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Autore: RiceGrain    06/06/2009    4 recensioni
Tu…beh tu mi tieni la porta aperta quando andiamo da qualche parte a bere qualcosa, tu mi prendi in giro perché ho paura di quegli stupidi piccioni, ma quando camminiamo fai in modo che mi stiano lontano e poi mi stringi a te per farmi sentire al sicuro e..hai presente quando ti ho detto che Blue and Yellow è la mia canzone preferita in assoluto? Beh, da quando ti conosco non faccio altro che ascoltarla, giorno e notte, a ripetizione.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ti prego, ti prego vattene” ma la sua figura non si mosse di un millimetro, scrutandomi dall’alto del suo sguardo cupo come u

And it's all in how you mix the two,
And it starts just where the light exists...”

Blue and Yellow – The Used

 

 

“Ti prego, ti prego vattene” ma la sua figura non si mosse di un millimetro, scrutandomi dall’alto del suo sguardo cupo come un mare in tempesta.

“Tu..è questo che vuoi?” per un attimo lo vidi insicuro nella spavalderia che aveva ostentato fino ad un attimo prima.

Si avvicinò e passò una mano rovente sotto il mio mento.

“No, no che non lo vuoi” sorrise e fece per baciarmi.

“Io…tu non capisci. Perché? Non lo sai cosa mi farai se resti qui stanotte?” mi allontanai dalla sua presa, da lui, da quello che avrebbe potuto accadere se quella vicinanza dei nostri corpi fosse rimasta così pericolosamente costante.

Rimase senza parole e lo vidi vacillare, improvvisamente spaventato dalla possibilità di farmi male

“Te ne devi andare, adesso che siamo ancora in tempo..varca quella soglia, scompari per sempre dalla mia vita”

Lo guardai fisso in quelle iridi tormentate di dolore e desiderio e…no, non poteva essere…non quella sfumatura, no, no, no.

“Dimmi perché? Dammi una fottuta buona ragione per andarmene ed io lo farò. Ti giuro” indicò la porta “me ne vado. Non mi vedrai mai più e faremo finta che non sia mai successo.Tu la tua vita, io la mia. Fine.”

Scossi la testa e scoppiai a ridere, tuttavia senza neanche l’ombra dell’allegria.

“Ma non lo capisci?! Ma ci hai guardati insieme? Io e te?” mi presi la testa fra le mani e scivolai sul pavimento freddo della mia camera.

“E’ tutto sbagliato”

“Ma cosa? Cosa c’è di sbagliato?”

“Io non..non vado bene per…”

Un fruscio e anche senza guardarlo seppi che si era appena passato una mano fra i capelli

“…per? Che vuoi dire? Per me? Tu non vai bene per me? È questo?”

Poi in un attimo si avvicinò e prima che potessi pensare ad una qualche risposta me lo trovai accovacciato di fronte.

Mi prese per le spalle e mi costrinse a guardarlo in faccia, proprio quello che volevo evitare.

Sapevo così troppo bene che se avessi letto nei suoi occhi vi avrei trovato esattamente quello che speravo di trovarvi, quello che c’era anche nei miei d’altronde. E a quel punto non avrei retto, non ce l’avrei fatta a tirarmi indietro.

“Guardami per favore” esclamò, ma io restai ferma, il viso rivolto altrove tranne che nei suoi occhi.

“Guardami!” repentino ma delicato allo stesso tempo, voltò il mio viso verso il suo e a quel punto non potei fare più niente per evitarlo.

“Robert”

“Finisci la frase.”

“Sì, io non vado bene per te. E’ così. Contento? Adesso l’ho detto.” Mi staccai da lui e lui non fece niente per fermarmi, semplicemente smarrito.

“Ma..” restò per un po’ in un attonito silenzio, riempito solo da qualche balbettio senza senso, mentre digeriva la mia stupida visione delle cose.

“…ma..ti ho dato forse l’impressione…cioè..ho fatto qualcosa di sbagliato?” la confusione era lampante in quel viso d’angelo e mi odiai ancora di più in quel momento.

Perché doveva essere tutto così dannatamente difficile per me?

Non potevo semplicemente essere felice di aver rimorchiato un attore famoso e portarmelo a letto senza pensarci troppo su?

No, io dovevo farmi tutti i ragionamenti dietro per concludere infine che come tutte le maledettissime cose nella mia vita, anche questa sarebbe andata a finire nella spazzatura, ed ero convinta che non ce l’avrei fatta a riprendermi da una batosta così grossa, non quando ero così fragile, non quando ogni singolo istante delle mie giornate era scandito dal suo pensiero costante, da com’era averlo intorno, dal suono delle sue risate e delle mie insieme.

Sì, lo amavo.

Ma avevo sofferto così tanto che adesso ero cieca e non vedevo quello che la vita voleva offrirmi, o meglio vedevo solo il peggio. Avevo imparato a non fidarmi di niente, a non fare troppo la bocca sulle cose, a non farmi castelli in aria e soprattutto a trovare subito un modo per scappare dalle delusioni il più indolore possibile. E quella cosa che avevo con Robert, qualunque cosa fosse, doveva finire subito, prima che andasse troppo avanti e poi avrebbe semplicemente finito col distruggermi, senza nessun dubbio.

“Hai fatto anche troppo.” Mi guardò senza capire

“Tu sei fantastico, Robert. Tu…beh tu mi tieni la porta aperta quando andiamo da qualche parte a bere qualcosa, tu mi prendi in giro perché ho paura di quegli stupidi piccioni, ma quando camminiamo fai in modo che mi stiano lontano e poi mi stringi a te per farmi sentire al sicuro e..hai presente quando ti ho detto che Blue and Yellow è la mia canzone preferita in assoluto? Beh, da quando ti conosco non faccio altro che ascoltarla, giorno e notte, a ripetizione..e penso a te. Continuamente. Ascolto la musica e penso a te. Tu, tu mi stai facendo diventare matta. Mi stai consumando senza fare niente, solo essendo te stesso.

Per cui sì, è per qualcosa che hai fatto. È per tutto quello che sei”

“Io non capisco..cosa..”

“Non ho mai detto che avresti dovuto capire” lo interruppi “Solo fidati di me. E vattene.”

Mi guardò in un modo che mi fece capire che se l’avessi colpito con un coltello, sarebbe stato meglio.

“Così è tutto qui? Finisce così..? Non ho neanche diritto a dire la mia?”

Si avvicinò lentamente e avvertii il suo respiro profumato sul viso

Dio se mi mancherai, Robert Pattinson.

“Vorrei soltanto che la smettessi di concentrarti così tanto su come andrà. Non è importante.”

Abbassai un’ altra volta lo sguardo e lui lo riportò su all’istante “Guardami, ti prego”

L’unica cosa a cui riuscivo a pensare era la sua mano rovente sulla mia guancia, l’avrebbe sciolta probabilmente.

“La cosa fra noi..io, non so cos’è. Non me lo sono mai chiesto prima di stasera.”

“Beh, avresti dovuto”

“Non ho mai voluto aprire gli occhi su noi. Perché non volevo rovinare tutto, proprio come hai detto tu. Non volevo che qualunque cosa ci fosse fra noi finisse.

Ma è come la tua canzone invece …and it’s all in how you mix the two…

And it starts just where the light exists...” continuai io per lui, quasi bisbigliando.

Continuò ad accarezzarmi, delicato, dolce come la brezza estiva.

It’s a feeling that you cannot miss...

Non potevo capitolare così in fretta, non potevo. C’era sempre quella parte di me, quella che ci teneva alla pelle, che continuava a gridarmi di scappare, di mettermi in salvo.

Eppure.

Eppure, non era possibile ignorare quel fiume di sensazioni irradiate dalla nostra pelle a contatto, il modo in cui la sua mano coincideva perfettamente alla mia gola, neanche fosse stata disegnata apposta.

Non avrei mai pensato alla fine, che sarebbe stato tanto sorprendente scoprire di voler vivere dopotutto.

È un qualcosa che non puoi permetterti di perdere, ti brucia dentro, ti consuma e la cosa più sensazionale è che è del tutto inaspettato.

Più lo cerchi, più si allontanerà. Non lo troverai mai se continui a struggerti per lui.

Ed io, invece, nella mia folle lotta a combatterlo, non avevo fatto altro che invocarlo ed ora che c’ero nel mezzo non potevo essere tanto sconsiderata da sprecarlo.

“Robert, si illumina tutto quando siamo insieme” riuscii a dire solamente

“Me ne sono accorto” sorrise, piegando le labbra in quel suo modo particolare che seppi aveva capito che le mie intenzioni si erano del tutto capovolte.

Sorrisi anche io e i nostri sguardi si inchiodarono l’un l’altro.

“Dimmi cosa succede adesso…se ti bacio?” si avvicinò pericolosamente alle mie labbra, bruciando ogni singola fibra di sanità rimastami.

“Prova e basta”

“Allora, vado…?” rise “Nessuna spinta, schiaffo, calcio nel sedere? Pensi che sopravviverò a questo bacio?”

“Penso che devi smetterla di chiacchierare. Ora.”

E senza aspettare altro, lo trascinai verso di me.

Il respiro sembrò bloccarsi, e lo baciai così come avevo sognato di fare da sempre, come il più dolce dei peccati che potesse esistere.

 

 

 

Ok. Premetto. Non ho sonno. Non ho sonno e si vede J In ogni caso, il non avere sonno accostato all’ascoltare quella meraviglia di Blue and Yellow dei The Used [che consiglio vivamente di ascoltarvi perché è qualcosa di magico] hanno prodotto ciò che vedete qui sopra.

Fa schifo, ne sono cosciente. Fa altamente schifo. Ma capitemi, è stata una giornata di merda, fra pochissimo ho un esame, non ho studiato praticamente niente, la mia vita sta andando lentamente a rotoli e come se non fossi già abbastanza patetica per conto mio, ci aggiungo la produzione di fanfictions del genere.

Perdonatemi, ma stasera non sono proprio in me.

Comunque, un bacio a tutti quelli che leggeranno, metteranno fra i preferiti e commenteranno. Vi voglio bene <3

Un bacio speciale, però va alla mia Dod per cui se ho deciso di darmi allo shots su Rob, è esclusivamente merito suo.

Per cui sì, se lo stato chiedendo è lei la donna da uccidere per avermi fatto fare ciò :D

 

 

 

 

 

 

   
 
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