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Autore: MrsShepherd    16/03/2017    1 recensioni
Spezzoni di vita della famiglia Rizzoli...
Jane e Maura hanno deciso di amarsi e costruire una famiglia insieme. I drammi, le liti e le preoccupazioni di due donne forti, che si amano nonostante la distanza, nonostante le loro diversità, nonostante TUTTO.
Brevi episodi della vita di Jane e Maura collegati da un sottile filo rosso, una bambina dagli occhi color Zaffiro che spero vi conquisterà.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Jane Rizzoli, Maura Isles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo:
la storia è ambientata 11 anni dopo Quantico. Jane e Maura hanno scoperto che la loro amicizia era qualcosa di più. Si sono sposate e hanno vissuto una vita piena e felice: Maura si destreggiava tra il suo lavoro di anatomopatologa a Boston e il suo impegno umanitario nella clinica della madre Hope. Il suo libro ha avuto un discreto successo e così anche i tre libri successivi, che l'anno resa un' autrice rinomata del panorama internazionale. Jane ha lasciato definitivamente la polizia di Boston, vive a Washington e lavora a tempo pieno come istruttrice dell'FBI, ma torna a casa nei weekend per poter stare con la sua famiglia. Non è stata una relazione facile, la distanza, i fine settimana spesso rimandati per impegni lavorativi, la promozione dei libri, non hanno aiutato molto, eppure Jane e Maura non hanno smesso di amarsi, di credere nella loro storia e nella loro calda e accogliente famiglia. Famiglia, sì avete capito bene: Jane e Maura hanno una figlia.
La sua nascita avvenne in circostanze molto singolari. Jane non si aspettava di avere bambini, ormai quarantenne pensava di aver trovato la felicità e la completezza nell'amore di Maura; poi un giorno tornò a casa nei weekend e trovò maura, seduta sulla poltrona, in lacrime, con una lettera in mano:
 
Cara Jane, se hai ricevuto questa lettera, vuol dire che sono morto. Ho dedicato tutta la mia vita all'esercito, trascurandoti, per paura di non essere abbastanza senza la mia uniforme e i miei gradi stampati sul petto; ma nel momento più intimo della mia esistenza, la morte, non posso fare a meno di domandarmi quale sia stato il mio cammino, i segni lasciati, le persone ferite, gli amori di una vita piena e vissuta. Quando arriverà quel fatidico istante voglio essere sicuro di fare ancora del bene in questo mondo. So che non ho il diritto di chiederti nulla, ho perso questa facoltà dal momento che Maura è diventata tua moglie, però, e perdona la mia insolenza, vorrei fare del bene, ancora una volta, lasciando un segno di me a chi mi è stato vicino. Ho congelato i miei spermatozoi quando ero giovane, in modo che se fossi morto prematuramente avrei dato la possibilità a chi ne aveva più bisogno di essere genitore. Alla mia morte questi saranno consegnati a te e ne disporrai tu. Potrai buttarli, venderli, donarli, farne quello che vuoi, però ti prego di riflettere sulle ragioni del mio gesto. Non c'è egoismo, narcisismo o secondo fine in ciò che ho fatto; voglio solo poter fare qualcosa, rendere il mondo migliore di come l'ho lasciato. Servirlo ancora una volta.
Affido la mia vita a te, compagna costante della mia anima, sei stata ossigeno puro, ogni volta che desideravo arrendermi, morire, soccombere all'orrore che ho visto, che ho provato sulla mia pelle, pensavo a te. Sei stata la luce che mi ha fatto andare avanti e comunque andrà, ti prego, non dimenticarmi, perchè io non lo farò.
Devotamente tuo, Casey.
Furono momenti difficili, soprattutto per Maura. Jane accettò il dono di Casey, una mattina si svegliò e le disse:
- Maura, io voglio un figlio, suo figlio.- .
Non fu una scelta facile: Maura si chiedeva continuamente se sarebbe riuscita ad accettare il figlio dell'uomo che da sempre era stato innamorato della sua Jane e questo fu frequente motivo di discussione con lei. Jane d'altro canto era insicura e spaventata, sentiva di dover qualcosa a Casey, voleva questo bambino, ma non poteva fare a meno di chiedersi se avesse fatto la cosa giusta nei confronti di Maura e del loro matrimonio, questo figlio era piombato dal cielo e lei aveva fatto una scelta, avventata, senza pensarci troppo; si domandava continuamente se questo bambino sarebbe stato amato. Dubbi e preoccupazioni si dissolsero nell'aria non appena Jane partorì. La bellissima bambina conquistò il cuore di tutti, soprattutto di Maura che la amò fin dal primo istante, trattandola come se fosse sua. Gli anni passarono e la bambina cresceva, circondata dall'amore dei Rizzoli, di nonna Angela e di Jane e Maura che la amavano più di ogni altra cosa. Spesso maura si incantava a fissare le sue manine all'opera che toccavano e maneggiavano il mondo, le sue gambe nodose e muscolose come quelle della mamma correre, saltare arrampicarsi sugli alberi, mobili, sedie, armadi. La prima cosa che Maura disse, non appena sua figlia nacque fu: - Ha degli occhi bellissimi.- due iridi color zaffiro, come quelle del padre, spalancate sul mondo. Fu in quell'istante che Jane capì che tutto si sarebbe sistemato per i meglio.
O quasi...
   
 
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