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Autore: Generale Capo di Urano    17/03/2017    3 recensioni
[17 marzo]
Era un fiore semplice e genuino quanto loro, bianco come la felicità più silenziosa e pacata e bello come il Sole che li illuminava, che illuminava la splendida Italia.
Centocinquantasei margherite bianche, le cui deboli corolle erano state baciate dal Sole e dalle labbra sottili di due fratelli ch’erano una sola anima, una sola Nazione.
Un altro anno ancora.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Centocinquantasei margherite


Era stato svegliato da un lieve solletico al naso e da una brezza leggera che dalla finestra entrava a pizzicargli il collo scoperto; aveva tentato, con un gesto fiacco, di agitare la mano davanti al volto, ma aveva presto rinunciato a liberarsi da quel fastidio tanto dolce.
Aveva sorriso prima ancora di aprire gli occhi.
Una volta all’anno, Romano aveva le mani delicate e l’espressione tranquilla, la voce calma ed il volto sereno di prima mattina; una volta all’anno, Veneziano spalancava gli occhi e incrociava le iridi d’ambra con quelle color oliva del fratello.
A solleticargli il naso erano i petali candidi e morbidi di una margheritina di prato, di quelle che crescevano spontaneamente nel loro giardino già nei primi di marzo, quando l’inverno cominciava più o meno lentamente ad essere spinto via dalle mani tiepide ed esili della primavera.
«Centocinquantasei» aveva biascicato, la voce ancora impastata dal sonno, una mano a stropicciarsi gli occhi ancora appannati.
Centocinquantasei margherite, da quel primo giorno di tanti anni prima: quando Romano, con le dita tremanti e torturandosi il labbro, ne aveva raccolta una da un praticello e su quel fiore piccolo e insignificante aveva giurato l’amore più puro e sincero del mondo – perché non esiste amante, non esiste sposo che t’ami più di quanto t’ama un fratello.
Era un fiore semplice e genuino quanto loro, bianco come la felicità più silenziosa e pacata e bello come il Sole che li illuminava, che illuminava la splendida Italia.
Ogni anno, per un giorno, Italia Romano raccoglieva una margherita e la posava tra le ciocche ramate del fratello più piccolo; ogni anno, per un giorno, Italia Veneziano poteva abbracciarlo senza essere scansato, e prometteva silenziosamente di onorare quella promessa segreta d’amore che veniva rinnovata.
C’erano state le margherite innocenti e pure, che scaldavano animi già quieti e distesi. Le margherite speranzose e pazienti, piegate dalle lacrime e dalla stanchezza, che si posavano su lenzuola vuote appellandosi ad un vecchio giuramento. Le margherite immacolate e fresche, che purificavano cuori corrotti dall’orrore e dal rimorso.
Centocinquantasei margherite bianche, le cui deboli corolle erano state baciate dal Sole e dalle labbra sottili di due fratelli ch’erano una sola anima, una sola Nazione.

Quella mattina era stato svegliato da un lieve solletico al naso e da un sorriso tanto affettuoso quanto raro.
E per una volta all’anno, abbracci e baci erano stati accolti di buon grado.
Avevano riso, in modo genuino e sincero.



Una volta all’anno, tutto ciò che li circonda viene cancellato.
Si rinnova una promessa eterna d’amore e d’unione, indissolubile come un matrimonio, che rimane salda in due fratelli che, a volte, preferiscono essere persone piuttosto che Nazione – ma non dimenticano, non ignorano. E resistono.
 


«Centocinquantasei» aveva risposto Romano, in un sussurro.
Un soffio di vento gli aveva scompigliato i capelli scuri, portando un messaggio di primavera e rinascita.
Un altro anno ancora.




 

Buon compleanno, Italia









La margherita è il fiore delicato della purezza e dell'innocenza, della semplicità e della modestia, ma anche dell'amore fedele e della pazienza.  Simboleggia l'innocenza giovanile, libera dai sensi di colpa, dal peccato, dalla corruzione.  Il messaggio insito nelle margherite diventa particolarmente significativo quando vengono regalate e accettate: consegna sincerità e irreprensibilità in mano di chi la riceve, ma può anche costituire una promessa di amore fedele.

   
 
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