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Autore: Eowyn 1    06/06/2009    3 recensioni
- Hei!! George! George! - urlò la ragazza – Ma… non ci sente più? - chiese all’amica – Perché fa finta di non vedermi in questi giorni? -
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Hei

Finalmente mi sono decisa a postare questa fiction, anche se ammetto che mi vergogno un po’…

La storia è già stata scritta. Manca solo il finale, ma il resto è già tutto pronto. Però deciderò se postarlo o no… dipende se vi piace o se vi fa schifo…

Premesso che non ho mai letto un libro di Harry Potter, ho visto solo i film tanto tempo fa, perché, nonostante io adori il Fantasy, Harry Potter non è propriamente il mio genere, o almeno così pensavo fino a poco tempo fa. Poi qualcuno (* me guarda storto weasley star* scherzo!!) dicevo, qualcuno mi ha fatto conoscere un paio di gemelli a caso… e mi sono ritrovata senza quasi pensarci a scrivere questa fiction.

Sono perfettamente consapevole che i personaggi sono OOC. Non vogliatemene, ma non li conosco a fondo per poter scrivere una fiction in cui siano IIC, però ho cercato di fare del mio meglio!

 

Per quanto riguarda i personaggi volevo solo precisare che i protagonisti di questa fic sono Fred e George (non si era capito…nd tutti) e ci saranno due nuovi personaggi, Carlotta (la ragazza di Fred) e Elena.

Bene, ora vi lascio alla lettura. Spero che la storia vi piaccia e chiedo ancora scusa per gli errori che certamente commetterò non conoscendo bene questo mondo!

Spero che qualcuno lasci anche qualche recensione, con commenti, consigli e critiche (e di queste certamente ce ne saranno molte…)

 

Un’ ultima cosa… dedico questa storia alla mia amica weasley star, sperando che possa anche in piccola parte contribuire a tirarle su il morale quando pensa alla morte del mitico Fred Weasley, e poi semplicemente perché è mia amica e mi sopporta sempre!!

 

1.

 

- Hei!! George! George! - urlò la ragazza – Ma… non ci sente più? - chiese all’amica – Perché fa finta di non vedermi in questi giorni? -.

- Non saprei... - le rispose l’altra

- Vedi? Anche adesso! Era lì che parlava con quelle ragazze, e quando l’ho chiamato, è scappato! Sai che ti dico? Non gliene frega niente di me. E adesso che ha trovato delle nuove amiche non mi considera più, sta solo con loro e scappa quando mi vede… -.

- Bhe, magari non è perché gli piace qualcun'altra… -

- Ma dai, in fondo non mi ha mai detto che gli interesso. Di sicuro ha un’altra per la testa. -

- Ma coma fai a dirlo? Ti ricordi quando Fred mi ha chiesto di diventare la sua ragazza? Beh, me l’ha chiesto durante una partita di Quidditch… mentre se ne volava sulla scopa e rischiava di beccarsi in testa dei bolidi da togliere il fiato e non solo... Insomma, sai come sono fatti! -

- Ma tanto non gli interesso. Lo so già. -

- Vuoi che provo a chiedere a Fred? Insomma, sono talmente attaccati che saprà se interessi o no a George, e visto che sono la sua ragazza se non me lo dice posso torturarlo a dovere! -

- No, grazie, ma preferisco saperle direttamente da lui certe cose! Grazie comunque! -

- Ok, come vuoi! Ora però andiamo a lezione, altrimenti chi la sente la Mcgranitt… non vorrei proprio che mi trasformasse in qualche esserino strano… - disse Carlotta con una smorfia del viso.

- Hai ragione, meglio che andiamo… e poi ci sono anche Fred e George… -

- Non riesci proprio a levartelo dalla testa eh? -

- E come faccio? È impossibile… mi ha stregata!!! Perché, tu non sei stata stregata da Fred? - chiese Elena con un ghigno.

- Sì beh… ora però vedi di farti passare gli occhi a forma di cuore… - disse l’altra per cambiare argomento – Sta arrivando Piton e se ti vede così… -

- Opseh eh… hai ragione! -

Così le due amiche si recarono all’aula dove era prevista la lezione.

 

Poco dopo, in aula durante la lezione, le due ragazze sono sedute dietro ai due gemelli…

- Carlotta! - bisbigliò Fred voltandosi.

Carlotta alzò gli occhi dal libro per guardare il suo ragazzo, che le fece un occhiolino e poi si rivoltò di scatto lasciando la ragazza a fissare il vuoto, rossa come un peperone.

-Eh eh… attenta a non farti beccare dalla Mcgranitt in questo stato…- scherzò Elena, e l’altra tornò a fissare il libro senza proferir parola.

 

- Avanti! - disse la Mcgranitt sentendo bussare.

Entrò nella stanza Piton, cupo come al solito.

- Ho bisogno di parlarti… - disse alla Mcgranitt.

- Esco subito! Voi intanto vedete di non far chiasso, e meditate su quello che vi ho appena spiegato. -

Ma appena la professoressa uscì dalla classe, inevitabilmente i ragazzi iniziarono a bisbigliare tra loro, e Fred si voltò da Carlotta.

- Mi dispiace che questa mattina non siamo riusciti a sederci vicini! - le disse Fred.

- Non preoccuparti, ma promettimi che stiamo vicini a pranzo. - rispose Carlotta

- Promesso! Anche tu Elena vieni con nooo……… - poi Fred si bloccò, ricevendo una gomitata da George che era di fianco a lui e non si degnava di voltarsi.

- Oh, non preoccuparti! Se tuo fratello non vuole vedermi me ne sto tranquilla al capo opposto del tavolo! - rispose Elena con rabbia.

A salvare (relativamente) la situazione fu la Mcgranitt che rientrò in classe e ricominciò a spiegare.

- Fred! Fred! - chiamò Carlotta

Il ragazzo si voltò. – Cosa sta succedendo a George? - gli chiese Carlotta.

- Niente… - rispose lui

- Devi dirmelo! Sono o no la tua ragazza?! -

- Lasciate stare! - intervenne Elena – Non voglio che litighiate per colpa mia! -

Fred e Maria rimasero zitti, e lui si voltò per seguire la lezione, o meglio, per continuare a far finta di seguirla...

- Ma perché? - bisbigliò Carlotta all’amica.

- Lascia stare, non ne vale la pena. - rispose l’altra.

 

Finalmente arrivò l’ora di pranzo…

- Elena è davvero all’altro capo del tavolo! - bisbigliò George a Fred con aria triste.

- Certo! Cosa credi che dovrebbe fare, visto come ti stai comportando in questi ultimi giorni? - intervenne Carlotta che aveva sentito quello che George aveva sussurrato al fratello.

- Ma io… - cercò di giustificarsi George, bloccandosi però a metà.

- Lascia stare! Al massimo devi dirlo a lei, non a me! Sappi solo che ci sta davvero male! -

E così i tre continuarono a mangiare in silenzio, senza parlare, scambiandosi solo qualche occhiata.

 

Quel pomeriggio, le due ragazze in camera...

- Vedi? Io cosa ti avevo detto? Non gli interesso! -

- Ma dai, magari... -

- Magari niente, cosa credi, che non abbia visto la gomitata che ha dato a Fred quando mi stava chiedendo di mangiare con voi tre? Mi devo rassegnare! L’unica cosa che non capisco è cosa sia successo, e perché è cambiato tutto in così poco tempo. -

- Senti, io adesso chiedo a Fred... -

- No, te l’ho già detto. Non voglio che litighiate voi due per colpa nostra, e poi è George che al massimo deve darmi delle spiegazioni, non Fred! Lui non centra! -

- Lo so! Ma mi dispiace vederti così! Per colpa di George poi! -

- Non preoccuparti, ho già superato situazioni del genere in passato. Supererò anche questa! E io che speravo che George mi invitasse al ballo di Natale! -

- Mi dispiace! - disse Carlotta

- Devo cercare di non pensarci... adesso mi metto a studiare. -

- Non vieni con noi tre? -

- No, preferisco stare in camera tranquilla, e non vedere George. Tu vai, ci vediamo a cena. -

 

Intanto, in un’altra stanza...

- Ma ti sei visto? Hai visto che faccia hai? E che faccia aveva Elena oggi? -

- Sì che mi sono visto Fred! Cosa credi? Ma non ho visto Elena... -

- E ci credo! Sono giorni che non la guardi, non le parli! Però parli con le altre ragazze... cosa credi che potrebbe pensare lei che ti vede così! -

- E che cosa dovrei fare secondo te? Parlarle, guardarla e farmi scoprire? -

- Io direi... di Sì!!! - rispose Fred.

- Senti, lasciami ancora un po’ di tempo per pensare... -

- Quanto ancora George? E poi cosa pensi di fare per il ballo? -

- Appunto, lasciami pensare! -

- Perché, hai mai avuto un po’ di materia grigia per pensare? - chiese Fred con un ghigno.

- Ah ah ah! Molto simpatico! -

- E dai, lo facevo per sdrammatizzare! - disse ancora Fred ridendo, poi si avvicinò al fratello, mettendogli una mano sulla spalla. – Da quando è successo quel fatto con Piton non sei più tu! Guarda che non solo Elena ti rivuole come prima... anch’io ti rivoglio come prima! Cavolo, non scherzi più, fai fatica anche a ridere! Io ho bisogno di un alleato per i miei scherzi! Sarò anche un genio della risata, ma fare tutto da solo è dura! -

- Ma smettila! Tutto da solo! Certo, come no… e chi è che ieri si è introdotto in camera di Ron con un barattolo pieno di ragni pelosi e glieli ha infilati nel letto? E comunque, cosa ne sappiamo di cosa pensa di me lei? Non è detto che mi rivoglia come prima. -

- Ah no? Perché come ti è sembrata oggi? Era nera! E non hai sentito cosa ha detto Carlotta a pranzo? I semplici conoscenti non si comportano così... -

- Sì, certo... - rispose George senza crederci troppo – Come no... -

- Dai vieni, andiamo giù, ci aspettano par studiare, magari c’è anche Elena. -

- Appunto, io non vengo. -

- George, o esci da qui, o ti trascino fuori io! -

- No, non lo farai! -

- E invece sì! -

- No! -

- Sì! -

- No! -

- E invece sì! - disse infine Fred, cercando di trascinare il fratello fuori dalla stanza, mentre George tentava di tenersi  ai mobili e a qualunque altro appiglio trovava.

- Non ci provare sai? Ti trasformo in un... in un... -

- Sì certo, certo... e io vado a chiamare Piton... -

- No, Piton no! - urlò George mollando la presa dall’armadio.

A questo punto, Carlotta che stava aspettando fuori dalla stanza sentì un colpo pazzesco, e preoccupata spalancò la porta della camera trovandosi di fronte i due gemelli stesi a terra...

- Ma... che cosa... - cercò di dire la ragazza.

- Non preoccuparti! È tutto ok! - disse Fred, e alzandosi, si avvicinò a lei e le diede un bacio.

- Sì, tutto esattamente sotto controllo... - disse George ironicamente, evitando lo sguardo della ragazza.

- Andiamo? - chiese Fred.

- Elena c’è? - Chiese George a Carlotta

- No. - rispose lei senza aggiungere altro.

- Ok. Voi andate, io studio qui. Ci vediamo a cena. -

- Fai come vuoi... - disse Fred, e uscendo sbatté la porta, poi la riaprì, e infilando dentro il naso disse - da lei. - e richiuse la porta sbattendola di nuovo.

- Sì certo... - bisbigliò George tra sé e sé – Facile per lui! -

 

 

   
 
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