Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: stardust94    24/03/2017    1 recensioni
Quando il crociato di sangue, arriva a Londra. La vita degli Shadowhunters e, stregoni della famiglia Rosestal, viene stravolta.
La famiglia dovrà affrontare un lungo viaggio verso Oriente, in Giappone.
Un terribile presagio di morte, un nemico invincibile che vuole assoggettare Nascosti e Cacciatori.
Un mistero vecchio di 800 anni, attende i Rosestal.
Riusciranno a risolverlo con l'aiuto, di vecchi e nuovi amici? ma sopratutto...
Riusciranno a rispondere al'eterna domanda: spetta davvero al Conclave, comandare Nascosti e Shadowhunters?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: James Herondale, Jonathan, Matthew Fairchild, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The story of Rosestal'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo due
Sacred and blood revenge ruin: Crusader VS Destroyer

(Londra 2017)

Quella mattina, il Crociato si era svegliato con una sorpresa, non molto gradita.
Due occhioni blu, un viso tenero e innocente, circondato da una cascata di capelli castani.

Era praticamente seduta sopra di lui e, inclinando la testa lo guardava.
- Fatellone! fatellone! - cinguettò la bambina.

Revent, che si stava ancora chiedendo chi l'avesse fatta entrare, si mise seduto o almeno tentò, visto che aveva letteralmente un peso sullo stomaco.
- Cosa ti prende? come mai tutta questa energia? - domandò Revent, mentre la piccola, si spostava lasciandolo alzare.

La bambina aveva in mano un manifesto che mostrò subito al giovane.
Si trattava di una festa con tanto di bancarelle e fuochi d'artificio.
 
Revent guardò la bimba e, fu come se capisse i suoi pensieri. La guardò calmo come a chiederle, se volesse andare alla festa.
La bimba annuì e facendo un giro su se stessa, sorrise.

- I tuoi fratelli, non possono accompagnarti? - domandò.
Celina scosse la testa, per poi afferrargli la mano, cercando di tirarlo verso la porta.
Così Revent dopo essersi cambiato, aveva acconsentito ad accompagnare la piccola alla festa.

Ed ora, erano tra le bancarelle, del'grande centro commerciale, con una Celina entusiasta e un Revent che si sentiva tanto un baby-sitter.

Il ragazzo, seguiva la bimba con lo sguardo, quando con la coda dell' occhio notò un ombra.
Da prima finse di non averlo notato ma poi, scattò e afferrò Celina per la collottola parando un fendente dello spadone in possesso dello sconosciuto, con l'ausilio della sua spada.

Celina tentò di raggiungerlo, ma a pochi passi Revent allungò il braccio, per poi staccarsi di dosso il nemico con un calcio.
Ma questo anche se aveva perso l'equilibrio, era tornato subito al attacco più determinato e esaltato di prima.
Lo sconosciuto, facendo tintinnare delle catene che avvolgevano il suo corpo, si muoveva velocemente tentando di colpire Revent.

Era a petto nudo con dei pantaloni color mattone e occhi color sangue. 
I capelli sparati in alto con il gel, erano di un blu scuro tendente al nero.
Aveva il tatuaggio di ali di drago sulle spalle, mentre un altro tatuaggio, di testa draconica, spuntava davanti al petto.
Un famelico drago pronto a divorare ogni cosa.

- Celina aggrappati forte alla mia schiena - disse Revent, girando appena la testa verso la bimba.

Aveva uno sguardo serio, mentre con le mani stringeva il manico delle due spade.
La bambina annuì leggermente spaventata e, correndo da lui, si strinse forte al Crociato saltando sulle sue spalle come una cucciola di lemure con la sua mamma.

Era evidentemente spaventata, ma la sicurezza che Revent le infondeva, le dava il coraggio necessario per credere che lui.
In un modo o nel' altro, l'avrebbe protetta.

Revent scattò evitando un colpo di spada, poi agilmente saltò sul cornicione uscendo dalla finestra. 
Doveva raggiungere il tetto del palazzo, così da poter combattere senza mettere in pericolo i Mondani.
Percorse il cornicione velocemente, poi si aggrappò alla ringhiera e con un salto, fu sul tetto. 
Deposito la piccola Celina in un angolo accarezzandole la testa.

- Resta nascosta, io torno presto -
Revent stava per allontanarsi, quando si sentì afferrare il bordo della giacca, proprio dalla piccola. 
Voltò lo sguardo verso di lei per poi abbassandosi alla sua altezza, lasciare che la bimba lo abbracciasse.
Il Crociato si ritrovò completamente in difficoltà. 

Certo tra i suoi compagni lui era il più grande, ma non era capace e non sapeva come comportarsi con i bambini.
Staccò dolcemente la piccola e, la guardò cercando di farle coraggio.
- Tornerò a prenderti, ma tu resta nascosta - disse.
Le sorrise un ultima volta poi prendendo le spade corse nel punto, dove già aveva sentito un esplosione.
***
Il giovane si precipitò subito al' azione. 
Davanti a lui, stava l'uomo con lo spadone che lo guardava, come se volesse sgozzarlo da un momento al altro.

- Crociato di sangue, ho sentito parlare di te e della tua fama! - ghignò l'uomo.

Revent alzò un sopracciglio, portando la spada davanti a se.
Si fece scudo da un colpo, che se lui non avesse schivato, probabilmente avrebbe fatto ingenti danni.
Puntò i piedi, così da non farsi sbalzare via e intercettò una serie di potenti fendenti, difendendosi da quella furia di attacchi.

Revent non poteva muoversi.
Se non si fosse difeso, probabilmente l'uomo gli avrebbe staccato di netto la testa.

Aspettò il momento giusto e, in un attimo disarmò il nemico e sferrò un fendente che generò una notevole ferita alla spalla.
- Tu sai chi sono io, ma io non ho idea di chi sia tu - 
La calma del bianco era qualcosa di incredibile, anche se era una perfetta maschera. 
I muscoli di spalle, braccia e della schiena erano perfettamente tesi, mentre i suoi occhi neri incontravano quelli rossi del nemico.
- The Slayer. Puoi chiamarmi così, perchè stai per tirare le cuoia ragazzo! -.
 
Il nemico, scoppiò a ridere sadicamente, poi preso lo spadone sferrò un fendente al terreno, la mossa generò una crepa che si diresse verso Revent, portando con se violente fiammate.

Il giovane, fu colto alla sprovvista e venne sbalzato lontano dal terrazzo, ma riuscì ad aggrapparsi ad una finestra rientrando nel' edificio.

In un attimo, di nuovo colto di sorpresa, si ritrovò a terra con lo spadone a due centimetri dal viso
ma riuscì a bloccarlo. 
Ferendosi i palmi delle mani, diede un calcio, facendo perdere l'equilibrio e facendo sbattere contro il muro la testa si Slayer.

Il rivolo di sangue scarlatto, macchiò il viso del nemico. Mentre questo, rialzandosi caricava un nuovo fendente.

Revent schivò rotolando verso destra, si rimise in piedi e guardò il suo avversario, per poi schivare una serie di fendenti.
Indietreggiò e con un calcio allo stomaco, riuscì a destabilizzare Slayer. 
Poi con un fendente gli tranciò in pieno il braccio.

Uno spruzzo di sangue, sporcò il volto e parte degli abiti di Revent. Mentre Slayer si lamentava dimenandosi e urlando. Il crociato, aveva già pronta la mossa successiva.

Rapido come una faina il giovane, scattò verso il nemico e saltando sferrò un fendente diretto verso la spalla già ferita dell' uomo, con un calcio deciso saltò indietro.

Revent atterrò poco lontano e portò in avanti le braccia, mentre al posto di una sola spada, ne apparivano due.
Entrambe avevano la lama chiara, mentre il manico era di un leggero rosso. 
Per quanto riguardava il resto, erano provviste delle classiche rune ma con due croci rosse fatte con un materiale che le rendeva, simili a cristallo.
Senza aspettare oltre, il ragazzo cominciò a menare potentissimi fendenti, colpendo il collo di Slayer 
poi lanciandolo contro una parete e colpirlo di nuovo al petto. 
Ma l'uomo schivò al ultimo secondo, mentre la lama dello spadone, si conficcava nel fianco di Revent.

Il bianco, cacciò un gemito soffocato da un ringhio, mentre la lama dello spadone gli tranciava la carne, generando una ferita lungo il suo fianco.

Con una testata, si tolse Slayer di dosso. 
Poi prese le due spade che erano cadute a terra e, mettendosi in posizione le portò ad X davanti a lui.
- Di te...Resterà solo cenere. Stile della spada:  ululato del lupo feroce...! -.

In un attimo Rovina sacra, la spada che Revent teneva nella mano destra e, Vendetta di sangue che teneva nella sinistra, brillarono e le due croci poste sulla lama, scintillarono.

Slayer venne travolto da tredici fendenti infuocati e, divenne veramente polvere tra urla strazianti e gocce di sangue, che scivolavano sul volto di Revent.

Il Crociato di sangue aveva vinto.

Revent ingoiò il dolore delle ferite, salì lentamente le scale e raggiunse il nascondiglio di Celina.
La bambina dormiva raggomitolata, probabilmente si era stufata di aspettarlo e, quando il sonno aveva preso il sopravvento, la piccola non era riuscita a restare sveglia.

Le labbra del ragazzo, si incurvarono in un leggero sorriso. 
Delicatamente e, cercando di non svegliarla, prese la bimba tenendola tra le sue braccia, poi tornò alla villa dei Rosestal.

 
***

Revent guardava la bambina nel letto.
Era a torso nudo e si era sistemato le ferite alla bene meglio, anche se gli faceva male il fianco. 
Le rune di guarigione, stavano facendo effetto.

- Revent che ti è successo?! -.

La voce e, dal tono piuttosto allarmato, era quella di Evelyn Rosestal.
La ragazza era in piedi dietro di lui, corse subito dal giovane, allarmata dalle bende che gli coprivano il torse e la testa.
Stava per rassicurarla sulle condizioni di Celina, credendola preoccupata per la bambina. 
Quando si sentì abbracciare dalla ragazza.

Da prima sgranò gli occhi, poi sentendola tremare la strinse appena e le fece sollevare il volto.
Restò di sasso, quando vide le lacrime rigarle le guance e un po incerto le carezzò il viso.
- Non è grave. Guarirò tra qualche mese - la rassicurò.

Lei tentò di asciugarsi le lacrime, mentre un lieve imbarazzo, le colorava le guance.

Revent sorrise senza farsi vedere, poi si limitò ad uscire lasciandola da sola.

Sussurrarono entrambi un " buonanotte" senza che l'altro potesse sentire.

 
***

(Castello dei Blackstar)

Sabrina varcò l'ingresso del palazzo. 
Si diresse verso l'uomo, che era tranquillamente seduto al trono. Portò le mani alle sue spalle e, lasciò un bacio sul suo collo.

L'uomo in questione, era alto e dal fisico nobile ed elegante. Vestiva un completo ottocentesco e aveva la carnagione pallidissima. 
Occhi di un intenso nero, che percorrevano ogni punto dei corpo della giovane, fermandosi sul collo.
In un istante, il vampiro le fu addosso e la morse. 

Si beò dei gemiti che scivolarono, come il sangue che gli riscaldava la gola. 
Le percorse il corpo con le mani, fremeva alla ricerca di altro sangue che, macchiava la sua camicia bianca.
Sabrina gemette, gli passò le dita tra i capelli di un rosa salmone delicato e dal taglio elegante.
Sugar la spinse al muro e, continuando a bere le lacerò letteralmente il collo, prima di staccarsi.

- "Il branco maledetto" sta per giungere in città, usa uno di loro stavolta - ghigno il ragazzo.

Sabrina si ricompose e annuì per poi inginocchiarsi, abbassando di colpo la testa.
Sugar, questo il nome del vampiro, le si avvicinò poggiandole la mano tra i capelli neri per poi sollevarla di colpo.
Ghignando per via del dolore che le provocava la guardò assottigliando lo sguardo.

- Stavolta non fallirai o in caso contrario...Sarò costretto a fare a meno di te - disse prima di lasciarla cadere a terra e uscire dalla stanza.
Sabrina si alzò e, ringhiando scomparve in una nuvola di denso fumo nero.

In lontananza si sentivano già forti e maestosi...Gli ululati di un branco di lupi.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: stardust94