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Autore: Justice Gundam    21/03/2017    3 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge
 

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 5 - Ciocolina, la città sul lago

 

"E così... finalmente siamo arrivati a Ciocolina!" esclamò Heather con contenuto entusiasmo. Lei e i suoi compagni di squadra erano appena saliti in cima ad una collinetta, seguendo la strada sterrata che si arrampicava fino alla piccola altura, e dalla quale si vedeva la graziosa città che sarebbe stata la loro prima fermata nel loro viaggio attraverso Tunod - Ciocolina, una graziosa città che sorgeva sulle rive di un tranquillo lago dalle acque azzurre ed incontaminate... certo, una visione completamente diversa da quello che una volta era Reborn City, con i suoi grattacieli grigi, le acque inquinate e la cappa di smog che aleggiava onnipresente, ed Heather restò a guardarla affascinata per qualche minuto, aspettando che anche Shelly, Percy e Cyndaquil la raggiungessero.

Ciocolina non dava certo l'impressione di essere una città particolarmente grande o indaffarata, quanto piuttosto di una calma cittadina di campagna in cui tutti conoscevano tutti: le case erano tutte al piano terreno, con tetti spioventi di argilla rossa, un Pokemon Center vicino alla piccola piazza principale, e una spiaggia non troppo lontana da quest'ultima, sulla quale si vedevano alcuni bagnanti, in particolare bambini, che si divertivano. Al centro della piazza principale sorgeva una statua, che i ragazzi non riuscivano a distinguere molto bene da quella posizione, ma che doveva senza dubbio rappresentare un Pokemon Leggendario. Le strade non erano asfaltate, e si snodavano attraverso la piccola città costeggiando delle grandi aioule verdi. Di tutti gli edifici, uno soltanto appariva leggermente stravagante - un osservatorio che sorgeva su un'altura nella parte più a nord-est della città, la zona più distante dall'ingresso che Heather e i suoi compagni si apprestavano a varcare. Era un edificio con il tetto a cupola, dal quale si vedeva uscire un grande telescopio. Probabilmente, pensò Heather, era lì che lavorava l'Inventore, quel misterioso individuo di cui parlava il professor Salicio.

"Esatto, Heather. Questa è proprio Ciocolina." affermò Percy, con un certo orgoglio all'idea di fare da cicerone per le due ragazzine più piccole. "Una tranquilla città che sorge su un laghetto... è talmente piccola che non ha neanche un Pokemon Market, e si affida invece ad un mercatino locale... e alle bancarelle che arrivano qui ogni settimana. Anche così, la città se la cava bene, e non credo abbia nulla da invidiare a metropoli più grandi e complesse."

"Mi dà l'impressione che mi piacerebbe molto vivere qui..." affermò Shelly, raggiungendo Heather e Percy in cima alla collinetta, accompagnata dal suo Volbeat. Il Pokemon Coleottero, che era stato uno dei primi membri della squadra della piccola entomologa, stava dandosi un'occhiata attorno, cercando di farsi un'idea del luogo in cui stavano arrivando.

"E va bene. Allora andiamo a dare un'occhiata. Tra l'altro, mi piacerebbe andare afare una visitina a questo Inventore di cui ci ha parlato il professor Salicio." disse Heather, prendendo la testa del terzetto e guidandolo verso l'ingresso della città...

"Hey, Heather! Aspettaci un momento!" esclamò Shelly, seguendo rapidamente la sua migliore amica.

 

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La prima impressione che le bambine si erano fatte di Ciocolina si era dimostrata corretta... e in effetti, adesso che stavano camminando per le vie sterrate della cittadina di campagna, Heather, Shelly e i loro Pokemon avevano l'impressione che la città fosse addirittura un po' troppo tranquilla. Non c'era molta gente per le strade, e quelli che incontravano davano tutti l'impressione di essere un po' nervosi e distratti, al punto che l'arrivo di alcuni stranieri in città non aveva riscosso un grande interesse... o almeno, così non sembrava.
Anche Percy e Cyndaquil si rendevano conto che c'era qualcosa che non andava da quelle parti. Ciocolina era sempre stata una cittadina tranquilla, ma il ragazzo dai capelli bicolore non se la ricordava così silenziosa e nervosa...

"Adesso che la vedo più da vicino... Ciocolina mi sembra addirittura... un po' troppo silenziosa..." mormorò Shelly, per poi voltarsi rapidamente verso Percy e chiedere scusa nel caso avesse detto qualcosa di inopportuno. "Senza offesa, Percy..."

"No, no, nessuna offesa, piccola Shelly." rispose il neo-allenatore, sfregandosi il mento mentre si guardava attorno dubbioso. Il suo Cyndaquil non si staccava da lui, girando nervosamente la testa in giro. "In effetti... nemmeno io mi aspettavo che fosse così quieta. Sembra quasi che stiano aspettando qualcosa di brutto."
Heather e il suo Shelgon si avvicinarono alla statua che dominava la piazzetta centrale di Ciocolina - ora che la vedevano più da vicino, rappresentava un Pokemon simile ad un sorta di gattino, con una coda lunga e sottile che si ingrossava un po' soltanto alla fine, zampe posteriori molto grandi, un po' come quelle di un coniglio, e corte braccia con zampe da tre artigli ciascuna. Per come era scolpito, sembrava fluttare in aria piuttosto che stare in piedi sulle zampe posteriori, o tenersi in piedi su tutte e quattro le zampe.

"E questo... che Pokemon è? Non ricordo di aver mai visto nulla di simile..." chiese Heather, guardando incuriosita la statua. Spostò lo sguardo verso la targhetta che identificava la piccola scultura, e le lesse:
"La città di Ciocolina offre il suo umile tributo a Mew, il Pokemon che in tempi antichi ci ha mostrato la sua benevolenza."

"Mew?" si chiese Heather, cominciando a ricordare qualcosa.

Fu Shelly a chiarire i dubbi della sua migliore amica. "Ma sì, Heather, non ti ricordi di quello che abbiamo studiato? Secondo la leggenda, Mew è stato uno dei primi Pokemon creati da Arceus, e contiene il DNA di tutte le creature che vivono su questo mondo!" affermò, sempre contenta quando si trattava di fare un po' di sfoggio della sua conoscenza. "Dicono che possa diventare invisibile, creare campi di energia psichica, trasformarsi in tutti i Pokemon che si conoscano e ancora di più, e che conosca tutte le mosse che i Pokemon di questo mondo ed oltre possono usare!"

"Esatto. Dice la leggenda che molto tempo fa, Mew si fermò qui a Tunod per popolare alcune regioni remote con la sua prole." affermò Percy. "Da lui nacquero numerosi Pokemon che si diffusero nel continente di Tunod, trasformandolo in una regione fertile e piena di vita."

"Ciocolina è stata una delle città che, in quei tempi antichi, più ha beneficiato della generosità e della bontà di Mew, anche se adesso come adesso è questa cittadina un po' raffazzonata..." intervenne la voce di Chelle, che Percy riconobbe subito. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo con una mezza risata, e si voltò verso la ragazza dai capelli verdi che in quel momento stava uscendo da una casetta di legno, sopra la cui porta era appesa un'insegna che la identificava come una farmacia o un'erboristeria: una piccola croce, con davanti un bastone attorno al quale erano avvinghiati due serpentelli. "Comunque, dal momento che Mew è in grado di utilizzare qualsiasi mossa, molti ritenevano che fosse lui l'antenato di tutti i Pokemon."

"In tempi più recenti si è scoperto che non era proprio così... visto che Mew è stato comunque creato da Arceus, e non prima che Arceus creasse Dialga, Palkia e Giratina, i tre Pokemon che rappresentano il Tempo, lo Spazio e l'Antimateria." affermò Shelly. "Ehm... comunque, non disperdiamoci in tanti discorsi... sei arrivata prima di noi, qui a Ciocolina!"

"Cosa te lo fa pensare, piccola?" replicò sarcastica Chelle. "Comunque, sì, è già da un paio di giorni che sono qui, e stavo cominciando a stancarmi di aspettarvi... siete lenti come degli Slowpoke!"

"Hmph..." grugnì Heather. "Per tua informazione, abbiamo avuto degli inconvenienti lungo la strada! E comunque, cosa ci fai tu qui? Se seitanto veloce, non dovresti essere già alla Paludi Granita?"

La ragazza dai capelli verdi alzò le spalle. "Ci sarei già, in effetti, se non fosse stato per un piccolo contrattempo." affermò. "In questo momento, mentre stiamo parlando, l'ingresso alle paludi è sbarrato da un gruppo di tizi stravaganti che si fanno chiamate Team Fusione... un branco di imbecilli che si vestono di arancione e dicono che le loro operazioni nella Palude Granita necessitano di tempo... Comunque, sembra che stiano cercando il tizio che si fa chiamare l'Inventore. Finora gli hanno chiesto, con una certa veemenza, di collaborare con loro."

"Ma potrebbe essere che si facciano più violenti? E' questo che stai dicendo, Chelle?" chiese Percy, guardando in direzione dell'uscita nord della piccola città. In lontananza, si vedeva l'ingresso di un'intricata foresta di mangrovie, e non c'era bisogno di molta immaginazione per capire che quello era l'inizio delle Paludi Granita... ma anche da quella posizione, Percy, Cyndaquil e i loro compagni riuscivano a vedere dei misteriosi individui vestiti di arancione stanziati davanti all'ingresso a fare la guardia, come dei soldati.

"Cyndaquil!" esclamò il Cyndaquil di Percy, guardando allarmato le persone vestite di arancio.

"Quelli devono essere questo Team Fusione di cui abbiamo sentito parlare..." affermò Heather stringendo gli occhi. Il nomedell'organizzazione le ricordava fin troppo il Team Meteora e tutto quello che lei e i suoi amici avevano passato per mano loro, e la bambina dai capelli fucsia sentì un impeto di rabbia. Si costrinse alla calma, grazie anche a Shelly che le mise una mano sulla spalla per trattenerla. "Ma cosa vogliono dall'Inventore? Non gli basta che stanno catturando i Pokemon per farne chissà cosa?"

"Non ne ho idea di cosa vogliano... non sono stati tanto cortesi da dirlo!" disse sarcastica Chelle. "Ad ogni modo... io e i miei Pokemon ci stiamo equipaggiando per andare da quella gente e farli sloggiare. Immagino che anche voi abbiate pronti i vostri Pokemon, vero?"

Percy sorrise astutamente. "Per chi mi hai preso, Chelle? Certo che sto preparando la mia squadra! Ho già un Sentret e un Sandshrew, oltre al mio Cyndaquil qui presente!"

"Quil, quil!" affermò il piccolo Pokemon Fuoco. Si mise in piedi sulle zampe posteriori e si appoggiò le zampette anteriori sui fianchi, mentre alcune fiammate si levavano dalla sua schiena!

Chelle, tuttavia, non sembrò troppo impressionata da quella rivelazione. "Heh... tre Pokemon, quindi? Beh, sì, non è male, ma io ho già fatto di meglio!" affermò. Da dietro di lei, arrivò la sua Chikorita, tenendo alta la foglia che aveva sulla testa con espressione vagamente minacciosa... e un attimo dopo, la ragazza dai capelli verdi prese altre tre Pokeball e le aprì, facendo uscire i Pokemon che aveva già catturato: il primo era un Emolga, un Pokemon simile ad un buffo scoiattolo volante dalla corta pelliccia bianca che emetteva delle piccole scariche elettriche, con la testa nera dalle orecchie tonde, una strana coda nera e le guance gialle, come giallo era anche l'interno delle sue "ali", due lembi di pelle che collegavano le zampe anteriori a quelle posteriori   e gli permettevano di fluttuare trattenendo dell'aria al loro interno, un po' come un piccolo paracadute.

Il secondo era un Pokemon simigliante ad un uccellino dalle piume rosate, con un becco bianco ed uncinato che prendeva gran parte del suo viso e ricordava molto la maschera indossata da un medico della peste durante il Medioevo. Aveva gli occhi arancioni con delle lunghe ciglia, oltre che un grosso ciuffo di piume in cima alla testa, e due piccole ali rosa. Le sue zampette erano di colore violetto ed erano tenute raccolte accanto al corpo. Attorno a lui aleggiava un gradevole profumo di miele.

Infine, il terzo dei Pokemon catturati da Chelle era un simpatico animaletto che dava l'impressione di un cagnolino o di un cucciolo di volpe con lunghe orecchie da coniglio, una pelliccia color marronccino e corte zampette con tre dita ciascuna, che osservava il mondo con grandi occhioni castani. Un Eevee, senza ombra di dubbio... un Pokemon piuttosto raro allo stato selvatico, conosciuto per la sua capacità di evolversi in almeno otto forme diverse. Heather e Shelly avevano già visto il Glaceon di Vera in azione durante la loro avventura a Reborn, e sapevano di cosa fosse capace.

"Accidenti, Chelle, hai catturato davvero un bel po' di Pokemon! E sono anche piuttosto rari e potenti!" esclamò Shelly impressionata. Incuriosita dalla vista dello strano uccellino rosa, la bambina dai capelli viola lo esaminò con il suo Pokedex, ricevendo una risposta piuttosto inaspettata.

"Spritzee, il Pokemon Profumo. Tipo Folletto. Il suo corpo emette un profumo che inebria chi lo annusa, e la sua fragranza cambia in base a ciò che mangia. Si dice che nell'antichità, al posto del profumo, alcune nobildonne portassero sempre con sè questo Pokemon, che diffondeva la loro fragranza preferita." disse il Pokedex di Shelly.

"Heh... sorprese, piccole? Questo è un Pokemon proveniente da Kalos, il luogo più alla moda che si possa immaginare!" si vantò Chelle, chiamando a sè i suoi Pokemon. Lasciò che Spritzee si posasse sulla sua spalla con un rapido frullo d'ali. "Comunque, immagino che siate venuti qui per poi raggiungere le Paludi Granita, eh? Temo che sarà un po' difficile, con quei signori del Team Fusione che cercano di sbarrarci la strada."

"Nessun problema! Andiamo da loro e li facciamo sloggiare! Non vedo cosa ci sia di tanto complicato!" affermò Heather dandosi un pugno sulla mano. "Più ci dilunghiamo, più quelle canaglie si convincono di poter fare quello che vogliono!"

La più prudente Shelly volle indurre la sua impulsiva amica a più miti consigli. "No, aspetta, Heather... penso che piuttosto sia meglio attendere e cercare almeno di capire cosa vogliono." affermò la bambina dai capelli violetti. "Chi lo sa... potrebbe essere importante, non credi?"

"Per me, l'unica cosa importante è far sloggiare il Team Fusione prima che diventino un problema come il Team Meteora..." rispose con acredine Heather. IL suo Shelgon borbottò qualcosa, anche lui memore di tutto quello che era successo nel suo continente, e sperando che Tunod non fosse destinato a ripercorrere gli stessi tragici passi.

"Tranquille, ragazze, c'è la possibilità di fare l'una e l'altra cosa." intervenne Percy, volendo evitare che le due allenatrici di Reborn si mettessero a litigare. Aveva l'impressione che Heather avrebbe facilmente avuto la meglio... "Per adesso, però, credo che Shelly abbia ragione. E' meglio studiare la situazione e non attaccare apertamente il Team Fusione se non siamo sicuri di quello che stiamo facendo."

"E' quello che volevo dire... non vorrei che noi ci infilassimo in qualcosa di troppo grande per noi." rispose Shelly. Heather, comprendendo il loro punto di vista pur non essendo esattamente d'accordo, si arrese e tirò un sospiro. "Ma... non te la prendere, Heather... non abbiamo intenzione di trascurare il Team Fusione. Per ora... cerchiamo di capire cosa vogliono, okay? Poi, se sarà necessario... studieremo un piano."

La bambina dai capelli fucsia annuì un po' cupamente, e Chelle ne approfittò per far riprendere il discorso da dove lo aveva lasciato prima. "Allora, io direi che la prima cosa da fare sia cercare questo Inventore di cui si sente tanto parlare." affermò la ragazza più grande, guardando poi verso quella sorta di osservatorio che avevano visto al momento di entrare in città. "E io direi di partire dal suo laboratorio. Mi hanno detto che è uno che lavora quasi tutto il giorno e sta sempre pensando a qualche nuova invenzione... quindi, il suo laboratorio dev'essere per forza il luogo dove passa più tempo."

"Va bene... andiamo a parlare con lui, così magari capiamo di più di quello che sta accadendo da queste parti..." disse Heather, cominciando a seguire Chelle attraverso le viuzze semideserte di Ciocolina.
Il piccolo gruppo di allenatori e Pokemon raggiunse il laboratorio, seguito dagli sguardi incerti delle poche persone che si trovavano all'esterno. Normalmente, l'arrivo di un gruppo di allenatori esordienti non avrebbe attirato così tanta curiosità, ma quelle due bambine più piccole non davano l'impressione di essere tanto inesperte - una di loro aveva addirittura uno Shelgon, un tipo di Pokemon che da quelle parti si vedeva molto raramente...

Nulla di tutto questo, comunque, distrasse il gruppetto di allenatori e Pokemon mentre si dirigevano verso il laboratorio, in cima ad una collinetta della periferia nord-est della città. Chelle fece cenno ai suoi compagni di stare indietro e si avvicinò alle porte a vetri dell'edificio, che si aprirono con un suono appena udibile quando la ragazza e il suo Eevee entrarono nel raggio d'azione della telecamera posta sopra l'ingresso... e il vivace Pokemon Evoluzione scattò verso l'interno del laboratorio, emettendo degli acuti guaiti!

"Vee, vee!" esclamò, cominciando immediatamente ad annusare in giro senza badare ai tentativi di un'imbarazzata Chelle di riportarlo indietro!

"Hey! Eevee, aspetta un momento..." disse la ragazza, chinandosi per prenderlo quando il Pokemon si fermò per anusare un terminale computerizzato... ma Eevee scattò via senza quasi neanche accorgersi di lei e corse a curiosare in mezzo ad alcune macchine medicinali simili a quelle in uso nei Pokemon Center, dove alcuni tecnici che stavano lavorando guardarono con stupore il grazioso Pokemon che cercava di insinuarsi dappertutto! "Ugh... scusate il disturbo, signori, ho un Eevee che avrebbe bisogno di un po' più di disciplina! Hey, Eevee, torna qui! Gah!"

Heather non potè trattenere una risatina a denti stretti quando Chelle, come niente fosse, entrò nel laboratorio e cominciò ad inseguire Eevee tenenosi chinata sotto i tavoli, bellamente ignorando i lavoratori e gli scienziati che si trovavano lì in quel momento, e che la guardavano esterrefatti!

"Hey, signorina, un momento! Non ha neanche atteso il nostro permesso!" esclamò uno scienziato, mettendosi a sua volta ad inseguire Chelle mentre lei cercava di riacchiappare Eevee! Prima che il tutto degenerasse in una comica corsa tra gatto e topo, Percy e le bambine decisero di intervenire e si annunciarono prima di entrare nel laboratorio.

"Chiediamo... ehm... chiediamo scusa per il disturbo, signori!" esordì Shelly dopo essersi schiarita un po' la voce. "Io e i miei amici siamo appena arrivati qui a Ciocolina, e... avremmo bisogno di qualche informazione su un vostro collega."

Un uomo alto e magro, con i capelli già un po' grigi, affiancato da una Magnemite che fluttuava accanto a lui, andò ad accogliere il gruppetto, mentre un po' più in là, Chelle continuava a dannarsi l'anima per acchiappare Eevee che stava allegramente correndo in tondo attorno ad uno schermo computerizzato! "Salve, ragazzi... benvenuti, e scusate se c'è un po' di confusione da queste parti. La nostra città è un po' in fermento, da quando il Team Fusione è venuto qui e ha richiesto l'assistenza del nostro collega, l'Inventore." esordì, dando una buona occhiata al gruppo per farsi un'idea delle persone con cui aveva a che fare. "Ma immagino che siate qui anche voi per lui, non è così?"

"Immagino che molti di quelli che passano per questo laboratorio lo cerchino..." affermò Percy alzando le spalle.

"Va bene... una volta che la vostra amica avrà finito di andare in cerca del suo Pokemon..." cominciò a dire l'impiegato, strizzando un occhio quando Chelle, che sembrava essere finalmente sul punto di acchiappare il suo Eevee, inciampò su un cestino della carta straccia e finì faccia a terra in mezzo ad una piccola massa di carta sgretolata! "Vi condurrò dal nostro stimato collega. Credo che adesso stia finendo i suoi esperimenti su un congegno particolarmente interessante sul quale lavora già da un po' di tempo..."

"Magnemite." avvertì la Magnemite dell'uomo. Nonostante non avesse la bocca, il Pokemon magnetico parlava con una voce chiara ed acuta, che sembrava essere stata sintetizzata al computer... e Shelly fece una buffa espressione impaurita e si ritirò di un passo.

"Vvvolbeat?" chiese il suo Volbeat incuriosito.

Shelly ridacchiò nervosamente alla domanda del suo Pokemon. "Ehm... heheheee... scusa, Volbeat... ma se devo essere sincera, ho sempre trovato inquietanti i Magnemite e quelli della loro linea evolutiva!" rispose.

Heather alzò gli occhi al cielo. "Femminuccia."

"Ah, ah! Finalmente ti ho ripreso! Allora, che cosa ti è saltato in mente, eh, piccola peste?" esclamò scherzosamente Chelle. Finalmente, dopo un bel po' di sforzi e sospiri, l'allenatrice dai capelli verdi era riuscita a riacchiappare il suo Eevee e lo stava tenendo con sè, portandolo in braccio come un cucciolotto. Comportandosi come niente fosse, Chelle si schiarì la voce e si riavvicinò al gruppo. "Ehm... ecco fatto, tutto sotto controllo, ragazzi. Il mio Eevee ha avuto un piccolo colpo di testa e ha voluto curiosare in giro... ma adesso è tutto sotto controllo, davvero!"

"Se lo dici tu..." mormorò Percy poco convinto, osservando il piccolo Eevee che si divincolava nella presa della sua allenatrice, smanioso di andare ancora in giro ad esplorare... e Spritzee che sospirava e scuoteva la testa.

 

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"Molto bene... scusate la confusione, ma il nostro collega ha molte cose per la testa ultimamente, e tende a lasciare un po' di attrezzi in giro..." commentò l'impiegato dopo aver guidato Heather e i suoi compagni fino alla sala dove l'Inventore stava continuando a fare prove su prove.

Effettivamente, constatò una alquanto stupefatta Heather guardandosi attorno, dire che c'era confusione era davvero dire il minimo per descrivere lo stato di caos e disordine che regnava supremo in quella stanza: cavi elettrici, componenti meccaniche, attrezzi, cartacce e chissà quanta altra roba ricoprivano il pavimento, e anche i tavoli e le sedie non erano messi molto meglio. I cestini dei rifiuti erano pieni, e probabilmente non erano stati svuotati da qualche giorno.

"Spritzee..." mormorò disgustato lo Spritzee di Chelle, svolazzando attorno alla sua allenatrice che si metteva una mano davanti al naso per la repulsione. Il Pokemon Folletto decise che era il caso di fare qualcosa e sprigionò un'ondata di aromi attorno a sè, migliorando almeno un po' l'aria che pervadeva la sala.

"Meno male che doveva essere solo un po' di confusione..." commentò con acredine la piccola Heather. "Per un attimo, mi è sembrato di essere tornata alla Reborn City di una volta..."

"Ehm... buongiorno, signor Inventore?" si azzardò Shelly, guardandosi attorno senza vedere nessuno. Si sentiva, certo, qualche rumore che proveniva da qualche altra parte della stanza, ma fino a quel momento non avevano visto nulla del famoso Inventore.

Diversi secondi di silenzio... e poi, da dietro un alto pannello in plastica, si sentì un suono aspro e penetrante, come quello di un macchinario che segava una lastra d'acciaio, e alcune scintille si sollevarono in aria, seguite da un'esclamazione trionfante!

"Eureka! Finalmente! Finalmente ci sono riuscito!" si sentì una voce entusiasta provenire da un punto del laboratorio che non riuscivano a vedere da lì. Non ci voleva molto per capire che quello era il famigerato Inventore... e l'assistente di laboratorio sospirò e fece cenno al gruppo di amici di seguirlo. "Come immaginavo, la soluzione era così semplice... hehehee, ma sono proprio queste cose semplici che a volte tendono a sfuggire! Davvero straordinario! Incredibile! Favoloso!"

Una volta giunti dietro ai pannelli e accanto al tavolo di lavoro, Heather e i suoi compagni poterono vedere bene chi fosse l'individuo chiamato l'Inventore: era un uomo ancora abbastanza giovane, che probabilmente non aveva ancora raggiunto i quarant'anni, o al massimo li aveva superati da poco, e aveva i capelli neri pettinati corti, in maniera un po' approssimativa, con una barbetta non ben curata sul mento, e un paio di occhiali da pilota a proteggere la sua vista. Anche il suo abbigliamento dava l'impressione di uno a cui non importava nulla di cosa indossasse purchè ci si potesse lavorare comodamente, e sotto il camice da laboratorio portava semplicemente una camicia grigia che aveva visto giorni migliori, un paio di pantaloni neri e un paio di scarpe da lavoro anch'esse nere. Era talmente concentrato sul suo lavoro - e assieme a lui, anche il Mr. Mime e il Jynx che gli stavano accanto - che Heather dubitava che si fosse anche soltanto accorto di loro...

"Jynx, jynx, jynx?" chiese uno dei due Pokemon che lavoravano con lui - una Jynx, una Pokemon di tipo Ghiaccio/Psico che dava l'impressione della caricatura di una principessa nordica, con la pelle violacea, grandi labbre rosate e carnose e lunghi capelli biondi, oltre ad un abito rosso che scendeva fino a terra. La Pokemon stava facendo cenno al suo allenatore che stava arrivando qualcuno... e per fortuna, dopo che l'Inventore ebbe passato alcuni minuti a contemplare quello che aveva creato, riuscì ad attirare la sua attenzione.

"Hm? Che succede, Jynx? C'è qualcosa che... oh! Dei visitatori! Che felice evento! E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che qualcuno si è degnato di fare visitare al nostro modesto laboratorio! Che cosa abbiamo qui, eh? Un po' di novellini che hanno da poco ricevuto i loro primi Pokemon, eh?"

Parlando come se la voce gli uscisse da sola dalla bocca, l'Inventore scattò di fronte ad Heather e ai suoi compagni, e cominciò a presentarsi, stringendo loro la mano con tutta l'energia e l'entusiasmo di un bambino in un negozio di dolci! "Ah, il nostro giovane Percy! Ne è passato di tempo, dall'ultima volta che ci siamo visti! Mamma mia, mi ricordo ancora quando eri un soldo di cacio alto così!" esclamò l'Inventore, con grande imbarazzo da parte del ragazzo dai capelli bicolore!

"Ugh... signore, guardi che erano ormai due anni fa!" cercò di difendersi il giovanotto, il cui Cyndaquil si coprì la bocca con le zampette prima di fare una risatina sommessa!

"Questo però non toglie che anche adesso io sono più alta di te, eh?" Chelle non resistette alla tentazione di canzonare un po' il suo amico d'infanzia. "Quindi, per quanto mi riguarda, sei un soldo di cacio ancora adesso!"

"E tu sei la piccola Chelle! Mi ricordo quando sei venuta qui a Ciocolina un paio di anni fa! Eri una stangona ancora in quei giorni!" esclamò l'Inventore, con il risultato che ora toccò a Chelle sperimentare l'imbarazzo di qualcuno che parlava di lei quand'era più piccola! "Comunque, comunque... vedo che avete con voi due nuove amiche, eh? Voi due chi siete? E in cosa posso esservi utile?"

"Ehm... io... io mi chiamo Shelly... Shelly Citra... e lei è la mia migliore amica, Heather... siamo due allenatrici di Pokemon che sono qui a Tunod per affrontare la Lega di quest'anno." rispose imbarazzata Shelly. Il carattere a dir poco esplosivo di quell'uomo la metteva un po' a disagio... "E... siamo venute qui per parlare di... un piccolo problema..."

"Scusi il disturbo, signore, ma i nostri giovani amici qui presenti volevano parlarle del problema che in questo momento il Team Fusione sta rappresentando per la nostra città." disse l'assistente di laboratorio.

Immediatamente, l'Inventore sembrò calmarsi e farsi più serio - chiaramente, questo era un problema che lo riguardava direttamente e lo preoccupava abbastanza. "Anche loro hanno già saputo del Team Fusione e delle loro attività."

"Beh... più che altro, diciamo che abbiamo saputo che catturano Pokemon e li usano per i loro scopi... anche se non sappiamo quali siano!" rispose prontamente Heather, ancora non del tutto sicura di cosa pensare di quell'individuo. Era davvero un po' troppo espansivo per i suoi gusti, e lei non era certo il tipo di persona che si fidava troppo della prima impressione che aveva di una persona... troppe volte, a Reborn, aveva rischiato di finire in trappola perchè si era fidata di qualche viso sorridente.

L'Inventore annuì lentamente. "Certo, certo... sì, ho un'idea di che cosa potrebbero volere quegli strani individui da me. Mi hanno accennato alle rovine che si trovano nel bel mezzo delle Paludi Granita, e al fatto che hanno bisogno di uno strumento per tradurre certe iscrizioni." affermò. "Devono aver saputo che ultimamente, le mie ricerche si sono orientate in quel campo."

"L'Inventore ha di recente formulato una teoria seconda la quale, sintonizzandosi sulle frequenze giuste, sarebbe possibile creare un traduttore simultaneo. In realtà avrebbe formulato questa teoria per tradurre il linguaggio dei Pokemon, in modo che sia comprensibile anche per chi non sia il loro allenatore, ma questa teoria può essere applicata senza particolari modifiche anche ai linguaggi antichi." spiegò il tecnico. La sua Magnemite apparve sorpresa - tanto quanto poteva apparirlo un Pokemon inespressivo come quello - e reagì emettendo una serie di ronzii elettrici e facendo ruotare le sue mani-magnete.

"Mag, magnemite?" esclamò.

"Anche se non sono il suo allenatore, non credo di avere bisogno di un traduttore per immaginarecosa ha detto Magnemite." commentò Percy con un pizzico di sarcasmo. "Sta dicendo che è sorpresa e che non riesce a credere a quello che sente, vero?"

"Cyndaquil!" rispose prontamente il suo Cyndaquil.

"Non posso crederci... è davvero possibile fare una cosa del genere?" esclamò Shelly sbalordita. "Voglio dire... sapevo che la tecnologia aveva fatto passi da gigante, e anche a Reborn, da dove vengo io, ci sono delle macchine che lasciano senza parole per quello che possono fare... ma non credevo potesse esserci un traduttore simultaneo come quello di cui mi state parlando!"

"Effettivamente è stata una scoperta che ha lasciato di stucco anche me... e io sono uno scienziato di comprovata genialità, se mi è permesso di dirlo!" affermò l'Inventore, non resistendo alla tentazione di vantarsi un po' delle sue scoperte. Heather si era rapidamente resa conto che, quali che fossero le qualità di quell'uomo, l'umiltà non era una di queste. "In ogni caso, ho fatto delle prove, e ho potuto constatare che in effetti funziona! Anzi, perchè non ve ne do una prova? Il tuo Shelgon, bambina! Perchè non prova lui a dirmi qualcosa?"

L'Inventore prese uno strumento dal suo tavolo di lavoro - sembrava una sorta di lettore mp3 in miniatura, con un cavo dotato di un paio di auricolari che si dipartiva da un lato e terminava in un paio di cuffiette che lo scienziato si infilò nelle orecchie. Heather e il suo Shelgon stavano guardando scettici la scena... e il Pokemon Drago diede infine voce ai suoi pensieri, guardando verso la sua allenatrice e scuotendo la "testa".

"Shel shelgon, shel!" affermò, guadagnandosi un cenno di assenso sia da parte di Heather che dal Volbeat di Shelly. Tuttavia, prima che la bambina dai capelli fucsia potesse rispondere, l'Inventore colse lei e Shelgon di sorpresa!

"Ah, ah! Come immaginavo! Ha detto che secondo lui io ho un po' di rotelle fuori posto e dovrei restare con i piedi per terra!" esclamò orgogliosamente l'eccentrico scienziato. Guardando verso Heather, che era rimasta ad occhi spalancati e con la mascella che sembrava sul punto di cascarle per terra, l'Inventore sorrise come niente fosse e fece il suo commento. "Beh, ho indovinato, no? Era questo che ha detto il tuo Shelgon, vero?"

"SHELGON?" replicò il Pokemon Drago, gli occhi che si spalancavano fino a raggiungere le dimensioni di un paio di piattini da tè! L'espressione di Heather, per non parlare di quelle del resto del gruppo, non era molto diversa, ed esprimeva bene tutta la loro sorpresa ed incredulità!

"Sì, ha detto che ho indovinato." affermò l'Inventore. "O meglio, che la mia invenzione ha funzionato esattamente come avrebbe dovuto!"

"Ha... ha... ha... ha proprio azzeccato! Shelgon ha detto proprio così!" esclamò Heather. "Ma... ma se è così, allora... questa invenzione è straordinaria! Non... non mi stupisce che questo Team Fusione la voglia..."

"Ma cosa sperano di ottenere traducendo le iscrizioni incise sui muri di quelle antiche rovine?" chiese Chelle una volta ripresasi dalla sorpresa. "Vogliono trovare qualcosa di prezioso, qualcosa che gli permetterà di diventare inarrestabili... o che altro?"

"Mime, mime, Mr. Mime..." affermò il Mr. Mime dell'Inventore scuotendo la testa.

"Mr. Mime vuole dire che finora non abbiamo mai capito cosa potrebbe interessare al Team Fusione in quel posto misterioso." affermò l'Inventore. "E se devo essere sincero... io non ho mai avuto il coraggio di avventurarmi in quel luogo. Io... non sono esattamente un allenatore, e non credo che potrei fare molto se quei tipacci del Team Fusione mi attaccassero. Quindi... vorrei chiedervi se fosse possibile per voi farmi da guardie del corpo. Se voi foste d'accordo, non solo andremmo a scacciare il Team Fusione, ma potremmo anche dare un'occhiata più da vicino alle Rovine Granita, e capire qualcosa in più di questo mistero."

"Fare da guardie del corpo, eh?" chiese retoricamente Chelle, guardando il suo Spritzee appollaiato su un mobiletto vicino. "Neanche io e Percy siamo proprio degli allenatori esperti, ma... credo che sarebbe una buona idea dare una bella lezione a questo Team Fusione e fare in modo che Ciocolina possa dormire sonni tranquilli. In fondo, credo che sarebbe anche un buon allenamento, no?"

Shelly si sfregò la nuca con una mano, un po' spiazzata dai modi di Chelle. "Beh... immagino di sì, e poi... io ed Heather siamo un po' più esperte, quindi..."

"Vvvvvolbeat vvvvolbeat!" esclamò il suo Volbeat con voce ronzante, come se il brusio di uno sciame di vespe fosse stato modulato per formare delle parole vere e proprie.

"In un modo o nell'altro, finiamo sempre per agire per qualche scopo umanitario..." commentò Heather. "Bah, non importa. Dopotutto, anch'io ho una gran voglia di sistemare questo Team Fusione. Non lascerò certo che facciano quello che vogliono... e non permetterò che diventino un problema delle dimensioni del Team Meteora!"

"Shelgon..." affermò lo Shelgon di Heather stringendo gli occhi. La bambina dai capelli fucsia si voltò verso il suo Pokemon e lo accarezzò su un fianco, per dirgli che aveva tutta l'intenzione di occuparsi di questo problema il prima possibile.

"Stavolta, non mi faccio fermare da nulla!" affermò Heather. "Shelly, tu che ne dici? Lo facciamo assieme, vero? Come quando abbiamo combattuto assieme contro il Team Meteora!"

"Certamente, Heather! Nemmeno io voglio lasciare che il Team Fusione minacci gli abitanti di Tunod.." rispose Shelly con un lieve sorriso. "Va bene, allora... e se volessero venire anche Chelle e Percy..."

"Cyndaquil!" rispose prontamente il Cyndaquil del ragazzo, ansioso di gettarsi in battaglia e dare prova di sè stesso. Anche Chelle e Percy si dissero d'accordo, guardandosi negli occhi ed annuendo con decisione.

"Bene, direi che siamo tutti d'accordo." rispose Chelle con un ghigno sicuro. "Che aspettiamo, allora? Andiamo a sistemare il Team Fusione, una buona volta!"

"Chikorita!" Il suo starter mosse la foglia che le cresceva sulla testa come un lazo, in modo da darsi un certo tono!

 

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Per gli uomini del Team Fusione che erano stati assegnati a quel posto di guardia all'ingresso della Palude Granita, la situazione non poteva essere più noiosa di così. Un gruppetto di uomini e donne in uniforme arancione si aggirava con fare vagamente irritato nei pressi della stradina che si addentrava tra le mangrovie, e  gettavano di tanto in tanto qualche occhiata alla città che si trovava a poche centinaia di metri di distanza. Quasi desideravano che prima o dopo arrivasse qualche allenatore temerario a sfidarli, giusto per spezzare la monotonia di quell'incarico...

"Certo che i nostri capi non potevano darci una missione più noiosa di questa, non trovate anche voi?" si lamentò una donna vestita con un corpetto arancione che non lasciava moltissimo all'immaginazione, un berretto con il frontino dello stesso colore, e un paio di scarpe con il tacco alto che un po' stridevano con il resto dell'abbigliamento. "Siamo fermi qui davanti a Ciocolina, giusto per fare in modo che non arrivi nessun intruso, e per ricordare all'Inventore che noi stiamo ancora attendendo una sua risposta. Almeno fossimo con la squadra che si occupa delle rovine..."

"Lo so, è una fregatura essere bloccati qui." rispose un uomo vestito in tuta e pantaloni arancioni con tanto di scarpe da lavoro. "Ma del resto, dobbiamo farlo. Quelle rovine sono una parte molto importante del nostro piano, e dobbiamo a tutti i costi cercare di capire qualcosa di quelle iscrizioni. Abbiamo il nostro lavoro da fare, e vediamo di farlo bene, che ne dite?"

"Giusto, giusto... però ho il diritto di dire che è una noia mortale, no?" affermò la donna che aveva parlato per prima, stiracchiandosi pigramente mentre teneva lo sguardo fisso verso la stradina. Stava per fare qualche commento in più, quando il suo sguardo cadde su un gruppetto di persone che stava avanzando verso illoro posto di blocco, dando l'impressione di un gruppo di allenatori che volevano entrare nelle Paludi Granita. Guardando con un po' più di attenzione, la donna riconobbe l'Inventore nel bel mezzo del gruppetto... e gli altri erano tutti allenatori abbastanza giovani, due di loro erano addirittura bambine. Ciò nonostante, sembravano molto decisi a passare oltre il posto di guardia... e a guardare con un po' più di attenzione, lo Shelgon che accompagnava quella bambina con i capelli fucsia sembrava abbastanza ben allenato. "Hey, guardate un po', ragazzi! Sembra che abbiamo un po' di ospiti, da queste parti!"

"Li vedo, li vedo... sembra che l'Inventore abbia deciso di incontrarci, finalmente! E si è portato dietro un po' di allenatori... cosa crede, che saranno le sue guardie del corpo?" chiese retoricamente uno degli uomini del Team Fusione.

"Hmm... io ci starei attento. Quella bambina più piccola ha uno Shelgon." affermò un altro dei soldati del Team Fusione. "Non so come l'abbia catturato, ma vuol dire che non è un'allenatrice da sottovalutare."

A quel punto, il gruppetto dell'Inventore era arrivato quasi a ridosso del posto di blocco, e una delle reclute si fece avanti per sbarrare loro la strada. "Hey, un momento, voi altri!" affermò, tenendo pronta una Pokeball. "Chi siete voi, e che cosa ci fate qui? L'Inventore può restare, ma tutti gli altri... facciano il favore di andarsene!"

"Il Team Fusione, immagino." affermò con acredine Heather. "Vogliamo andare alle Paludi Granita, e da lì proseguire per Oceanipoli. Quindi, se ci fate il favore di togliervi di mezzo, ve ne siamo molto grati."

"E già che ci siete, lasciate anche in pace Ciocolina e i suoi abitanti." continuò Percy. Il suo Cyndaquil si mise in guardia, pronto a scattare all'attacco al momento opportuno, e anche gli altri Pokemon si tennero pronti al combattimento. Nessuno di loro si aspettava certo che il Team Fusione cedesse senza combattere...

E infatti, il capogruppo fece un sorrisetto maligno e squadrò con fare arcigno il gruppetto di allenatori e Pokemon. "Piuttosto sfacciato da parte vostra farci una richiesta del genere, non trovate? Venite qui senza neanche sapere chi siamo noi del Team Fusione, e cercate di dirci che dobbiamo andarcene da qui e lasciarvi proseguire."

"Vi ho già detto, in ogni caso, che non ho nessuna intenzione di collaborare con il Team Fusione." affermò l'Inventore con nonchalance, tenendo le mani sulla nuca. "Sono qui per ribadirvelo, e questi ragazzi sono qui per darmi una mano a farlo."

Shelly annuì, lei stessa sorpresa della sicurezza in sè che provava. "Quindi, per favore, smettetela di dare fastidio agli abitanti di Ciocolina, e andatevene da qui." affermò. "Preferirei... non dover usare la forza, ma se sarà necessario..."

"Spiacente, ragazzi, ma non possiamo farlo. Gli ordini sono ordini." affermò una recluta femminile. "Voi, piuttosto... dovreste andarvene da qui. Tranne l'Inventore, che abbiamo più volte cercato di contattare per farci avere una sua invenzione... una che sarà molto utile a noi del Team Fusione."

"Ma cosa volete fare? Rapite i Pokemon, volete il traduttore dell'Inventore... ma si può sapere cosa sperate di ottenere, con tutto questo?" Heather pretese di sapere. Il suo Shelgon si acquattò sul terreno, pronto a balzare all'attacco nel caso gli uomini del Team Fusione avessero tentato qualche mossa strana...

Una recluta alzò le spalle. "E pretendete che ve lo diciamo? Spiacente, non andremo certo a blaterare dei nostri piani a dei mocciosi che passano di qui per caso. Avanti, ragazzi... mandiamo via questi ficcanaso!"

Immediatamente, la recluta scagliò una Pokeball, dalla quale uscì un Mankey... e subito dopo, anche gli altri uomini del Team Fusione mandarono in campo i loro Pokemon - un Magby, un Elekid e un Woobat, che si schierarono davanti al gruppetto di Heather, mettendosi in guardia.

"Spiacente, ma non abbiamo intenzione di andare via così facilmente!" esclamò Heather. "Shelgon, tocca a noi! Usa il tuo attacco Sgranocchio!"

"Volbeat, usa Codadiluce!" esclamò Shelly.

"Chikorita, tu occupati di Elekid! Usa Profumino per distrarlo!" esclamò Chelle.

"Cyndaquil, attacco Murodifumo su Magby!" esclamò Percy.

Shelgon si lanciò rapidamente all'attacco sul Woobat del Team Fusione, che però riuscì abbastanza facilmente ad evitare il potente morso del Pokemon Resistenza volando un po' più in alto. Con uno scatto, il pipistrello psichico si gettò sull'avversario, colpendo Shelgon ad un fianco con il suo muso avvolto da una tenue aura di energia psichica! Il Pokemon Drago sussultò e venne sbalzato indietro, ma il colpo non fu particolarmente dannoso, e Shelgon riuscì a rimettersi in guardia quasi subito.

Il Volbeat di Shelly si alzò in volo per un breve tratto, e la sua coda si illuminò come una lampadina, trasmettendo al Pokemon Lucciola una corroborante scarica di energia e facendolo sentire di colpo molto più forte. Il Mankey nemico si avvicinò di colpo e usò un attacco Abbattimento, raccogliendo da terra un sasso grosso come il pugno di un uomo e scagliandolo contro il suo avversario, che riuscì però a scansarsi, e rispose rapidamente con un attacco Segnoraggio. La coda luminosa del Pokemon Lucciola si accese di nuovo, e da essa scaturì un raggio di energia multicolore che colpì in pieno il Mankey nemico, costringendolo ad indietreggiare per un breve tratto.

Nel frattempo, anche Chikorita e Cyndaquil stavano cominciando ad attaccare con tutta la loro foga: la Pokemon d'Erba sprigionò una nube di profumati vapori rosati che raggiunsero lo Elekid nemico e lo frastornarono con la loro intensità, mentre Cyndaquil creò una nube di fumo nero davanti a sè e la soffiò addosso al Magby del Team Fusione per annebbiargli la vista.

"Elekid, non farti distrarre! Usa Attacco Rapido!" ordinò una donna del Team Fusione... e malgrado fosse un po' intontito dall'inebriante profumo che Chikorita gli aveva soffiato addosso, scattò in avanti con rapidità e colpì l'avversaria con potenza e precisione, facendola barcollare. L'allenatore di Magby diede a sua volta un ordine, e il piccolo Pokemon Fuoco soffiò un attacco Braciere, che Cyndaquil evitò per un soffio gettandosi di lato.

"Shelgon, usa Protezione... e poi Dragartigli!" esclamò con decisione Heather, un attimo prima che il Woobat nemico si lanciaasse all'attacco con un altro Cuorestampo. Il colpo mancò Shelgon per una questione di pochi centimetri, schiantandosi sullo scudo energetico che il Pokemon Resistenza aveva creato davanti a sè... e un attimo dopo, Shelgon scattò in avanti e sferrò un poderoso colpo con i suoi artigli, mandando a terra il pipistrello psichico con un'esclamazione di paura e dolore! Woobat cadde a terra e sbattè le ali ancora per un attimo prima di perdere i sensi...

"Continua così, Mankey! Usa un attacco Sfuriate!" esclamò l'allenatore del Pokemon Suinpanzè, che si lanciò furiosamente all'attacco contro il Volbeat di Shelly, agitando le braccia per sferrare una raffica di fendenti con i suoi artigli! Volbeat riuscì ad evitare il primo e il secondo fendente, ma il terzo arrivò più rapidamente del previsto, e colpì di striscio il Pokemon Coleottero ad un fianco, facendogli fare una breve smorfia di dolore.

"Attento, Volbeat!" esclamò allarmata Shelly. "Adesso usa Stordiraggio!"

"Vol... beat!" esclamò il Pokemon Lucciola, puntando le antenne verso il Pokemon Suinpanzè e scagliando contro di esso un'alone di luce che fluttuò rapidamente verso Mankey, orbitò attorno alla sua testa per un istante... e poi scomparve, lasciando il Pokemon Lotta stordito e come ubriacato!

Chikorita e Cyndaquil sembravano combattere più o meno alla pari con i loro avversari. La Pokemon d'Erba era riuscita a mandare a segno un potente attacco Foglielama contro lo Elekid nemico, che però era rimasto in piedi e aveva contrattaccato con un Tuonoshock che pur non riuscendo a fare molti danni aveva abbagliato la Pokemon Foglia e l'aveva costretta a retrocedere. Cyndaquil, invece, era appena riuscito ad evitare un attacco Pulifumo da parte del Magby del Team Fusione, e aveva risposto con un poderoso e ben piazzato Attacco Rapido, colpendolo in pieno. Ma il Magby nemico non cadde, e riuscì a controbattere svanendo per un istante e poi riapparendo accanto a Cyndaquil per colpirlo con una Finta! Cyndaquil emise un breve stridio di dolore, ma riuscì a tenersi in piedi...

"Forza, Chikorita, usa Sintesi e poi Riflesso!" esclamò Chelle. La sua Pokemon alzò la testa, puntando la foglia che cresceva su di essa verso il sole... e assorbì rapidamente i raggi del sole, riprendendosi dai colpi che aveva subito. Poi, un attimo prima che lo Elekid nemico potesse attaccarla con un Tuonopugno, Chikorita creò una barriera semitrasparente davanti a sè, sulla quale il pugno elettrificato dall'avversario si abbattè senza fare danni. Chikorita venne sbalzata indietro, ma era rimasta più o meno illesa... e fu in grado di rispondere un attimo dopo! "Perfetto! Ora vai, Chikorita! Concludi con un bell'attacco Foglielama!"

"Chiko, chiko! Chiko!" rispose prontamente la Pokemon d'Erba. Con un rapido movimento della testa, Chikorita scagliò una raffica di foglie contro l'avversario a mò di shuriken, centrandolo in pieno e facendolo finalmente cadere con gli occhi trasformati in spirali. Magby e Cyndaquil stavano ancora combattendo, e lo starter di Percy stava tenendo a bada con una certa bravura gli attacchi del suo avversario, ma anche Magby lottava come un leone, e riusciva ad evitare il grosso degli attacchi del suo nemico... mentre il Volbeat di Shelly era già riuscito a mettere ko il Mankey avversario con un ben piazzato attacco Segnoraggio, costringendo la recluta del Team Fusione a richiamare il Pokemon Suinpanzè.

"Ottimo lavoro, Shelly! Siete diventati davvero bravi, tu e i tuoi Pokemon... attento, Shelgon, usa il tuo attacco Sgranocchio!" esclamò Heather, vedendo che il suo avversario aveva mandato in campo un altro Pokemon - un Natu, un Pokemon Psico/Volante simile ad un variopinto uccello tropicale dal becco  lungo ed acuto. Il Pokemon Resistenza evitò un attacco Psicoraggio da parte del suo avversario e mandò a segno Sgranocchio, mandandolo a terra con gli occhi trasformati in spirali.

"Bravi anche voi, Heather! Per adesso sembra che stia andando tutto bene." commentò Shelly. Poco più indietro, l'Inventore stava osservando la battaglia, impressionato dall'abilità che le due bambine stavano dimostrando... e dal talento che Percy e Chelle stavano mettendo in campo.

"Davvero incredibile... non credevo che quelle due bambine fossero così brave." disse tra sè lo strampalato scienziato, aggiustandosi un po' i capelli con un gesto della mano. "Immagino che da dove vengono loro... abbiano dovuto imparare presto a combattere con i Pokemon. Certo è che se partecipano al torneo di quest'anno... sicuramente ne vedremo delle belle!"

Non si aspettava che qualcuno gli rispondesse... perciò rimase alquanto sorpreso quando un'elegante figura in smoking bianco, dai capelli verdi scuri un po' scompigliati, si affiancò a lui, commentando a sua volta sulla battaglia.

"Già, davvero impressionante. Ma anche quei due esordienti si stanno comportando bene." affermò, parlando con un timbro nobile, una voce morbida e al tempo stesso forte e decisa. "Certo, immagino che quelle siano reclute di basso rango. Ma vedo che stanno comunque facendo un ottimo lavoro."

"Ah! Lei... non sarà per caso..." chiese l'Inventore, volgendo lo sguardo con evidente meraviglia verso il nuovo arrivato, un giovanotto sulla trentina d'anni dall'aspetto nobile, che avanzava verso il posto di blocco tenendo in mano una Pokeball. Anche se, a giudicare da come il quartetto di allenatori stava sistemando il Team Fusione, molto probabilmente non avrebbe avuto bisogno di intervenire...
 

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CONTINUA...

Note dell'autore: E con questo, la storia comincia ad entrare nel vivo! Il primo scontro con il Team Fusione sembra andare bene per il momento... ma in fondo, si tratta soltanto di reclute, e i prossimi avversari riusciranno sicuramente a dare molto più filo da torcere alle nostre piccole eroine.

Cosa si nasconderà nella Palude Granita? Chi sarà il misterioso individuo che si è presentato proprio adesso? E intanto... cosa starà architettando il Team Rocket, che continua a nascondersi nell'ombra? Ora le cose cominciano davvero a muoversi... quindi, vi do appuntamento al prossimo aggiornamento, e spero che vi piacerà!

Al prossimo capitolo, e a presto!
 

  
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