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Autore: E_for_Ema00    13/03/2017    3 recensioni
«Sei troppo piccola» le ripeteva la madre «Quando crescerai, incontrerai la tua anima gemella, la persona speciale che riuscirà a farti vedere tutto: l’azzurro del cielo, il rosso dei papaveri e l’argento della luce della luna». E Malia aspettava, ed aspettava, ed aspettava. Eppure quello che continuava a vedere era solo il nero ed il bianco.
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Stalia soulmates AU; Stydia, Scallison and Scalia implied; Spoiler season 3, 5 and 6A.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Argent, Lydia Martin, Malia Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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And then I see your eyes

Malia non aveva mai dato troppo credito alle storie che sua madre raccontava a sua sorella e a lei. Sapeva, come tutti, dell’esistenza delle anime gemelle, di quello che succedeva quando si incontrava la propria, ma, anche se ancora una bambina, aveva parecchi dubbi al riguardo.

Ascoltava la madre parlare di un mondo colorato dopo l’incontro con il marito, un mondo che Malia non aveva ancora avuto l’occasione di vedere.

«Sei troppo piccola» le rispondeva la madre ogni volta che le chiedeva quando, anche lei, sarebbe riuscita a vedere i colori del mondo e le sue sfumature.

A volte aveva paura che non avrebbe incontrato mai la sua anima gemella e che sarebbe stata costretta a vivere per sempre in un mondo monocromatico e senza luce. Per questo ogni volta che incontrava un nuovo bambino, una nuova amica al parco, la figlia dei nuovi vicini, un nuovo compagno di scuola gli prendeva il viso tra le mani, lo avvicinava al proprio e piantava il suo sguardo curioso e speranzoso negli occhi dell’altro. L’unico risultato di quella strana situazione era sempre la paura nella povera, nuova vittima e l’occhiataccia delusa e irritata che Malia gli lanciava contro, come se fosse stata colpa sua.

«Sei troppo piccola» le ripeteva la madre «Quando crescerai, incontrerai la tua anima gemella, la persona speciale che riuscirà a farti vedere tutto: l’azzurro del cielo, il rosso dei papaveri e l’argento della luce della luna».

E Malia aspettava, ed aspettava, ed aspettava. Eppure quello che continuava a vedere era solo il nero ed il bianco. E poi un giorno, smise di vedere anche quello insieme ai volti della sua famiglia.

 

Il giorno in cui tornò a vedere, il mondo appariva ancora più scuro di quanto ricordasse.

Aveva passato gli ultimi anni della sua vita sotto la forma di coyote e tornata alla sua vita umana, la consapevolezza di ciò che aveva fatto la soffocò quasi immediatamente.

Un peso le premeva sul cuore in una morsa dolorosa, lo faceva sanguinare senza darle mai tregua. E lei una tregua non la voleva. Voleva continuare a soffrire, voleva che le ferite continuassero a riaprirsi e a sanguinare, voleva che tutte le cicatrici rimanessero per sempre impresse sulla sua pelle, sul suo cuore, sulla sua anima.

Quando rincontrò il padre, non aveva neanche la forza di alzare lo sguardo per incrociare il suo. Come poteva continuare a guardarlo negli occhi senza potergli spiegare che l’unico motivo per cui sua moglie e sua figlia erano morte, era perché lei aveva perso il controllo in una notte di luna piena? Le tornò in mente il ricordo delle storie di sua madre, le storie sulle anime gemelle e di come il mondo aveva iniziato a colorarsi dopo aver incontrato il marito. Il mondo di suo padre in tutti quegli anni era tornato ad essere grigio e nero per colpa sua. 

Però quando gli fu di fronte, trovando il coraggio che mai aveva pensato di possedere, alzò lo sguardo per incontrare quello del padre e vide che i suoi occhi, quelli di entrambi, erano colmi di lacrime di gioia, uno per aver ritrovato la figlia e l’altra per essere tornata a casa.

Quello che Malia, non poteva sapere, era che, in quel momento, gli occhi di suo padre erano tornati a vedere i colori, anche se non accesi e vividi come prima.

Quando la ragazza-coyote sentì la macchina dello sceriffo mettersi in moto, si voltò e guardò dentro la vettura. Il figlio dello sceriffo, Stiles le sembrava si chiamasse, la stava fissando e Malia si accorse della sfumatura nocciola dei suoi occhi.

 

D’un tratto Malia riusciva a percepire tutte le sfumature di tutti i colori. Il giallo dei fiori di prato appena sbocciati, l’azzurro del cielo che si confondeva con quello più scuro del mare più profondo la prima volta che lo aveva rivisto, il rosso di cui si tingeva il cielo quando il sole tramontava.

E ogni volta che Stiles le prendeva la mano, che la baciava o che, semplicemente la sfiorava, i colori le sembravano più vividi e, se era possibile, ancora più belli.

Aveva imparato che l’anima gemella era l’unica persona in grado di far percepire i colori all’altro, ma che spesso non bastava a definire la visione. Il resto del branco era stato l’elemento fondamentale per completare il suo nuovo modo di vedere il mondo. Quando aveva incontrato Scott, era riuscita a notare la differenza nelle sfumature dei colori caldi, quelli che trasmettevano sicurezza. Grazie a Kira le varie tonalità dei colori diventavano più luminose. E Lydia, con lei era stato difficile notare il cambiamento, le variazioni, ma alla fine aveva notato anche quello: quando Lydia le era accanto, i contorni erano più definiti, i colori non erano più sfocati. Lydia le dava sicurezza.

Adesso che riusciva a vedere il mondo nella sua completezza, aveva paura che un giorno quella visione le sarebbe stata portata via, e non credeva che sarebbe stata mai pronta a dirle addio.

Aveva sentito Scott parlarne, sapeva quanto per tutto il branco, specialmente per Scott e Lydia, era stata dura dire addio ad Allison. Dentro di se sapeva anche che per Scott sarebbe stato impossibile tornare a vedere i colori come quando c’era Allison, che, per lui, dopo la morte della ragazza, il mondo avrebbe sempre avuto una sfumatura più scura. Perché era impossibile amare una persona così tanto e poi perderla senza pagarne le conseguenze. E allora aveva avuto paura che un giorno avrebbe perso Stiles e che, anche per lei, i colori avrebbero perso la loro brillantezza.

 

E quel giorno, come quello di pochi anni prima, era arrivato. E Malia cercava di sopravvivere come poteva. Continuava ad andare a scuola, a vedersi con i suoi amici cercando di non far notare a nessuno quanto la fine della sua storia con Stiles la facesse stare male. Fingeva di non vedere il suo, ormai, ex-ragazzo guardare Lydia come lei presumeva di aver guardato Stiles nei mesi passati. Fingeva di non sapere che il ragazzo che aveva amato, adesso amava un’altra, e che in quegli ultimi mesi, quando Stiles aveva guardato negli occhi Lydia, aveva visto il biondo fragola dei capelli della ragazza diventare sempre più vivido ai suoi occhi. Fingeva di non soffrire più per lui, come aveva detto centinaia di volte a Lydia, sempre preoccupata per lei. Fingeva che le andasse bene che la sua anima gemella amasse un’altra persona, e che il modo era tornato quasi del tutto grigio. Fingeva su tutto.

Quando Stiles, poi, era stato catturato dai Ghost Riders e dimenticato da tutti, persino da suo padre, il mondo era tornato ad essere nero e grigio. E la cosa peggiore era che Malia non ricordava neanche più i colori che aveva visto grazie al ragazzo. Tutto ciò che aveva le stava scivolando dalle mani senza che lei se ne rendesse conto o se ne ricordasse.

 

Poi Stiles era ritornato, ma i colori no.

La vita a Beacon Hills aveva ripreso il suo normale andamento, almeno secondo i loro canoni, e Malia continuava a fingere che andasse tutto bene quando in realtà non andava bene per nulla.

Pensava di essere diventata brava a fingere e a non farlo notare agli altri. Recitava quella parte da così tanto tempo e così bene che anche lei aveva iniziato a crederci. Ma il suo talento non incantava tutti. Non incantava Scott.

Mentre erano tutti insieme seduti davanti il liceo, in una delle loro ultime giornate scolastiche insieme, Scott le strinse la mano da sotto il tavolo.

Forse perché aveva notato il suo sguardo triste nel vedere Stiles e Lydia sorridersi da lontano prima ancora di incontrarsi, forse perché aveva notato il suo sorriso tirato quando si era seduta con loro tre, forse perché, in fondo, anche Scott sapeva cosa si provava nel lasciare andare la persona amata.

Forse perche sapeva solo che a Malia serviva qualcuno su cui appoggiarsi, qualcuno che la supportasse. E le strinse la mano. E Malia notò che il cielo quella mattina era il più azzurro e luminoso cielo che avesse visto in quegli ultimi mesi. 

 

 Saalve a tutti!

Questa è una piccola OS scritta in un momento di noia durante l’ora di religione, e non sapevo se pubblicarla o meno. Non sono molto convinta di come sia venuta, in realtà, ma essendo la prima AU che scrivo alla fin fine non fa troppo schifo.

Credo che tutti sappiano dell’esistenza di questa AU che è di gran lunga una delle mie preferite, ma ho aggiunto qualche mio headcanons: ad esempio il fatto che solo grazie al branco Malia riesce a vedere il mondo alla perfezione, o il fatto che non solo l’anima gemella intesa come fidanzato/a riesce a farti vedere i colori. E che non esiste solo un’anima gemella a cui siamo legati per lì eternità. Io, almeno, la penso così, ma forse sono troppo ottimista. In ogni caso, grazie a chiunque abbia letto e sia arrivato fin qui!

All the Love,

Ems xoxo

 

 

 

 

 

 

   
 
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