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Autore: Meissa    05/06/2009    3 recensioni
“Potrei sapere cosa state facendo di preciso?” domanda una voce gentile ma inquisitoria.
Ruki la sente alle sue spalle, spalanca le palpebre e Kushina, da terra, fa lo stesso.
[...]Ruki si gira, di scatto, e si mette in posizione di combattimento, Kushina si alza con velocità sorprendente e si sistema di fianco alla compagna in posizione di attacco.
[...]“Fermo lì! Dobbiamo sapere chi sei e che intenzioni hai! Kushina Uzumaki, di Uzu, villaggio segreto del paese del Vortice, alleato di Konoha,” urla Kushina.
“Ruki Shirogame, lo stesso!” la imita la compagna. “Abbiamo l’obbligo di saperlo o dovrai vedertela con noi.”

Quando Uzu incontra Konoha... [MinatoKushina] Rating giallo per linguaggio colorito.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Yondaime
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Nota:
Grandi e ampie licenze poetiche, su cui mi dilungherò abbondantemente alla fine. Per ora vi informo che i tre ninja di Uzu hanno tredici anni, e sono alleati di Konoha, mentre Minato ha due anni in più di loro ed è un jonin. Buona lettura!

A tutti i maturandi di quest’anno, questa è per voi.
In bocca al lupo a tutti, coraggio, manca poco!
-Sì, io non ho proprio più voglia XD-

Pedinamento




“Shh!”
“Ma io!”
“Shh,” ripete una ragazza, i lunghi capelli rossi che frustano l’aria come si gira di scatto a fissare il compagno, un dito premuto sulle labbra e l’altra mano sul fianco, leggermente protesa in avanti con fare minaccioso.
“Ma…” tenta di protestare il ragazzo sistemandosi meglio gli occhiali, lo sguardo spaurito che saetta intorno in cerca di aiuto.
“Cia…”
La nuova arrivata viene zittita da una mano e tirata dietro il muro dove sono nascosti gli altri due.
Alza appena il sopracciglio, vagamente intimidatoria. Si capisce che non è sicuramente abituata a farsi zittire e trattare in questo modo, infatti la mano viene tolta rapida dal suo viso. L’altra, responsabile del trattamento, prima così energica e con tanta faccia tosta, ora congiunge le mani e la guarda supplicante e mima silenziosamente un tipregotipregotiprego.
Lei sbuffa, saputa, si riavvia i capelli neri, sbarazzina, e alza gli occhi al cielo, poi capitola. “Hai trenta secondi per dirmi perché son stata trascinata di peso dietro un muro e mi è stata tappata la bocca, Uzumaki, altrimenti ti uccido,” sussurra condiscendente, indisponente solo per posa.
“Vieni qui,” dice allora la Uzumaki. Un sopracciglio inarcato da parte dell’altra.
Il ragazzo, lasciato in pace da quelle due pazze momentaneamente, trema, prevedendo uno dei famosi scontri Uzumaki VS Shirogame. Kushina e Ruki sono due teste calde dai tempi dell’Accademia, e lo sa da allora, ma certo non aveva previsto di poter finire con loro in gruppo e quindi sopportare i loro atteggiamenti despotici. Pessimo errore di calcolo, ma d’altra parte non era davvero prevedibile che quegli idioti degli insegnanti decidessero in maniera così sconsiderata: nessuna persona sana di mente avrebbe messo in gruppo insieme Ruki Shirogame e Kushina Uzumaki, e invece ecco cosa fanno, le accoppiano e mettono lui in mezzo, perché stemperi i loro caratteri e i loro atteggiamenti così autoritari. Il risultato è solo e semplicemente che lui si ritrova sempre vittima delle loro prepotenze e, nonostante siano passati due anni dalla loro nascita come gruppo, quelle due sono rimaste esattamente uguali, con la sola differenza che ora Ruki ha il seno e quindi ora lei e Kushina litigano anche per quello, in aggiunta a tutte le altre scemenze.
Anzi, oggi gli va anche bene, non l’hanno ancora messo in mezzo e ciò potrebbe voler dire che magari…
“Ryo!” sibila Kushina furibonda, gli occhi verdi vividi di rabbia e irritazione.
“Sei sempre il solito idiota, pigro e disinteressato,” mormora Ruki, attorcigliandosi una ciocca corvina intorno al dito.
… sì, come non detto, troppo bello per essere vero. Non fa nemmeno in tempo a rispondere che Ruki, Miss Finezza di Uzu, villaggio segreto del paese del Vortice, fa una delle sue solite uscite piene di classe.
“Muovi il culo, dobbiamo seguire quello, anzi rischiamo di perderlo per colpa tua. E non provare a fare domande,” aggiunge, sempre parlando sottovoce. “Se tu invece di pensare sempre ai fatti tuoi e ai giornaletti porno ascoltassi sapresti di cosa stiamo parlando.”
Ryo sospira, sconfitto e senza forza né voglia di ribattere: tanto, qualsiasi cosa succeda, alla fine la colpa è sempre sua.
E tra l’altro non ha ancora capito perché stanno seguendo, nascondendosi alla meno peggio dietro a muri e alberi, un tizio alto, con i capelli biondi, che non hanno mai visto prima. Sa solo che come ha visto Kushina quella lo ha obbligato a seguire quel tipo e -non si sa bene come- è riuscita a convincere anche Ruki a partecipare a quell’assurdo teatrino, sa solo che lui, come sempre, non sa nulla.
Tra l’altro, questo tipo dev’essere davvero scemo per non essersi accorto che sono intenti a pedinarlo, Ruki e Kushina in questo momento si sporgono dal riparo offerto loro dal muro della casa, una più in alto e una più in basso, perfettamente visibili, l’esatto contrario della discrezione. Si passa una mano sul viso, sconsolato: perché proprio a lui son toccate due compagne di team completamente tocche e despotiche?
“Merda,” sibila Ruki tirandosi indietro, peccato che Kushina, che guarda da sotto di lei, cerchi di fare la stessa cosa, e così si scontrano cadendo rovinosamente a terra e facendo un rumore del diavolo.
Ryo si sistema gli occhiali, pronto a dire qualche cosa di arguto, leggasi sfotterle, che Ruki e Kushina cercano di disfarsi dal loro intrico e contemporaneamente correre dentro il vicolo in cui sono, per sbucare dall’altra parte; peccato che lui sia esattamente sulla loro traiettoria e non capisca i loro intenti e così si trova scaraventato a terra da quelle due furie.
“Ma sei davvero un imbecille!” strepita Ruki. “Il ninja più inutile e insulso che sia mai stato creato.”
Si rialza, evidentemente scazzata, e si spolvera la blusa, rivolta verso i due ancora a terra.
“Muovete il…”
“Potrei sapere cosa state facendo di preciso?” domanda una voce gentile ma inquisitoria.
Ruki la sente alle sue spalle, spalanca le palpebre e Kushina, da terra, fa lo stesso.
“Merda!” esclamano in sincrono.
L’oggetto del loro pedinamento alza un sopracciglio e lancia un’occhiata curiosa a Ryo, l’unico che non sembra essere sorpreso di essere stato clamorosamente scoperto. Ryo scuote il capo, sconsolato e alza appena le mani in segno di resa, a mostrare la sua innocenza e la sua totale inconsapevolezza.
Questo dura meno di un secondo: Ruki si gira, di scatto, e si mette in posizione di combattimento, Kushina si alza con velocità sorprendente e si sistema di fianco alla compagna in posizione di attacco. Ryo, deciso a starne fuori si mette seduto e si pulisce gli occhiali sulla maglietta: che se la vedano da sole quelle due folli.
“Fermo lì! Dobbiamo sapere chi sei e che intenzioni hai! Kushina Uzumaki, di Uzu, villaggio segreto del paese del Vortice, alleato di Konoha,” urla Kushina.
“Ruki Shirogame, lo stesso!” la imita la compagna. “Abbiamo l’obbligo di saperlo o dovrai vedertela con noi.”
E poi, l’assoluto silenzio. Il ragazzo, avrà un paio di anni in più di loro, le guarda, silente, presumibilmente scioccato, e le due sembrano invece aspettare qualcosa. O meglio, qualcuno.
“Dei, muovi quel culo pesante che ti ritrovi, Horaki!” sbraita Ruki. “Siamo un team di tre, di tre, io e Kushina siamo due; io, te e Kushina siamo tre, anche se sei inutile ci servi per il numero!” strepita.
Ecco, appunto. Come è possibile che lui finisca sempre in mezzo alle loro scemenze?
Ryo fa per alzarsi, sofferente, quando Ruki lo ferma di nuovo.
“Ora stai FERMO,” ringhia scandendo attentamente l’ultima parola. Ryo sospira: lo sa, che le pagherà tutte. “E tu,” si rivolge allo sconosciuto. “Dimmi immediatamente chi sei o ti spacco il culo,” sbotta in un eccesso di volgarità. Ovviamente è colpa di Ryo, se lui non fosse una testa di fava, non la farebbe incazzare, e non sarebbe così scurrile: con lui farà i conti dopo.
“Minato Namikaze di Konoha, villaggio segreto del paese del Fuoco,” dà le proprie generalità vagamente divertito e prende il coprifronte dallo zaino.
“Oh,” fiata Kushina.
“Oh? Oh, Uzumaki?!” l’attacca Ruki, la voce carica di rabbia gelida e decisamente minacciosa. “Oh?! Perché diamine ascolto te e le tue stronzate!”
“Ehi, vacci piano Shirogame, ti prendo a pugni altrimenti!”
“Dovrei farti a pezzi per la figura di merda che ci hai appena fatto fare!”
Ed eccolo lo scontro Uzumaki VS Shirogame, era troppo bello anche solo sperarlo… Ryo si alza e sospira e guarda Minato Namikaze sconsolato, invocando pietà e chiedendo comprensione perché deve sopportare quelle due.
Minato non sembra capire perché si limita a scambiare lo sguardo con lui, poi si gratta appena una guancia e gli domanda, in un lampo di pura genialità: “Vuoi che ti offra del ramen?” Ryo resta basito, spalanca la bocca in un tondo e se non accadesse quello che appunto accade resterebbe così per anni.
Ora bisogna ricordare che Kushina Uzumaki e Ruki Shirogame sono due teste calde, molto calde, e soprattutto odiano perdere. Ecco perché quando Minato fa questa proposta entrambe stabiliscono di comune accordo di rimandare il litigio per criticarlo bellamente, come fosse lui in torto.
“Ramen, tu ci offri del ramen?” sbotta Ruki, stizzita. “I ninja di Konoha son davvero dei morti di fame!”
“Oltre che incapaci,” rincara la dose Kushina. “Voglio dire, dopo la fatica che abbiamo fatto offrirci solo del ramen! Altro che ospitalità.”
Ryo le guarda di sottecchi, terrorizzato, pronto a battersela, Minato è immobile e le fissa: è rimasto pietrificato da tanta stupidità, pensa il ninja di Uzu.
“Tra l’altro dovreste ringraziare me, se ci offre qualcosa,” interviene Ruki.
“Cosa?! E perché?” domanda l’altra.
Ruki la guarda con aria di sufficienza, scuote la testa e si passa una mano tra i capelli. “È evidente,” illustra superiore. “Perché io sono molto più carina e attraente.”
“Cosa?! Ma come osi?!”
“È evidente tesoro!”
“Io sono attraente!” scatta Kushina, punta sul vivo.
“Vuoi fare un paragone? Sei piatta come una tavola,” ribatte Ruki, mento all’aria e occhi chiusi, le braccia aperte, come a dire è così, io che ci posso fare?
Minato riesce a dire solo “eh”, Ryo fa appena in tempo a aprire gli occhi e Ruki è a terra, a tenersi il naso sanguinante: Kushina ha un gran bel destro e le ha tirato un pugno sul naso, insofferente alle sue provocazioni.
Ryo si precipita verso la compagna, a terra, intenta a tenersi la mano sul naso.
“Kushina…”
“DEI, MA SEI COMPLETAMENTE SCEMA,” urla, sovrastando la voce severa di Ryo.
“Stai…”
“Non mi toccare, Horaki!” Lo scaccia in malo modo Ruki.
Lui sbuffa irritato. “Ora stai ferma e mi fai vedere,” ordina Ryo perentorio.
Kushina è una statua di sale, probabilmente non ci crede nemmeno lei di aver colpito Ruki in quel modo, quando meno se lo aspettava.
“Ha il naso rotto,” la informa la voce pratica e secca di Ryo. “La faccio curare e la porto in stanza.”
“Ma non se ne parla proprio,” bercia la diretta interessata, le mani ancora sul naso.
“Tu ti fai rimettere a posto il naso e ce ne torniamo in stanza,” ripete fermo Ryo. “E tu…” si rivolge a Kushina. “Be’, fatti un giro fino a stasera,” decide rapido.
“Su, andiamo,” dice a Ruki prendendola per il braccio con gentilezza e incamminandosi.
“Dei, Horaki, so che non puoi fare a meno di starmi appiccicato, ma evita per strada, chissà che pensa la gente! E mollami,” intima strattonandolo per liberarsi dalla sua presa.
Kushina li guarda allontanarsi, poi si ricorda che c’è qualcun altro lì con lei, un qualcun altro biondo, alto, di Konoha, ed è anche carino a ben notare.
“E allora?” gli domanda.
“Eh?”
“Eh!” gli fa il verso, risentita. “Voi di Konoha… certo che è incredibile!”
“Cosa di preciso?” domanda gentilmente Minato.
“Ma insomma,” sbotta Kushina imbronciandosi. “Ci hai fatto perdere tempo a inseguirti, così, e tutto questo perché sei pigro e incapace e senza nulla di meglio da fare che andartene in giro senza riconoscimenti e come se non bastasse non mi offri nemmeno nulla per il disturbo!” protesta Kushina drammatica scuotendo la testa, una mano davanti agli occhi.
Minato la guarda neutrale, poi si incammina, a passo tranquillo.
Kushina si sente improvvisamente sola, ignorata, come se non la stesse ascoltando, non che prima desse segni di vita in effetti, ma le sensazioni sono sensazioni, così leva la mano dagli occhi e infatti lui non c’è. Si gira rapida e lo vede poco più avanti; serra le mani a pugno, fino a sbiancarsi le nocche, il viso si tinge di rosso per la rabbia e stringe le labbra in una smorfia. Poi, esplode.
“Tu!” urla puntando il dito verso Minato, chiaro segno di civiltà. “Te ne vai mentre io parlo?!”
Minato si volta, nascondendo un sorriso prima di risponderle. “In realtà avevi finito di parlare,” la informa calmo, un tono così maturo che le sembra quasi impossibile che abbia solo un paio d’anni più di lei. “E se ti sbrighi ti offro il ramen. Sai com’è, ho parecchia fame,” spiega neutrale. “Capita quando si è un jonin di ritorno da una missione segreta di cinque giorni e non si mangia dalla sera prima,” aggiunge con sottile ironia, uno scintillio negli occhi.
Kushina se potesse si scaverebbe la fossa, ma è Kushina Uzumaki e non può perdere la faccia in questo modo, anche se è palese che ha torto marcio.
“Ah,” sbotta, prendendo tempo in cerca di una soluzione, peccato per il cervello inevitabilmente vuoto.
Neuroni connessi: zero. Attività cerebrale: nulla.
Minato alza un sopracciglio, l’ombra della malizia nel sorriso. “Allora?” domanda incamminandosi.
Kushina arrossisce, in maniera sin troppo evidente, rimane ferma, imbronciata, per un paio di secondi, poi si riscuote.
“Aspettami!” urla correndogli dietro, mentre Minato rallenta il passo, fingendo di non notare il suo imbarazzo, sinceramente divertito.
“Mh, mi auguro che tu abbia abbastanza soldi e che non sia un morto di fame,” esordisce Kushina una volta raggiunto il ragazzo. Minato non si scompone, imperturbabile, il sorriso sulle labbra mentre Kushina lo stordisce di chiacchiere fino all’Ichiraku -“No, davvero, perché io mangio molto, quindi se non puoi pagare faresti meglio a non mangiare, perché non rinuncerò mai al mio ramen”- sotto lo sguardo incuriosito degli abitanti di Konoha.
Minato è attento a cogliere tutti i particolari di quello strano appuntamento, il modo in cui Kushina gesticola mentre parla, i capelli rossi che svolazzano come si gira, il tono sempre strafottente, la ruga d’espressione che si forma in fronte quando si imbroncia, le sopracciglia corrugate e la vivacità e la curiosità nelle iridi verdi smeraldo e come si strafoga mangiando ramen. Non parla tanto, basta lei per entrambi, si limita ad ascoltarla, e annuire ogni tanto, e ridere, perché quella ragazza buffa di Uzu continua a sproloquiare ed è incredibilmente divertente.
Paga il proprietario una volta che lei se ne è andata, e si blocca pensoso, il resto in mano. Quella folle, mentre è scappata via urlando che il sensei l’avrebbe uccisa ha anche aggiunto: “È tutta colpa tua se sono in ritardo! Dovrai farti perdonare con un’altra cena, ci vediaaamo!”
Minato ha il presentimento di essere stato brutalmente incastrato e che le sue finanze ne risentiranno, perché quella mangia come un orso appena uscito dal letargo; scoppia in una risata leggera sistemando il resto nel portamonete, nonostante questo non riesce proprio a dispiacersene.


Fine.


Sì, potete uccidermi. Sì, avete il completo diritto di farlo. La fine è oscena, ma in realtà mi interessava più l’incontro che il resto, lo ammetto. Anche perché, pare che la mia vena creativa abbia deciso di spremere come limoni il trio di Uzu e il povero Minato. Ahi voi!
Perdonate le licenze che mi sono presa, non sapendo nulla di questo periodo sono andata bellamente a caso. Minato Namikaze e Kushina Uzumaki non so se siano IC o meno, mi sono immaginato Kushina un vulcano e Minato maturo, simile all’idea che abbiamo di lui nel Kakashi Gaiden. Credo.
Ruki e Ryo sono miei, miei, miei, e ne sono incredibilmente fiera XD Per chi non l’avesse capito quei due finiranno assieme, sono assolutamente p e r f e t t i. So che di solito ci sono due maschi e una femmina, sarà perché ci sono meno donne ninja, ma non ho potuto fare a meno di affiancare a Kushina un’altra prima donna. Ryo è il povero cristo che le deve sopportare.
La scena iniziale che mi si è parata davanti agli occhi e da cui è nata questa roba è i due ninja di Uzu tra cui Kushina a spiare Minato, il terzo che arriva, lo portano dietro il muro e lo pedinano. Una caduta rovinoso mentre cercano di scappare da Minato che li becca. E poi hanno fatto tutto loro, non era programmato per nulla.
Ho paura che Ruki sia un po’ Sue, voi che dite? O.O Credo che potrei fare un breve Spin Off di questa storia su R&R che tornano in camera, e non pensate male! Cioè, sì, fatelo. E, sì, è una minaccia.
Non so che altro dire, spero che sia stata in qualche modo di vostro gradimento, per le rimostranze rivolgersi alla mia segretaria che… segretaria? Segretaria?! *un biglietto sulla scrivania IO RINUNCIO IN PARTENZA* Sì, anche lei mi ha abbandonato ç_ç
Alla prossima gente, io lunedì ho finito, finito, finito e avendo preso 4/5 in scienze mi evito l’interrogazione perché ho 6 di media, quindi basta, io dopo lunedì sono in vacanza! *standing ovation, grazie*
E grazie anche a Angel23, Simonachan90, Hypatia e PetaloDiCiliegio e per i commenti a The end of the world e un grazie in più a Tya e Petalo –posso?- che hanno risposto alle mie domande cretine XD Tra l’altro attuerò il boicottaggio dei filler perché non ce la posso fare. Non riesco a guardare nemmeno l’anime regolare –vuoi perché so già tutto, vuoi perché è talmente lento da far venire il latte alle ginocchia- figuriamoci pure il surplus XD
A questo punto propongo il fan club delle fan deluse dopo il capitolo 449, perché dai XD
Uhm, tornando ai ringraziamenti seri e posati, se riceverò altri complimenti di questo tipo pensò diventerò una nuova specie di pomodoro maturo, perché *//* -lo so, non dovrei ma è incredibilmente esplicativa, eh!- Insomma certi complimenti... *si libra dieci metri da terra*
Grazie per l’attenzione che mi concedete,
con affetto e alla prossima, Meissa.
   
 
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