“Caro Signor Piton,
 siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts…”
L’eco di queste parole rimbombava nella mia testa, che versava in uno stato di dormiveglia ormai da due giorni quando avevo deciso di rinchiudermi nella mia camera. Non avevo mai avuto amici e l’idea di stare in mezzo a tantissime persone mi spaventava da matti, avevo tanta, forse troppa ansia. Per questo mi ero rinchiuso nella mia stanza: per godere dei miei ultimi giorni di meritata solitudine. L’unica amica che avevo mai avuto era una ragazza bellissima che profumava di primavera, il suo sguardo era tanto intenso e dolce da farti sciogliere il cuore e quando pronunciavo il suo nome mi tremavano le labbra e, nel pronunciare quelle poche ma grandi lettere, la lingua ballava una strana danza: era la mia Lily. Anche lei era stata ammessa ad Hogwarts nonostante fosse di origini babbane, ma lei era speciale, lo sapevo io e lo sapevano anche loro. Lei era felice, io no. Io avevo paura, lei no. Lei aveva amici, io no. Lei aveva un ragazzo che l’amava ma lei non ricambiava il mio amore.
Senti uno strano calore rigare il mio volto. Scendeva lenta e calda. Scese fino al mio secco labbro, aprii la bocca e le labbra si staccarono producendo uno strano suono ovattato, si erano incollate le une alle altre. Subito altre calde lacrime cominciarono a solcare il mio pallido viso, cosi come fanno i fiumi quando segnano per la prima volta il loro corso sulla terra.
Tramontava il sole e io avevo passato un’altra giornata a non fare nulla e sentivo il peso del mio vuoto interiore iniziare a gravare su di me, mi sentivo davvero male.
L’indomani sarei dovuto andare a scuola e sapevo che sarebbe stato, a mio modesto parere, uno schifo totale. Non conoscevo nessuno e avevo paura a parlare con gli altri. Le lacrime ora scendevano copiose dai miei occhi senza nemmeno avermi chiesto il permesso. L’indomani sarei stato preso in giro. BAM BAM, il cuore mi bussava forte da dentro. Sarei stato solo. BAM BAM. L’aria ora stava scomparendo. “Hey non avevo ancora comprato il libro di divinazione” pensai. Mi sentivo risucchiato dalla mia vuota esistenza. Non stavo più respirando; stavo crollando. Il cuore batteva forte forte, tremavo e non respiravo. Vedevo persone. Continuavo a tremare e vedevo le persone che mi deridevano; il cuore era impazzito. Io venivo pestato da tutti. Eh….poi d’improvviso il silenzio totale. Non un solo pensiero. Nella mia testa c’era il vuoto riempito da un grande e rumoroso silenzio.
Asciugai gli occhi con le mie fredde e sudate mani. Era tutto finito. Ora dovevo dormire e l’indomani sarei morto, morto dentro.
Ora provo a dormire e forse, caro diario, ci risentiremo anche se non ne sono sicuro. Non so se sopravviverò a tutto. A tutta la gente e…e alla mia vita.