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Autore: kohay90    19/03/2017    0 recensioni
“Kagami… tu mi piaci!”
La sua reazione?
Ovviamente era stupito ma quello che non mi aspettavo era che mi rispondesse.
“Anche tu…”
Quella risposta mi rese molto felice, anche perché avevo paura che potesse rifiutarmi e quindi perdere anche la sua amicizia....
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti XDD, eccomi qui con una nuova aokaga spero vi piaccia, grazie a tutti è buona lettura.




Ogni sogno nasce laggiù, dove i tuoi occhi brillano.




Kagami e io stiamo insieme, almeno cosi dovrebbe essere. 
Dico “dovrebbe essere” perché anche se stiamo insieme, l’atteggiamento di questo ragazzo non è cambiato affatto. 
Anche se, quando ho voglia di baciarlo accetta di buon grado e anche se lui mi permette di chiudere la distanza che c’è fra di noi, lui non è cambiato affatto.
In origine non potevo più sopportare il fatto di essere solo amici-rivali, quell’idea mi infastidiva, cosi per disperazione due settimane fa mi decisi a confessargli i miei sentimenti.
“Kagami… tu mi piaci!” 
La sua reazione? 
Ovviamente era stupito ma quello che non mi aspettavo era che mi rispondesse.
“Anche tu…” 
Quella risposta mi rese molto felice, anche perché avevo paura che potesse rifiutarmi e quindi perdere anche la sua amicizia. 
In effetti penso che entrambi siamo innamorati però, mai una volta, una sola volta mi ha detto…  
“Mi piaci.”
Da un po’ di tempo ho iniziato ha pensare, “Davvero io piaccio a questo ragazzo? Ho lo fa soltanto per farmi piacere?” in effetti sembra un duro ma in realtà è un ragazzo troppo buono, e magari mi ha accettato solo per non darmi un dispiacere.
“Kagami…” lo chiamo con l’intento di catturare la sua attenzione, egli stacca gli occhi dalla televisione e mi osserva stupito.
“Cosa?” 
Il quel momento avvicino la mia mano alla sua perché, ho bisogno di sentire un contatto con lui prima di chiedergli se veramente gli piaccio o meno ma, non riesco a parlare.
Le parole mi muoiono in gola mentre allontano la mia mano dalla sua.
“Niente…” 
Mi chiedo perché… 
Anche se stiamo insieme, io mi sento cosi male. È un boccone amaro da ingoiare.
Dopo qualche ora…
“Aomine! Oggi preparo lo stufato.”
“Per me va bene… huh…?” alzo gli occhi è quel che vedo mi lascia stupito, “Hai preso un nuovo grembiule?” gli chiedo osservando il suo grembiule blu che indossa.
“Si. Quello rosso era vecchio ormai cosi ne ho preso uno nuovo, mi sorprende che tu l‘abbia notato.”
Il giorno dopo appena entrai in casa sua trovai sul tavolo una tazza colma di cioccolata calda. “Ma… questa tazza?” non che mi sorprese la tazza ma il colore blu di essa.
“Carina non è vero? L‘ho vista in un negozio mentre tornavo a casa.”
E un paio di giorni più tardi. 
“Ehi, Kagami, hai sempre avuto questo asciugamano blu?” gli chiesi osservandolo. 
Semplicemente lui mi rispose. “No. Ma non ne hai mai abbastanza, cosi l‘ho presa.”
Cos’è questo? 
Di solito queste cose non catturano la mia attenzione ma guardandomi intorno, ogni cosa, dagli spazzolini alle posate, dalle tovaglie ai cuscini e dalle tende agli asciugamani, ogni cosa è di un unico colore.
“Kagami…”
“Cosa?” 
Potrebbe essere solo la mia immaginazione e se sto sbagliando va bene comunque. 
“Quando sono entrato in casa tua ho pensato… che in questa stanza c‘è troppo blu non credi?” mi volto è quello che vedo mi lascia a dir poco senza parole, sembra quasi che io l’abbia colto in flagrante, il suo viso diventa rosso come un pomodoro per l’imbarazzo.
Questo mi lascia ancora più scioccato.
“A… A… A… Aomine,” balbetta. “ che cosa vuoi per cena? Oggi ti lascio decidere quello che vuoi.” 
In quel momento anche il mio viso si tinge di rosso. “Po… pollo fritto…”    
“Certo, lascia fare a me.” si volta dandomi le spalle con l’intento di nascondere il suo viso arrossato.
Rimango ad osservarlo mentre il mio cuore batte furioso nel mio petto. 
Che cos’è questo? Potrebbe essere che questo è il tuo modo di dirmi che per te sono davvero importante? Che mi ami molto? 
Una volta Tetsu mi disse che tu eri solito mostrare il tuo affetto non attraverso le parole ma, attraverso dei semplici gesti.
Sorrido quasi malinconico, questo è cattivo da parte tua.
È davvero troppo doloroso, ma allo stesso tempo mi rende tanto, tanto felice Bakagami.
 




  
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