…:Dreams To Life:...
A volte l'unico modo che abbiamo per evadere dalla
realtà, sono i nostri sogni. Quelli che a volte sono irrealizzabili,
ma che rimangono con noi per sempre. Quei sogni che sono un po' come una
difesa da quella che è la dura realtà.
Di questo, Hinata oramai ne è
convinta.
Hinata sognava cercando di allontanarsi da quella realtà che non
sentiva come sua, che sembrava non appartenerle mai fino in fondo.
Per lei
, perdersi nelle sue fantasie era un rimedio a quel vuoto che sentiva nel
cuore quando si svegliava, come se ci fosse qualcosa di sbagliato fin
dall'inizio di ogni giorno.
E quel senso di errore non l'abbandonava
mai, neppure per un minuto.
Stava lì, raggomitolato in fondo al
cuore, quando suo padre le rimproverava la sua incapacità, quando si allenava,
quando camminava, quando parlava, quando semplicemente respirava.
L'unico
momento in cui tutto quell'opprimente sensazione svaniva, come se evaporasse,
era quando finalmente Hinata si coricava nel suo letto caldo, l'unico rifugio da
un mondo scuro e freddo, l'unico posto in cui poteva perdersi nei meadri
dei sogni senza che nessuno potesse impedirglielo o biasimarla.
Hinata si
abbandonava tra le braccia di Morfeo, per volare verso posti nuovi e
diversi, sempre sconosciuti e fiabeschi.
Vedeva cieli blu e
viola, arcobaleni colorati e luci rosate, acque profumate e alberi
in fiore dall'essenza delicata.
Sentiva l'aria e il suo profumo di caramello
avvolgerla, dandole quella pace che nella realtà non era altro che una
misera illusione.
Intorno a lei, solo Amore. Niente odio, niente
rancore. Solo Pace. Perchè di guerra ce n'era già troppa.
Vedeva intorno a se
i suoi amici, starle accanto, comprenderla come spesso sentiva che nella
realtà non succedeva. E lei si sentiva bene, finalmente a casa, come un
viandante che ritorna nella sua dimora dopo tanto peregrinare.
Se avesse
mai cercato un termine a cui associare la parola Pace le veniva in mente
solo “Sognare”.
Ma, come ogni sogno, anche questo aveva una fine.
Hinata
si svegliava e si accorgeva che tutto era solo una pallida illusione, un
irrealizzabile quanto sfuggente fantasia. Hinata guardava fuori dalla finestra,
alzandosi a sedere mentre si ripeteva sempre la solita frase, mattina dopo
mattina.
“Era solo un sogno...”
The End
[312 parole]
Spazio dell'autrice
Salve a tutti! Per prima cosa,
ringrazio Erin_Ino per i risultati! Il quinto posto mi soddisfa, sopratutto
conoscendo la bravura delle prime classificate e delle mie avversarie.
Ed
ecco il giudizio per la mia fanfictione:
Originalità: 7 /10
Attinenza al tema: 10 /10
Grammatica e lessico: 8 /10
Trattazione del personaggio: 9 /10
Gradimento personale: 5 /5
39 /45
Commento: Mi è piaciuta
molto questa fic. Descrivi il sogno come una vera e propria fuga dalla realtà
per Hinata. Il suo “sognare” è in realtà quel pezzo che manca alla sua vita,
quello felice, quello in cui lei è “normale”. Hai fatto proprio un bell’excursus
nei suoi pensieri e nel suo modo di vivere, ti faccio i complimenti, in effetti,
è proprio così che la immagino.
Per la parte lessicale e tecnica hai fatto
un po’ di errori, virgole attaccate alaa parola seguente e alcuni errori di
distrazione e concordanza tra i verbi nella prima parte, con una rilettura si
sarebbero potuti evitare.
Il lessico è semplice e non molto articolato ma
scorrevole, ci sono alcune ripetizioni che con un dizionario dei sinonimi alla
mano non ci sarebbero state, per il resto è tutto apposto.
Complimenti!
E ora che ne dite di lasciare una piccola recensione a questa autrice totalmente pazza?! XD
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