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Autore: Layla    17/03/2017    1 recensioni
Tamao Ishida è una delle tante schiave senza nome che lavorano come sarte per la yakuza.
La sua vita cambierà il giorno in cui deciderà di scappare e finirà per nascondersi nel pullman dei Pierce The Veil e si unirà a loro. Scoperta dall'Immigrazione verrà sposata da Jaime, per cui ha una cotta, riuscirà a farlo innamorare di lei o il loro rimarrà solo un matrimonio di facciata?
Yukari Yidashi è la merchgirl dei Pierce The Veil cotta di Vic Fuentes, ma non è detto che sia lui l'uomo che davvero ama.
Forse è una persona del suo passato che aveva considerato sempre e solo un amico.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaime Preciado, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Epilogo: la sposa giapponese

 

Tamao p.o.v.

 

È passato più di un anno da quando sono scappata dalla mia prigione e ho incontrato Jaime per la prima volta.
Non avrei mai creduto che il nostro matrimonio falso si sarebbe trasformato in uno vero e che lui si innamorasse di me, invece è successo durante il viaggio di nozze a Londra e poi a Brighton.
L’Inghilterra ci ha fatto nascere e uniti come coppia ed è stato molto divertente trascorrere la parte al mare con Yukari, Lee e gli altri Bring Me The Horizon.
Al ritorno negli Stati Uniti ho conosciuto il resto della famiglia di Jaime, ma solo suo fratello Chris mi ha accettato, gli altri pensano che lui sia impazzito.
Lui ha mantenuto la promessa che ci eravamo fatti all’inizio del nostro falso matrimonio ossia che se fosse diventato uno vero ci saremmo sposati con il rito tradizionale giapponese. E così sono di nuovo in Giappone, a Tokyo per la precisione, per celebrarlo in uno dei templi della città.
I ciliegi sono in fiore ovunque e si sono stesi come un manto rosa sulla città, è uno dei momenti più propizi per celebrare un matrimonio secondo la tradizione giapponese, per questa ragione abbiamo deciso con ampissimo anticipo la data e prenotato o avremo rischiato di non trovare posto. I matrimoni tradizionali in Giappone avvengono secondo il rito shintoista, forma religiosa locale e parte integrante della cultura giapponese.
Essi avvengono in alcuni periodi dell'anno considerati più propizi come questo e, generalmente, la cerimonia si svolge nei jin-ga, i santuari, in alcuni casi la celebrazione può avvenire anche a casa dello sposo, ma visto che Jaime è americano non è il nostro caso.
I Pierce The Veil sono venuti con noi, comprese le loro famiglie, i Preciado, i Bring Me The Horizon, gli All Time Low, i Tonigt Alive gli Sleeping with Sirens e i Falling in Reverse, le loro ragazze e i genitori di Yukari.
I signori Yidashi si sono offerti di fare le veci dei miei, così saranno Joe e Aisa ad accompagnarmi all’altare.
Adesso però è arrivato il momento di smetterla con i ricordi e tornare al presente, Yukari mi sta stritolando nel mettermi il tradizionale abito bianco e rosso, lo «shiromuku ».
“Yukari, mi stai soffocando, cazzo!
Devo arrivare viva al matrimonio!”
“Non esagerare! Non è strettissimo!
E poi lo sai che la sposa deve essere…”
“Bellissima come un fiore di sakura e blabla, lo so, ma secondo me lo stai stringendo troppo!”
Lei sbuffa, indossa già un chimono nero con fantasia di fuori azzurri e viola, qualche filo argentato e un obi bianco i capelli raccolti in un elegante chignon, i miei invece sono stati tinti di nuovo di nero e sono acconciati in modo tradizionale, con tanto di fiori, pettini e fermargli.
All’improvviso la ragazza di Oli, Alissa, fa irruzione.
“Oh! Sei bellissima!”
Mi fa un sacco di foto, anche lei indossa un chimono, abbiamo deciso che le ragazze indosseranno tutte un chimono e i ragazzi uno smoking, tranne i PTV e i genitori e Lee che saranno tutti in chimono.
“Posso metterle su instagram?”
“A fine cerimonia, Ali.
Jaime non la deve vedere.”
Lei sbuffa.
“Credi a queste superstizioni?”
“Sì, ci credo decisamente. Voglio che il matrimonio di Tamao si svolga sotto i migliori auspici.”
La brasiliana sbuffa e poco dopo un Vic disperato fa irruzione nella camera.
“Abbiamo bisogno di aiuto! Non riusciamo a metterci i chimoni!”
“Ma non c’è mio padre con voi?”
Domanda incredula Yukari.
“Sì, ma si sta occupando di Jaime e del signor Preciado, tua madre delle ragazze e della signora Preciado e noi siamo nella merda.”
Lei alza gli occhi al cielo e si lascia sfuggire un imprecazione.
“Spiego un paio di cose ad Alissa e arrivo.”
Lui se ne va e Yukari guarda l’altra ragazza.
“Ascolta, io devo aiutare quei disgraziati, potresti truccare tu, Tamao?”
“Sim.”
Le due confabulano per un po’, poi Yukari se ne va ondeggiando elegantemente sui geta, i sandali tradizionali. Alissa inizia a stendere uniformemente il bianco su tutto il mio volto e sul collo, fino a che non è soddisfatta del risultato, poi prende un dell’eyeliner e delinea i miei occhi e infine con un pennello stende il rossetto di un rosso accesso come vuole la tradizione.
L’ultimo passo è mettere lo tsunokakushi, il tipico copricapo bianco circolare che sembra un accidenti di aureola.
Mi porge uno specchio e io scruto il mio riflesso: una bellissima ragazza con un’acconciatura tradizionale nascosta dallo tsunokakushi, gli occhi brillanti truccati di nero, la pelle bianca come porcellana e la bocca rossa, sembro una bambolina.
Una sposa bella come un fiore di sakura.
“Grazie, Alissa. Hai fatto un buon lavoro.”
“Yukari mi ha dato un buon incentivo per farlo, ma come mai non possiamo venire alla cerimonia vera e propria?”
Io prendo in mano il mio ventaglio e inizio a giochinare.
“Il matrimonio giapponese è diverso da quello occidentale, è un momento molto intimo a cui possono partecipare solo i familiari, i parenti più stretti e i testimoni.
Io non ho una famiglia e la famiglia di Yukari gentilmente sostituisce la mia, nessuno dei parenti stretti di Jaime è venuto venire e Lee, Yukari, Tony e Vic sono i testimoni, Mike fa parte dei parenti stretti.”
“Capisco, spero farete un sacco di foto, sono troppo curiosa di vedere come è un matrimonio giapponese”
“Dirò a Mike di farle.”
“Va bene, grazie.”
“In ogni caso non credo che Oli avrebbe partecipato a una cerimonia religiosa, soprattutto a un matrimonio, soprattutto visto come è finito il suo.”
Alissa sospira.
“Hai ragione, ci è rimasto davvero male, ma poi ha incontrato me.”
Sorride e sembra una bambina inconsapevole che possa esistere una cosa come il chiodo scaccia chiodo, meglio non dirglielo, che sogni finché può.
Yukari ritorna nella mia camera con la gentilezza di un uragano annunciata dal rumore dei geta.
“Ho dovuto vestire tre uomini adulti! Ma dimmi tu se è possibile!”
“Beh, se è successo…”
Lei sbuffa e mi guarda.
“Ottimo, Tamao. Stai splendendo, questo matrimonio parte sotto i migliori auspici.
Adesso io e i ragazzi andiamo al tempio, i miei genitori e Mike ti accompagneranno.”
Esce di nuovo dalla stanza lasciandomi da sola con Alissa, Io mi azzardo a dare un’altra occhiata nello specchio: Yukari ha ragione sono splendida.

 
L’hotel che abbiamo scelto non è tanto lontano dal tempio, quindi il viaggio è breve.
Io sono in un taxi con i signori Yidashi e Mike, il tassista non smette un attimo di farmi i complimenti su quanto sia carina come sposa e mi augura ogni bene per il mio matrimonio.
Arrivati al torii del tempio scendiamo e paghiamo il taxi, due sacerdoti e due miko ci aspettano sorridendo, i due uomini indossano i capi tradizionali: una veste bianca, un cappello di taffettà (eboshi) e uno scettro (shaku).
Le due attendenti, ossia le "miko", sono vestite con una giacca bianca decorata da fiori e l’ hakama (cioè una specie di gonna pantalone)rossa.
Il signor Yidashi apre un ombrello tradizionale giapponese rosso e lo porge a un altro aiutante vestito di nero e così il corteo inizia. Il sacerdote più anziano in testa, quello più giovane dietro, le due miko, io tra Aisa e Joe, l’attendente con l’ombrello dietro di noi coprire me e Mike dietro di noi.
“Hai paura, piccolina?”
Mi chiede il batterista.
“Un po’, ma mi passerà. Ho desiderato così tanto questo momento.
Adesso, silenzio. Questo momento è sacro.”
Arriviamo fino alle fontane poste fuori dal tempio dove Yukari, Lee, Tony, Vic, ci aspettano. I sacerdoti e le miko entrano noi invece abbiamo un rito da compiere.
Prima di dare avvio alla celebrazione, sia la coppia che tutti i partecipanti alla cerimonia, devono compiere il rito della purificazione con l'acqua che sgorga dalle fontane poste all'ingresso di ogni tempio ed è quello che facciamo. Successivamente si riforma il corteo: i genitori di Yukari davanti a me, l’attendente e i ragazzi dietro di lui.
Essendo il matrimonio un momento molto intimo, possono parteciparvi soltanto i familiari degli sposi, i parenti più stretti e i testimoni.
Io entro nella stanza dove si terrà la cerimonia e Jaime è già lì che mi aspetta, splendido nella sua giacca nera e nell’hakama grigio a righine nere, io sorrido timidamente prima di prendere posto accanto a lui al centro della stanza davanti al sacerdote, un signore di mezza età dall’aria benevola.
I testimoni (Yukari, Lee, Tony e Vic) si dispongono dietro di noi, seguiti dagli altri parenti (dal più anziano al più giovane).
Il sacerdote si inchina all’altare e annuncia alle divinità che un matrimonio avrà luogo, poi inizia una lunga e melodiosa litania di preghiere e benedizioni.
Il mio cuore inizia a palpitare, finalmente sarò davvero la sposa di Jaime, non solo per rimanere negli Stati Uniti, ma anche davanti agli dei in cui credo.
La musica tradizionale giapponese inizia a essere suonata, il rito del san-san-kudo sta per iniziare.
Il sacerdote prende la prima tazza di sakè – ce ne sono tre sull’altare insieme a frutta, sale e riso – e ce la porge, Jaime beve i primi tre piccoli sorsi, poi il sacerdote la passa a me per far sì che io beva a mia volta.
Il sacerdote annuisce e sorride e riprende con il rito, dopo un po’ ci porge un’altra tazza più piccola e sia io che Jaime beviamo i tradizionali tre sorsi.
L’uomo riprende a salmodiare e poi ci porge l’ultima tazza, quella più piccola, io e Jaime ci guardiamo negli occhi, i suoi sono pieni d’amore. Beva attentamente gli ultimi tre sorsi e io faccio lo stesso.
“Davanti alle divinità e agi uomini questa giovane coppia è unita nel vincolo del matrimonio.
Possano le benedizioni degli dei rendere la vostra vita lunga e piena di gioia.”
Il sacerdote guarda mio marito che annuisce.
“Io, Jaime Alberto Preciado, mi impegno ad amare la qui presente Tamao Ishida, di esserle fedele, di sostenerla nella buona e nella cattiva sorte. Mi impegno solennemente a essere un uomo a cui possa affidare la sua vita senza timore che io le faccia alcun male.”
Il sacerdote annuisce e una campanella suona limpida, è il mio turno.
“Io, Tamao Ishida, mi impegno ad amare il cui presente Jaime Alberto Preciado, di essergli fedele, di sostenerlo nella buona e nella cattiva sorte e di essere per lui una fonte di sollievo. Mi impegno solennemente a essere una donna a cui lui possa affidare la sua vita senza timore che io gli faccia alcun male e a cui possa mostrare il suo lato più debole senza paura di essere tradito.”
Secondo la tradizione per suggellare il matrimonio tra i propri figli, i genitori degli sposi bevono del sakè, che va a simboleggiare non solo l’unione tra i due, ma anche tra le due famiglie. Visto che i miei non sono presenti sono i signori Yidashi a bere il sakè insieme ai Preciado.
“E con questo la famiglia Preciado e la famiglia Yidashi diventano un’unica famiglia, pronta a sostenere i neo sposi nel duro percorso del matrimonio e della vita insieme.”
Esclama il signor Yidashi.
Concluso questo rituale i presenti seguono la nuova coppia, cioè noi, verso il santuario, un luogo molto appartato dove c’è il sacrario del dio e del fuoco che arde perennemente.
Qui facciamo l'offerta agli dei: io e Jaime, tenendo in mano un ramo di pianta sempreverde, ci inchiniamo due volte, battiamo due volte le mani e ci inchiniamo nuovamente.
Offriamo quindi i rami  e tre piccoli bastoncini alla divinità Kamisana per dimostrare la sincerità delle proprie intenzioni e come offerta simbolica.
Al termine di quest'ultimo rituale, possiamo finalmente lasciare il santuario e dare inizio ai festeggiamenti.
Nel cortile troviamo il resto degli invitati che ci abbracciano e mollano pacche sulla schiena di Jaime, le ragazze invece vogliono vedere i video della cerimonia.
Io prometto di mandarglieli via whatsapp non appena avrò quello che Mike ha girato.
Il giorno più bello della mia vita sta andando benissimo.

 
Il ristorante che abbiamo scelto è uno dei migliori ristoranti italiani di Tokyo.
Lo abbiamo scelto perché non tutti amano la cucina giapponese, ma con quella italiana si va sul sicuro e poi perché serve anche specialità vegane e Oli e la ragazza dei Tonigt Alive lo apprezzeranno.
Ci dirigiamo lì, una sala è solo per noi decorata in modo tradizionale, quando arriviamo i proprietari e le cameriere fanno i complimenti a me e a Jaime, poi ci scortano al nostro tavolo.
Ce ne sono diversi e quello degli sposi, dà su un giardino giapponese, con noi siedono i signori Preciado, Chris – il fratello minore di Jaime – i signori Yidashi, Yukari e Lee.
“Non avevo mai partecipato a un matrimonio del genere, è stata davvero una bella esperienza.”
Commenta il signor Preciado.
“Sì e siete una coppia così carina! Mi ricordate me e Juan il giorno del nostro matrimonio, anche se il nostro si è svolto in una chiesa cattolica.”
Juan annuisce e poi la sua attenzione si concentra sul menù.
“Primo: riso al radicchio, lasagne e pasta ai funghi.
Secondo: arrosto, spinacino e scaloppine ai funghi.
Ho già l’acquolina in bocca.”
“Papà, tu pensi troppo al cibo.”
“Forse, ma ho fame in questo momento.”
Jaime rimane un attimo in silenzio.
“Effettivamente ho fame anche io.”
“Tale padre, tale figlio. Sono sempre affamati, preparati, Tamao.”
Mi dice ridendo la madre di Jaime.
“Sono già preparata, ho cucinato per Jaime in questo anno. Lui ha imparato ad apprezzare il cibo giapponese e io quello messicano, lo so cucinare anche un po’, ma se sia buono o no lo lascio dire a lui.”
Lui mi stringe la mano.
“Cucina bene, cucina bene ed è modesta.
Sono un uomo fortunato.”
“Puoi ben dirlo, figliolo.
Avere una moglie che sappia cucinare è una benedizione e lo è anche una autonoma finanziariamente, la tua linea di vestiti va bene, vero Tamao?”
“Meglio di quanto credessi.”
“Ottimo, ottimo.”
Il cibo arriva e mette fine a tutte le conversazioni.
Il tris di primi è particolarmente apprezzato, anche dai vegani anche se non ho idea di cosa abbiano cucinato per loro e non lo voglio sapere. Rispetto la loro decisione – sebbene non la capisca – ma non sono curiosa sulla dieta che seguono.
Oggi voglio che le persone che sono qui siano felici come lo sono io, con la mano di Jaime stretta nella mia e il suo sorrido più bello rivolto a me. Un anno fa avrei detto che era impossibile, ma la vita può davvero prendere svolte impreviste e farti i regali più belli quando meno te lo aspetti.
Arrivano anche i secondi e spariscono anche loro, devo ricordarmi di fare i complimenti al cuoco, è tutto ottimo.
Adesso c’è silenzio, tra poco verrà portata la tradizionale torta ed è il momento dei discorsi, la cosa mi mette un po’ di angoscia.
Il primo ad alzarsi è il padre di Jaime.
“Un attimo di silenzio, prego. Vorrei dire due parole su questi due sposini.
La prima volta che io e Maria abbiamo visto Tamao pensavamo fosse un’arrampicatrice sociale che aveva in qualche modo aveva circuito Jaime. Un paio di giorni dopo la mia impressione si era ribaltata, Tamao amava e ama sul serio Jaime, Jaime aveva bisogno di una piccola spinta per capire che la ricambiava e l’ha avuta.
Questi due ragazzi sono una delle coppie più carine che io abbia mai visto e sono orgoglioso di avere Tamao come nuora, perché oltre a essere una brava ragazza è stata capace di rendere mio figlio felice come non lo avevo mai visto.
Auguro loro ogni bene e una lunga vita insieme.”
Tutti applaudono e si alza il signor Yidashi.
“Sarò molto breve, perché non mi piace sprecare del tempo in parole inutili quando i fatti parlano da sé.
Guardate Tamao e Jaime e capirete perché non c’è bisogno di tante parole, insieme splendono e la sposa è il fiore di sakura più bello che io abbia mai visto, nonché il più prezioso della vita di Jaime.
Ho conosciuto Tamao un anno fa all’incirca e l’ho subito trovata una ragazza deliziosa, quando lei ha chiesto a me e Aisa di sostituire la sua famiglia mi sono sentito onorato.
Possano le benedizioni degli dei essere su loro matrimonio, non sempre sarà una strada facile da percorrere, ma insieme vi sosterrete a vicenda.
Possa la felicità abitare la vostra casa.”
Io sorrido e mi asciugo una lacrima furtiva che è scesa a tradimento, il discorso del signor Yidashi mi ha davvero toccata.
Adesso è il turno di Yukari.
“Tamao è la migliore amica, la mia prima vera migliore amica.
Non posso che essere felice per lei in questo giorno e ringraziarla perché se lei non mo avesse fatto notare certe cose e detto certe parole a quest’ora non sarei con Lee, non sarei così felice.
Grazie, Tamao e che il tuo matrimonio sia felice, perché te lo meriti visto che sei una persona speciale.
Non è da tutti riuscire a rialzarsi e splendere dopo tutto quello che ti è successo.”
“Grazie a te, Yukari.”
Dico sottovoce, senza di lei i Pierce The Veil non mi avrebbero mai preso con loro e non avrei mai incontrato Jaime.
Ora è il turno di Vic.
“Non credo di avere molto da dire, conosco Jaime da molto tempo. Insieme abbiamo dato inizio a una band famosa e condiviso molte avventure.
Ho sempre saputo che Tamao era quella giusta per lui, sono felice che l’abbia capito anche lui.
Che il vostro sia un matrimonio felice e non abbiate fretta di rendermi davvero lo zio saggio della compagnia.”
Ridiamo tutti, poi si alza Tony.
“Anche io, come Vic, conosco Jaime da un sacco di temo, persino da prima che i Pierce The Veil si formassero. L’ho visto scivolare lentamente nella routine con la sua ex senza fare nulla, perché non sapevo come intervenire.
Grazie al cielo abbiamo incontrato Tamao e Jaime è rifiorito, come Vic ho sempre saputo che Tamao è quella giusta per lui e quindi auguro loro ogni bene.
Tante buone cose.”
l’ultimo ad alzarsi è Oli e onestamente non me lo aspettavo, guardo Jaime un po’ preoccupata, ma lui mi fa cenno di stare tranquilla.
“Allora… La prima  volta che ho visto Tamao non mi è piaciuta, mi sembrava una che volesse controllare Jaime, un’arrampicatrice sociale travestita da suora interessata solo al suo patrimonio.
Immagino di non essere piaciuto nemmeno a Tamao, perché quando voglio so essere davvero stronzo, vi chiederete perché sono qui.
La risposta è semplice, ho cambiato idea su Tamao. Questo anno non è stato facile per me, ho divorziato da Hannah, sono stato accusato di essere un violento, uno che picchia le donne, un mio caro amico è morto di cancro e ho avuto una laringite che mi ha impedito di sfogarmi cantando e Jaime e Tamao mi sono stati accanto come veri amici. Lei ha completamente dimenticato come l’avevo trattata e mi ha dato il suo supporto.
Dopo quello che è successo con Hannah non credo più molto nel matrimonio, ma auguro a queste due splendide persone il meglio che la vita possa loro riservare.
I discorsi sono finiti, potete tagliare la torta.”
Oli ha perfettamente ragione, è arrivato il momento di compiere il rito conclusivo del pranzo di nozze. La torta viene portata, in cima c’è una statua che rappresenta me e Jaime.
Ci viene dato in mano un coltello e con quello tagliamo insieme la prima fetta di torta, i camerieri tagliano quelle per il resto degli invitati.
Noi torniamo al nostro tavolo e quando tutti sono stati serviti iniziamo a mangiare, la torta è molto buona, il ripieno alla crema è delizioso.
Finito anche quello Oli e Jordan ci guidano in una stanza dove si può ballare e che abbiamo prenotato.
“Abbiamo scelto noi la playlist, preparatevi a muovere il culo.”
“Certo, Fish. Ti sembra facile muovere il culo con un chimono addosso?
Essere padre non ti ha reso più saggio!”
Lo rimbecca scherzosamente Yukari.
“A proposito, dov’è Elliot?”
“Emma lo ha portato in hotel ed è con lui.”
“Mi sarebbe piaciuto salutarla.”
Commento io.
“Oh, la saluterai domani.”
“Già.”
Entriamo nella stanza, Oli e Jordan corrono alla console e non appena sono entrati tutti gli invitati partono le note di “Strunk” dei Die Antwoord.
Jaime mi prende per mano e iniziamo a ballare.
“Forse è superfluo dirtelo dopo questa giornata, ma ti amo, Tamao.”
“Non è mai superfluo dirlo, grazie per avermi dato un matrimonio tradizionale giapponese, ti amo, Jaime.”
Ci baciamo.
La vita è una danza, una festa in cui tragedia e commedia si mescolano e che ti fa desiderare di essere morto a volte, ma ciò che la rende ancora meritevole di essere vissuta è la presenza delle persone che ami.
Adesso sono tutte qui e io sono pronta a ballare questa danza con loro, ci saranno ancora momenti brutti, ma ora so di poterli superare.
Che la mia vita abbia inizio e che non finisca tanto presto, voglio continuare a ballare con Jaime fino al giorno della mia morte e anche sul mio letto di morte vedrò lui.
Sia dato avvio alle danze, io non vedo l’ora di ballare e di vivere la mia vita al massimo insieme a lui.
Ci sorridiamo e so che adesso nulla potrà separarci.
La sposa giapponese ha trovato la sua pace nello sposo messicano.

 

Angolo di Layla.

Ringrazio Nico_Ackerman per avere seguito questa storia dall'inizio alla fine. Spero che questo finale ti piaccia.

   
 
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