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Autore: Anown    25/03/2017    0 recensioni
Sposare Takumi era stata una scelta sua e non era tanto ingenua da credere che le sarebbe stato fedele, purtroppo si era rivelata una scelta più dolorosa del previsto e nonostante la facesse sentire in colpa si ritrovò comunque a telefonare a Nobuo...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Nobuo Terashima
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver messo i bambini a letto si accovacciò sul divano e cominciò a singhiozzare… Per quanto potesse sembra ingenua, era perfettamente cosciente dei tradimenti del marito, ma non era preparata a coglierlo sul fatto… Beh… in realtà l’aveva semplicemente visto mentre sorrideva con quella donna… ma per quanto strano, lei avrebbe preferito vederlo mentre la tradiva piuttosto che vedere quanto fosse più felice con Reira… Per lui era semplicemente come una sorella? Ma non prendetemi in giro! Pensò con rabbia sferrando un pugno contro il muro… Ormai era disperata. Si, era una situazione prevedibile fin dall’inizio, ma aveva comunque scelto lei di sposarlo… praticamente la fossa se l’era scavata da sola… ma per quanto ne fosse consapevole, sentì comunque il bisogno di essere confortata così in un momento di debolezza prese il telefono e compose il numero che le venne prima in mente… Ma… ma che sto facendo? Perché sto telefonando proprio a lui? Non devo coinvolgerlo in questa storia! Fino a che punto posso essere egoista?! Cercò il coraggio di chiudere la telefonata ma prima che ci riuscisse…
-Pronto?- chiese una voce maschile. Nana rimase paralizzata. Ora… ora che dovrei fare? Si chiese con un groppo alla gola. -Pronto? Pronto mi senti Nana?- la donna non riuscì a trattenere un singhiozzo. -Qualcosa non va?- chiese apprensiva la voce. A quel punto si susseguirono altri singhiozzi che nonostante l’impegno Nana non riuscì a fermare. -Che sta succedendo?! Cos’hai?!- chiese sempre più preoccupata la voce. Il pianto si fece più insistente e Nana chiuse il telefono sperando che la sua telefonata venisse completamente ignorata…
Quando il telefono venne chiuso Nobuo si spaventò… perché chiamarlo a di notte e non dire nulla? Cosa stava succedendo a Nana? Lui non voleva più recitare la parte del cavaliere che andava in soccorso della donzella, soprattutto se questa era capricciosa e infantile come Nana… Non poteva sempre contare sugli altri, ormai era una donna adulta e aveva due bambini. Lei doveva imparare a cavarsela da sola e lui doveva imparare a farsi i fatti suoi… era già stato ferito da quella donna e per quel che sapeva poteva anche poter essere una telefonata inutile. Forse Nana aveva semplicemente una crisi isterica… Così inizialmente decise di ignorare l’avvenimento e pensare ad altro… ma non resse a lungo e dopo pochi istanti nonostante tutto l’uomo non poté fare a meno di pensare che Nana avesse un disperato bisogno di aiuto e che il motivo della telefonata fosse grave, così si precipitò a casa della donna.
Nana si stava quasi per addormentare sul divano quando sentì il citofono.
-Takumi?!- esclamò, poi si ricordò che il marito non doveva tornare quel giorno… e comunque aveva le chiavi… Un brutto presentimento le venne, che si trattasse di Nobuo? Si ritrovò nuovamente paralizzata.
-Sei in casa Nana?! Apri, ti prego! Cosa ti sta succedendo?!- la voce di Nobuo la riportò con i piedi per terra. Lei si avvicinò alla porta, ma arrivata alla maniglia non ebbe il coraggio di continuare.
-Non è niente Nobuo! T-torna a casa!- rispose balbettando la ragazza.
-Niente? Come sarebbe a dire niente?! Non puoi avermi chiamato piangendo per niente! E la tua voce non può essere ridotta in questo modo da niente! Forza, fammi entrare.-
-Ti dico che non è niente… mi spiace di averti disturbato, è che mi… mi sentivo sola! Sai come sono fatta, no? Mi lamento senza motivo! Sul serio non c’era alcun bisogno che venissi.- disse sforzandosi di ridere…
-Anche mettendo che tu l’abbia fatto solamente perché ti sentivi sola, se ti sei messa a piangere in quel modo vuol dire che ne hai veramente bisogno, no? Ma va be… lasciamo perdere… me ne vado! Sul serio, finiscila di scaricare i tuoi problemi sugli altri!- disse ormai irritato… Nana sentì il rumore dei suoi passi sempre più flebile… Non riuscì a trattenersi dall’aprire la porta e andare a rincorrerlo, sentiva come se stesse perdendo qualcosa di importante… un’occasione importante… non voleva che tornasse a casa arrabbiato… in realtà da una parte si rendeva conto di non farlo per lui, era solamente terrorizzata all’idea che ce l’avesse con lei.
-Fermati!- gli urlò con tutto il fiato che aveva in gola. -Dato che hai fatto tutta questa strada… non sarebbe meglio se ti offrissi qualcosa?- gli disse speranzosa. Nobuo si girò titubante…
-O-Ok…- entrarono in casa e Nana andò a preparargli del caffè…
-Ehm… Nana…-
-Si?- chiese la donna.
-Caffè… perché? N-non che non mi piaccia ma… vedi, sarà l’una o le due di notte ormai.-
-Giusto!- esclamò agitata Nana. -Che idiota… forse è meglio che ti offra qualcosa da mangiare. Ma aspetta… ho solo degli avanzi!- disse abbattuta mentre controllava il frigo.
-Non importa! Tanto finché si tratta di qualcosa che hai cucinato tu sarà sicuramente buonissimo… anche se, offrire da mangiare a quest’ora? È un po’ assurdo…- già… alla fine perché lo aveva invitato a entrare? A cosa stava pensando veramente? Forse sentendosi abbandonata da Takumi stava cercando più o meno inconsciamente di riavvicinarsi a Nobuo? Certo che per essere ingenua era davvero subdola… No, non è vero! Beh… ma anche se fosse? Perché non dovrei farlo?! Anche Takumi mi sta tradendo! Si ma… l’avevo saputo fin dall’inizio che sarebbe andata così… eppure l’ho scelto comunque! Me la sono scelta io questa situazione, ma sto cercando comunque di coinvolgere e ferire qualcuno che non c’entra!
-Perché piangi?- sospirò Nobuo. Si era avvicinato molto mentre lei era persa nei suoi pensieri. -Dimmi… cos’è successo davvero?- domandò accarezzandole il viso.
-T-Takumi… T-Takumi!- singhiozzò.
-Takumi cosa?!- esclamò Nobuo.
-Mi sta tradendo con Reira!- urlò… era stata una liberazione in fondo… dirlo, ansi… urlarlo a qualcuno.
-C-cosa?- i due si sedettero sul divano a parlarne…
-Mi spiace Nana… ma io cosa dovrei fare?! Se non divorzi non posso fare proprio niente capisci! Non voglio mettermi in questa situazione e… e non puoi sperare che sarò sempre disponibile per te!- disse confuso.
-Ma Nobuo… io non ti sto chiedendo proprio niente… e non sono così infantile da chiederti di ricominciare una relazione finita decenni fa!-
-Ah…- In realtà ero solo io a sperare in qualcosa del genere? -Già… non avrebbe senso… è troppo tardi ormai!- disse con amarezza ripescando un antico rancore rimasto nascosto dentro di lui… -Perché non me lo hai detto! Perché non mi hai mai detto che in realtà non mi stavi tradendo con Takumi ma che avevi veramente chiuso con lui! Avremmo potuto decidere cosa fare insieme, nonostante la bambina non fosse mia!-
-Ma cosa stai dicendo?- chiese Nana preoccupata. -Io te l’ho detto…-
-Già vero… Si ok, me lo hai detto! Ma lo hai fatto quando ormai era troppo tardi!- la interruppe… poi si rese conto di averla fatta nuovamente piangere… -M-mi dispiace…- sussurrò.
-No! Non devi consolarmi!- disse la ragazza ritraendosi dall’abbraccio. -È vero… è stata tutta colpa mia!-
-No… non lo è stata…- ammise Nobuo. -La sera in cui Nana ti ha invitata per vedere i fuochi… Ti ricordi che ti aveva invitata a casa ma che non trovasti nessuno ad aprire la porta?- lei annuì. -In realtà io ero in casa… Nana aveva architettato tutto per farci riconciliare… se io avessi aperto quella porta... se l’avessi aperta anche mentre tu te ne stavi andando e ti avessi rincorso come hai fatto tu poco fa forse…!-
-Nobuo…- sospirò Nana. -È passato troppo tempo… è inutile anche solo parlarne!- singhiozzò sconsolata.
-Hai ragione…- poi l’uomo rise. -Sai, probabilmente non avrei avuto il coraggio di aprirla completamente… forse l’avrei subito richiusa, tu pensando che non ci dovesse essere nessuno in casa avresti pensato ad uno spettro e saresti svenuta dalla paura…- ipotizzò sorridendo, la ragazza ricambiò il sorriso.
-Cosa? Ma dai, non svengo per così poco!- disse facendo finta di essere offesa. -Mi sarei appostata dietro la porta per vedere se gli spiriti all’interno facevano rumore… poi forse tu avresti ritentato di aprire la porta, me l’avresti sbattuta in faccia e lì si, che sai svenuta!-
-Si… poi ti avrei presa e adagiata sul divano aspettando che rinvenissi…-
-Ti immagino tutto agitato…-
-Probabile, poi… poi ci saremmo chiariti e…- il tono della discussione si rabbuiò di nuovo. Nobuo attirò Nana a sé e le poggiò un bacio prima sulla fronte poi sulle labbra. Nana si ritrasse in un primo momento, poi lo prese per mano e si alzò. Nobuo pensava che lo stesse portando alla porta di ingresso invece lo condusse in camera sua senza dire una parola e chiuse la porta che si aprì solo la mattina seguente…

-E… quindi?- si domandò Nana a alta voce dopo aver accompagnato Nobuo all’ingresso.
-Quando avrai divorziato da Takumi ne riparleremo…- disse imbarazzato abbozzando un sorriso. -Forse ci vorrà un po’, forse no… ma così non potrai continuare a lungo Nana, sul serio…- sospirò preoccupato, poi andò.

Note:

-In realtà non sono sicura né di chi sia più grande fra Satsuki e Ren né su chi siano i genitori di quest’ultimo…
Sinceramente non amo molto questa autrice ma questo anime/manga mi è piaciuto davvero molto e all’inizio non mi interessava se Hachi stava con Nobuo o Takumi( io avrei voluto che la storia passasse… all’altra sfonda diciamo…) però Hachi ha finito per farmi molta pena… molti la detestano ma a me ispira solo molta tenerezza questo personaggio.
Mi scuso per eventuali errori e se vi va di lasciarmi un parere mi fa molto piacere.

Ciao, ciao.
  
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