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Autore: _candyeater03    26/03/2017    1 recensioni
{Introspettivo}{FlashFic; 397 parole}
***
Dal testo:
Io, così piccola. Guardo tutto e perdo me stessa.
Galleggio come invisibile particella nel vuoto immenso.
La Via Lattea è vorticosa e brillante.
Il Sistema ruota mosso da innaturale perfezione.
Il Sole brucia, splendido.
La Terra vive in mezzo al buio eterno.
Io galleggio. Galleggio come una medusa in un oceano immenso.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“I wanted Cascade to become this crystalline organism 
 like a star or a liquid crystal spaceship, 
 a jellyfish traveling through the galaxy”

 William Basinski


Qualche volta sento questa musica, sento trasmesse inimmaginabili vibrazioni che arpeggiano tra i fili della mia anima.
Sento una profonda tristezza, ed è come se non potessi fare nulla.
Perché tutto è ignoto, e immenso, e trapana lo spirito con dolce freddezza, e pare che le note si susseguano in una divina connessione con un Universo nuovo, perso nell’immensa limitatezza del mio impero mentale.
Sento come fossi perennemente sbilanciata da onde celesti, avanti e indietro, e avanti e indietro, e l’acqua gelasse nella mia bocca e sapesse di nulla, e nessuno potesse sentire le mie urla, forti, rumorose, e potentissime, nate per non farsi ascoltare.

Qualche volta guardo il cielo.
Lo vedo ruotare inesorabilmente su sé stesso, e ruotare attorno ad un minuscolo astro, danzando all’interno di un infimo Sistema, e ruotare ancora su un braccio perifierico di una minuscola galassia, che fluttua senza meta verso i confini inesistenti dell’Universo.
Il movimento contorce il mio stomaco.
Non sento dolore. Sto volando.
Fluttuo senza meta verso i confini inesistenti dell’Universo, con il mio pianeta, il mio Sole, il mio Sistema, e la mia galassia. E mi sento così sola.

Vibrazioni che mi trasportano in tempi passati.
Fantasmi che ballano nelle grandi sale fantasma.
Edifici fantasma crollano, e solo orecchie fantasma ne sentono il tonfo.
Generali fantasma piangono lacrime fantasma inviando eserciti fantasma alla morte certa. 
Anche se quest’accortezza non dovrebbe toccarli.

E dopo poco non sono più io, e non guardo dalla medesima prospettiva.
E dopo poco mi rendo conto di vegliare sull’Eterno dall’alto, da un altro mondo. Così grande, e incomprensibile, e spaventoso, e spietato, accecante.
E bellissimo.

Io, così piccola. Guardo tutto e perdo me stessa.
Galleggio come invisibile particella nel vuoto immenso.
La Via Lattea è vorticosa e brillante.
Il Sistema ruota mosso da innaturale perfezione.
Il Sole brucia, splendido.
La Terra vive in mezzo al buio eterno.

Io galleggio. Galleggio come una medusa in un oceano immenso.

La Via Lattea è bellissima.
Il Sistema è sublime.
Il Sole è folgorante.
La Terra è meravigliosa.
Io sono piccola. Sono così piccola.

Sono sola. 
Così sola in questo viaggio immaginario. 
E così reale.
Le mie orecchie sono ovattate.
I miei occhi non vedono che buio.
Il mio corpo giace inerte nel vuoto.
Non sento dolore. Sto volando.
Sono uno specchio che riflette la meravigliosa immensità. Verso nessuno.
Sono così piccola.
Sono così sola.

Sono così sola.






NdA:
Ebbene…eccomi.
Non c’è generalmente miglior richiesta di perdono che una nuova storia, quando si tratta di un’ inaspettata scomparsa dal sito per circa * controlla * ehm, più di un anno.
Solo che questa non è intesa come una richiesta di perdono (anche perché dubito di riuscire a recuperare i pochi che mi seguivano, haha), più che altro la ritengo un modo per fare ritorno sul sito, con parole che mi rappresentano profondamente.
Io amavo EFP. E lo amo tuttora. Quindi vorrei redimermi, o almeno provarci.
In ogni caso ho scritto questo…ehm…monologo interiore(?) abbastanza di getto, ispirata da un tripudio di sentimenti momentaneo e fugace. Spero lo apprezzerete comunque :)
Io stessa, rileggendo ciò che ho scritto, lo ritengo privo di metà del suo senso se letto senza il sottofondo musicale a cui è ispirato (Cascade, di William Basinski).
Pur essendo leggermente ripetitivo, io lo ritengo un brano sublime, che riesce letteralmente a trasportare in un altro mondo. Non so, è come se, ascoltandolo, potessi guardare tutto da un’altra prospettiva. Che dire, lo consiglio sicuramente!
Infine, mi scuso per eventuali errori di ortografia in queste note. Sono le 23.51, e il mio cervello si sta progressivamente spegnendo.
Ci vediamo!

Candy<4
   
 
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