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Autore: Frafra9    18/03/2017    3 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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11 settembre 
 
Oggi è il gran giorno. Mi sposo! Ed io non ho occhio tutta la notte, nonostante che nel letto con me Will dormiva beato e Jaco, il mio fidato peluche fossero presenti, mancava Jacob e la famiglia era al completo.
 
‘Bip! Bip!’
 
Il suono del cellulare mi annuncia che è arrivato un messaggio. È di Jacob.
 
Principessa buon compleanno! Non vedo l'ora di vedervi e stringervi a me. Kuk Laule

Tuo Jacob
 
Sorrido mentre leggo il messaggio di Jacob sul cellulare. 
Gli rispondo da seduta sul letto con Will tra le gambe che cerca di prendere il telefonino.
 
Grazie mio lupacchiotto. Anche Will ed io non vediamo l'ora di abbracciarti. Ci manchi. Kuk Laule.
Tua Nessie Tuo Will.

 
Invio il messaggio.
 
Idea! Di me può sentirne la mancanza per altre ore, ma di lui no.
 
< Will sai cosa facciamo ora? Mandiamo un bel selfie a papà > gli dico e per risposta batte le mani sorridendo. Sistemo alla meglio Will tra le mie gambe e scatto la foto. Ovviamente io non mi son fatta vedere, non per via della tradizione, ma perché non sono presentabile.
 
Sembro un mostro!
 
Invio.
 
Per non farti sentire la mia mancanza, papà eccomi qui. La mamma oggi è timida.
 
Willard 
 
La sua risposta non tarda ad arrivare.
 
Sei bellissimo cucciolo. Dì alla mamma che poteva mettersi nel selfie con te.
 
 
Sorrido e rispondo.
 
La tradizione vuole che lo sposo non debba vedere la sposa prima delle nozze. E poi sono un mostro! Ora do il latte a Will e poi, provo a riposarmi un po'.Kuk Laule
 
 
Non mi risponde al messaggio. 
 
< Adesso tesoro mio, facciamo colazione e vai a giocare con il nonno > dico a mio figlio mentre mi scopro un seno per poterlo allattare. Ha fame e per velocizzare l'arrivo del latte, con le manine cerca di tirar via la stoffa che mi copre il petto. Sorrido. 
 
Tutto suo padre!
 
< Tanti auguri! > dicono insieme i miei genitori.
< Grazie. Pensavo che non mi sarei agitata e invece... non ho chiuso occhio al pensiero di oggi. Solo lui ha dormito > dico.
< Abbiamo notato. Tranquilla sarai comunque bellissima > mi dice papà.
< Lei è sempre bella, Edward > interviene mamma. 
< La cerimonia è alle diciotto, quindi ho pensato di andare di là verso le quindici... voglio provare a rilassarmi un po' e con le zie, non credo di riuscirci > dico. I miei sono d'accordo. Dai Cullen, tra le zie e gli invitati rischio di diventare nevrotica. Will va con i nonni. Io telefono a Jacob.
 
Ho  bisogno di sentirlo per tranquillizzarmi.
 
< Nessie, è successo qualcosa a... > dice non appena risponde. 
< Jake, Will sta bene. Avevo bisogno di sentirti > dico non lasciandolo finire di parlare.
< Agitata per dopo? > mi domanda mentre lo sento mangiare.
< Sì, non ho chiuso occhio a differenza di tuo figlio... comunque ti ho chiamato per dirti che mi metto un po' a riposare e se serve qualcosa chiama mia madre > gli dico.
< Me lo hai detto nel messaggio che avresti riposato. Non ti ho rispondo perché stavi per allattare Will. Adesso riposa e dai un bacio a Will > - mi dice e aggiunge - < Mi mancate >
< Anche tu ci manchi > gli rispondo. Chiusa la telefonata, tolgo il volume al cellulare e lo metto in carica. Fatto questo, abbraccio Jaco e provo a dormire. 
 
Jaco oggi nemmeno tu riesci a tranquillizzarmi eh?!
 
Mi guardo il mio peluche, che stanotte resterà qui a casa a vegliare su Willard, mentre il papà ed io, staremo consumando la nostra prima notte da sposati.
Mi sono rigirata troppe volte nel letto per cercare una posizione comoda, e potermi rilassare, ma niente. Così alla fine mi alzo e per scaricare la tensione, sistemo la mia stanza. Che poi non c'è molto da mettere in ordine. C'è giusto da rifare il mio letto e togliere alcune cose di Will. Nulla di più. Finito di sistemare, scendo in cucina a fare colazione. 
< Pensavo che dormissi > mi dice mamma non appena mi vede.
< Non ci riesco. Willard? > le domando guardandomi attorno.
< È andato con il nonno, nell'altra casa > mi dice mentre mi mette in una tazza una tisana rilassante. La ringrazio e bevo. 
< Il giorno del tuo matrimonio, avevi paura? > le domando mentre finisco di bere la mia tisana.
< Mi chiedi se avevo paura? Sì, l'avevo e anche tanta. Come ben sai, ero umana e giovane. E avevo paura, che sposandomi giovane e per giunta appena finita la scuola, la gente pensasse che fossi incinta. Avevo paura di inciampare nel vestito e farmi male, ma soprattutto avevo paura che i Volturi arrivassero al matrimonio. Di una cosa però, non avevo né dubbi, né incertezze, l'amore per tuo padre e il poter condividere con lui il resto della mia vita, erano le uniche ragioni importanti per me. Vedere poi tuo padre emozionato, davanti all’altare... esisteva solo lui, tutto il resto era scomparso > mi risponde. Nel ricordare il suo matrimonio, i suoi occhi s’illuminano. Questo è l'amore.
< Dell'amore che provo per Jacob, ne sono sicura al mille per cento. Ho solo paura di sbagliare qualcosa... > le dico. 
< Non sbaglierai niente. Sarà tutto perfetto, fidati > mi dice rassicurandomi. 
Dalla mia stanza prendo alcune cose di Will, più Jaco, perché sono convinta che stanotte non dormirà nel mio ex lettino qui in casa dei miei. E andiamo di là per prepararmi.
 
Arrivate a casa Cullen, un coro di “Auguri” da parte di tutti i clan vampiri, mi accoglie festoso. Con gli occhi cerco mio figlio, che ovviamente non riesco a vedere e penso che stia dormendo.
< Nessie, siamo qui in veranda > mi dice papà. Li raggiungo e vedo lo zio Ben far la sua magia con gli elementi e Will ride come un matto, in braccio a mio padre.
< Ti diverti, amore di mamma > - gli dico dandogli un bacino sulla fronte - < Ciao Ben. Fatto buon viaggio? > 
< Ciao Nessie, tuo figlio è stupendo! Sempre sorridente. Il viaggio è stato discreto, ma nell'insieme, non è stato male > mi risponde. 
 
L'ora si avvicina, io e mio figlio, dobbiamo prepararci. Mentre le zie sono in camera con me, per darmi un aiuto nel vestire. Mamma pensa a Will. 
 
Dopo una doccia, zia Alice mi trucca leggermente il viso giusto per dare colore alla mia pelle troppo chiara, zia Rose pensa ai miei capelli, che con suo disappunto li lascio sciolti e mossi.
< A Jacob piacciono liberi > le ripeto per l'ennesima volta.
< Ok, non insisterò più > mi dice pettinandomi i capelli. 
Ecco la volta del vestito. Un semplice abito di seta bianca, lungo fino ai piedi. La gonna è impreziosita da semplici ricami in oro. Le spalle restano scoperte. 
Bussano alla porta. Sono i miei che entrano in stanza.
< Nessie, sei stupenda! > esclama mamma appena mi vede. Se potesse, giuro che scoppierebbe a piangere. L'espressione del suo viso è quella.
< Sei bellissima. Lo sei sempre stata, ma oggi, lo sei ancora di più > mi dice papà.
< Grazie > dico emozionata abbracciandoli insieme. 
< Non siamo qui solo per dirti quanto sei bella, ma siamo qui per regalarti una cosa > dice papà.
< È tradizione che la sposa riceva qualcosa di regalato > mi dice mamma aprendo una scatola piatta. Dentro c'è una coroncina di quelle che prendono tutta la testa, con un piccolo pendente a forma di goccia blu. 
< È bellissima! > dico meravigliata. Papà la prende e la posa sulla mia testa. 
< Adesso un qualcosa di prestato > esclama zia Rose. Si avvicina al suo armadio e tira fuori una scatola contenente delle semplici scarpe bianche da sposa. Le sue. 
< Grazie zia > le dico abbracciandola e indossando le scarpe che appena arrivo a First Beach, le tolgo. Tradizione Quileute, è sposarsi scalzi.
< Manca qualcosa di vecchio... > - dico aprendo il cofanetto che mi ero portata da casa. - < Plus que ma propre vie > prendo la collana con il ciondolo, per l'occasione l'ho portato a lucidare.
Sono pronta. Possiamo andare. 
 
Scendo le scale a braccetto con mio padre, teso tanto da sembrare una statua.
< Edward rilassato, è soltanto tua figlia che si sposa non tu > gli dice zio Jasper. Tutti i presenti ridono, tranne lui.
< Spiritoso < gli risponde. 
In braccio a nonna Esme, c'è Will sta giocando con i suoi capelli, appena mi vede lì lascia stare e allunga le braccia per venire da me. Io vedendolo, salto gli ultimi gradini e corro a prenderlo in braccio. Gli bacio la fronte.
< Come siamo belli, amore mio > -gli dico prendendolo tra le mie braccia. Indossa una camicetta bianca sotto a una salopette beige e le scarpe, bianche e beige. Osservando la camicetta, sulla destra altezza di un taschino c'è ricamato il simbolo dei Quileute, il tatuaggio che Jake, e i lupi hanno al braccio - < Andiamo da papà >
Sto per salire sulla Mercedes di nonno Carlisle, quando Betty la compagna di Nahuel mi chiede del bouquet. Rispondo che non l'ho voluto perché secondo la tradizione Quileute, la sposa non lo aveva.
 
Arrivati a First Beach, dove mezza riserva è già lì.
Prima di scendere dall'auto, mi tolgo le scarpe e le consegno a mamma, do un bacino a mio figlio, saluto chi si avvicina per farmi gli auguri e appena parte la marcia nuziale dei Quileute, con mio padre mi avvio verso l'altare. L'altare è un semplice palco con sopra un piccolo tavolo e poggiati degli oggetti, situato sulla riva del mare. In piedi ad aspettare il mio arrivo c'è lui, il mio Jacob. Vestito, in modo semplice, un pantalone beige e una camicia bianca. A piedi nudi. E come da tradizione sulla testa porta il copricapo indiano. Mi guarda emozionato e sorride. 
 
Nei suoi occhi leggo la mia stessa emozione.
 
< L'affido a te > gli dice papà a Jacob, posando la mia mano su quella del mio sposo.
< Sempre > gli risponde lui e guarda me.
Billy dall'altro capo del tavolo ci sorride felice.
< Benvenuti a questo matrimonio di due amanti > - inizia a dire Billy con la sua voce seria e calma. Tutti gli invitati, se prima bisbigliavano tra di loro, di colpo si zittiscono - < La tribù dei Quileute, ha sempre creduto nell'amore e nella famiglia. Perché le ritiene virtù fondamentali nella vita dell'uomo. E pertanto, celebrava il matrimonio, con un rito semplice, perché per lui l'amore è semplice. Con il trascorrere del tempo, tutto è cambiato, anche l'amore, preferendo così di stare al passo con i tempi. Oggi però, riprendiamo, grazie a questi due ragazzi, la tradizione del sacro rito del matrimonio Quileute > - fa una pausa, dove Jake ed io ci guardiamo negli occhi e sorridiamo - < Jacob Black, accetti di far entrare nella tua famiglia, Renesmee Carlie Cullen? > 
< Sì, accetto di accoglierla nella mia vita e nella mia famiglia. Accetto di esserle fedele, onesto e dirle sempre la verità > - dice Jacob mentre dal tavolo prende una piuma indiana e me la sistema tra i capelli - < Renesmee, da quando i miei occhi hanno incontrato i tuoi... ho capito che un giorno ti avrei portato all'altare > mi da’ una leggera carezza sulla guancia.
< Renesmee Carlie Cullen, accetti di entrare a far parte della famiglia di Jacob Black? > mi domanda Billy. 
< Sì, accetto di far parte della sua vita e della sua famiglia. Accetto di prendermi cura di lui e dei figli che verranno. Accetto di sostenerlo in ogni sua decisione > - dico a Jacob prendendo dal tavolo una spiga di grano e posarla nel taschino della sua camicia - < Jacob, da quando ti ho incontrato, ho capito che la mia vita è tua >
< Con il potere di Taha Aki, vi presento i signori Black > annuncia Billy. 
< Kuk Laule > sussurriamo insieme Jake ed io per poi unire le nostre labbra in un dolce bacio. 
Gli invitati applaudono e qualcuno ride... 
< Signori Black, non vorrei disturbarvi, ma... gli anelli > ci interrompe mamma con Willard nel passeggino che tiene la scatolina di velluto blu contenente le fedi.
Jacob, si china verso Will per prendere la scatolina, stando ben attento a non farsi tirare il copricapo, che Will ha prontamente adocchiato e vuole prenderlo. 
Apre la scatola, prende il mio anello di oro bianco intrecciato a quello giallo, con scritto “J & R 09/11/19” lo bacia, prende la mia mano sinistra e lo infila al dito anulare. Stessa cosa faccio io, prendo l'anello, lo bacio, gli prendo la mano sinistra e lo infilo al suo dito anulare.
Nel rito Quileute, non esiste lo scambio delle fedi com’è usanza nel matrimonio Cattolico. Nella loro tradizione, gli sposi si scambiano soltanto una piuma come simbolo di verità e onestà da parte dell’uomo, e una spiga di grano che simboleggia fertilità e prosperità da parte della donna.
 
Salutiamo, ringraziamo per l'ennesima volta gli invitati, per gli auguri invitandoli ad avviarsi verso la grande casa Cullen luogo del ricevimento, mentre con tutta la famiglia Black, mi reco al cimitero da Sarah, la defunta moglie di Billy e madre di mio marito e delle mie cognate.
 
< Ciao Sarah, anche nostro figlio si è sposato > dice Billy davanti alla tomba della defunta moglie. Le gemelle e Jacob si abbracciano con Billy. Solomon, Paul, io e i nostri figli restiamo in disparte fino a quando Billy non ci dice di avvicinarci. Mi stringo a mio marito, tenendo Will tra le braccia. Jake, con una mano mi cinge la vita e con l'altra accarezza nostro figlio. 
< Sarah, lei è tua nonna. La mia mamma > dice Rebecca alla figlia. Quelle poche volte che è riuscita a venire qui a trovare suo padre, la bambina non l’ha mai portata qua perché appunto troppo piccola.
< Ciao nonna > la saluta muovendo anche la manina. Anche Joshua saluta la nonna. Willard, è ancora piccolo, quindi non fa nulla, osserva la scena. Billy, commosso si asciuga gli occhi.
< Sarà meglio andare, o ci daranno per dispersi > dice Billy.
 
Davanti casa Cullen, il resto dei Black entra, mentre Jake ed io aspettiamo qualche minuto. 
< Adesso, posso veramente dirti maritino mio > gli dico sorridendo e stringo la sua mano nella mia.
< Mogliettina mia, abituati a essere chiamata signora Black > mi dice ricambiando il sorriso e la stretta di mano. 
< Ci proverò, signor Black > dico e lo bacio. Da dietro Will si lamenta. 
< Ok non bacio più la mamma davanti a te > - dice Jake alzando le mani. A me, scappa da ridere - < Sarà meglio entrare > faccio di si con la testa. 
 
Jacob ed io ci teniamo sotto braccio, spingiamo con una mano il passeggino con Willard dentro, facciamo il nostro ingresso tra applausi, fischi e < W gli sposi! >
 
Musica, balli, giro degli sposi ai tavoli, cibo a volontà, scherzi e risate a non finire. Insomma la festa procede bene, fino a quando un cameriere non arriva con la torta nuziale bianca, con rose bianche e rosse che scendono da un lato a girare su tutti e cinque i piani.
< A noi > dico a mio marito, mentre tagliamo la torta.
< Discorso > grida Nahuel seguito a ruota da Garret e da tutti gli invitati. 
< Non c'è bisogno di fare un discorso lungo e complesso per dire, quello che tutti voi, qui già sapete. Amo Jacob. L'ho sempre amato, fin da quando non sapevo chi fosse. Permettetemi di ringraziare la mia famiglia per avermi cresciuto e fatta diventare quello che sono ora. Perché senza di loro, io non sarei qui. Un grazie di cuore va a Billy, Rachel, Rebecca e a tutti i ragazzi della riserva, per avermi accolto tra di voi. Un ultimo, ma non ultimo grazie va a lui, l'uomo che mi è accanto, che mi ha sempre sostenuto. Se sono triste, lui mi fa ridere. Se sto cadendo, lui mi prende e non mi fa cadere. Se sono stanca, lui è il mio bastone pronto a sorreggermi. Se sono debole, lui è la mia forza. Jacob grazie per tutte le volte che ci sei stato, ci sei e sempre ci sarai. Grazie per avermi reso mamma e ora anche tua moglie. Ti amo > finisco il mio discorso scambiandomi un bacio pieno di amore, felicità e gratitudine verso di lui.
< Tocca a me fare il discorso, vero? > - mi domanda, a voce bassa, Jake. Annuisco - < Renesmee, è entrata nella mia vita, come un fulmine a ciel sereno. Lei, se ne stava seduta sul divano di casa Cullen, mi ha sorriso, non appena i nostri occhi si sono incrociati. Nel guardare questi occhi color del cioccolato al latte, ho visto tutta la mia accanto a lei. Per me, non esiste vita senza di lei. Mi ha reso non solo padre e, oggi marito, ma l'uomo più felice della terra. Ti amo Renesmee > finisce il suo discorso e, mi bacia. Un bacio colmo di amore, devozione e gratitudine.
 
Dopo aver mangiato la torta, fatto il brindisi, scartato i regali e ballato ancora, la festa giunge termine. I primi, a lasciare la festa siamo proprio Jake ed io.
< Mamma nella borsa, c’è tutto il necessario per cambiarlo. Dopo il latte, se si addormenta, mi raccomando non deve dormire in braccio, ma lo rimettete nel lettino > ripeto per l'ennesima volta cosa mia madre, può fare o no con il nipote.
< Nessie, lo hai ripetuto mille volte > - mi dice mio marito, cercando di portarmi verso la macchina - < Bells, farà quello che hai detto, tranquilla >
< Ha ragione Jacob, tranquilla. Will starà benissimo > mi risponde mia madre. 
< Va bene > - dico mentre mi chino sul passeggino di Will e gli lascio un bacio sulla fronte - < Mamma e papà, tornano presto. Tu, fai il bravo >
 
Saliamo in auto, cinture allacciate, motore acceso e via verso la nostra meta Port Angeles.
 
*Note Autore*
 
Eccoci penultimo capitolo, il matrimonio. Inizio con il dire che la cerimonia in parte è inventata, poiché su internet, non ho trovato molte informazioni a riguardo. Sul rito del matrimonio Quileute, non ho trovato nulla, mentre in diversi siti parlavano in linea generale di com’era il matrimonio per alcune tribù dei Nativi Americani. Sui tanti che ho trovato, ce n’è stato uno che mi ha colpito particolarmente, ma che per una ragione di “invitati” non ho potuto fare.
Il rito consisteva che la coppia doveva avvicinarsi a un fuoco. Allo stesso tempo, i loro familiari e i loro amici circondano la coppia e si tenevano per la mano, formando un cerchio intorno agli sposi. Lo sposo faceva il primo passo e recitava un voto. Poi era il turno della sposa a dare il suo voto. Facevano sette passi ogni volta che recitano un nuovo voto. In alcuni casi, la sposa poteva dare allo sposo una spiga di grano. Il grano simboleggiava la fertilità e la prosperità. Mentre lo sposo poteva dare alla sua sposa una piuma, che rappresentava l’onestà e la verità.
Ora per la ragione di tempi cambiati e soprattutto invitati, perché tra essi c’erano persone estranee al loro mondo, ho dovuto non solo cambiare il rito, ma anche l’abbigliamento (che nessun sito descrive) e quindi ho fatto indossare a Jacob, una camicia. L’idea del copricapo indiano ci stava bene. Quello che però, non ho inventato è stato lo scambio della piuma indiana e della spiga di grano. Non poteva mancare un piccolo pezzo con Sarah Black.
Al prossimo e ultimo capitolo prima dell’epilogo e vi annuncio che “La prima notte”, sarà un pochino pervy.
Frafra
   
 
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