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Autore: Juliet00    25/03/2017    0 recensioni
Questa é la storia di un regno, la cui tranquillità cela forse i misteri centenari, misteri di qualcosa che va oltre ogni sapere.
Ma la protagonista, di una così travagliata vicenda, dovrà essere necessariamente importante come i misteri che avvolgono il regno in cui vive?
Tratto dal capitolo uno:
Il capitano pensava a quale fosse stata la causa di una così spietata ira, da parte di un sovrano che per tutta la vita aveva governato in modo saggio e pacifico, dimostrando una mite tolleranza anche per i fuorilegge peggiori del regno. Di certo non poteva essere solamente l'orgoglio di re a dar vita a un gesto così avventato.
Genere: Avventura, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La giusta via da seguire


-... Anche se nessuno, mai, lo ammetterà, la saggezza era nata, in origine, come semplice curiosità...-


C'era un sentiero nel borgo dove Gin abitava, una piccola via, contornata da alberi in fiore, che portava solo a una piccola casetta, immersa nel verde.

La gente di paese seppur raramente, usciva dalle vie principali del borgo e intraprendeva questo breve tragitto per arrivare proprio a quella piccola costruzione, dove abitava la donna più anziana e più saggia di quella cittadina e forse del regno stesso; viveva da sola e malgrado i suoi anni svolgeva i suoi piccoli lavoretti di casa senza alcun aiuto, il marito era deceduto da pochi anni ma, ciò nonostante, lo spirito allegro e benevolo, verso il prossimo, della donna non era caduto insieme all'uomo, che la gente definiva, da sempre, il suo eterno amore.

Proprio in onore di questo sentimento così profondo, che riusciva a perdurare ben oltre la morte, re Eldor, in persona, aveva fatto intagliare, con estrema cura, il viso dell'uomo nel tronco dell'enorme albero centenario situato al centro del regno e conseguentemente a ciò l'anziana donna avrebbe espresso il desiderio di aver il proprio volto scolpito accanto a quello del suo amato consorte, non appena fosse giunta la sua ora.

Gin, diretta alla casa dell'anziana, osservava affascinata gli alberi di quel sentiero così quieto, dove qualche soffio di vento staccava delicatamente i petali più colorati dai fiori e li faceva volteggiare nell'aria fino ad accompagnarli a terra. La giovane attraversava quella via fin da quando era molto piccola eppure alla vista, di quel luogo, rimaneva incantata come fosse la prima volta che lo vedesse.

Si era sempre domandata se in quel posto albergasse una qualche magia nascosta che aspettava solo il momento di essere scoperta ma questo suo quesito rimaneva ancora irrisolto...

Due colpi decisi ma eleganti arrivarono sulla porta della casa della signora e subito quest'ultima, invitò dentro la sua dimora chiunque fosse venuto a farle visita.

Nonna Willow? È permesso?” domandò Gin, sporgendo la testa oltre la porta.

Oh Gin... bentornata cara, vieni entra, non stare lì sulla porta...”

L'anziana signora, che fino a pochi secondi prima era intenta a cucire sulla sua poltroncina di velluto rosso, si alzò e si diresse subito verso la ragazza abbracciandola calorosamente e baciandole le guance. “Prego vieni a sederti. Mi permetti di offrirti una tisana, che io stessa ho creato, con le mie mani?”

Con molto piacere!” esclamò Gin, sedendosi con un gran sorriso.

Allora bambina, quale dei nostri magnanimi dei ti porta da questa vecchia tanto brutta e antipatica?” le chiese la donna, mettendo a riscaldare una pentolina d'acqua.

Nonna Willow non dire sciocchezze, sei una vecchina talmente adorabile che farti visita è una gioia per chiunque”

Piccola ...avere visite è per me una grande gioia... chiunque venga è il benvenuto qui nella mia casa”

Non hai paura che vengano malviventi?” chiese Gin, giocando con una delle sue ciocche rosse.

Cara Gin, il mondo è pieno di malviventi e il più delle volte sono le persone più gentili ad essere le peggiori...” le rispose, versando nella pentolina una polverina bluastra.

Willow, voltandosi, notò lo sguardo perplesso della giovane, come se avesse appena detto qualcosa di spiacevole.

Gin, qualcosa ti turba?”

Beh ...a dire la verità sì...” rispose lei, abbassando lo sguardo “Oggi sono venuti i cavalieri del re e sono stati tutt'altro che gentili...”

Sì questo vociferare è arrivato fino alle mie sorde orecchie figliola...”

Ma nonna Willow, è successo solo pochi istanti fa, eri qui... come hai fatto tu a...?”

Figliola ...gli alberelli del sentiero hanno sentito la mia curiosità e mi hanno riferito ciò che è successo in paese...” disse l'anziana, scoppiando in un'esilarante risata, mentre versava l'infuso in una tazza.

Gin non poté fare a meno di sorridere, seppur con una nota di apprensione; quella giornata era stata già molto strana inizialmente e quella vecchina così bonariamente matta non faceva altro che acuire quella stranezza. Nella sua testa, quella frase sugli alberi in fiore, fece nascere un pensiero alquanto fantasioso.

Nonna Willow esiste la magia?” chiese a bruciapelo, mentre prendeva la tazza che l'anziana le stava porgendo.

Beh cara, la bontà è essa stessa una magia, l'amore è magia e...”

No no...” la interruppe Gin “...io intendo la vera magia... quella che ti mostra cose mai viste nella realtà di tutti i giorni...che ti porta in mondi mistici e sconosciuti... tu riesci a capirmi nonna Willow?”

La giovane vide gli occhi della donna davanti a lei, impassibili, non un battito di ciglia alle parole che aveva appena pronunciato... forse la credeva matta come avrebbe fatto chiunque nel paese? Forse era offesa per l'interruzione fattale poco prima?

L'anziana tirò un lungo sospiro e lentamente mosse i passi verso la piccola libreria, nel salotto, meravigliosamente illuminato dalla luce del sole che filtrava oltre le tende color lilla. Prese un voluminoso libro e vi soffiò sopra, per togliere la polvere accumulatasi, nel tempo, sulla copertina in pelle, su cui spiccava il simbolo di un cerchio, contenente due rose unite; la rosa a sinistra non era ancora completamente sbocciata e sembrava quasi sfigurare accanto alla sua compagna che mostrava i suoi petali in tutta la sua matura bellezza.

Gin, con la tazza di infuso ancora fra le mani, seguì la donna con lo sguardo, mentre tornava con quell'interessante scritto e lo posava sul vecchio tavolo...

Credo che si fredderà se non lo bevi cara...” le disse, sorridendo, Willow, mettendosi a sedere sulla propria poltroncina.

Oh... scusami...hai ragione...” rispose la ragazza, bevendo un piccolo sorso della bevanda ancora calda “È molto buono, sono i mirtilli che coltivi nel tuo giardino suppongo... sono davvero deliziosi nonna Willow.”

Ti ringrazio bambina. Immagino che, nonostante tu stia bevendo il mio infuso, ti stia domandando perché ti ho portato questo libro così impolverato.”

Beh sì lo ammetto... ha una copertina molto bella, queste due rose sono così ben disegnate che sembra vogliano uscire dal libro...”

Dimmi Gin quale rosa ti piace di più e perché?”

Quella già sbocciata naturalmente, è bellissima e non esita a ergersi in tutto il suo splendore...” rispose Gin, piegando la bocca in un largo sorriso.

Mh... scelta prevedibile e di conseguenza poco interessante...” disse la donna, con una leggera espressione di sufficienza, mentre tornava al suo piccolo lavoretto con ago e filo, lasciato all'arrivo della giovane.

Gin le lanciò un'occhiata interrogativa, come per chiederle cosa volesse dire con quella risposta e l'anziana, sbirciando il suo sguardo di sottecchi, lesse perfettamente nei suoi occhi quella muta richiesta.

Vedi Gin, tutti avrebbero scelto la rosa appena sbocciata proprio perché anche nella vita reale si è alla ricerca continua della bellezza ma se ci si soffermasse un po' di più sui piccoli particolari, si potrebbe notare che la bellezza è solo ciò che viene mostrato all'esterno il più delle volte. La rosa che, qui, vedi così bella, all'interno sta cominciando a marcire mentre l'altra deve ancora mostrare la parte più bella di sé, lasciando che, solo i più curiosi, la scrutino più da vicino per cogliere quella bellezza che deve ancora arrivare. Tu mi hai chiesto se esistesse la magia ebbene questo libro narra la storia di un giovane regno, le cui arti magiche, non appena sbocciate, furono ammirate da tutti e altrettanto invidiate dal regno che, dalla sua parte, era già sbocciato e incominciava a temere di perdere il suo leggendario splendore.”

Per tutta la durata di quel discorso, Gin era rimasta in silenzio, sorseggiando di tanto in tanto l'infuso che le era stato offerto. Era rimasta profondamente colpita da quel breve monologo che non a caso proveniva dalla bocca della donna più saggia di Lerix... chissà poi da dove proveniva quella saggezza.

In uno slancio di curiosità, la giovane chiese ancora: “Nonna Willow da dove proviene la saggezza?”.

Davvero non lo immagini cara?”chiese retoricamente, “Più cose saprai e più diverrai saggio ma mai potrai sapere se non darai sfogo alla tua curiosità”

La ragazza si fece scappare una piccola risatina a quelle parole dette tutto d'un fiato come poesia.

Ho detto qualcosa di buffo, Gin?” chiese l'anziana, sorridendo a sua volta.

No no assolutamente, è che... sto immaginando Nora che diventa la bimba più saggia del paese...” le rispose lei, mantenendo la stessa espressione.

Già la piccola Nora è molto curiosa...”

Pensa nonna Willow... oggi era talmente curiosa che facendosi largo in mezzo alla folla si è messa parlare con un soldato...”

Willow si accorse che, nel pronunciare la parola 'soldato', le mani della ragazza avevano cominciato inavvertitamente a stringersi fra loro.

La guardò con un espressione furba dipinta in volto e le domandò: “Era carino questo soldato?”

Nonna Willow ma che dici?!” le rispose, a metà fra il sorpreso e il finto disgusto, “Brumir è stato molto gentile e comprensivo nei confronti della bambina, niente di più” concluse, abbassando lo sguardo con un leggero broncio.

Sarà, vedremo cosa dirà Griselda, cara...”

Griselda? Ah intendi Zelda...”

Oh certo che intendo lei. Ti ricordo che il suo vero nome è Griselda e che quello è solo un soprannome, quindi io non la chiamerò così.” replicò, fingendosi impettita.

La ragazza scosse la testa pensando a quanto potesse essere matta quella vecchietta così saggia e si chiese per una attimo come fosse stata alla sua età.

Nonna Willow ora devo andare. Potrei portare il libro con me?”

Ma certo bambina ma fa molta attenzione, quel libro è unico e non ce ne sono di così speciali in tutto il regno.”

Gin annuì, ringraziò la donna per tutto ciò, che in quella giornata le aveva offerto, e la salutò dandole due piccoli baci sulle guance, in segno di affetto e rispetto.

Non appena chiusa la porta della casa dietro lei, si soffermò a guardare ancora, per un paio di secondi, la copertina di quel libro e, subito dopo esserselo messo sottobraccio, si incamminò lungo il sentiero, osservando quel sole che fra qualche ora sarebbe tramontato.


Fine terzo capitolo.




E buonasera (o buonanotte) a tutti, ritorno con questo terzo capitolo dove abbiamo conosciuto la vecchietta più saggia del regno; cosa ne pensate di questa donna, mix di bontà e saggezza? E soprattutto, data la vasta cultura del regno, perché quel libro è così unico?

Ebbene sì, un altro quesito si aggiunge a questo racconto e anche questa volta si dovrà attendere per qualche accenno sulla nostra Tempesta Bianca.

Grazie a chi dedicato il proprio tempo a leggere e recensire i precedenti capitoli e ringrazio anticipatamente anche chi avrà voglia di passare da questo.

Un grosso abbraccio e al prossimo capitolo.

   
 
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