Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |       
Autore: tyger    14/03/2017    0 recensioni
Raccolta di brevi esperimenti nonsense. Perché a volte le storie sono semplicemente storie.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

What do we talk about



"Ho smesso di scrivere."
"Vedrai che è solo un periodo." Greta fece un gesto vago con la mano. "Gli esami, tua madre con la gamba rotta, il ristorante. Sei già parecchio impegnata."
L'altra ragazza alzò le spalle, aprì una lattina di birra e si riempì il bicchiere.
"Ho anche smesso di leggere. Quasi. Magari Carver non m'ha fatto bene."
"Macché."
"Non sai nemmeno di cosa sto parlando."
Greta schioccò le labbra.
"Mary, senti. Ascoltami. Ti dico una cosa, però non prenderla male."
Maria sedette al tavolo di cucina e portò il bicchiere alle labbra, bevendo la schiuma in un piccolo sorso. Greta silenziò la televisione e si voltò del tutto verso la coinquilina.
"Prometti" insistette.
"Okay."
"Ma che bevi la birra in quel bicchiere?"
"Ma che vuoi?"
"No senti lascia stare e ascoltami, è importante. Mi ascolti, vero?"
"Sono qua. Parla."
"Prima dammi un po' di birra."
"Non ti piace."
"Sì che mi piace."
"Prenditi un bicchiere."
Greta sbuffò e si pizzicò il naso, a disagio.
Maria lanciò un'occhiata alle facce che sorridevano sullo schermo della tv. Lineamenti piacevoli, bocche larghe e sorridenti - rossetti accesi per le donne, senza eccezione - vestiti eleganti e postura impeccabile, occhi chiari che brillavano in quella luce artificiale che faceva splendere uniformemente ogni angolo di studi lucidi e senza ombre.
"Mi stai mettendo ansia" disse Maria, prima di prendere un altro sorso.
Greta giocherellava con il telecomando.
"Mh?"
Maria sollevò le sopracciglia, appoggiò il bicchiere e allargò le mani.
"Allora? Che c'è?"
Greta la guardò negli occhi. Indugiò. Abbassò lo sguardo e restituì la voce alla televisione con un movimento impacciato.
"Niente, non preoccuparti."
"Ormai dimmelo, che cazzo."
"Poi."
Maria vuotò il bicchiere e si alzò. Greta si voltò al rumore della sedia che strusciava contro il pavimento.
"Non ti fa bene bere ancora a stomaco vuoto."
L'altra prese la lattina dal ripiano di cucina.
"Mi pareva che mia mamma fosse all'ospedale con una gamba ingessata, invece è qui, pensa."
Greta si concesse un sorriso senza allegria.
"Hai pianto", disse.
"Sembri uscita da uno dei miei racconti del cazzo", proruppe Maria.
Sbatté la lattina sul ripiano. "Quando mi metto a scrivere perché mi sento incapace e disabituata, ma non so se ho veramente niente da dire. Mi metto lì e sanguino, solo che butto un sangue trasparente che cola via in un attimo, non macchia nemmeno, a me quasi non fa male. Non succede un cazzo. Niente."
Si stropicciò gli occhi con una mano. La conduttrice del talk show si congratulò con un ospite e il pubblico applaudì. Greta socchiuse stancamente le labbra.
"Sul serio, niente. Sono una parodia, e anche tu. Stiamo qui a fare cose stupide e non dirci niente. Non so se ci faccio caso solo io, non mi pare che sia normale, ma poi non so. Non succede niente."
Greta attese qualche secondo, poi disse:
"Se ti va di parlare, ti ascolto. Intendo, se mi vuoi dire cosa è successo."
"Giovanni mi ha lasciata."
Greta spense la televisione.
"Come ti ho detto, se ti va di parlarne..."
"Non mi va di fare un cazzo" mormorò Maria, e uscì.











 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: tyger