Poco dopo l'inizio delle prove Valentine entrò in cabina per chiedere a Fabien come stava. Era un maggio molto caldo e lei indossa una maglietta verde, pantaloncini corti bianchi e scarpe da tennis, lui invece aveva una camicia bianca e dei pantaloni scuri, ma solo perché voleva avere un aspetto professionale.
«Tu sei un uomo ridicolo...» disse Valentine chiudendo la porta.
«In che senso?» chiese Fabien voltandosi.
«Hai quarantacinque anni e ti sei rotto un braccio correndo in moto! Sei più immaturo di mio fratello che ne ha sei!»
«Non sei la prima che me lo dice...» commentò scherzosamente l'ex pilota.
«Perché mi hai chiamato?»
«Devo fare un po' d'ordine in cabina e con un braccio solo non ci riesco!»
«Ma perché?» esclamò Valentine. «Abbiamo tempo anche domani! Oggi è una giornata così bella...»
«Scordatelo! Non sei venuta qui per una vacanza! E poi tuo padre mi ha fatto promettere di tenerti d'occhio...»
A questa frase Valentine sbuffò vistosamente, ma alla fine diede una mano a Fabien. In un momento di pausa, mentre l'ex pilota stava leggendo alcuni fogli, la giovane ragazza, annoiata a morte, iniziò a guardare i monitor che in quel momento stavano inquadrando il pubblico presente nelle tribune. Le corse di auto non le piacevano per niente e da quando era arrivata a Montecarlo si stava domandando perché avessero scelto proprio lei per quell'incarico. Fare la giornalista era il suo grande sogno, ma il settore sportivo non era tra i suoi preferiti.
Sullo schermo Valentine osservò per qualche secondo gli spalti semideserti finché la sua attenzione non cadde su alcuni spettatori che si stavano muovendo tra i sedili. Guardandoli più da vicino si accorse che tra di loro c'era un faccia che aveva già visto in passato. Improvvisamente Valentine capì chi era quel uomo, era Lupin III! Non aveva dubbi, tempo fa aveva visto una sua foto nella redazione in cui lavorava. Inventandosi una scusa la ragazza aprì la porta e di corsa uscì dalla cabina di commento. Fabien non fece in tempo a protestare, Valentine era già andata via. Glielo avevano detto che era una ragazza molto vivace...



N.d.A. Durante la fan-fiction potrei usare dei termini tecnici. Se non li capite e volete dei chiarimenti a riguardo, chiedetemi pure senza complimenti!
E avete capito a chi mi sono ispirato per i piloti? Provate ad indovinare!


Continua...
  
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