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Autore: Hedoniste    15/03/2017    5 recensioni
Una scommessa che non avrebbe mai potuto rifiutare spinge Sirius ad interessarsi di Alice, sua collega dell'Ordine. Tra i due inizia una storia appassionata e torbida a cui Sirius pone bruscamente fine, ignorando il forte sentimento che ormai li unisce. In due momenti distinti – lei dopo il suo matrimonio con Frank, lui dopo la notizia del ricovero di Alice al San Mungo – si scoprono incapaci di dimenticare il loro amore.
*** Storia partecipante al concorso "Sai chi sei?" indetto da Mary Black***
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alice Paciock, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Liaisons dangereuses



Il sangue schizzò deciso, in un rivolo vermiglio che offuscò la brillantezza della lama. L’adrenalina le correva nelle vene, il rombo del proprio battito le risuonava nelle orecchie e la rendeva sorda al gocciolio che impregnava la pergamena sullo scrittoio, al sereno russare proveniente dalla stanza matrimoniale in fondo al corridoio.

Erano le tre del mattino e i più giacevano fra le braccia di Morfeo, che minacciava finanche la luce gettata sulla sua toletta dalla candela ormai tremula. Eppure, mai in tutto il giorno Alice Paciock si era sentita più viva e vera di quando aveva stretto la daga d’argento e se l’era premuta sull’avambraccio. Aveva accolto quella penetrazione della propria carne con il sorriso ferino e gli occhi brillanti, insani, che piacevano tanto a lui e gli facevano esclamare:

— Mia diletta, niente come il dolore per farti splendere.

Così aveva saputo eccitarla e spingerla oltre il limite della pudicizia, della moralità. E il corpo di lei continuava a rispondere a quel rituale, ormai, il suo rituale: il sangue scivolava sulla pelle in una carezza seconda solo a quella delle sue dita e cadeva sul biglietto vergato da quelle stesse dita.

Con quel biglietto, il suo piacere più intenso, il suo dolore più profondo avevano lasciato il posto ad un eterno grigiore. La sua luce si era spenta, l’aveva abbandonata adducendo una pallida scusa: trascende ogni mio controllo, aveva scritto.


*****


— Devi mettere fine alla tresca con Alice, Felpato.

— Non ne vedo il motivo, sai. Questa scommessa è stata una tua idea e nonostante io l’abbia vinta, non ho ancora visto la ricompensa.

— Appunto. Io ti ho detto di prenderla, adesso ti sto ordinando di lasciarla. Stiamo ancora giocando: vuoi ancora quello che ti ho promesso, no?


Ricordava le labbra lascive di James e come si erano distese in un sorriso. Sapevano entrambi che l’avrebbe avuta vinta, ancora una volta. Sempre. A maggior ragione perché la posta in gioco era quanto di più proibito ed eccitante Sirius avesse potuto desiderare in quel momento: quelle meravigliosa labbra si erano dischiuse per lui e l’avevano deliziato oltre ogni dire, dando finalmente forma a una delle sue fantasie più torbide.

Il fondo del suo bicchiere di liquore gli restituì il riflesso di una smorfia di scherno. Aveva creduto di poter tornare da Alice, dopo, ma il suo piano perfetto era sfumato al vento come un pugno di sabbia fine. L’ho resa pazza di me quanto io lo sono di lei.

Da tempo capitava che circolassero voci sull’equilibrio mentale della ragazza, che lui aveva mandato in pezzi assieme alla barriera della sua purezza, con colpi precisi e misurati. L’aveva plasmata: una colomba dalle ali lordate di petrolio. Dibattendosi nel dolore e nella vergogna dell’abbandono, Alice si era gettata fra le braccia del primo uomo disponibile e l’aveva sposato.

Sirius aveva vissuto in attesa di un segnale di crisi di cui approfittare per rientrare prepotentemente nella vita di lei, per riprendersela. E invece, non è rimasto nulla da prendere. Bellatrix ha solo concluso quel che io ho cominciato.






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Salve :) Faccio ritorno alla scrittura dopo un periodo un po’ buio con una storia – se possibile ancor più buia – che non mi sarebbe mai venuta in mente senza il concorso indetto da Mary Black “Sai chi sei?” e verso la quale sto nutrendo un attaccamento crescente, tanto che mi sta frullando in testa la pubblicazione di una “extended version” che comprenda tutto quello che non c’è stato in 500 parole!

L’intreccio, come si può facilmente intuire, riprende degli elementi del romanzo “Le relazioni pericolose” e li declina con la coppia Sirius/Alice.

La scommessa a sfondo erotico proposta dall’amica/confidente del protagonista e il fatto che lui lasci lei utilizzando le parole “trascende ogni mio controllo” sono un tributo a Choderlos de Laclos. Nell'originale chi propone la scommessa è una donna, mentre qui la parte di Mme de Merteuil la fa James (la slash è accennatissima, tanto che non ero nemmeno sicura di doverla segnalare, ma tant'è: sono malata di eccesso di zelo). Il fatto che Alice scivoli negli abissi dell’autolesionismo e dello squilibrio mentale in seguito alla sua relazione con Sirius dipende dalla mia personale visione di loro due: mi figuro lei talmente pura ed innocente che lui, il mio affascinante principe del peccato, non può che venirne attratto come una falena dalla fiamma, salvo poi trascinarla con sé in una tenebra dove lui resiste e lei si infrange, troppo fragile per sopportarne il peso. La tortura di Bellatrix potrebbe essere giunta quasi come un colpo di grazia, spezzando definitivamente il contatto di Alice con la realtà e permettendole di non soffrire più… chissà.




  
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