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Autore: dreamlper    16/03/2017    0 recensioni
Angelo Tardini è un giovane studente di informatica, conosciuto sul web come "Dvok". Un giorno, come al suo solito, si ritrova a scorrazzare per il web, quando accade un fatto che sconvolgerà la sua vita. Un'entità sconosciuta lo trasforma in Tardoman, l'uomo ritardo, e grazie alle sue neo ricevute doti crea scompiglio nel mondo.
Nel frattempo, diverse persone, tra cui i suoi più cari amici, capiscono la pericolosità di tanto ritardo, e decidono di porre fine a questa minaccia. Tra flame e post stupidi, lo scontro comincia.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO XIV:

LUMUS

 

iLess esordì dicendo: «Allora, ascoltatemi tutti, sia tu, Bardo, che voi, cari agenti, il discorso che sto per fare è davvero importante e tutto quello che dirò sarà vitale. Non sto affatto cercando di... distrarvi!». Batt8, grazie a iLess sfondo la barriera di agenti e riuscì a sfuggire ai proiettili girando l'angolo. iLess e Reality alzarono le mani (anche se Reality ne aveva una sola) e si arresero. Ma proprio in quel momento la stanza cominciò a gelare. Nell'aria risuonava il rumore del ghiaccio che si sbriciola, il ghiaccio freddo, talmente freddo che solo una persona poteva impersonarlo. La freddezza, la rudezza, l'uomo alto come una montagna innevata... Spith entrò in scena con un nuovo potere: quello di Uximolt. Quello che Mark non era riuscito a controllare. «Prima che diciate qualsiasi cosa... anche se ho il potere di un Imus non ci tengo ad essere chiamato Tardoman 2, sia chiaro» disse quest'ultimo. «Ma lo sei a tutti gli effetti» replicò Reality. «QUESTO NON VUOL DIRE NIENTE, OK?!» gli urlò contro Spith. Gli agenti cominciarono a sparare mentre Bardo sorrideva. Spith con una barriera di ghiaccio fermava tutti i proiettili mentre dallo zaino tirava fuori le armi di Reality e iLess. Batt8 nel frattempo era entrata nel robot precedentemente controllato da Lardo, dopo aver tirato fuori il suo corpo inerme. Seguendo gli sconsiderati consigli dello scienziato aveva messo l'uovo nel liquido giallo sotto al robot. Allora tornò indietro per aiutare i suoi amici. Girato l'angolo urlò «Ciao bastardi! Vi presento il mio nuovo robot, che ho fottutamente chiamato Tardiness Core! Siete pronti a crepare, merde?», ma poi vide che tutti gli agenti e gli scienziati erano a terra. «Mi avete rubato il cazzo di divertimento, cancri!» urlò dopo aver realizzato cosa era successo. iLess, Reality e Spith avevano sconfitto tutti, eccetto Bardo, che era rimasto a guardare sorridente. «Ora che siete 4 contro 1 vi sentite più sicuri? Anzi, tra poco sarete addirittura 5... devo ringraziare il mio caro scienziato per avervi detto del liquido rigenerante degli Imus... sono così felice... la vita cominciava a diventare così noiosa... adesso che anche il metodo per uccidere gli Imus è stato trovato non avevo davvero nulla per cui vivere la mia... immortale vita. Ma ora...» disse Bardo, che cominciò ad illuminarsi di una luce intensa. «... ora, finalmente...», la luce cominciava a farsi sempre più forte. «... posso mostrarvi cos'è un vero Imus…», la luce era diventata accecante. «La luce pura che sprigiona il potere della perfezione!», ormai nessuno vedeva più niente. Quando i 4 ragazzi ricominciarono a vedere, si sorpresero dello spettacolo che avevano davanti. Bardo era ricoperto di una luce bianca, che aveva le stesse proprietà del fuoco. Ma non era fuoco. Era quello che Bardo chiamò poco dopo “Lumus”. «Vi presento la più pura forma del fuoco degli Immortal Virus, alias Imus... si chiama Lumus: Lumen Virus!» spiegò Bardo. iLess sguainò la sua spada, e provò a colpire l'immortale. Ma al solo tocco con Lumus la spada gli volò via nella direzione opposta. Anche Reality provò a colpire col suo braccio meccanico Bardo, ma stavolta fu lui stesso ad essere sbalzato via. Spith invece creò delle specie di stalattiti orizzontali che fece andare addosso a Bardo. Stavolta il colpo andò a buon fine. Due stalattiti trapassarono da parte a parte il corpo del signor Binardi. Quest'ultimo, impassibile, rigenerò in pochi secondi il suo corpo e lanciò una sfera di Lumus contro i 4 ragazzi, generando un’esplosione e ferendoli tutti. «Qui c'è ben poco da fare, scappate!» propose Reality. Lui e iLess scapparono a destra, Spith e Batt8 a sinistra. Bardo prese anch'esso la sinistra. iLess e Reality, realizzando che Bardo non li stava inseguendo, si fermarono davanti ad una porta. “VIETATO ENTRARE, PERICOLO DI MORTE” recitava sul fronte. Ovviamente i due sfondarono la porta ed entrarono. Una scala andava verso il basso. «Quanto diavolo sono lunghe queste scale?!» si chiedeva iLess. Altre porte blindate efficacemente furono sfondate facilmente grazie al braccio di Reality. Dopo un lungo cammino, i due si ritrovarono davanti a qualcosa che non si sarebbero mai aspettati di trovare. Nel frattempo, come se non bastasse, una stanza-vicolo cieco aveva bloccato Batt8 e Spith. L'uovo di schiuse e da questo nacque un feto. «Ma che roba è? Ma che senso ha che da un uovo nasca un feto?» chiese Batt8 scendendo dal robot. «Ricorda che stiamo sempre parlando di Tardoman…» rispose Spith guardando fisso Bardo, che era fermo in piedi davanti a loro, con Lumus che ancora circondava il suo corpo. «Beh, tu sei Tardoman 2... devo aspettarmi lo stesso da te, cazzone?» chiese ancora Batt8, cercando di sdrammatizzare la situazione abbastanza critica. «Devo dire che assorbire Uximolt è stato un grande rischio per te... come facevi a sapere che eri un US?» chiese Bardo. «Io sentivo semplicemente una voce che chiedeva aiuto... e l'ho aiutata. A quanto pare questa è la ricompensa» rispose Spith. «Permettimi di rivelarti una cosa. Sapevi che solamente gli US possono controllare gli Imus perché sono tardi già di loro e il loro cervello regge il trauma dell'accelerazione? Tutti a parte il mio ovviamente... l'immortalità poteva nascere solo da un Imus perfetto unito ad una mente perfetta! Non esiste caso più particolare del mio. Anche perché presto sarà anche l'unico caso!» disse Bardo, minacciando i ragazzi. «L'ho sempre pensato che eri tardo... te l'ho sempre detto, stronzo» disse Batt8 a Spith. «Bardo, non mi interessa quello che dici... combattiamo e vediamo se la tua mente perfetta riesce ad uccidermi!» disse con spavalderia Tardoman 2. Non appena il combattimento cominciò, Spith cadde a terra. «C-cosa hai fatto...?!» chiese dolorante. «Cosa? Non te ne sei nemmeno accorto, Uximolt? A quanto pare non riesci a tenere testa alla mia velocità supersonica, ahahah!» disse vantandosi Bardo. Un allarme cominciò a suonare. Tutti gli schermi della stanza, e anche del resto dell'edificio, diventarono countdown. 60 minuti. «Attenzione, evacuare immediatamente la popolazione di Paranto. Tra 60 minuti la città verrà rasa al suolo» si sentiva in tutto l'edificio. Le parole risuonavano in tutta la città, e la popolazione era già agitatissima. Il messaggio veniva ripetuto ogni minuto. Era ovvio che in un'ora nemmeno il 50% di loro sarebbe riuscita ad andarsene in tempo... per non parlare di quelli che sarebbero stati devastati nei mesi seguenti dalle radiazioni. Nella stanza entrarono anche Reality e iLess, che erano corsi lì per raccontare cosa era accaduto. «Uno scienziato ferito... anf... anf... ha fatto partire la bomba atomica... anf... non abbiamo potuto fare niente, non ci siamo... anf... anf... accorti che ci stava seguendo... anf...» spiegò ansimante iLess. «Moriremo tutti... però morirai anche tu Bardo. Le tue cellule non possono rigenerarsi se non esistono più... alla fine ne varrà la pena. Una città in cambio del mondo intero» aggiunse Reality. «Ragazzi devo avvertirvi del fatto che... beh... Bardo ha una velocità supersonica. Probabilmente sfuggirebbe all'esplosione anche andandosene quando mancano 30 secondi, mi dispiace» spiegò Spith. «Bene, vedo che alla fine qualcuno dei miei sottoposti è riuscito a fare qualcosa di buono. Quella bomba era stata creata con l’intento di distruggere completamente gli Imus intrappolati nelle capsule, una volta catturati tutti, ma mi sta bene anche così. Ormai conosco la tecnologia che serve, creerò un nuovo laboratorio altrove e continuerò il mio lavoro lì! Almeno 2 Imus saranno distrutti, ahahah!». La pietra che il tizio incappucciato aveva dato a Reality ed iLess cominciò a brillare, e nello stesso momento anche il feto. Bardo, che stava ridendo, smise e chiese «Che diavolo avete in tasca?!». Reality tirò fuori dalla tasca la pietra. «Non è possibile... c'è scritto Tardoman?! Com'è possibile? L'ho creato io! Tardoman è una mia creazione!!!» diceva Bardo mentre si metteva le mani in testa. «C'è scritto Tardom- ahia!» disse Reality, buttando la pietra a terra a causa del calore che aveva cominciato ad emettere. Il vetro che teneva il liquido in cui era immerso il feto, ormai luce pura, cominciò ad incrinarsi. Un collegamento di luce infuocata si creò tra il feto e la pietra, la stanza diventava illuminata. Bardo era con le mani tra i capelli, iLess a bocca aperta. Reality era rimasto serio, Spith atterrito. Batt8 invece sorrideva, perché sapeva che il più grande eroe di tutti i tempi stava per tornare. Tutti e 5 guardavano verso il robot. Il timer segnava 55 minuti rimanenti all'esplosione. «Hai rotto il ciucciacazzi!» urlò Reality. «Che cazzo dici?» disse Batt8, sorpresa dalle parole del suo amico. Anche gli altri avevano qualche dubbio. «Gli serve una spinta in più... sto cercando di ricordare le cose più tarde che ha detto ultimamente» spiegò Reality. «Ha ragione... ho il durello quando parlo con la mia crush!» urlò iLess. «Bella questa» disse Batt8. La luce era sempre più intensa. «Ho il cazzo confuso!» aggiunse Spith. «Voi... bastardi... vi uccido qui ed ora!» diceva Bardo, venendo ignorato dagli altri. Ma era troppo tardi per lui. Una sagoma umana schizzò verso l'alto, distruggendo tutti i soffitti fino ad arrivare nel cielo. La luna risplendeva nella notte, quasi quanto lo facevano... le sue ali.

   
 
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