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Autore: Tony Stark    17/03/2017    4 recensioni
David credeva di essersi liberato di lui, ma non aveva capito che lui non lo avrebbe mai lasciato. Quella Shirley non avrebbe mai avuto il suo David… non per molto almeno.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: David Hoover, Duke Macgahan, The Crooked Man
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: The Crooked Man
Personaggi: David Hoover, Duke MacGahan, the Crooked Man(L’Uomo Storto)
Avvertimenti: Major Character Death
Coppie: Shonen-ai(DavidXDuke)
Generi: Drammatico, Angst, Dark
Ambientazione: In seguito al finale della seconda partita di TCM( Ma con un piccolo cambio di trama, Duke non passa oltre ma decide di continuare a tormentare David)
Introduzione: David credeva di essersi liberato di lui, ma non aveva capito che lui non lo avrebbe mai lasciato. Quella Shirley non avrebbe mai avuto il suo David… non per molto almeno.
Note pre-storia: Entrambi i pezzi scritti in inglese(a inizio e fine storia) li ha scritti mia cugina e sono un piccolo poemetto che ha scritto sul Crooked Man(in italiano l’Uomo Storto). In fondo alla storia ci sarà la traduzione.

 
Together Forever

One day a crooked man met a strange man
who lived his same crooked life.
He looked at him with his empty, crooked eyes
and then he smiled, with his crooked, spooky smile.
He had only one crooked thought:
He and the strange crooked man
will be together forever, in their own crooked hell

(Angela M.)


Nonostante tutto, nonostante avesse perso la sua unica famiglia, nonostante sapesse che i suoi sogni erano irrealizzabili. David era felice, Shirley era tornata… e forse…
Ora avrebbe finalmente potuto vivere felice.


Il ragazzo non aveva notato lo spirito apparso dietro la ragazza.
Non aveva notato lo spirito che lo fissava con i suoi vuoti occhi neri, piegando ancora la testa in quell’innaturale angolo storto, mentre un piccolo, spaventoso e storto sorriso spuntava sul suo viso.
Solo una piccola incertezza era quello che c’era voluto per riportarlo indietro, solo una piccola incertezza, una piccola crepa nella fiducia di David. Solo quella gli bastava.


Lo spirito li guardò, con i suoi vuoti occhi neri, mentre lasciavano la stanza, senza vederlo.
Ma all’Uomo Storto importava solo di David. L’unico altro che aveva vissuto la sua stessa vita, che poteva capirlo completamente.


La ragazza lo avrebbe lasciato, l’Uomo Storto se ne sarebbe assicurato.
E quando David sarebbe scivolato nella disperazione, lui sarebbe stato lì al suo fianco con i suoi occhi vuoti e il sorriso storto.
Neanche Paul stavolta lo avrebbe salvato.
Quando se ne sarebbe reso conto, sarebbe stato già troppo tardi. Lui avrebbe avuto David fra le sue braccia.


David, gli occhi azzurri spenti, la divisa da pilota(che non aveva mai potuto indossare), il sangue rosso a macchiarla e il collo torto nel suo stesso angolo storto.


Il solo immaginarlo lo rese, quasi, felice. Il suo sorriso storto che si ampliava appena.










Non ci volle molto perché David cominciasse a vederlo di nuovo, il suo sguardo ceruleo terrorizzato che si fissava su di lui. Mentre si ripeteva che non era reale, che non era reale.


E Shirley che si spaventava sempre di più… che cercava ancora una volta di allontanarsi dal giovane, ingenuo e altruista David.


All’Uomo Storto non restava che aspettare.




Shirley li lasciò all’improvviso, una notte. Non ne poteva più delle folli farneticazioni di David. Del spettro dell’Uomo Storto che lo teneva ansioso la mattina e sveglio la notte.


Quella stessa notte, per la prima volta David gli parlò di nuovo. Non c’era rabbia nel suo tono, solo tristezza… una tristezza così profonda che bastava solo una piccola spinta perché diventasse disperazione.
<< D-Duke… Perché? >> Gli chiese << Perché mi stai facendo questo? >>


L’Uomo Storto non gli rispose, avvicinandosi d’un passo, il ragazzo che indietreggiava. Il suo sguardo che chiedeva risposte e ad ogni secondo che passava si faceva più spezzato… nessuna rabbia, solo tristezza.


<< Perché? >> gli chiese ancora una volta, il tono disperato come quello di qualcuno che spera di trovare almeno una certezza.
Il sorriso dell’Uomo Storto si fece ancora più ampio, mentre rimaneva in silenzio avvicinandosi a David.


Il ragazzo non si allontanò, lo fissò solamente. “Ti prego rispondimi” sembrava volesse dirgli, ma non disse una sola parola, interrotto da un singhiozzo ancor prima di iniziare.


David crollò in ginocchio, le spalle scosse dai singhiozzi e il viso nascosto fra le mani. L’Uomo Storto si avvicinò fino a sovrastarlo con la sua ombra.
Questo era tutto quello che l’Uomo Storto voleva, David così disperato da non potersi difendere, da non tentare neanche di difendersi, mentre lo costringeva ad alzare la testa.
Gli occhi cerulei lucidi di lacrime, ma vuoti e disperati fissi nei suoi.


L’Uomo Storto gli poggiò una mano sulla testa e con l’altra gli afferrò il mento.
David non reagiva, ancora perso nella sua disperazione. Le lacrime che scivolavano cristalline dai suoi occhi.


E l’Uomo Storto cominciò, lentamente, a piegargli la testa nel suo stesso angolo storto.
Fu solo allora, quando il dolore lo risvegliò dalla sua disperazione, che David cercò di combatterlo.
Cercò di fermarlo. Il suo corpo che prima era rimasto placido come quello di una bambola mentre iniziava, nuovamente animato dalla voglia di vivere.


Gli occhi di David erano fissi nei suoi, solo una disperata voglia di sopravvivere li animava, non c’era alcuna rabbia, solo istinto.


Ma l’Uomo Storto non si fermò e nonostante ora fosse più difficile continuò a piegare e torcere, il panico che s’impossessava di David e poi…


Snap


David smise di muoversi, i suoi occhi cerulei fissi nei suoi adesso alla stessa altezza.


L’Uomo Storto lo lasciò andare, il suo corpo scivolò all’indietro, la sua testa inclinata a quell’angolo innaturale e storto, gli occhi vuoti e un espressione di puro terrore sul viso, le lacrime gli macchiavano ancora il viso.


Il blu e l’oro della sua divisa da pilota che completavano l’immagine. Era tutto esattamente come l’aveva immaginato, meno il sangue. Ma ora che ci pensava, l’Uomo Storto si rese conto che così David sembrava perfetto, angelico quasi.










Fu neanche cinque giorni dopo che Paul si rese conto che qualcosa non andava, certo David gli aveva detto di non chiamare perché voleva avere un po’ di tempo da solo con Shirley, ma il fatto che non stesse rispondendo nemmeno ad piccolo messaggio lo preoccupava.


E poi Marion era arrivata, le lacrime agli occhi e Shirley con lei, gli occhi verdi della ragazza sembravano infestati.


<< Marion… Che succede? >>


<< E’… David… >> gli rispose


Paul sentì la sua preoccupazione salire alle stelle… un oscuro presentimento lo gelò ancor prima che lei gli spiegasse.


<< David… è morto. Si è impiccato nel suo appartamento >>


A poco servirono le parole di Marion e di Shirley, Paul era corso fuori, e poi sulla bici, solo per raggiungere l’appartamento. Voleva vederlo con i suoi occhi. Non c’avrebbe creduto… finché non lo avesse visto.


David l’aveva battuto. David aveva battuto l’Uomo Storto. David non poteva essere morto.




L’aveva raggiunto verso il tramonto. La polizia era già andata via, l’appartamento chiuso, ma lui aveva le chiavi(David gliene aveva date una copia).


L’aria gelida fu la prima cosa che lo colpì e poi un morbido singhiozzare, seguito da un sussurro ancora più morbido, un dolce mormorio.


Entrò nella sala principale(che fungeva da cucina, salotto, sala da pranzo e stanza da letto) e li vide. Seduti sul lato del letto che dava proprio verso l’ingresso.
L’Uomo Storto, il mostro, Duke, seduto di fianco a David che gli sussurrava qualcosa, mentre gli asciugava gentilmente le lacrime.
David non faceva altro che piangere, singhiozzando delle parole frammentate.


Non sembravano averlo notato.


<< Pe.. Perché…? >> singhiozzò David


L’Uomo Storto fissò quei vuoti occhi cerulei con i suoi.


<< Perché tu sei mio, David. Solo mio e non avrei permesso a nessuno di portarti via da me >> gli rispose in un morbido mormorio << Adesso staremo insieme per sempre, mio dolce, altruista e ingenuo David >>


Poi gli sussurrò qualcos’altro ma Paul non riuscì a sentirlo.


<< Q..Questo non è amore… >> sussurrò David.
<< Lo sarà, mio caro. Lo sarà >>


Sta lontano dal mio amico!” voleva urlare, ma poi vide veramente David.
Vide i suoi occhi vuoti e morti, vide la sua pelle tinta di un chiaro violetto e il suo collo piegato ad un angolo innaturale e storto proprio come quello dell’Uomo Storto al suo fianco.


Paul lasciò la stanza prima che i due si rendessero conto della sua presenza.
Adesso aveva la certezza che David fosse morto, condannato ad un eterno inferno al fianco del mostro che l’aveva ucciso.
Forse ti odia, forse gli piaci...” gli aveva detto sul tetto di quell’ospedale dopo averlo salvato dall’Uomo Storto.
Non avrebbe mai pensato che lo spirito vendicativo di quel Duke, l’Uomo Storto, si sarebbe innamorato. Non al punto tale da uccidere David pur di averlo con sé per sempre.

If you’d asked me, I thought the crooked man
was happy with his empty, crooked life.
But still, he met the other crooked man,
and he loved him at first sight.
So, I think, maybe he wasn’t so happy
after all…
But now, they will be happy
together in their crooked, twisted way.
In the end they are together forever, right?

 






















































Traduzione del poemetto del Crooked Man:
Un giorno un uomo storto incontrò un uomo strano
che viveva la sua stessa vita storta.
Lui lo guardò con i suoi vuoti e storti occhi
e poi sorrise, con il suo storto, spaventoso sorriso.
Ebbe un solo pensiero storto:
Lui e lo strano uomo storto
sarebbero stati insieme per sempre, nel loro storto inferno ...


Se mi avessi chiesto, pensavo che l'uomo storto
fosse felice con la sua vuota, vita storta.
Ma poi, ha incontrato l'altro uomo storto,
e si è innamorato a prima vista.
Quindi, penso che, forse non era così felice
dopotutto…
Ma ora, saranno felici
insieme nel loro storto e contorto modo.
D’altronde staranno insieme per sempre, no?

(Angela M.)

 
   
 
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