Tokio Hotel, 'Custode della mia anima...' di engel

Custode della mia anima.

Immobile. Resto immobile, in ginocchio a fissare il vuoto.

Nella mia mente rimbombano ancora quelle parole, come un eco infinito.

Martellano i pensieri, distruggendomi, disfacendo il puzzle delle mie emozioni e dei miei sogni.

“Grave incidente per la rock-band tedesca dei Tokio Hotel, muore sul colpo il leader, Bill Kaulitz, gravi gli altri componenti.”

Le lacrime scendono sul mio viso, sfregiandolo e facendolo bruciare come fossero lame ardenti.

Sento la mia anima cadere in un abisso.

Mi perdo in un labirinto senza via d’uscita.

Cado a terra. Ho perso le forze. Sento la mia vita andarsene, proprio come se ne andata la sua.

Che ci faccio ancora qui?, voglio seguirlo.

Non sentirò più la sua voce, la sua risata, il suo canto libero.

Non vedrò i suoi occhi color nocciola, vispi, pieni di emozioni e di vita, gli occhi di un bambino che non c’è più.

Non vedrò più quel sorriso, che mi dava la forza di vivere.

Nessuno mai mi potrà dare quella scossa di vita, quel brivido che percorreva le mie vene mentre lo guardavo.

Sento un vuoto enorme. La mia anima sprofonda. Urlo. Piango. Mi dimeno sul quel pavimento freddo, proprio come la mia anima, ormai morta.

Morta con lui.

“muore sul colpo il leader”

Le parole si ripetono, mi distruggono, mi polverizzano.

Sento il cuore sanguinare.

Si ferma tutto.

Ogni minima parte di me è distrutta.

Non esisto.

Non c’è più niente.

Non un suono, non un emozione.

Adesso che motivo ho di vivere?

Che motivo ho di alzarmi ogni mattina e dire “Vado avanti…”?

Chi mi darà la forza per fare ogni piccolo gesto?

Chi mi sorreggerà…?

Chi mi farà vivere?...

Chi?...

Non ho un motivo. Non ho nessuno. Non ho te.

Non ci sei.

Non più.

Forse però un motivo c’è.

Ricordarti. Portare nei miei ricordi tutto ciò che è tuo. Tutto ciò che parla di te...

E che sicuramente darà uno straccio di senso a questa vita, che ormai ritengo inutile.

Porterò nella mente quelle parole che spesso cantavi...

“...La speranza è tutto ciò che hai...”

Si Bill...perchè adesso...spero solo di raggiungerti...il più presto possibile.

Sai ho sempre pensato che esistano due tipi di morte...Quella fisica e quella Spirituale...

Quella fisica è quella meno dolorosa...dopo di essa non c’è più dolore, ma solo un’anima che vaga in chissà quale dimensione. Quella spirituale è quella che distrugge l’anima e l’essere stesso, si è morti dentro e non fuori...e si continua a sentire quel dolore lancinante, che non ha fine, che non da tregua.

Io sono morta spiritualmente, ti ho donato la mia anima Bill, portala con te, custodiscila è tua adesso, a me ormai non serve più.

Addio...anzi...a presto, Custode della mia anima.