Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Alexa_Akane    22/03/2017    2 recensioni
Anno 1493.
L'America è appena stata scoperta.
Le navi sono sempre più utilizzate come mezzo di trasporto, non solo dai commercianti ma anche dai pirati...
Tra di loro, il più temuto fra tutti i sette mari, colui che aveva saccheggiato dozzine di navi da carico, colui che aveva rubato migliaia di tesori e colui che è conosciuto per la sua ricerca sfrenata del tesoro più grande di tutti… Atlantide.
Lo spagnolo Antonio Fernandez Carriedo.
Spietato, sanguinario e donnaiolo, questi erano gli aggettivi a lui affibbiati.
Solcava i mari insieme alla sua amata nave Dolores e la sua fidata ciurma… ma la storia che andremo a raccontare inizia dopo un incontro che cambiò letteralmente la vita del pirata...
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'ungherese intanto si avvicinò a Lovi che era seduto sul ponte della nave a fissare il cielo. "Qualcosa non va?" Gli chiese dolcemente, accarezzandogli la testolina.                        

"No, va tutto bene." Mugugnò l’italiano, abbracciandosi le ginocchia e affondandoci il mento.                   

La ragazza si sedette vicino a lui, tenendo le mani dietro la schiena per sorreggersi.  "Qualcosa mi dice che stai mentendo." gli sorrise dolcemente.               

"Non sto mentendo." Lovino gonfiò le guance, guardando dall'altra parte per non incrociare lo sguardo indagatore di Liz.                        

"Ahhhh" Sospirò l’altra. "Sai, a volte Antonio può essere proprio un idiota. Però non lo fa apposta." Ridacchiò, cercando di alleggerire l’atmosfera.                        

"Tsk… è stato… è stato un bastardo..." Sussurrò lui, sentendo gli occhi diventare lucidi. Ma non poteva piangere. Non davanti ad una ragazza.                        

"Dimmi che ha fatto." Disse dolcemente, abbracciandolo e cercando il suo sguardo.                        

Il piccolo esitò un attimo ma sospirò, appoggiando la testa sulla sua spalla. "Ieri… gli ho… gli ho confessato i miei sentimenti..."                        

"E che cosa ti ha risposto?"

"Ha detto che gli piaccio anche io… ma… ma poi ha detto… che siamo… amici… " Mormorò, lasciandosi scivolare una piccola lacrima lungo la guancia mentre Elizabeta gli accarezzava i capelli morbidi.                        

"Aaah… " Sospirò arresa per la stupidità di Tonio per poi asciugargli la lacrima con un dito.

"Sicuramente non voleva dire quello. Era ubriaco avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Una volta ha baciato Gilbert." Rise nel ricordarsi quel momento, la prima volta in cui era uscita dal castello grazie Gilbert che l'aveva portata in un bar con Tonio e Franny.                        

"Quindi dici… che per lui non sono solo un amico?" Chiese in un sussurrò, guardandola con occhi ambrati pieni di speranza.                        

"Per me è così " Gli disse, dandogli un bacino sulla fronte e stringendolo un po’ di più a sé.                       

Il piccolo annuì, arrossendo leggermente e guardando dall'altra parte. "Grazie Liz… cercherò di parlare di nuovo con Antonio..."                        

"Prego." Gli sorrise dolcemente, felice che fosse riuscita a far cambiare idea al sirenotto. "Se succede qualcosa non esitare a venire da me."                        

"V-va bene, grazie" Rispose, ricambiando timidamente l'abbraccio.

                       

Intanto con Antonio e Gilbert…

 

"BLEAH!!!" continuava a vomitare lo spagnolo, piegato sul parapetto della sua nave.                        

"Su su, Toni! Agisci da uomo!" Gli disse l'albino, ridacchiando allo stato pietoso in cui si trovava l’altro. Era sempre bello vedere i post-sbronza dei propri amici!                     

Antonio lo guardò per qualche secondo. "... bleahh!!!"

Gilbert fece una faccia a quella “risposta” e incrociò le braccia. "Per nulla figo, amico."                        

"Vorrei vedere te al mio posto..." Disse l’altro, sollevando il capo e guardandolo con una faccia orrenda mentre un filo di bava gli scendeva ai lati della bocca.                        

"Pulisciti va." Ridacchiò Gil, passandogli un panno e un bicchiere d'acqua. "Non vorrai farti vedere dal tuo piccolo italiano cosí vero?~"                        

"Mio cosa!?" Il pirata prese il panno per pulirsi la bocca per poi bere a piccoli sorsi l'acqua "Grazie"                        

"Il tuo.Piccolo.Italiano~" Ripetè, scandendo le parole con tono cantilenante e ridacchiando. "Prego… ma che hai fatto per farlo arrabbiare tanto?"                        

"Non lo so, è questo il punto" gli rispose scoraggiato, guardando il mare sotto di sé con occhi spenti. Davvero non sapeva come mai Lovi fosse tanto arrabbiato! Se lo avesse saputo starebbe già cercando di rimediare!                     

"Sicuramente hai fatto una delle tue cazzate mentre eri ubriaco."                        

"Probabilmente… ho paura che sia qualcosa di sadico." disse preoccupato, distogliendo lo sguardo dalle onde per portarlo sul cielo azzurro. "Quando non sono in me posso essere veramente cattivo" Per lo meno ne era consapevole- oh! Un gabbiano!                        

"Non credo, altrimenti sarebbe più spaventato che arrabbiato, no?" Anche Gilbert si appoggiò al parapetto con la schiena, piegando una gamba e inclinando la testa di lato per guardare l’amico perso nei propri pensieri.                        

"Giusto… " Disse Antonio, continuando a pensare. "E se gli ho detto qualche cagata tipo proposta di matrimonio con una ciambella!?!?"

"Bhe… magari hai ferito i suoi sentimenti in qualche modo." Propose l'albino, guardando il cielo e notando lo stesso gabbiano che guardava lo spagnolo.                      

"E se gli ho detto che mi piace e lui mi vede solo come un amico e quindi preferisce fare lo stronzo con me per farsi odiare!?!" A quel punto il pirata prese il colletto di Prussia, scuotendolo vigorosamente.                       

"Hey! Fermo!" Esclamò, prendendogli le mani e fermandolo prima che facesse venire anche a lui un mal di testa. "Figurati, quello è cotto di te, si vede lontano un miglio!"                        

"Eh!? Ma dove!? Se non fa altro che chiamarmi bastardo!!" Rispose incredulo lo spagnolo, mollandolo definitivamente.                        

"E allora? Liz mi picchia!" Gli ricordò l’albino, sorridendo e dandogli un colpo sulla spalla. "Ma non vedi come arrossisce quando parla con te? Come cerca sempre di evitare il contatto visivo perché è timidino?"                        

"... no"                     

"Certo che sei proprio stupido in questo campo" Gilbert sospirò, tirandogli un’altra pacca ma questa volta più forte, facendolo quasi inciampare. "Credimi, quello è pazzo di te… probabilmente è successo qualcosa ieri che lo ha fatto rattristare!"                        

"Ma tipo cosa!?!" Antonio si mise le mani in testa, torturandosi i riccioli mori e scompigliandoseli.                        

"E che cazzo ne so io?!" Rispose, buttando la testa indietro.

"Dovresti semplicemente andargli a chiedere scusa"                        

"Hai ragione se gli chiedo scusa magari… MAGARI mi perdona " sottolineò il magari. Poi girò i tacchi e andò a cercare Lovino, pensando fra sé e sé un discorso decente da fargli.                        

Il tedesco sospirò e sorrise, scuotendo leggermente la testa. "Certo che sei davvero un idiota… bhe, speriamo vada bene"  

                     

Liz era ancora con Lovi, ma quando vide Antonio arrivare si alzò.

"Ora vado fa Gil, ci vediamo dopo" Gli sorrise per poi andarsene, salutando Lovino con la mano prima di lasciare i due da soli. Lovi alzò lo sguardo su di lei, salutandola e guardandosi alle spalle. Notò subito lo spagnolo e corrucciò le sopracciglia, tornando a guardare dritto davanti a se.

"Che vuoi?"                        

"Ecco… Lovi… io volevo chiederti scusa." Iniziò il pirata con tono dispiaciuto, avvicinandosi all’italiano e sedendosi al suo fianco. "Non ricordo bene cosa ho detto o fatto ieri quando ero ubriaco ma credo di aver detto qualcosa che ti abbia ferito... quindi scusami." disse serio, guardandolo negli occhi.                       

Il ragazzo distolse lo sguardo, portandolo a terra e stringendo di più a sé le ginocchia. "Che t’importa di me?"                        

"Come che mi importa di te?! Mi importa e come!!" disse arrabbiato all’improvviso. Come poteva Lovino pensare una cosa simile?!                        

"A me non sembra invece, bastardo!!" Lo guardò di nuovo, corrucciando le sopracciglia e lanciandogli un’occhiataccia.                        

"Cosa te lo fa pensare!?"                        

"Ieri! Ecco cosa me lo fa pensare!!"                        

"E dimmi cosa ho fatto!! Io non ricordo nulla, te l’ho appena detto!! Ero ubriaco Porco D**" Subito si tappò la bocca con la mano, spalancando gli occhi. Sarà stato pure un pirata ma non si era mai azzardato ad offendere Dio.                  

Lovi spalancò gli occhi quando sentì il capitano bestemmiare ma scosse la testa, tornando a guardarlo male. "Vuoi davvero saperlo, brutto bastardo?!?!"

"Si che lo voglio sapere!!"                        

"E va bene!" Si alzò, puntandogli un dito contro. "Ieri sera ho dichiarato i miei cazzo di sentimenti verso di te e tu, dopo aver detto che ricambiavi, hai aggiunto che siamo solo amici!!" Una lacrima gli rigò la guancia, seguita da un'altra. No, non ora! Perché proprio ora?!                       

Antonio spalancò gli occhi incredulo. Che cazzo aveva fatto!?

Senza pensarci due volte, si alzò e lo abbracciò, affondando il viso nei suoi capelli mori.

"... scusa"                        

"No! No, vaffanculo, lasciami!" Esclamò il minore, cercando di spingerlo via mentre si asciugava le lacrime con una mano.                        

"... scusa, scusa, scusa" Presto iniziò a piangere pure lui, tremando leggermente per i singhiozzi.                        

"Perchè cazzo piangi ora?" Chiese con tono più calmo Lovi, affondando il viso nella sua spalla così calda.                        

"... scusa, scusa, scu… sa" Lo strinse più forte a sé, appoggiando il mento sulla sua testolina.                        

"Smettila… se tu non provavi lo stesso… bastava solo che me lo dicessi, senza darmi speranze inutili..." Sussurrò Lovi, cercando di fermare le proprie lacrime.                        

Il pirata riuscì finalmente a smettere di piangere e abbassò lo sguardo sul minore. "Cosa stai dicendo!?" Esclamò, prendendogli il viso tra le mani e alzandolo per guardarlo negli occhi. Quei bellissimi occhi ambrati che in quel momento sembravano delle pozze di oro e nocciola. "Lovi tu mi piaci… " Gli sussurró, trasmettendogli tutte le emozioni che provava in quel momento.                        

L’italiano spalancò gli occhi, arrossendo e ricominciando a piangere. Abbassò la testa, cominciando a colpirlo sul petto con i pugni. "Stupido! Stupido!"                        

"Ieri ho detto così per paura che tu non ricambiassi" Ma Antonio non lo lasciò, anzi, lo strinse di più a sé. "... sono proprio uno stupido per non essermene accorto prima, scusa..."                        

"Si… si, sei un idiota… bastardo." Mugugnò, tirando su con il naso e asciugandosi le ultime lacrime prima di appoggiarsi al suo petto. "...mi hai fatto male… qui." Sussurrò, toccandosi il petto, proprio sopra il cuore.                        

"Scusami ancora."  Lo spagnolo gli sorrise dolcemente, prendendogli il mento con due dita e alzandogli il viso per poterlo guardare negli occhi.                        

"Dovrai meritartelo il mio perdono, bastardo." Mugugnò di nuovo, guardando dall'altra parte e arrossendo.                       

Antonio sorrise leggermente a quel punto e fece avvicinare ancora di più i loro volti, facendo combaciare le loro labbra in un dolce bacio.                        

Il piccolo spalancò gli occhi, sentendo le loro labbra unirsi in un contatto così dolce. Non potè fare a meno di rilassarsi e chiuse gli occhi, cingendogli il collo con le braccia e rispondendo al bacio timidamente.

Era la prima volta che lo baciava...                        

Antonio cominciò a muovere dolcemente le labbra sopra quelle di Lovi, cingendogli la vita con le mani per avvicinarlo di più a se. Lovino portò le dita fra i suoi capelli, accarezzandoli e inclinando la testa di lato per riuscire a baciarlo meglio                        

Lo spagnolo tentava di essere più gentile possibile, visto le esperienza passate, e non voleva mettergli fretta. Si staccò dolcemente da lui sorridendo.

"Me lo sono meritato il tuo perdono?" chiese dolcemente.                        

"Tsk..." La sirena gli prese il viso, alzandosi leggermente per riuscire a baciarlo a stampo sulle labbra.                        

"Non dirmi che ne vuoi ancora..." lo guardò sornione l’altro una volta che si staccarono una seconda volta.                        

"C-che?! No!" Esclamò, arrossendo come un pomodorino. "Sei davvero un idiota." Mugugnò, gonfiando le guance.                       

"Dai scherzavo." Sorrise Antonio, abbracciandolo e ridacchiando dolcemente.                        

Lovi girò la testa dall'altra parte, arrossendo.

"Q-quindi… siamo… amanti?" Chiese timidamente, senza guardarlo.                        

"Se a te piace questa definizione allora si " Sorrise Toni per poi baciarlo di nuovo.                        

"Non so come vi chiamate fra voi umani… " sussurrò imbarazzato contro le sue labbra prima di tornare a baciarlo timidamente.                        

"Noi ci chiamiamo fidanzati~" rispose con un dolce sorriso, baciandogli il nasino leggermente rosso.                        

"Oh… quindi siamo… fidansassi?" Chiese il piccolo, inclinando la testa di lato confuso per quella nuova parola che aveva imparato.                        

"Si~" ridacchiò, sentendo che lo aveva pronunciato male.

 

Che carino~

 

"P-Perchè ridi, bastardo?!" Esclamò Lovi, arrossendo ancora di più e portando le mani strette a pugno sul petto.                        

"Nulla, mi amor." Gli accarezzò dolcemente la guancia con la mano per poi baciarlo di nuovo su quelle morbide e rosee labbra.                        

L’italiano chiuse gli occhi e rispose al bacio subito, sempre abbastanza timidamente.

Non aveva mai baciato prima...

Gli accarezzò le spalle, passando poi ai capelli mossi e morbidi. Lo spagnolo invece portò una mano sul fianco e l'altra sulla testa per avvicinarlo ancora di più a lui. Questa volta lo stava baciando con più passione cercando sempre di contenersi.                        

Il piccolo italiano posò le mani sul suo petto, accarezzandolo quando gli venne un'idea e, arrossendo, schiuse le labbra, leccando timidamente quelle del pirata davanti a lui, che ne approfittò per inserire la lingua intensificando il bacio.                        

Lovi tremò leggermente ma iniziò ad accarezzare la lingua del compagno con la propria, succhiandola dolcemente.                       

Antonio cominciò a esplorare con la lingua ogni centimetro della sua bocca, per poi staccarsi senza fiato.                        

La sirena ansimava leggermente, passandosi poi la lingua sul labbro inferiore per rompere il ponte di saliva tra di loro.

"Lovi...~" Disse roco posando un bacino sul collo.                        

"A-Antonio..." Sussurrò l’altro, stringendo leggermente la presa sulle sue spalle e arrossendo.                        

"Tranquillo" Gli disse. "Non farò nulla se tu non vuoi" Gli accarezzò la guancia, baciandogli di nuovo il collo.                       

Lovino si morse le labbra, guardando dall'altra parte e arrossendo ancora di più. "P-per me… per me va bene..." Ammise timidamente.                        

Quel "va bene" fece accendere il coniglio che c'era in Antonio. Prese Lovi per il braccio e lo trascinò in camera, chiudendo la porta a chiave dietro di sé e cominciando a baciare Lovino.                        

Il piccolo sobbalzò, spalancando gli occhi prima di richiuderli lentamente, rispondendo al bacio. Gli cinse il collo, facendo coincidere i loro petti.                       

Antonio lo spinse lentamente contro la porta, cominciando a baciargli il collo e leccandolo. Il minore inclinò la testa di lato, tenendo gli occhi chiusi e schiudendo leggermente la labbra. "Aah~...Antonio~" Sussurrò, affondando le dita nei suoi capelli e spingendo leggermente di più le sue labbra contro la propria pelle.                        

Antonio prese ad accarezzargli i fianchi per poi passare alle cosce, tirandolo su e appoggiando la sua schiena alla porta.                        

Lovi passò le mani sul suo petto, accarezzandolo e iniziando a sbottonargli la camicia bianca, cingendogli la vita con le gambe per paura di cadere.                        

Antonio cominciò a succhiare leggermente il suo collo, lasciandogli piccoli cerchietti violacei mentre l’altro gemeva dolcemente, scoprendogli le spalle e inclinando la testa per riuscire a baciarne una, accarezzando e mordicchiando la pelle abbronzata.                        

Il pirata portò le mani sul suo sedere, massaggiandolo.                        

La sirena arrossí, irrigidendo le gambe ma continuando a baciare e leccare dolcemente la spalla dello spagnolo che decise che era ora di cambiare posizione, portando Lovi sul letto per sfilargli la maglia.                        

Il ragazzo posò le mani sul materasso, chiudendo le gambe e guardando in basso, imbarazzato mentre giocava con il lenzuolo.                        

"Non aver paura, non ti farò del male… non più" Gli disse, stendendosi sopra di lui e baciandolo di nuovo.                        

Il minore annuì, sorridendogli leggermente e dolcemente, cingendogli il collo e portando le ginocchia ai lati della sua vita. "Mi… mi fido di te..."                        

Antonio gli sorrise per poi cominciare a baciargli il collo, scendendo verso un capezzolo e lasciando una scia umida dietro di lui. Cominciò a leccarlo per poi prenderlo in bocca.                       

"AaAh~" Lovi inarcò leggermente la schiena, spingendo la pelle sensibile contro le labbra calde del compagno. "Antonio~"                        

L’altro cominciò a succhiare leggermente il capezzolo mentre con una mano gli andava a sfilare i pantaloni. La sirena sussultò leggermente ma oltre ad intensificare la presa sui suoi capelli, non fece nulla. Schiuse le labbra, gemendo dolcemente e arrossendo. Le sue mani si spostarono di nuovo sulla sua camicia, finalmente sfilandogliela.                        

Antonio portò una mano nelle mutande di Lovi, accarezzandolo.                        

"A-AaaAh~" Lovino si morse le labbra, portando le mani sui suoi pantaloni e iniziando a cercare di sfilarglieli, con qualche difficoltá.                        

"Non ti preoccupare... ora me li tolgo" Gli sussurrò roco prima di sfilarsi l'indumento, boxer compresi. Nel vedere il membro del compagno già eretto, il moretto arrossì vistosamente, voltando lo sguardo imbarazzato. "B-bastardo, ci sarei riuscito da solo..."                        

"Lo sooo~" Gli soffiò in un orecchio prima di calare i boxer pure a lui.                        

Il minore tremò leggermente, serrando le gambe una volta che i boxer gli arrivarono alle ginocchia. La mano dello spagnolo cominciò ad accarezzare il suo membro lentamente.

L’italiano si morse le labbra per trattenere dei gemiti, strofinando leggermente le cosce l'una contro l'altra.

"A-Anto… nioh~"                        

"Ti piace?~" Chiese languido, leccandogli il lobo.                        

"S… s-siiiIh~" Inarcò di nuovo la schiena, chiudendo gli occhi.

Però non voleva starsene a non fare nulla!

Allungò una mano verso il bacino dello spagnolo, prendendogli la base tra le dita e accarezzandola dolcemente.

"Vuoi fare tu qualcosa?~" Chiese in un gemito, sentendo le mani fresche di Lovi accarezzargli il membro bollente.                        

L’altro annuì, continuando a muovere la mano sul suo membro. "Hai… in mente qualcosa da farmi fare?~" Chiese timidamente, cercando di sembrare più malizioso. Non sapeva nulla dei rapporti tra umani quindi se Antonio aveva dei consigli, li avrebbe seguiti.                        

"Beh per adesso coccoliamoci poi si vedrà~" disse invertendo i ruoli e facendo sedere Lovino sopra di se.                        

Il piccolo fu un po' preso alla sprovvista da quel cambiamento e si ritrovò sdraiato sul petto del compagno, con i loro visi a pochi millimetri di distanza. Arrossì ma chiuse comunque le palpebre, tornando a baciarlo dolcemente sulle labbra.                        

Antonio non se lo fece ripetere due volte e rispose al bacio, portando le mani ad accarezzargli la  schiena.                        

Lovino gemette dolcemente e iniziò a muovere leggermente il bacino contro quello di Antonio, andando avanti e indietro lungo il suo corpo. Nel fare ciò, il ragazzo fece aderire le loro erezioni pulsanti e bisognose di attenzioni, strusciandole eccitato.

Antonio gemeva tra un bacio e l’altro, mentre con le mani si avvicinava al piccolo sederino dell’italiano, accarezzando con dolcezza la sua candida pelle liscia.                 

Lovino si staccò per riprendere fiato, iniziando a gemere anche lui e continuando a muovere il bacino, questa volta spingendo anche il sedere contro le mani del pirata.                        

Antonio cominciò a palparlo vigorosamente per poi insinuare un dito nella sua cavità.                        

Il minore sobbalzò leggermente, mordendosi le labbra e chiudendo gli occhi per poi affondare il viso nel sul collo.

"A-Antonio… ~"                        

"Tranquillo va tutto bene~" Gli sussuró dolcemente, cominciando a penetrarlo con un dito.                        

Lovino cercò di rilassarsi il più possibile, prendendo respiri regolari e accarezzando le braccia e le spalle del compagno mentre muoveva leggermente il bacino contro la sua mano.                        

"Bravo... così~" Gli sorrise per poi baciarlo dolcemente e inserire il secondo dito, uscendo e entrando da lui, muovendo le dita al suo interno.                        

L’italiano si morse le labbra, fermandosi un attimo prima di tornare a muovere il bacino un po' più lentamente. "Aah~" gemette leggermente.                        

Continuò con il movimento di prima solo più veloce e quando constatò che fosse pronto estrasse le dita.
"Ora sei pronto… ~" disse il pirata, accarezzandogli delicatamente una coscia per rassicurarlo.                        

Il ragazzo sopra di lui tremò leggermente, sapendo ormai cosa voleva dire quella frase. Si strinse di più al suo petto, stringendo tra le dita le sue spalle. "S-sarai… gentile, vero?~" Sussurrò timidamente allo spagnolo, che invertì le parti e si posizionò sopra di lui.
"Certamente~" Rispose gentilmente, accarezzandogli la guancia per poi cominciare a penetrarlo con lentezza per non fargli del male.                        

Lovi spalancò gli occhi ma li richiuse subito. Cercò di concentrarsi sul respiro e rilassarsi mentre sentiva il compagno riempirlo lentamente.                        

Poco a poco il membro di antonio si insinuava dentro di lui, unendosi al corpo dell’italiano facendoli diventare una cosa sola, ma quando fu completamente dentro stette fermo qualche secondo, aspettando aspettando un segno di approvazione da parte di Lovino.

"Va tutto bene?~" chiese preoccupato.                        

"S-si… tutto bene~" sicuramente andava meglio della prima volta che era successo. Prese un respiro profondo, rilassandosi abbastanza e poi annuì, cingendo il collo del compagno e posandogli dei bacini sul viso. "Puoi andare ora~"                        

Il pirata sorrise leggermente e cominciò a spingere, muovendosi dentro e fuori da Lovi.                        

Non faceva del tutto male… bruciava, ma non come la prima volta… si, era cento, mille volte meglio.

Presto Lovino iniziò a gemere dolcemente ad ogni spinta.                        

Antonio cominciò ad aumentare il ritmo, affondando il viso nel collo di lui e gemendo di piacere.

"Lovi~ sei così accogliente~" Gemeva mentre continuava a spingere                        

"Aah! AAah!~ oh… AntonioOh~" La sirena iniziò a muovere i fianchi a ritmo con i suoi, spingendolo sempre più affondo dentro di sé.                        

Antonio portò entrambe le mani sul sedere di Lovi, spingendolo di più a se andando sempre più infondo. Il più piccolo gemette di nuovo, buttando la testa indietro e portando le mani ai lati di essa, stringendo tra le dita il lenzuolo.

Il pirata aumentò il ritmo andando sempre più veloce fino a che non arrivò al suo limite

"Lovi~ non ce la faccio più…~ "                        

"Ant… AntonioOOH!~" gemette, venendo tra i loro petti e inarcando la schiena mentre per conseguenza, strinse leggermente la presa attorno al membro dello spagnolo.                        

Antonio venne al suo interno con un sonoro gemito per poi uscire e accasciarsi su di lui ansimante.                        

La sirena stava prendendo respiri regolari, cercando di calmare il battito del suo cuore. Abbracciò il compagno, affondando il viso nella sua spalla e chiuse gli occhi.

"... ti amo… ~" Sussurrò, arrossendo.                        

"Anche io ti amo~" gli alzò il viso per baciarlo di nuovo, addormentarsi poi con lui tra le braccia.


Quella notte entrambi dormirono sereni e i loro sogni furono addolciti dalla consapevolezza di aver ormai trovato il vero tesoro, l’uno nelle braccia dell’altro.   



 

L'angolo delle autrici:

Grazie per la vostra pazienza e scusateci se vi abbiamo fatto aspettare, abbiamo avuto vari contrattempi (Ovviamente la fottuta scuola -3-
) che ci hanno impedito di pubblicare questo penultimo capitolo. Ebbene si il prossimo capitolo, ovvero il numero 16, sarà l'ultimo di questa storia, speriamo però che continuerete a seguirci fino alla fine.

Baci Alexa and Francy <3

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Alexa_Akane