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Autore: musa07    19/03/2017    3 recensioni
" - Ci siamo rincontrati, quindi per festeggiare puoi chiedermi qualsiasi cosa. –
Sousuke avrebbe pietosamente raccontato una bugia a se stesso se non avesse ammesso dentro di sé che a quella scommessa, lui, ci aveva pensato giorno dopo giorno. In particolar modo quando Rin era partito per l’Australia e molto presto aveva smesso di dar notizie di sé.
Così come avrebbe mentito a se stesso se non avesse riconosciuto che quella promessa era balzata nuovamente in cima ai suoi pensieri quando si erano rivisti, lì, alla Samezuka.
Ed ora … ed ora Rin se n’era uscito con quella frase …
… Ci siamo rincontrati, quindi per festeggiare puoi chiedermi qualsiasi cosa …"
Perchè certe notizie, di certi film, ti fanno fangirlare come se non ci fosse un domani
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alla notizia dell'imminente uscita di ben tre - TRE! - 
film su 'sti ragazzuoli, 
scartabellando nella mia cartella della fic su FREE! trovo questa os 
che non aveva visto la luce qui su EFP, 
e quindi: et voilà.
Non serve, vero, che vi faccia mente locale 
in merito a qual è il momento al quale si riferisce,
perchè abbiamo di sicuro tutte urlettato a quella scena, sperando ...



 
“Se non scommetti, non vinci”
 


- Ci siamo rincontrati, quindi per festeggiare puoi chiedermi qualsiasi cosa. –
 
Sousuke avrebbe pietosamente raccontato una bugia a se stesso se non avesse ammesso dentro di sé che a quella scommessa, lui, ci aveva pensato giorno dopo giorno. In particolar modo quando Rin era partito per l’Australia e molto presto aveva smesso di dar notizie di sé.
Così come avrebbe mentito a se stesso se non avesse riconosciuto che quella promessa era balzata nuovamente in cima ai suoi pensieri quando si erano rivisti, lì, alla Samezuka.
Ed ora … ed ora Rin se n’era uscito con quella frase …
 
… Ci siamo rincontrati, quindi per festeggiare puoi chiedermi qualsiasi cosa …
 
Ci aveva anche provato, Sousuke, a tergiversare, proponendo cose assurde come il cambio di letto o metà della lattina di soda; perché era solo una la cosa che Sou voleva disperatamente al di sopra delle altre, ma non avrebbe mai osato chiederla …
- Vuoi prenderla seriamente? – l’aveva rimproverato Rin, avvicinando il volto al suo. Troppo! Troppo vicino. Era una distanza che non andava bene, perché era maledettamente vicina. Pericolosamente. Perché lui poteva sentire le solite ciocche rosse dispettose dell’amico solleticargli il volto. Perché sentiva i loro respiri mescolarsi. Perché Rin avrebbe potuto sentire come il suo cuore aveva iniziato a galoppargli in petto, rischiando di sfondargli la cassa toracica. Perché si stavano fissando negli occhi e Sousuke non avrebbe mai permesso all’altro di slegarsi da quell’incatenamento. Era la sua maniera di comunicargli quello provava per lui.
Com’era possibile che Rin non capisse i suoi sentimenti? Com’era possibile che non vedesse il luccicare fiero ed appassionato nei suoi occhi quando lo fissava? Quando parlavano? Quegli sguardi intensi valevano più di mille parole …
Sousuke dovette dar fondo a tutto il suo autocontrollo per impedire alle sue dita di allungarsi verso il volto dell’amico ed annullare la già breve distanza tra le loro labbra. Così come dovette sfoderare la sua faccia di bronzo delle migliori con sorrisetto sghembo correlato per uscirsene con uno scherzoso: - Beh, allora dammi tempo per pensarci. –
Ma Rin non aveva riso con lui. Oh no, proprio per niente. Non aveva neanche accennato un sorriso, tanto che Sousuke smorzò la risata e si perse nuovamente ad incatenarlo nei suoi occhi turchesi.
- No Sou: non ti do tempo per pensarci. Adesso. – gli aveva sibilato Rin terribilmente serio, sfiorandogli le labbra con il respiro attirandolo ulteriormente a sé strattonandolo per la camicia.
 – Chiedimi tutto quello che vuoi ed io te la darò. Ma adesso. –
Aveva sgranato gli occhi color del mare più limpido e cristallino, incredulo. Possibile che?, si chiese interdetto.
Sou non avrebbe mai osato chiedere, ma prendere sì. Era nel suo carattere.
Incurante del fatto che fossero allo scoperto, in un luogo pubblico, che fossero solamente le cinque del pomeriggio e il sole fosse ancora alto nel cielo cosicché chiunque avrebbe potuto vederli, Sousuke finalmente accontentò il suo desiderio di prendere il volto di Rin tra le mani per poterlo avvicinare ulteriormente a sé. Non incontrò nessuna resistenza da parte dell’altro. Addirittura il novello Capitano socchiuse gli occhi, avendo compreso perfettamente le sue intenzioni e non negandosi a lui, ma donandovisi.
Si donarono entrambi in quel bacio che entrambi avevano conservato l’uno per l’altro.
Rin mai avrebbe pensato che i palmi delle mani di Sousuke, del suo Sou, fossero così bollenti sulle sue guance, che il cuore gli avrebbe preso a martellare così furiosamente in perfetto sincrono con quello dell’altro, che le labbra di quello che aveva smesso di considerare semplicemente come il suo miglior amico da tempo, fossero così maledettamente morbide. Le sue braccia si mossero da sole e circondarono la schiena di Sousuke dopo esser scivolate giù per le spalle. Lo sentì sospirare e stringerlo ancora più a lui. Facendo leva con il corpo, Rin lo costrinse a spostarsi in appoggio sul muro dietro di loro per potergli così salire a cavalcioni.
- Rin! – lo ammonì sconcertato, staccandosi a forza da quel bacio che da impacciato si era presto tramutato in qualcosa di ben più intimo e profondo, chiara testimonianza del fatto di come fosse stato sospirato e anelato da parte di entrambi per troppo tempo.
Il rosso si limitò a ridacchiare, vedendo chiaramente lo sconcerto in quegli occhi turchesi, e il fatto che per sciogliersi da quell’intreccio di corpi scivolò indietro con il bacino su quello di Sou, non fu di certo d’aiuto per l’eccitazione crescente di entrambi.
- Gomen … - si scusò sorridendo appena, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. E il fatto che le guance gli fossero diventate più rosse perfino dei suoi capelli – vuoi per l’eccitazione, vuoi per l’adorabile imbarazzo che l’aveva colto – fecero perdere un battito a Sousuke, costringendolo a deglutire a vuoto. Ancora una volta gli prese il volto tra le mani, appoggiando la fronte alla sua, scoppiando a ridere entrambi mentre si fissavano negli occhi.
- Io direi che ci conviene spostarci da qui. – disse – Nee, Rin: posso chiederti proprio tutto quello che voglio? –
Il rosso sgranò gli occhi sorpreso, prima di assestargli uno scappellotto giù per la nuca.
- Ma se te l’ho appena dato! – lo beccò.
- Io non ti ho mica chiesto ancora niente. – fu la replica beffarda che, come sempre, Rin non fu in grado di ribattere.
 
 
FINE
 
Sou, sei un porcello e noi ti adoriamo per questo^__^
Mini oneshotina scritta ascoltando Setsuna Rensa e Girl on Fire.
 

 
   
 
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