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Autore: dolcecarmensita    14/03/2017    2 recensioni
Serena ha ventotto anni. Vive tranquillamente con i genitori e il suo gatto Biagio. Si divide tra la gestione della sua libreria e quella molto più difficile delle sue amiche. Ma un giorno tutto potrebbe cambiare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A PLACE TO CRASH
- Non vanno bene! Questi pantaloni non mi piacciono e non saprei come abbinarli!- urla Martina dal camerino per la quinta volta. È insopportabile.
- Sbrigati, non abbiamo tutta la giornata e non ne posso più dei tuoi lamenti. Ti avviso tra cinque minuti me ne andrò.- la sento sbuffare e risponde -Ma quanto sei pesante! Ho deciso cosa prendere!- Come da programma questa mattina siamo al centro commerciale. Per la precisione Martina ci sta trascinando da un negozio all’altro senza acquistare nulla. Stranamente è indecisa su tutto e non le piace niente di quello che le proponiamo.  Ma ho capito benissimo le sue intenzioni. Sta cercando di evitare il più possibile l’argomento Gianfranco. Alla fine dopo aver provato un elevato numero di abiti e bikini, ha fatto la sua scelta ed è alla cassa a pagare il conto. Irene ed io siamo state veloci con i nostri acquisti al suo confronto. Allegra e soddisfatta si rivolge a noi dicendo: - Ragazze che ne dite di andare a prendere qualcosa al bar?-  Irene subito risponde – Certo! Sono d’accordo, fa caldissimo e ho bisogno di qualcosa che mi faccia riprendere!-
Sedute al tavolino con le nostre consumazioni, decido di iniziare la conversazione sulla scorsa sera.
- Martina, dimmi, come hai potuto pensare che potesse piacermi un tipo come quello? Irene c’eri anche tu, l’hai visto, credo ti sia resa conto di quanto mi sono trattenuta per non ridere tutto il tempo.
La mia amica divertita mi dice – Mio nonno vestito come lui andava a raccogliere le telline!-
- Ma io non ho capito neanche quale sia il suo lavoro. Da quello che mi ha raccontato, dovrebbe essere un attore, al momento fa anche il modello. Potrà avere anche un bel fisico ma dubito che qualcuno voglia fotografarlo, avete visto la sua faccia da stoccafisso?-
Risentita Martina mi punta il dito contro - Secondo me sei tu ad essere la solita esagerata. Avresti potuto anche concedergli una possibilità, magari non è così male come credi. Anche Patrizio mi ha detto che lo trova simpaticissimo.-
Fisso Martina per alcuni istanti mentre Irene continua a ridere per l’assurdità e dico:
- L’opinione di Patrizio non conta. Per lui sono tutti simpatici ma mi chiedo comunque come faccia ad andarci d’accordo. Ho provato a dargli una possibilità, ma a un certo punto mi ha raccontato delle cose stranissime. Ha iniziato a dire che nella sua vita è sempre stato un amante. Io all’inizio non capivo ma lui mi ha spiegato che ha avuto sempre relazioni con persone impegnate e ora cerca una storia seria possibilmente con una donna single. Sinceramente io non ce la posso fare con uno così.-
- Forse hai ragione Sere, ma io avevo capito che era stato in libreria da te una volta e ti aveva già notato.-
Scoppio a ridere – Ma sei seria? Uno così che entra spontaneamente in libreria? Marti, appena gli ho parlato del mio lavoro, mi ha preso per pazza. Mi ha detto che si annoierebbe a morte al mio posto e non resisterebbe neanche un minuto a una presentazione di un romanzo. -
Irene per niente scoraggiata e piena di speranza afferma - Dai, non pensiamoci più. Ci sono ancora tante persone che potrei farti conoscere. La prossima volta ti presenterò qualcuno che lavora allo studio di  Adriana. Ti piacerà sicuramente.-
A queste parole mi rendo conto che c’è una cosa molto importante di cui non abbiamo ancora parlato.
- Martina, carissima amica mia, sai che ho già deciso quale sarà la mia prossima borsa? Non avrai per caso dimenticato la tua promessa?- dico sbattendo le ciglia.
Lei mi osserva un po’ preoccupata ma poi mi risponde – Serena, amichetta, non ho dimenticato. Spero solo non mi venga un colpo quando vedrò il prezzo.-
- Stai tranquilla non sarà troppo costosa!-
Dopo quasi un’ora ho tra le mani la mia tracollina e la mora non è svenuta davanti alla commessa.
Sebbene sia entusiasta in questo istante, sento una strana sensazione, come se dovesse succedere qualcosa.                  
 - Ragazze mi sento strana. Temo che la mia solita sfiga stia per ritornare. Abbiamo i biglietti? Il villaggio ha accettato il pagamento? Non è che Patrizio ed Emanuele ci hanno ripensato e vogliono venire con noi?-
Mi guardano entrambe con gli occhi sbarrati, come se fossi una marziana e Irene mi dice - Ma stai calma! Non ti agitare! Abbiamo tutto quello che ci serve e no i ragazzi non ci hanno ripensato.-
Anche Martina cerca di tranquillizzarmi - Ha ragione Irene. Ti stai preoccupando per nulla. Fra tre giorni saremo in vacanza e ci staremo rilassando.-
Cerco di calmarmi – Ok sarà solo suggestione. Andiamo a cercare la macchina che non ricordo più dove ho parcheggiato.-
Mi dicono in coro – Sei sempre la solita!- ed io rispondo con una linguaccia.
Contro le mie previsioni abbiamo recuperato con facilità l’auto e stiamo ritornando a casa. Sto guidando tranquillamente sebbene Martina ci stia ossessionando con il programma delle nostre giornate di vacanza. Ad un tratto qualcosa attira la sua attenzione, il suo cellulare sta squillando. Non capisco bene con chi stia parlando ma credo si tratti del fidanzato. Chiude la telefonata in pochi minuti e inizia a sbuffare.
– Non sapete cosa mi ha chiesto Ema-
-Cosa?- sospira e risponde – Mi ha chiesto per l’ennesima volta quando partiamo. Credo che mi stia prendendo in giro!- mi passo una mano sulla faccia 
– Vedi che ho ragione quando dico che è stupido! Ma come fa ad insegnare chimica e biologia? Si ricorda tutte quelle formule ma poi dimentica cose così banali!-
Improvvisamente sento Irene urlare e un gran rumore. Mi giro e capisco che una macchina scura ha appena colpito la mia. Ancora imbambolata, cerco di realizzare cosa sia successo mentre Martina rimane muta e Irene sta ancora urlando impaurita. Così decido di scendere per rendermi conto dell’accaduto. Martina nel frattempo fa lo stesso e si avvicina a me bisbigliando – Serena, tesoro, cerca di stare calma e non iniziare a sbraitare come al tuo solito. Sai ho visto che da quell’auto scura è sceso un figo pazzesco e fidati i miei gusti singolari li ho messi da parte. Magari è la volta buona e questa cosa non è avvenuta per caso!-
Sono ancora senza parole che mi ritornano subito vedendo quasi tutta la fiancata destra della mia vettura ammaccata e l’altra intatta. – Bene, molto bene. Credo proprio che ucciderò prima te e poi lui. E insieme mi ripagherete il danno che mi….. ha…… fatto…. quello lì. Dio mio quanto è alto! Ma chi è questo Clark Kent?-
Vedo il tizio, che sarà alto quasi due metri, avvicinarsi. È moro, con una leggera barba, indossa dei jeans chiari e una polo bianca. Quando è più vicino si porta gli occhiali da sole sulla testa, rivelando un paio di occhi blu che mi ipnotizzano. Mi porge il suo biglietto da visita e io sono di nuovo senza parole.
- Salve, sono davvero dispiaciuto, ma ero molto distratto. Ho un’urgenza e ho una gran fretta. Non l’avevo proprio vista. Questi sono i miei dati e la mia assicurazione. Ovviamente le ripagherò tutto il danno. Mi scuso per lo spavento. Sono un medico, lei e le sue amiche state bene?-
Leggo il suo nome “dottor Nicola Carrano cardiochirurgo”. Dovrò ricordarmi di stare alla larga da questo tipo di reparto per non incontrarlo ancora. Se cura i pazienti come guida, sarei spacciata. Noto che Superman non si è fermato allo stop e inizia a salirmi la rabbia.
- Lei è completamente pazzo. Non vorrei mai essere una dei suoi pazienti. Ma come ha fatto a non vedermi, io quasi mi fermavo talmente andavo piano! Lo vede quel segnale in alto rosso e bianco c’è scritto stop, avrebbe dovuto fermarsi invece di proseguire e venirmi contro!- Lui mi guarda spazientito e dice
- Da quanto si sta alterando e urla deduco che lei stia perfettamente. Senta mi piacerebbe molto continuare a discutere con lei sui segnali stradali, ma le ripeto ho un’emergenza e mi stanno aspettando in ospedale. Ci tengo a precisare che nessuno dei miei pazienti si è mai lamentato di me. Le sue amiche hanno già provveduto a fare le foto e io le ho dato i miei dati. Mi dia anche i suoi e mi farò sentire presto.- Gli scrivo tutti i miei dati e lui molto velocemente va via lasciandomi all’incrocio come una stupida. Poco dopo mi rivolgo ad Irene: -Il tuo capo è già partita per le vacanze?- capendo le mie intenzioni mi risponde – Dovrebbe essere partita ieri con Enrico, ma penso che possa rispondere alle sue amiche.-
Cerco subito il suo numero e la chiamo. Mi risponde dopo molti squilli – Come sta l’avvocato più bello di tutta Napoli? Sei già in vacanza?- sento una voce borbottare in sottofondo – Fino a cinque minuti fa stavo benissimo! Certo che sono al mare, credevi stessi lavorando anche la settimana di ferragosto? Dai, falla breve e dimmi cosa ti serve.- Ridacchio e rispondo – Adriana interrompi qualsiasi cosa tu stia facendo con Enrico e ascoltami bene. Ho appena avuto un incidente con l’auto. Sono in un incrocio, un pazzo furioso non si è fermato allo stop, mi è venuto addosso. Mi ha lasciato tutti i suoi dati, Clark Kent occhi blu però è andato via con la scusa di un’emergenza in ospedale. Con me ci sono Irene e Martina.- lei sospira e dice
– Vuoi che ne parli ad Enrico, certamente troverà in fretta una soluzione.-
Rabbrividisco al solo pensiero – Ma cosa ti viene in mente! Voglio che te ne occupi tu, sai che mi fido ciecamente di te! Quel demonio del tuo fidanzato sarebbe capace di dimostrare che la colpa è mia solo perché sono una donna.-
Sono sicura che stia ridendo –Appena ritorno vedrò cosa fare, tu intanto procedi con l’assicurazione. Ehi ma sbaglio o prima hai detto occhi blu? Non è che il tipo ti piace?-
Alzo gli occhi al cielo – Assolutamente no! Che avete oggi tu e Martina? Ci sentiamo presto, salutami quel brontolone di Enrico e divertitevi.-
Chiudo la telefonata e rivolgendomi alle mie carissime amiche – Avete visto che non mi preoccupavo inutilmente ed è davvero successo qualcosa?-
Martina sognante replica – Certo, hai appena incontrato il padre dei tuoi figli!-




*********
Buonasera a tutti!
Appare per la prima volta il mio protagonista maschile, Nico. Il loro incontro non è stato molto piacevole, soprattutto dal punto di vista della nostra Serena. Ringrazio chi mi ha letto finora e chi mi sostiene in questa esperienza. Alla prossima.
 
 
  
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