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Autore: TeamFreeWill    14/03/2017    3 recensioni
E' il compleanno di sammy, ma Dean se ne dimentica. Come si concludera' la giornata?! :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Prima dell'inizio'
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Sammy quel giorno era molto triste, arrabbiato e deluso. Non poteva essere successo una cosa del genere! Come poteva averlo dimenticato?! Da Dean non se lo sarebbe mai aspettato! Dal padre sì, da lui tutto era possibile; da Dean mai e poi mai però!! Cazzo era il suo sedicesimo compleanno. Era un giorno importantissimo! Trattenne le lacrime. Odiava quella vita, dove la caccia ha il sopravento su tutto..

Dean con fare brusco buttò il borsone del minore sul letto destandolo dai suoi pensieri  "Perché non sei pronto? Lo sai che dovevamo essere da Bobby mezz'ora fa! Papà ci ammazzerà stavolta. Devi sempre farlo arrabbiare." Sammy non rispose e si limitò a fulminarlo con lo sguardo.
"Ma hai il ciclo per caso per guardarmi così?! Che cazzo hai?" disse Dean con fare beffardo. Per Sam era troppo. Uscì dalla stanza per non prenderlo a pugni!!
Lui non aveva mai scordato il suo compleanno, si ritrovò a pensare, mentre si calmava e si sedeva in macchina. Dean lo raggiunse e partirono. La radio alzata a tutto volume. Ogni tanto Sam sbuffava e Dean sorrideva, senza farsi vedere.

Dopo un viaggio di un’oretta, arrivarono da Bobby. "Ehi vecchio brontolone siamo arrivati! Colpa di Sammy! Ha fatto la donna mestruata come al solito"  Disse Dean mentre bussava alla porta e contemporaneamente si prendeva un calcio sul sedere da Sam! Questa si aprì e l'uomo, vedendo i due ragazzi che si stavano azzuffando ,li divise e poi li abbracciò di slancio! Erano come i figli che non aveva mai avuto e ogni volta che li vedeva il suo cuore si scioglieva. Lo stesso valeva per i ragazzi. Per loro era un padre!

I due entrarono aspettandosi di trovare il padre, ma con una certa delusione capirono che non c'era. Bobby, intuendo  cosa passava per la mente dei due, disse " Non preoccupatevi. Tornerà per domani sera", mentre Sam avviandosi su per le scale, disse "ci avrei scommesso...."

La giornata passò cosi, con Sam sempre più triste, deluso e amareggiato. Nemmeno Bobby gli aveva fatto gli auguri!. Dean si era allontanato per tutto il pomeriggio e aveva lasciato Sammy da solo nella loro stanza da letto. "Ragazze" era stata la scusa. Bobby,nel mentre, doveva finire alcune ricerche. Stava lavorando a un caso. Così volle coinvolgerlo, per non farlo annoiare. Sam non ne aveva voglia, ma voleva comunque aiutare il vecchio cacciatore.

Così iniziarono varie ricerche, noiose ricerche. Finché Bobby decise che era ora di agire!! Bisognava agire sul campo.
Sam, chino su un vecchio libro polveroso, era confuso. "ma Bobby.... Dean dobbiamo avvertirlo!" disse. Se Dean tornado a casa non l'avesse trovato, sarebbe divento matto!
"Ah benedetto ragazzo... L'ho avvertito io, non fare l'idiota. Eri talmente assorto dai tuoi pensieri che non te sei nemmeno accorto! Ma si può sapere che cos'hai oggi? Ti sei rincretinito?" Urlò Bobby esasperato, alzando le mani al cielo. Il minore ci rimase male per la sfuriata. “ Oh si può sapere che cazzo avete oggi tutti con me?!” Il vecchio cacciatore non gli rispose, e anzi insistette perché lo seguisse sul furgone. Il minore, arrabbiato, s’infilò in macchina e si diressero in città. Si fermarono davanti a un magazzino.

Scesero e si avvicinano alla porta. L' aprirono lentamente. L' interno era molto buio. Bobby si diresse a destra e Sam si diresse a sinistra. All’improvviso l' efm iniziò a suonare. Sammy era nervoso.
"Fantasmi , nemmeno per il mio compleanno mi lasciate in pace" disse a bassa voce mentre si addentrava con passo felpato verso quello che doveva essere stato la cabina ufficio. Aveva intravisto qualcosa attraverso i vetri. Impugnò il bastone di ferro ed entrò.

"Buon compleanno spina nel fianco!" disse una voce, mentre si accendeva la luce!
Sammy era rimasto bloccato con ancora il bastone di ferro in mano, quando una pioggia di coriandoli lo investì!
C'erano Bobby (entrato da una porta laterale), Dean e anche alcuni cacciatori che avevano conosciuto durante quegli anni. E poi c'era papà che appena lo vide, gli si avvicinò e lo abbracciò. “Buon compleanno figliolo..." Sammy lascioò cadere il pezzo di ferro a terra e si strinse nell'abbraccio del padre .

"Ma che cavolo..." disse staccandosi dal padre con le lacrime agli occhi. "Organizzare una festa a casa di Bobby no?" Sorrideva imbrazzato, sguardo a terra tirando su con il naso..."Caro fratellino dovevo organizzarti una festa e farti credere che me ne ero scordato. Ho coinvolto anche Bobby nella recita... L'unico modo era questo, portandoti qui per un caso finto....A proposito Bobby modificare l’ efm è stato un colpo di genio!"

Sam incurante di tutti gli sguardi puntati addosso,  andò di slancio dal suo fratellone e lo abbracciò! "Mi sembrava strano che proprio tu te lo fossi scordato! Grazie fratellone. Ti voglio bene!" Disse con una tenerezza infinita. Dean era imbarazzato, ma gli accarezzò lo stesso la testa, dicendogli "Momento femminuccia finito, ora mangiamo la torta?" Poi si staccò da lui, rosso in viso.
Sam si mise a ridere e con lui tutti gli altri. Abbracciò anche Bobby poi, dicendogli che era un attore nato….

La festa cominciò e si divertirono molto. A metà serata, Jonh prese la torta dal frigo e ci mise sopra sedici candeline accendendole! Sammy riuscì, con un profondo soffio, a spegnerle tutte mentre Dean scattava foto a tutto spiano immortalando i vari momenti della festa nella sua vecchia Polaroid.

Fu una bella serata. C’erano anche palloncini, striscioni e ogni dolce e bevanda inimmaginabile. Brindarono al festeggiato anche con dello spumante! Dean era stato davvero bravo ad organizzare quella festa in così poco tempo. “Così oggi avresti rimorchiato eh?” Disse Sammy . Dean , che stava mangiando la sua terza fetta di torta, si girò e disse “Ho avuto tempo anche di fare quello!” Sam scoppiò a ridere…Era sempre il solito!

Tra una chiacchera e l’altra Sammy scoprì che il magazzino era di Martin Creaser. Andò a ringraziarlo personalmente.

Dean vedendo il gesto si ritrovò a sorridere. Sammy era davvero dolce. Con questi pensieri gli si avvicinò, dicendogli "Forza e' ora che impari a guidare. Facciamo un giretto?" mostrandogli le chiavi della sua piccola!
"Sul serio?. Non ho ancora la patente e se ci beccano…"  Sammy era incredulo!  " Ah non preoccuparti" disse Dean  tirando fuori una patente falsa. “Ma cazzo Dean…Quando l’hai stampata?”. Sammy era incredulo, ma anche euforico. Non aveva mai trasgredito prima!

Dean non disse niente. Si limitò a indicare il padre con un cenno della testa. L’uomo strizzò l’occhio in direzione dei figli, la birra in mano. Sul viso un’ ombra di tristezza, nonostante la festa.  Mary era sempre nei suoi pensieri. Non averla li comunque faceva male. Sorrise comunque ai due.

“Papà ha stampato la falsa patente?!” disse Sammy sorpreso, prendendola in mano. Il maggiore, mettendogli un braccio intorno alle spalle, disse “Senti papà è tante cose, ma ti vuole bene…. Vuole che almeno per una volta viva la tua adolescenza come tutti gli altri…Vuole che ti senta un normale ragazzo che…Perché no? Che  trasgredisci le regole con tuo fratello anche, come fanno i normali fratelli, in una famiglia normale”  Sammy andò dal padre senza proferire parola. Si limitò a guardarlo. Come per il fratello, si capirono all’istante…”Ora va, ma non fatevi beccare però. Non farmi pentire di averti fatto questo regalo! Se vi beccano vi lascio in cella per una notte intera” disse Jonh un po’ brusco, ma gli occhi erano lucidi.” Grazie” disse Sammy piano e lo salutò con un sorriso radioso.

I due si congedarono da tutti e si avviarono verso l’impala. Sammy era nervoso.  Non aveva mai guidato in strada, per giunta era notte ma la presenza di Dean lo incoraggiava. Non voleva deluderlo. Così avviò la macchina, ingranò la reto marcia(con un po’ di difficoltà fece le varie manovre) e lentamente si immise sulla careggiata.

Wow che sensazione di libertà, l’aria che gli consimigliava i capelli, la musica. Dean era contento di vederlo così felice. Renderlo felice, proteggerlo era il suo compito e lo avrebbe fatto per sempre. Il suo fratellino era la sua forza, ancora, famiglia. Gli voleva un bene infinito.

Sammy assunse il comando della situazione sorprendendo il fratello. Era veramente bravo a guidare (anche se a volte premeva troppo sull’acceleratore e baby poteva soffrire! ). Stava correndo un po’ troppo e infatti la polizia li stava per fermare, ma Sam riuscì a destreggiarsi tra il traffico e andare verso la campagna a tutta velocità

Così dopo un po’ si fermarono in un campo, scesero dall’impala ridendo come matti. Il minore che fuggiva alla polizia! Questo non era suo fratello, era un alieno! Sammy, intanto, prese dal frigo portatile delle birre e invitò il maggiore a sedersi sul cofano dell’impala.

Il maggiore non se lo fece ripetere due volte, fecero cozzare i colli delle bottiglie e sorseggiarono la fresca bevanda. Che bella serata passarono. Solo loro due. L’aria di maggio era fresca, ma non fastidiosa.

Parlarono del più e del meno, ridendo e prendendosi in giro. Poi Sammy si fece serio , la voce rotta dall’emozione “Grazie per tutto quello che fai..sul serio… scusa se stamattina ti ho trattato male…So di essere un ingrato a volte…”. Dean dal canto suo non si aspettava quelle scuse e, dandogli un colpetto sulla spalla, gli disse “Naa…siamo o no fratelli? Litigare rende tutto più divertente! Sai che noia sennò se fossi una pappamolla che non mi risponde mai indietro? Cosi ti voglio!” e lo abbracciò senza pensarci. Sammy si meravigliò del gesto, non era da Dean fare così. Ma non disse niente. Il momento era troppo perfetto!

Rimasero per un po’ così. Poi Dean si staccò con una battuta delle sue “Se continuiamo così ci crescono gli attributi femminili!” Sammy rise di gusto “ Jerk!” gli disse! “Bitch” gli rispose l’altro. Avevano entrambi le lacrime agli occhi da quanto stavano ridendo di gusto. Era stato il compleanno più bello della sua vita.


Note autrice
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti
  
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