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Autore: kiss88    05/06/2009    2 recensioni
Questa è la mia prima fic, sto modificando e corregendo i capitoli. Per adesso ho modificato il primo capitolo, spero apprezzerete.
Dal primo capitolo:
--Kagome era tormentata: non riusciva a capire come Inuyasha potesse comportarsi con tanta naturalezza specie dopo quello che avevano condiviso. Per lei quel episodio non era stato qualcosa di cui dimenticarsi il giorno dopo, quello era stato il suo primo vero bacio, è vero, le circostanze ed il modo in cui era successo non avevano nulla di romantico, ed era altrettanto vero che l’aveva baciato “solo” perché era stato strettamente necessario, ma era stata comunque la prima volta che le sue labbra avevano toccato quelle di un’altra persona e lei, non poteva dimenticarlo, specie se la persona in questione era Inuyasha--
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti, credo che dovrei iniziare questo capitolo con le mie scuse, mi sembra doveroso farlo.

Ho iniziato questa storia 2 anni fa, praticamente quando mi sono iscritta in questo sito. Leggevo senza sosta mille storie, tutte così belle, così un giorno ho deciso di provarci anche io, con questa.

Ho pubblicato5 capitoli, e poi ho capito che non sarei stata in grado di continuarla: era mal scritta, disordinata e immatura, perciò adesso a distanza di tempo e dopo aver acquisito un po1 più di esperienza ho deciso di ripubblicarla dopo averla revisionata completamente.

Perciò questo è il mio primo capitolo, gli altri li pubblicherò nei prossimi giorni. Ringrazio tutte quelle persone che hanno letto la fic anche quando era orrenda, spero che questo capitolo vi piaccia.

Sara.

 

http://www.youtube.com/watch?v=NEZLtt4yBtQ&feature=fvsr

 

 

CAPITOLO 1 - PENSIERI-

 

 

Era passata una settimana da quando Kagome avava baciato Inuyasha nel castello di Kaguya.

Dopo quell’episodio le cose tra loro non erano affatto cambiate, anzi, Inuyasha si comportava come se tra loro non fosse mai accaduto nulla, come se quel gesto fosse stata la cosa più insignificante del mondo.

Kagome era tormentata: non riusciva a capire come Inuyasha potesse comportarsi con tanta naturalezza specie dopo quello che avevano condiviso. Per lei quel episodio non era stato qualcosa di cui dimenticarsi il giorno dopo, quello era stato il suo primo vero bacio, è vero, le circostanze ed il modo in cui era successo non avevano nulla di romantico, ed era altrettanto vero che l’aveva baciato “solo” perché era stato strettamente necessario, ma era stata comunque la prima volta che le sue labbra avevano toccato quelle di un’altra persona e lei, non poteva dimenticarlo, specie se la persona in questione era Inuyasha.

Lei amava Inyasha, lo amava davvero con tutto il suo cuore e gliel’aveva dimostrato tante di quelle volte che ormai aveva perso il conto,  ma lui non sembrava accorgersene o forse faceva finta di niente per non dover affrontare la realtà.

In quei giorni aveva pensato molto al fatto di parlagli o meno di quello che era successo fra di loro, lei voleva davvero che le cose tra loro cambiassero e a dire la verità  aveva anche provato  a parlare con lui ma con scarsi risultati:

flash back

Era una bellissima giornata di sole, la prima dopo molti giorni di pioggia e freddo, così che con il gruppo avevano deciso di fare una sosta nei pressi di un bellissimo laghetto immerso nel verde. Sango ne aveva approfittato subito per fare un bel bagno rigeneratore e Miroku da buon pervertito qual’era, aveva colto la palla al balzo ed era andato a nascondersi per cercare di cogliere qualche centimetro di pelle di Sango mentre faceva il bagno, ovviamente aveva portato con se il povero Shippo, che sarebbe stato la “vittima sacrificale” nel caso in cui Sango lo avesse scoperto.

Kagome ed Inuyasha invece erano rimasti sulla riva del lago, soli per la prima volta dagli avvenimenti dei giorni precedenti. Lei era terribilmente in imbarazzo, ogni volta che pensava a quello che era successo nel castello di Kaguya sentiva le guance diventare improvvisamente bollenti, il cuore sembrava che le volesse uscire dal petto, per non parlare delle mani, sudate e appiccicaticce.

Insomma, un disastro.

Nonostante tutto l’imbarazzo però, la voglia di sapere cosa Inuyasha provasse per lei era molto più forte di qualsiasi imbarazzo adolescenziale, perciò dopo aver fatto un lungo respiro si decise finalmente a parlare:

-          Ehi Inuyasha..-

Disse finalmente.

Lui sentendosi chiamare si voltò verso di lei e fece una specie di grugnito per fargli capire che la stava ascoltando. Così lei continuò:

-          Senti, - disse facendo una piccola pausa per essere sicura di quello che voleva dire- cosa ne sarà di noi adesso?

Ecco, l’aveva detto, non poteva più tirarsi indietro.

Lui non rispose subito, si portò la mano destra sulla testa e si grattò un pochino proprio come era sua abitudine fare quando stava riflettendo, l’ora della verità era arrivata, da quella risposta ne sarebbe andato del loro futuro insieme.

Lui smise di grattarsi e diventando serio rispose:

-          Ecco Kagome, - gli occhi di lei si illuminarono- non so come andranno le cose da ora in avanti però di una cosa sono sicuro- disse guardandola negli occhi- sconfiggerò Naraku, non importa quanto forti saranno i suoi tirapiedi, io lo sconfiggerò a costo della vita.

Ecco, quello era davvero un modo per lasciare qualcuno inebetito: lei gli aveva chiesto qualcosa che riguardava il loro futuro e lui parlava di Naraku?

Non ne poteva più, sentiva il cervello andarle e fuoco tanto era la rabbia che provava nei confronti di Inuyasha in quel momento, ma come poteva essere tanto insensibile?

Con uno scatto si ritrovò in piedi e urla dogli contro gli disse:

-          Inuyasha sei proprio uno stupido! A CUCCIA!!

Ed ecco che in un istante il giovane si ritrovò con la testa schiacciata nella terra a maledire Kagome che offesa a morte era andata a cercare Sango lasciando solo Inuyasha.

Fine flash back.

Era inutile, Inuyasha non aveva capito nulla quel giorno e probabilmente non avrebbe mai capito quali erano i suoi sentimenti. Era assorta nei suoi pensieri al punto che non si accorse nemmeno che Sango la stava chiamando:

-          Kagome!- disse la prima volta senza ottenere risposta.

-          Kagome? Insomma ma mi stai ascoltando si o no?

La canzonò l’amica con un tono un po’ offeso.

-          Si Sango scusa. Dicevi?

Cercò di rimediare e di tornare al mondo reale con scarsi risultati.

-          Insomma Kagome- cominciò Sango- si può sapere che cosa ti prende? E’ da un po’ di tempo che sei diventata strana: non stai attenta quando parlo, sei sempre silenziosa, non mangi, non è che è per caso successo qualcosa con quello stupido di Inuyasha?

Kagome a sentir pronunciare il nome di Inuyasha arrossì subito.

-          No Sango, stai tranquilla- disse Kagome agitando  le mani di fronte all’amica come per voler scacciare quel pensiero- non è successo nulla. Sto bene-

Anche se sapeva che non era la verità.

-          Sei sicura? Lo sai che con me puoi parlare di qualsiasi cosa ti faccia stare male-

Com’ era dolce Sango, in quel mondo era la sua amica più cara, con lei si confidava, le aveva sempre parlato di tutte le sue preoccupazioni ma in quel momento, non  se la sentiva di parlare con lei. Stava per risponderle quando si ritrovò Inuyasha praticamente a dici centimetri dal viso:

-          E’ vero che ti senti male Kagome?

Disse improvvisamente.

-          Non è che hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male e adesso hai mal di pancia o forse hai la febbre?

Disse toccandogli la fronte.

No, non poteva crederci, lui aveva ascoltato la sua chiacchierata con Sango ed ora pensava che il suo comportamento derivasse dal fatto che avesse mal di pancia?

No, questo era troppo.

Sentì dentro di lei tutta la frustrazione ed il dolore provato in quei giorni andarle alla testa e fu allora che esplose:

-          Inuyasha – disse a denti stretti- sei uno stupido!- questa volta il tono di voce aumentò radicalmente- Sei uno stupido e un insensibile! Vedi di starmi lontano, per sempre!

Non finì neanche di pronunciare quella fase che le lacrime avevano fatto capolino nei suoi occhi, non voleva che Inuyasha la vedesse piangere, era già pentita di come l’aveva trattato ma non gli voleva chiedergli scusa così si mise a correre in direzione del pozzo, aveva bisogno di riflettere un po’ da sola.

Arrivò al pozzo, si sedette ai piedi di questo  si portò la testa tra le mani e scoppiò in un pianto liberatorio quasi disperato, non aveva chiesto lei tutto questo, ci si era ritrovata in mezzo ed ora, per quanto lei lo volesse non poteva più farne a meno.

Non sarebbe mai riuscita a rinunciare all’epoca Sengoku, a Sango, Miroku, Shippo, ma soprattutto ad Inuyasha. E con questi pensieri nella testa che le lacrime continuavano a scendere copiose dai suoi occhi, ma improvvisamente un rumore proveniente dal bosco la destò dai suoi pensieri.

 

 

 

  
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