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Autore: Maya Cullen    05/06/2009    3 recensioni
Cinque Mondi. Una volta erano quasi un mondo unico. Ora, dopo la nascita dei Custodi, sono separati. Sono cinque e solo loro possono attraversare i portali che collegano un mondo ad un altro. Cinque mondi, un unico passaggio. Almeno questo era ciò che avevano spiegato a Charlotte Leanor Mitchel. Ma questa unica, piccola certezza, viene a mancare proprio quando uno dei Custodi viene ucciso. Ed il motivo è ben più complesso di quello che può sembrare in un primo momento. E’ la mia prima FF originale. Spero vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal quarto di copertina del Necronomicon della Biblioteca di New York.

Sezione mitologia.

 

                “Ciò che si narra dall’inizio del tempo, non è mera leggenda. Sono indicazioni su ciò che il mondo nasconde. “

 

                Non si dovrebbe scarabocchiare un libro in questo modo, tantomeno un libro di così rara importanza. Tantomeno da me che moltissimi anni fa ho giurato di proteggere questo stesso segreto.

                Dovrei smetterla di girare intorno al problema e finalmente togliermi la soddisfazione di dire a chiunque legga questo mio scarabocchio - non pretendo certo che la possiate chiamare lettera o testamento - che ciò che viene nascosto ai vostri occhi è qualcosa di basilare importanza.

L’uomo ha passato secoli a cercare di definire il concetto di verità, ma di certo non è quello a cui siete giunti fino ad ora. 

Tutto è cominciato all’inizio dello scorso secolo, nella data del 28 giugno 1914, in concomitanza con l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo e l’inizio della Prima Guerra Mondiale. In quella stessa data, ma nella piana di Stonehenge, si stava scrivendo la storia. Una storia completamente differente.

                Nascosto agli occhi dei mortali, si stava tenendo il primo concilio delle razze conosciute. Il pericolo segnato dall’incalzare della Guerra e dalle pessimistiche ipotesi avanzate da tutti, avevano reso necessario un incontro tra uomini, nani, elfi, spiriti e sirene per poter definire qualche punto di cruciale importanza per la sopravvivenza di ogni specie.

                Gli umani erano certi che, e la storia gli avrebbe dato ragione, la tecnologia che imperversava in ogni frangente della loro vita, avrebbe messo a repentaglio la sopravvivenza di ogni cosa che riguardasse la magia. Maghi e stregoni erano già considerati dei ciarlatani, ma fino a quando si sarebbero riusciti a nascondere prima di incappare in persecuzioni violente ed omicide?

                Gli elfi, signori della Natura, non erano più di tanto coinvolti da questo terrore. Temevano piuttosto l’ Oscurità portata da tutti gli esseri contrari alla loro natura e le faide tra le varie famiglie nobili erano decisamente un peggiore, cruento e devastane pericolo per il loro mondo.

                I nani, nascosti sempre nelle viscere della terra, temevano più che altro l’incombere delle ombre della dimenticanza per il loro popolo. E la perdita completa di tutti i loro tesori nascosti. Gli uomini, con la loro avidità, erano i primi accusati possibili.

                Le sirene, signore del mare, avrebbero volentieri disertato quell’incontro, poiché non avevano molte capacità di sopravvivenza sulla terra ferma. Eppure le perplessità dei Signori degli uomini le condividevano da molte lune. Oramai anche i mari erano infestati da enormi barche di metallo, la sopravvivenza di quell’antica razza nascosta era nettamente minacciata. 

                Gli spiriti, dominatori del fuoco, oramai decimati dalle lotte interne dovute al loro pessimo carattere, erano occupati in altre faccende. Nessuno di loro avrebbe mai dato appoggio a qualcuno delle altre razze tanto erano orgogliosi e superbi. Nessuno sarebbe stato in grado di sopportare tanta testardaggine.

Troppi conflitti in troppi mondi così differenti l’uno dall’altro. Troppo sangue poteva scorrere se una lotta fosse passata da un mondo all’altro.

                La decisione, unanime, fu quella di chiudere pertanto i passaggi che correvano da un mondo all’altro, lasciandone aperti solamente quattro. Il mondo degli Uomini avrebbe fatto da Crocevia, perennemente sorvegliato dai Custodi, gli unici in grado di aprire i passaggi del mondo di cui reggevano la chiave:

                Hicael, imprevedibile ed iroso, sarebbe stato la Chiave verso il mondo degli Spiriti.

                Nerel, silenzioso e oscuro, avrebbe guardato a vista il mondo dei Nani.

Eire, bellissima e letale,  avrebbe custodito il passaggio delle Sirene.

                Sair, impetuosa e testarda, si sarebbe occupata della porta verso il mondo degli Elfi.

                Versus, il Signore degli Uomini, sarebbe stato il primo di loro, responsabile di ogni avvenimento e custode di quell’incrocio di mondi.

Cinque mondi, un solo crocevia di passaggio. Guardato a vista. Nascosto agli occhi di tutti gli altri.

               

Il mio nome è Sair, la Custode degli Elfi. Alcuni umani mi conoscono con il mio nome di battaglia, altri con il mio nome mortale, Rachel Lane. Non che questo sia il mio nome reale, ovviamente. Mio è il compito di evitarvi di vedere troppe fate e folletti. Mi dispiace, potrebbero rendervi la vita decisamente più interessante e forse anche degna di essere vissuta. Divertente. Affascinante. Ma abbiamo un Codice che regola i nostri comportamenti, tutti, e contravvenire alle regole, secondo quanto ci è stato insegnato, mette molte vite in pericolo. Le vostre. Stranamente noi Custodi abbiamo un innato senso del sacrificio per la razza umana in generale. Ma ora…Dovete capire che l’idea del “nascosto” è effettivamente stata messa in pratica bene, da tutti. E voi non siete a conoscenza di noi o di coloro che proteggiamo e nascondiamo. Ma allora,  se il pericolo era così grande, perché tenerlo nascosto proprio a voi, che rischiate la vita per la sola esistenza di queste creature?Perchè farvi crescere nell’ignoranza, nella possibilità di incappare in uno qualsiasi di questi esseri, nella remota ipotesi di essere loro bersaglio e scherno?

                 

Non pensavo che prima o poi sarei mai arrivata a dire quanto sto per dirvi: il nostro Codice si sbaglia. Ciò che sapevo, ciò che mi avevano insegnato, era completamente sbagliato. Il motivo- proteggere le persone che amavo- per cui ho, in quel lontano anno, accettato di diventare Custode completamente inesistente. Il Codice non mi permette di farlo, in realtà. Anzi, mette in pericolochi ho di più caroanche più di quanto potessi anche solo immaginare.

Non ho il tempo materiale di spiegare cosa è successo. Mi preme molto di più mandare un ammonimento perché noi Custodi siamo tutti, inesorabilmente, in pericolo. Ed il prossimo a morire scatenerà qualcosa di ben peggiore di una guerra.

Il tempo della battaglia è giunto e noi siamo completamente impreparati.

 

Dagli archivi della Biblioteca:

 

Nota inclusa nel quarto di copertina del Necronomicon di New York, sezione Mitologia.

La direzione della Biblioteca si scusa con i lettori che consultassero tale volume. Stiamo provvedendo a rintracciare il responsabile della deturpazione di questo prezioso volume al fine di assegnare le relative sanzioni. Non siamo tuttavia in grado di rimpiazzare tale volume con un nuovo vista l’unicità di questa pubblicazione.

Ci scusiamo per la lettera dai contenuti alquanto allarmistici e per le macchie che purtroppo deturpano il volume. Non appena possibile provvederemo al restauro del volume.

                                                                                                              La Direzione

 

Verbale di polizia:

Il volume ritrovato sotto il corpo della vittima è stato individuato come il “Necronomicon” di autore sconosciuto, della sezione di Mitologia.

Parte della copertina e del quarto riportano segni di evidente colluttazione ed il volume stesso ha assorbito un colpo di arma da taglio nella copertina. Sono altresì presenti nr. 15 macchie di sangue, per il cui riscontro è stato richiesto l’intervento della squadra anticrimine responsabile.

Da un primo riscontro sembra che le macchie di sangue siano da imputare alla vittima, donna, dell’apparente età di 25 - 30 anni, capelli castano chiari e lisci, occhi neri, nessun segno particolare evidente. Nessun documento. Identificazione impossibile. Verrà effettuato un confronto con le segnalazioni di persone scomparse negli ultimi 20 anni, tuttavia ad un primo controllo nessun identikit riporta caratteristiche fisiche simili a quelle della vittima.

Nessun riscontro con il nome Rachel Lane segnato nel documento bibliotecario. Nessun familiare si è presentato per il ritiro degli effetti personali, alquanto miseri e consistenti in:

-  un cellulare di ultima generazione senza scheda.

-  portafoglio vuoto di marca Lanvin.

-  piccolo coltello a serramanico dall’impugnatura arcuata ed in madreperla. Contattato esperto di balistica per eventuale stima dell’arma.

Caso individuato come “in risoluzione” salvo ulteriori informazioni pervenenti presso il comando entro i prossimi 60 gg. Sergente Mattews incaricato di coordinare le operazioni.

 

 

 

 

  
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