"SPARAGLI!" Urla l'uomo basso in tono perentorio e terrificante. I suoi occhi, colorati di sangue, sono divertiti, quasi euforici, i connotati di un pazzo quale é.
La sua mano sinistra impugna una pistola puntata verso la mia tempia destra. Sudo e ho paura. Ha minacciato di ucciderti, ho abbassato la guardia, ed ora eccomi qui:ho la mia pistola puntata verso il tuo petto. Tremo. Se non ti sparo moriamo entrambi. 
Tu respiri piano, non hai paura, non ne hai mai. Ti invidio. Anzi no, ti amo.
Mi inviti a spararti, mi dici che andrà tutto bene, ma la tua voce calda e sicura, nasconde qualcosa, non vuoi morire, lo so che non vuoi. Lo stai facendo perché sai benissimo che se non ti sparerò morirò anche io. Io non voglio farlo. Questo é un gioco malato. 
"Tic Toc, John. Hai i secondi contati." Il suo tono é morbosamente divertito. Vuole proprio vedere che accadrá e non vede l'ora di scoprire di chi sarà il cadavere a fine serata. Vorrei fosse lui. 
"John ascoltami, devi farlo. Va bene così." Rimani con la mascella a mezz'aria, mi guardi e hai gli occhi lucidi. Un oceano azzurro si spande innondando i deserti con intensità catastrofica. Mi si spezza il cuore. 
Mi sembra di essere in uno di quegli stupidi film dell'orrore dove il protagonista fa uno sbaglio idiota e il suo migliore amico ci rimette la vita. Dio, perché ?
Mi duole il petto. Perché ora le tue mani hanno afferrato la pistola che tenevo tremolante e con fermezza l'hanno adagiata sul tuo cuore. Mi guardi dritto nelle iridi, Dio dove sei? 
"Forza John." Ora c'è dolore nel tuo tono, sai quello che provo, lo stai provando anche tu, stai per morire, stiamo per morire.
"Tic Toc piccioncini." Un largo sorriso si spande sul volto di quell'individuo pazzo e mi urta i nervi. Vorrei che un fulmine lo colpisse all'istante. 
"John" Mi stai letteralmente supplicando di ucciderti. In un altro momento scoppierei a ridere, tu sei troppo attaccato alla tua vita e non crederei alle mie orecchie, ma ora, purtroppo ci sono anche io di mezzo e quando questo accade tu diventi una mina vagante, pronta a esplodere per portarti nella tomba chi volesse farmi male.
Lo farei Anche io per te, spero che tu lo sappia.
"Ti rimangono dieci secondi John, e poi bum. E così morirete entrambi, a te la scelta." Sembra uno scherzo, la sua voce ha una tonalità spaventosamente giocosa che fa rabbrividire. Prendo a respirare sempre più velocemente mentre tu impugni meglio la pistola. 
Il tuo pollice accompagna il mio indice che preme sul grilletto.

7, 6, 5...

Non chiudi gli occhi, mi fissi. Mi fa male l'anima. Sorridi. Oh Dio, stai per morire eppure mi conforti. Donovan, Anderson e tutti i blasfemi che decantavano le tue fattezze di uomo orribile starebbero muti in questo istante.

4, 3, 2...

Il mio dito preme sul grilletto, accompagnato dal tuo. Qualcosa nella pistola scatta. 
Il sangue è ovunque, ma il tuo volto è sereno. Sei morto e io no. L'uomo mantiene la sua promessa, posso tornare a casa ora. Dio, che cosa ho fatto?

Mi sveglio e sono tutto sudato. Devo aver urlato perché sento tuoi passi, sali le scale di gran lena.
"John, stai bene?" Rimani sulla porta, e mi fissi con due oceani spalancati e preoccupati, pensavo di averti perso per sempre. Ti prometto che un giorno te lo dirò,  Sherlock, ti dirò quello che meriti.
Grazie a Dio era solo un incubo.



Angolo dell'autrice
Piccolo sclero di un martedì sera, spero sia abbastanza AU, fatemi sapere che ne pensate della mia shottina. Alla prossima🌸💗
Mayfly